| Riguardo alla presunta mancanza del Diavolo all'interno del testo, terrei a precisare che la visione di Bortoluzzi non riguarda una realtà metafisica, bensì (stando a lui) una realistica visione dei fatti della genesi. Dunque, il diavolo è implicitamente presente, così come implicitamente presente lo è nelle quotidiane vicende umane. Lo si trova pertanto nei cuori traviati e non esplicitamente nella forma tradizionale di "corna e zolfo". Questo non significa che tale diavolo non sia per questo meno reale e presente, purtroppo, come ben sappiamo dalla nostra esperienza quotidiana. Senza dubbio qui sembra il Diavolo che si serva di tale semi-ominide femmina, che costituisce un ponte ("testa-di-ponte", come indicato da Bortoluzzi) fra il regno umano e quello prettamente animale. Volendo scavare nella tradizione giudaica, alcuni potrebbero qui riscontrare la misteriosa immagine del temuto demone Lilith.
Una cosa è certa: troppo poco si medita e si ragiona il mistero del "peccato originale", che risulta chiaro nella sua generalità, ma ancora assai misterioso nella sua primigenia realizzazione. Ben venga dunque l'opera di Bortoluzzi, se essa può sollevare un valido dibattito circa il primo dei peccati umani, che ci fece decadere di così tanto.
Che Adamo sia realmente esistito e che il peccato originale sia collocabile nel tempo e in una sua unicità, peraltro, mi pare che sia asserito attualmente dalla stessa Chiesa Cattolica. Dunque, sarà bene che ci ragioniamo...
Viè poi un interessante "trait d'union" fra le visioni di Valtorta e quelle di Bortoluzzi, laddove Valtorta riporta una distinzione anche fisica fra la stirpe dei Cainiti e la stirpe dei Setiti. Resta il fatto che la stessa opera di Valtorta è a tutt'oggi ampiamente discussa...
Caro Raimundus, dire di "leggere Genesi, alla luce dell'insegnamento dei Padri della Chiesa, della dottrina tomista e del magistero della Chiesa" è senza dubbio un buon consiglio e sempre valido. Tuttavia, siamo qui per discutere ed argomentare, quindi ti consiglio di essere più preciso nella tua argomentazione.
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