Ecclesia Dei. Cattolici Apostolici Romani

LIBERACI DAL MALIGNO, Confidenze di Gesù a un Sacerdote

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TotusTuus
view post Posted on 29/6/2006, 08:42     +1   -1




LIBERACI DAL MALIGNO

Confidenze di Gesù a un Sacerdote (Mons. Ottavio Michelini)



Questo terzo libro, che segue al « Tu sai che Io ti amo », e al « Figlioli miei, coraggio! », è un altro piccolo raggio che parte dal Cuore buono di Gesù e ci aiuta a coglierne i desideri e a compierne la volontà.

Sono pagine che, lette con calma e con umiltà, fanno riflettere. Scuotono anche, ma senza scoraggiare.

Per meglio comprenderle sarebbe bene tener presente queste premesse:

- di persone di buona volontà nel mondo, nella Chiesa, tra i Vescovi, i Sacerdoti e i fedeli, sempre ce ne sono state e ce ne sono pure, forse piú nascoste ma non meno valide e operose, anche ai nostri giorni.

Eventuali ammonimenti da parte di Gesù vanno quindi a coloro (pochi o molti li conosce e giudica solo il Signore) che fra noi si sono raffreddati nello spirito di fede.

- l'insistenza quasi pesante sulla gravità e intensità dell'azione disgregatrice di Satana sulle anime e sui corpi, sulla famiglia e sulla Chiesa, è insistenza appositamente voluta. Non è che per il Signore e per noi non esistano altri problemi nella pastorale. Vuol soltanto richiamarci a una lettura e unificazione dei vari problemi in chiave di fede che ci riporti all'essenziale: amare sempre di più il Signore e il prossimo e allontanarci sempre più dal peccato e dal nostro seduttore.

- Ci sono pagine, specie nell'ultima parte del libro, che sembrano fra loro staccate e di carattere privato per il tono e gli argomenti. Hanno però uno scopo preciso: farci esperimentare come il mondo delle persone invisibili (Dio, la Madonna, gli Angeli, i Santi, le Anime del Purgatorio, ecc.) sia tutt'altro che lontano e indifferente nei confronti delle realtà visibili.

La Comunione dei Santi dovrebbe essere riscoperta come l'atmosfera autentica, sana, e necessaria allo sviluppo di ogni vita cristiana.

- Di quanto Gesú (come noi abbiamo fiducia e motivi per credervi) ci viene proponendo, occorre far tesoro con amore e con saggezza. Quindi non paure e allarmismi che urterebbero contro la nostra fede nella Provvidenza e niente pessimismi e giudizi temerari sul nostro prossimo che, fatti da noi, sono illegittimi e contro la carità.

Tutto va applicato alla propria situazione personale e tradotto nella realtà quotidiana con forza e con equilibrio. Il bene va tutto voluto, ma compiuto solo nella misura che ci è reso concretamente possibile.

E lo strumento di cui il Signore ha voluto servirsi anche per questo volume.


4 Novembre 1975 S. Carlo Borromeo

Rev. Padre, come d'accordo, le mando ciò che Lui, Gesù, mi ha detto in merito al sacerdozio e ai sacerdoti.

Il Suo linguaggio è semplice, preciso e conciso; semplici sono anche le cose dette, ma è difficile spiegare la luce di cui le Sue parole sono permeate.

Per me è impossibile trasmettere queste cose nel modo con cui mi vengono dette.

M. O.

27 dicembre 1976

San Giovanni Evangelista

24 maggio 1976




Nota: Il volume sarà pubblicato a "puntate" per favorirne sia la lettura che la meditazione attenta.
 
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TotusTuus
view post Posted on 29/6/2006, 09:05     +1   -1




LA GRANDE BATTAGLIA



C'è una guerra che non terminerà se non alla fine dei tempi.

La più grande battaglia di apocalittiche proporzioni fu combattuta in Cielo tra gli Angeli fedeli a Dio e gli Angeli ribelli a Dio, capeggiati i primi dall'Arcangelo San Michele, i secondi da Lucifero, il terribile dragone dell'Apocalisse.

« Avvenne allora una guerra in Cielo. Michele ed i suoi Angeli combatterono contro il Dragone che fu precipitato ». E' Satana l'antico Serpente che insidiò i Progenitori spingendoli alla disobbedienza per orgoglio.

Questa è la terribile realtà che il mondo stupidamente irride, mentre ne subisce l'azione deleteria, fatta di tirannia, oscurità e sofferenza. Il regno di Satana è il regno delle tenebre, è il regno del male, di tutti i mali, perchè i mali di qualsiasi natura scaturiscono da lui, come da sorgente di ogni iniquità.

La battaglia combattuta in Cielo alla presenza di Dio fu battaglia immane di Intelligenze, che determinò per l'eternità il futuro destino degli angeli e degli uomini. Fu un fatto storico di primaria importanza che avrebbe coinvolto cielo e terra.

La storia dell'umanità è legata e condizionata a questo avvenimento, checchè ne dicano e ne pensino gli uomini!

Le Sante Scritture, le affermazioni dei Padri e dei Dottori della Chiesa ne fanno chiara testimonianza.

Scettici e increduli

I particolari momenti che vivete e l'immediato futuro che vi attende vi faranno credere all'intervento delle milizie celesti, sia per una particolare presenza della Provvidenza divina che governa il mondo, sia per la gravità degli avvenimenti contrassegnati dalla presenza del perturbatore dell'ordine stabilito da Dio, come il Papa Paolo VI con coraggio vi ha detto: « il razionalismo prima, il materialismo ora, hanno fatto di tutto. per mettere il discredito sul fatto più importante del cielo e della terra, senza del quale nessuna spiegazione è plausibile ».

La presenza non solo Mia ma anche di Satana nella storia e nella Chiesa, con i fatti che lo comprovano, urta terribilmente contro il puerile tentativo dei nemici di Essa di minimizzare o addirittura negare la più limpida realtà.

Con tristezza e con dolore si deve oggi constatare che non solo i tradizionali nemici miei e della mia Chiesa negano la presenza accanto agli uomini di esseri di natura diversa da quella umana, ma perfino cristiani e ministri di Dio sono scettici ed increduli, con grave loro danno personale e con gravissimo danno sociale.

Il Nemico dell'uomo è riuscito a narcotizzare molte anime e molti cuori, così è meno contrastato il suo raggio di azione. Purtroppo nella Chiesa anche coloro che affermano di credere mancano poi della piú elementare coerenza con la Fede che affermano di possedere.

Indifferenza colpevole

Si può rimanere passivi, o quasi, di fronte all'azione di un nemico furiosamente attivo che non manca nè di intelligenza nè di potenza per combattere le anime che odia e vuol travolgere e perdere?

Si direbbe ragionevolmente di no. Purtroppo la realtà è ben diversa: indifferenza e scetticismo si riscontrano perfino in coloro che, per ragione del loro stato, per il fine primario della loro vocazione e per coerenza alla fede, debbono non solo sostenerla ma difenderla e diffonderla, e invece rimangono inerti.

Si sono atrofizzati in azioni secondarie e certamente non atte a circoscrivere e limitare la tremenda opera devastatrice di Satana e della sua Chiesa.

Come si spiegano certe lacune, che hanno aperto brecce paurose al nemico? Cosí, ad esempio, improvvisamente si annullano ogni giorno mezzo milione di esorcismi, che un grande Pontefice aveva voluto, con intuito profetico, per questo vostro secolo, per combattere Satana e le sue schiere...

Mi riferisco all'orazione alla Madre mia e vostra e a San Michele, che si recitava alla fine della Santa Messa.

Con che cosa si è pensato di sostituire tale importantissimo provvedimento, preso da un mio Vicario e confermato da tanti suoi santi Successori? Con nessun provvedimento!

È saggezza distruggere ciò che era stato costruito con sapienza ed intelletto, senza poi provvedere a sostituire? Questo è un esempio: ma quanti altri se ne potrebbero portare!

Non è il caso di riflettere, facendo un serio esame di coscienza?

Ti benedico, figlio mio.


25 maggio 1976
 
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TotusTuus
view post Posted on 30/6/2006, 08:20     +1   -1




FORTEZZA SGUARNITA



Il Comunismo ateo e la trasformazione della società, mediante il processo industriale in atto, nella civiltà del consumo, sono state ottime armi nelle mani del Nemico dell'uomo per materializzare e ateizzare l'umanità intera; sono stati ottimi mezzi per allontanare l'uomo da Dio.

Il Nemico, che dalla creazione dell'uomo nulla ha tralasciato per strapparlo a Dio e dirigerlo sulla via della perdizione, ha orchestrato, con la sua intelligenza superiore a quella umana, una guerra che conduce con tenacia e perfidia.

È giusto dire che non sono mancati i tentativi di reazione. È incredibile però che, man mano che cresceva l'azione pervertitrice del Nemico, si indebolisse nella mia Chiesa la controffensiva con mezzi adeguati. Vi è stata sì nella Chiesa una reazione esterna abbastanza vivace (Movimento cattolico fra Operai, Studenti, Laureati...), ma al contrario si è andata affievolendo l'azione interiore di resistenza e di offesa.

Vi richiamo ancora una volta, e non a caso, Leone XIII, che intravvide questo grande pericolo e non mancò di comporre un Esorcismo che potesse essere compiuto da tutti, Sacerdoti e semplici fedeli, per fermare l'avanzata nemica. Furono pochissimi coloro che ne trassero profitto; i più non capirono.

Il Nemico, da abile stratega, assaliva la Chiesa non solo dall'esterno (Razionalismo, Rivoluzione francese, Positivismo, Massoneria, Socialismo, Marxismo ecc.), ma lavorava abilmente all'interno di Essa.

Sfaldamento interno

Gli ultimi Papi - ricordate ad esempio Pio IX, Leone XIII, Pio X, Pio XII - sono stati grandi lottatori contro i vari movimenti di offesa che, come colonne che il Nemico faceva avanzare in varie direzioni, puntavano sulla Chiesa onde denigrarla e sfaldarla. Satana cercava di distruggerla, e l'azione più subdola egli la compiva all'interno stesso della Chiesa, (vedi il Modernismo, l'Orizzontalismo, il Permissivismo). Mentre l'assedio esterno si faceva sempre piú stretto, egli cercava di batterne le strutture valide di resistenza.

Caddero cosí le confraternite, caddero altre pie unioni e associazioni, nate e cresciute per alimentare la vita di Fede e la vita di Grazia.

I Pastori di anime non avvertirono lo squilibrio che nella Chiesa veniva verificandosi. Non si adoperarono, sempre salve le eccezioni, a rimediare con altri mezzi più consoni all'evolversi dei tempi. La mia Chiesa rimase come una fortezza sguarnita e disarmata.

Il grido d'allarme lanciato dai Papi non trovò sempre quella pronta e diligente corrispondenza che avrebbe rallentato e anche fermato l'azione del nemico.

Correre ai ripari

Non sareste arrivati allo stato attuale; non avrei Io oggi cristiani che non sanno neppure di essere arruolati in un grande esercito, il cui compito è di sbaragliare il temibile nemico delle vostre anime, che nulla tralascia pur di dirottarvi sulla via della perdizione eterna.

Voi, i vostri figli, le vostre famiglie, la vostra società vi siete trovati ad essere prigionieri, senza neppure rendervene conto, vi siete trovati trasformati in nemici di voi stessi e del Sommo Bene, dal quale e per il quale siete stati creati. Questo è il grande dramma della Chiesa!

Per liberare la Chiesa mia ed i miei figli dalla tirannia sempre piú sfacciata del nemico è necessario insorgere e correre ai ripari senza indugio! Per alleviare le tante sofferenze, causate dal dominio di Satana sulle anime, è necessario organizzarsi senza perdere tempo, agire con umiltà e con fede tenace. Io, Gesù, darò le indicazioni da seguire! Intanto, per trovare voi stessi, smarriti e perduti nella anarchia imperante oggi, usate le indicazioni che la Vergine, Madre mia e vostra, a Lourdes, a Fatima ed in altri luoghi vi ha dato: Preghiera e Penitenza! Occorre più preghiera e penitenza cosciente. Organizzatevi per questo fine ben preciso: perchè il mio Cuore misericordioso ed il Cuore immacolato della Madre mia e vostra affrettino il trionfo finale in questa immane lotta, in questa gigantesca battaglia in cui Vita e morte, Luce e tenebre, Verità ed errore sono di fronte in un confronto decisivo.

Ti benedico, figlio mio.


25 maggio 1976
 
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TotusTuus
view post Posted on 1/7/2006, 09:20     +1   -1




CIVILTA' CONSUMISTICA



Quando Io ho istituito i sacramenti, conoscevo il bisogno che di essi i cristiani avrebbero avuto. Questo bisogno non è venuto mai meno, anzi si può dire che oggi per voi è aumentato in proporzione alla rapida trasformazione della società patriarcale, agricola o pastorizia, in società industriale.

L'industrializzazione ha portato maggior ricchezza ai popoli e alle famiglie. Ho detto maggior ricchezza, non maggior benessere; vi ha portato maggiori comodità materiali, ma non maggiore felicità. Ha portato maggiori e sbalorditivi mezzi di comunicazione, ma non maggiore unità di cuori; anzi, attraverso questi mezzi male usati, un impressionante contagio di mali spirituali e morali affligge l'umanità moderna.

Voi, nati e cresciuti in questa società in continua evoluzione, siete travolti dal suo ritmo inesorabile, spesso inumano. Siete contagiati dalle sue febbri, a volte così brucianti da produrre un malessere spirituale tale da farvi perdere di vista quello che dovreste sempre aver presente in modo vivissimo nella vostra mente: lo scopo principale della fugace vostra vita terrena. Così, distratti ed attratti contemporaneamente dai frutti della civiltà consumistica, entra in voi il Nemico, che con la sua arte circuisce le anime, oscurandole, indebolendole, privandole del nutrimento necessario.

Tragica china

La vita moderna non ha tempo per la vita interiore, indebolendo e spessissimo uccidendo il germe della Grazia e contemporaneamente abbagliando le anime con lo sfolgorante fascino che esercitano sui cuori i prodotti dell'attuale civiltà.

L'inganno e la bugia concorrono a materializzare la vita, a farvi dimenticare che il pellegrinaggio terreno non va considerato fine a se stesso, ma solo in ordine all'eternità per cui siete creati.

Con questo terribile gioco, preparato ed attuato con fine astuzia, il Nemico di Dio e dell'uomo è riuscito a dirottare la società verso una tragica china, distogliendo popoli interi dalla via del bene e coinvolgendo in questo gioco la stessa Chiesa.

La Santa Cresima

In Me, Verbo Eterno di Dio, non vi è nè passato, ne futuro. Io sono l'Attimo in cui tutto è presente.

Ho dato Io agli uomini tutti i mezzi occorrenti per salvarsi e difendersi da tutti i mali, che hanno come origine Satana, il Principe delle tenebre che tutto vuole oscurare.

I Sacramenti, frutti preziosi del mistero della mia Redenzione, li ho voluti e legati al mistero della Chiesa per la vostra salvezza.

Fra questi Sacramenti, la santa Cresima l'ho voluta per fare di ogni battezzato un soldato vero, con armi adeguate, con una divisa indistruttibile chiamata carattere. Questa divisa caratterizza il cresimato come soldato e lo distingue da chi questo Sacramento non ha ricevuto.

Ora la crisi di fede, calata sulla Chiesa per opera del Maligno, ha scompaginato lo sterminato esercito dei miei soldati.

Considerate, figli, le conseguenze che derivano in un esercito che non crede piú nei suoi ufficiali e comandanti, che non crede più alle ragioni per cui è stato mobilitato, che non crede piú all'efficacia delle armi di cui è dotato...

Immaginate lo stato d'animo della truppa: inferiori e superiori che trascurano i loro doveri; ufficiali che non puniscono le indiscipline perchè anche essi dubitano della loro ragione di essere.

Misurate quale potente forza erosiva disgrega questo esercito e considerate ancora la baldanza del nemico che conosce molto bene la situazione dei suoi avversari, che oramai sente di avere in pugno.

La Chiesa, oggi

Questa è la situazione della Chiesa oggi. Tutti possono constatare la tremenda realtà. Non a Me sono imputabili i mali odierni, come dal Nemico si vorrebbe far credere, ma a coloro che Io avevo prescelto con atto di amore per guidare e pascolare il mio gregge.

Inutile, come avevano fatto i progenitori e come tende a fare ogni uomo colpevole, tentare di scuotersi d'addosso le proprie colpe.

Siete responsabili di questa mancata avvedutezza, di questa mancata efficienza dell'esercito dei cresimati, tra cui molti neppure ricordano di essere tali.

Umiltà ci vuole, per saper riconoscere le proprie inadempienze e responsabilità.

Ti benedico, figlio.


26 maggio 1976
 
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TotusTuus
view post Posted on 2/7/2006, 05:31     +1   -1




L'OSTILITA' DI SATANA



Scrivi, figlio mio.

Io, Gesù, nasco a Betlemme in una stalla.

Per Me non vi è posto nell'albergo dove altri trovano ospitalità. L'ospitalità non fu negata a Giuseppe e Maria solo per la maternità ormai prossima in Lei, ma per una inconscia ostilità nata nel cuore dell'albergatore per quei giovani sposi così diversi dagli altri. Satana può avere fatto dell'albergatore un ignaro e docile strumento per ostacolare quella coppia, che egli teme e odia per la resistenza opposta ad ogni sua insidia.

L'ostilità di Satana si farà sempre più forte. Non può sfiorare le anime di Giuseppe e di Maria: ogni suo tentativo è respinto con una decisione che lo atterrisce. Per questo aggira la situazione agendo sulle persone che possono nuocere a Me, Gesú, ed a mia Madre. Ignora però che, mentre compie questa opera satura di odio, serve meravigliosamente il piano del Signore Iddio per l'accrescimento di meriti dei due giovani Sposi, affinchè tutto ciò che di loro fu scritto dai Profeti trovi il pieno adempimento.

Buon terreno troverà Satana nell'animo corrotto di Erode. Questo uomo, logorato dalla concupiscenza dello spirito e della carne, risponderà docilmente a tutti gli inviti di Satana e ordinerà la strage degli innocenti. Dio Onnipotente salverà e sottrarrà dagli artigli di Satana e del complice Me, suo Figlio divino, con la Madre mia ed il Padre putativo.

Cosí sarà per tutti gli altri tentativi diretti ed indiretti, compiuti contro la mia santa Famiglia. Nulla, assolutamente nulla, potè il Demonio, non solo su di Me, vero Dio e vero Uomo, ma neppure sulla Mia e vostra Madre e su Giuseppe.

Scontro diretto

La sfrontatezza senza ritegno di Satana arriverà ad affrontarmi nel deserto. Direttamente, senza intermediari, vuole sincerarsi sulla mia identità. Ed ecco l'attacco frontale a Me che tutto so, a cui tutto è presente, e che nella preghiera e nella mortificazione mi volli preparare a dargli la meritata risposta.

Durante la mia vita pubblica sono evidenti i tenaci sforzi di Satana per molestarmi in tutti i modi, servendosi soprattutto dell'Apostolo infedele. Anche Giuda, come Erode, fu riarso dalle concupiscenze dello spirito e della carne, dalla superbia e dalla sensualità e fu ragione di tanta sofferenza per Me. Io, che conoscevo perfettamente l'opera demolitrice di Satana in Giuda, opposi ad essa preghiera e penitenza, anche se non trovai in lui neppure un minimo di corrispondenza.

Oppongono i pastori di anime preghiera e penitenza per i Sacerdoti affidati alle loro cure, bisognosi di riscattarsi dal giogo del Maligno?

E non soltanto di Giuda si servì Satana, ma anche degli altri Apostoli, che non furono immuni da tentazioni di presunzione, di invidia, di gelosia. Si serví dei Sacerdoti del Tempio, che arrivarono ad odiare Me fino ad ordire contro di Me, più volte inique congiure. Si servì degli scribi, dei farisei. A tutti Io resistetti, sconfiggendoli con la preghiera e la penitenza, le armi essenziali per vincere le forze del male. Ma siccome oggi si ricusa di usare queste armi, e all'esistenza del Demonio si irride, vi tocca subire la sua azione spietata, origine non solo di sofferenze morali e spirituali, ma anche fisiche.

Insensibilità assurda

La percentuale di coloro che soffrono, oggi, nella Chiesa e nel mondo per lo sfrontato potere di Satana è cosí elevata che dovrebbe farvi veramente impressione.

Di fronte a questo problema non trovate assurda l'insensibilità e perfino l'incredulità di non pochi Vescovi?

Lo dimostra il fatto che ci si dà da fare per altre cose secondarie, ma per questo poco o nulla si fa. A volte si arriva ad ostacolare coloro che, con genuino intuito sacerdotale, hanno cercato di fare qualche cosa per restringere la malefica azione di Satana e dei suoi alleati.

Questa è la tragica realtà, dinnanzi alla quale non pochi, per scarsità di fede e di umiltà, insorgeranno. Criticheranno chi tale affermazione ha osato fare, ignorando che costui non è un uomo, ma sono Io, Gesú, che di un uomo, il più povero e sprovveduto Sacerdote, mi sono servito. Ti benedico figlio; prega e ripara. Voglimi bene.


26 maggio 1976
 
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TotusTuus
view post Posted on 3/7/2006, 08:11     +1   -1




IO LO PERMETTO



Scrivi, figlio.

Io, Gesù, Verbo Eterno di Dio, un tempo ho subito l'azione malvagia di Satana, saturo di odio e di invidia, tramite Giuda, interamente dominato dal mio irriducibile Nemico; oggi la subisco tramite i tanti Giuda che celebrano il Sacrificio della Santa Messa in peccato mortale ed in peccato amministrano i miei Sacramenti.

Satana quindi agisce accanto a Me, e nessuno si stupisca se lo permetto che ciò si compia.

I motivi sono parecchi. Voglio non coartare la sua libertà; Satana ha scelto liberamente il male, nel male è congelato. Ho voluto così togliere a lui la ragione che avrebbe certamente usato per giustificare la sua finale sconfitta nel giorno dell'Estremo Giudizio.

Quello che oggi si compie nell'animo di molti miei Sacerdoti per istigazione ed insidia del Demonio è grave quanto il sacrilego tradimento di Giuda. Anzi, è un tradimento continuo e cinico.

L'azione supersacrilega di Satana non è creduta, e non è valutata nelle sue nefaste conseguenze. Non si crede a colui che è causa prima dei vostri gravissimi mali, non si crede a Satana il cui ardire è senza misura. Io, Verbo Eterno di Dio fatto Carne, all'azione di Satana rispondo con un atto di umiltà, prima lavando i piedi dei miei Apostoli e poi istituendo il Sacramento dell'Eucaristia.

Alla smisurata superbia di Satana ho dato una risposta d'infinita umiltà e la dò ancora ai nuovi Giuda che si susseguono nei secoli.

Vigilate e pregate

Diedi ai miei Apostoli un altro prezioso insegnamento per non cadere sotto gli artigli di Satana: « Vigilate et orate ut non intretis in tentationem ».

Con la sua comunione sacrilega Giuda concretizzò in sè le parole: « Chi mangia la mia Carne e beve il mio Sangue indegnamente, mangia e beve la sua condanna ». Tremende parole che hanno il loro compimento nell'anima di quei Sacerdoti che concludono male la loro prova sulla terra.

Satana tentò gli Apostoli, che pure erano vicini a Me, e li piegò al suo volere perchè non fecero tesoro delle mie parole: « Vigilate et orate », che rivolsi loro per premunirli contro la tentazione del Nemico. Come possono salvarsi dalla rovina spirituale quei Sacerdoti che così poco pregano e quelli poi che non pregano mai? Quanta verità nelle parole di Sant'Alfonso: « Chi prega si salva, chi non prega si danna »!

Il demonio ebbe buon gioco sugli Apostoli che nel Gethzemani vilmente fuggirono; tra i Dodici uno tradì, un altro mi rinnegò giurando di non avermi mai conosciuto.

Satana ebbe buon gioco sui Sacerdoti ebrei, ipocriti, egoisti ed impuri. Non pregavano se non in pubblico. Non per convinzione, ma per ostentazione: la loro non era vera fede ma solo esteriore formalismo.

Questa genia di Sacerdoti non si è estinta, ma continua a pullulare nella mia Chiesa. Sarà ripulita la mia Chiesa da queste vipere che intossicano con il loro veleno quelli che avvicinano.

Satana agí con successo su Pilato, sui soldati del tempio e sui soldati romani, fatta qualche eccezione. Satana cercò di agire sui due ladroni che furono con Me crocifissi: uno però seppe credere, implorò e fu salvo; l'altro non credette e morí bestemmiandomi.

Non risparmia nessuno

Satana non risparmiò nessuno, neppure la Madre mia, il cui animo insidiò con il dubbio sulla mia Risurrezione. Non potè però scalfire l'anima immacolata di Maria, Tempio splendente dello Spirito Santo.

Pochi sono quelli che, pur tentati, vanno immuni dell'azione corrosiva del Demonio.

Ricordate: anche i buoni discepoli di Emmaus e tanti altri amici miei non furono risparmiati dalla tentazione, e cedettero allo scoraggiamento.

L'opera nefasta di Satana, dalla caduta dell'uomo, non subisce rallentamenti e non ne avrà fino alla consumazione dei tempi, quando lui pure sarà giudicato per la seconda volta con tutte le sue schiere.

Allora dovrà disperatamente ammettere di aver perduta la guerra da lui provocata e da lui combattuta, nonostante la libertà di azione che gli era stata concessa.

In quel giorno tremendo, nel quale sfolgorerà la divina Giustizia, gli verrà a mancare la possibilità di nuocere ancora. Allora dovrà vergognosamente ammettere che Lui, il Lucifero, la creatura più bella dell'universo, la creatura piú intelligente e potente, è stato sconfitto da un'esile creatura umana, molto inferiore a lui per natura, ma immensamente superiore a lui per Grazia.

Questo sarà il suo umiliante tormento per tutta l'eternità. Non minore tormento subiranno le anime dannate, in particolar modo i Consacrati traditori, per i quali ti invito a pregare e a offrire, perchè si convertano e vivano.

Con Te, figlio, benedico tutti i miei Sacerdoti.

27 maggio 1976
 
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TotusTuus
view post Posted on 4/7/2006, 09:14     +1   -1




ALBERO AVVELENATO



Figlio scrivi:

Quanti sono i libri, le riviste che trattano i problemi della Chiesa? Sono tanti che dal numerarli ne risulterebbe un elenco interminabile.

Ma quanti sono i libri che hanno centrato il vero problema della Pastorale? Non ne esistono! Questa affermazione potrà sembrare presuntuosa e arbitraria, ma la verità non deve mai preoccuparsi dei giudizi degli uomini, nè delle conseguenze che questi giudizi producono.

Nei precedenti messaggi è detto chiaramente: la storia della Chiesa e dell'umanità è costituita essenzialmente dalla creazione e caduta degli Angeli, dalla creazione e caduta dell'umanità tutta in Adamo ed Eva, dal Mistero della Redenzione e dal Mistero della Chiesa uscita dal Cuore aperto di Me, Verbo Eterno.

Se volete raffigurare l'umanità come un grande albero in cui il fusto e i rami principali sono formati dai fatti sopra descritti, i rametti e le foglie sono gli avvenimenti di popoli, di epoche e di civiltà che si susseguono nel tempo, come germogli naturali di questo albero gigantesco.

L'albero della vita, che ha le sue radici in Dio, è stato avvelenato da Satana.

Dio è la sola grande, onnipotente Realtà che domina la vita, la morte, il tempo e lo spazio, il cielo e la terra.

Satana, pur essendo distanziato da Dio da un abisso incolmabile, per cui nulla mai potrà contro Dio, sfoga il suo potere, grande ma pur limitato e permeato di oscurità, contro l'intera umanità di cui in Adamo ed Eva riuscì ad impadronirsi e che Io ristrappai fin dai primordi con l'annuncio ai progenitori, dopo la loro confessione, del Mistero della mia Incarnazione.

Verità dimenticate

Queste realtà gli uomini le hanno dimenticate. Nella mia Chiesa esse non sono vedute con quella chiarezza necessaria per l'impostazione su vaste basi di una pastorale operante a beneficio delle anime.

Lavorano a vuoto tutti quei Vescovi e Sacerdoti che non hanno idee chiare e convinzioni solide su questa realtà di cui le Sacre Scritture, antiche e nuove, parlano in continuazione. Non credere fermamente questo vuol dire dirottare tesori irrecuperabili di tempo, di fatiche, di energie, di studi, di soprannaturale su di un suolo infecondo ove tutto imputridisce.

Immaginate, figli, le conseguenze derivanti dal dirottamento di un fiume, dal suo alveo naturale, su di un terreno formato da alture e da depressioni: si formano stagni ove le acque marciscono, diventano sature di miasmi, portatrici di infezioni e di malattie.

Ora così è la Chiesa. Questa crisi di fede, che ha alle radici la superbia e la presunzione, ha oscurato le grandi realtà, chiare acque di sorgente, facendo dirottare il fiume di luce e di verità delle Scritture e della Tradizione dall'alveo naturale in rivoli di acque putride.

Come si sia arrivati a questo, che è il non plus ultra dell'assurdità, è complesso a dirsi, ma certo è anche opera della perfida volontà di Satana, impotente nemico di Dio, ma ultra-potente nemico dell'uomo.

Subdolo, insidioso, tenace nel male, ha un buon gioco sulla debilitata natura umana. Gli riesce facile operare su di una natura inferiore alla sua e per giunta già da lui mortalmente ferita.

Dio è operatore di bene, di luce, di verità, di giustizia e di pace. Satana è operatore di male. Ecco la sorgente della storia che coinvolge cielo e terra, che coinvolge l'umanità.

Che ne pensano i pastori di anime?

Se cancellate questa realtà dalla mente e dai cuori degli uomini, che ne è degli uomini?

Si può pensare di cancellare queste realtà senza contraddire e minare alla base l'essenza della storia umana?

Pensino i pastori di anime e meditino sul serio, perchè è da qui, è dalla radice che si deve curare il male. Ti benedico, figlio; voglimi bene.


27 maggio 1976
 
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TotusTuus
view post Posted on 5/7/2006, 08:38     +1   -1




UNA LARVA DI VITA



Scrivi, figlio:

Come Satana ha straziato il mio Corpo fisico, nel modo che vi è ben noto, con sevizie atroci, così ora rivolge i suoi furibondi assalti contro il mio Corpo Mistico, la Chiesa.

Come si valse di Giuda per dare Me, Cristo Gesù, nelle mani dei miei nemici, cosí si avvale ora e si servirà domani degli stessi sacerdoti per consegnare la Chiesa nelle mani dei suoi nemici.

Per mezzo della croce rientrò la Vita nel mondo. Per mezzo della croce sarà rinnovata la mia Chiesa. Sia ben noto a tutti che non esistono altre vie intermedie. Satana lo si sconfigge opponendo gli atti opposti a quelli che lui compie.

Per superbia staccò se stesso e innumerevoli legioni di Angeli, che divennero suoi seguaci, da Dio. Con umiltà infinita, Io strappai a lui innumerevoli legioni di anime.

Satana è presente nella Chiesa con la superbia. Questa è la tremenda passione che, come cancro maligno, divora anime che occupano posti chiave nel Corpo mistico, e si sa che la superbia « est radix omnium malorum ».

Satana manovrò in modo da provocare, tramite i sacerdoti del tempio, degli scribi e farisei, la mia condanna a morte. Oggi la strategia con cui egli opera è la stessa: prepara nell'ombra congiure e complotti che porteranno allo strazio il mio Corpo mistico come avvenne del mio Corpo fisico. Vi sarà di nuovo uno spargimento di sangue.

Satana, pur essendo creatura di grande intelligenza naturale e di grande potenza, è pur sempre limitato. L'arte sua non potrà cambiare, per cui sarà ancora quella usata fin da principio. Per questo non è difficile, per chi ha fede e spirito di osservazione, riconoscere i suoi trucchi, le sue menzogne, i suoi modi di circuire le anime.

Nei millenni della sua attività dissolvitrice, nulla sostanzialmente ha cambiato e nulla potrà cambiare.

Superbia e oscurità

Stando così le cose dovrebbe essere facile individuare la sua opera di erosione del Corpo mistico. Come mai invece non lo vedono che pochi, mentre molti neppure vi credono?

La crisi di fede produce oscurità, e nell'oscurità non si vedono gli oggetti che circondano la vita. La crisi di fede è tutt'una con la mancanza di vita interiore. Senza vita interiore non vi è capacità di agire. Mancanza di vita interiore è mancanza di vita di grazia: chi non vive, nulla può fare.

Se la fede è tenue, la vita interiore diviene una larva. Una larva di vita non sprigiona nè luce per vedere, nè forza per agire: ecco le vere cause della crisi sacerdotale.

Immaginate il triste spettacolo di una grande clinica moderna ove manchino medici e infermieri o, se un medico vi fosse, immaginatelo non all'altezza del suo compito. Ebbene, la Chiesa è come una grande clinica in cui troppi infermi non trovano l'assistenza dovuta per le loro malattie e, se un minimo di assistenza vi è, resta sempre inadeguata alle necessità.

Vien fatto di domandare: ma dunque si crede o non si crede alle parole del divin Maestro? Si crede alla sua Divinità?

Si crede o non si crede alle sue parole che, proprio perchè sue, non possono mutare, per cui sono valide oggi come ieri?

Segni della fede

Rileggete il mio Vangelo, secondo Marco: « Gesú apparve agli undici e disse loro: "Andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo ad ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato.

E questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio Nome scacceranno i demoni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano i serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno, imporranno le mani ai malati e questi guariranno".

Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu assunto in Cielo e sedette alla destra di Dio. Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore operava insieme con loro e confermava la parola con i prodigi che l'accompagnavano ». Perchè i Pastori di anime non operano in conformità di questa Parola? Forse temono che la virtù di questa Parola, dopo tanti secoli, si sia inaridita? Oppure credono che la loro azione pastorale non abbia bisogno di essere confermata dal Cielo? Oppure pensano che i miracoli sui malati, sui morti, sugli ossessi ecc. siano stati un lusso del tempo della mia vita terrena, e che il mondo attuale non abbia piú bisogno di autentici prodigi che illumini la sua notte e lo scuota dal suo torpore?

Ogni prodigio, figlio mio, come la liberazione di un indemoniato, non costa alla onnipotenza del vostro Dio ma alla debolezza della vostra fede!

Ti benedico, figlio, voglimi bene.


28 maggio 1976
 
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TotusTuus
view post Posted on 6/7/2006, 08:22     +1   -1




NON HO NESSUNO



Meditate figli miei, il Vangelo di San Giovanni: Ricorrreva una festa dei Giudei e Gesù salí a Gerusalemme. Presso la porta delle pecore c'è una piscina chiamata in ebraico Betesda, che ha cinque portici. Sotto quei portici giaceva una folla di infermi, ciechi, zoppi, paralitici in attesa che l'acqua si muovesse. Un Angelo del Signore, ogni tanto, scendeva nella piscina e ne agitava le acque; chi vi entrava per primo veniva guarito.

Vi era lì un uomo infermo da trentotto anni. Gesú vedendolo disteso nel suo lettuccio e sapendo che da ben trentotto anni aspettava, gli disse: « Vuoi guarire? ». Gli rispose il paralitico: « Signore, non ho nessuno, quando l'acqua viene agitata, che mi cali nella piscina. Mentre mi avvio, un altro vi scende prima ». Gli disse Gesù: « Levati, prendi il tuo lettuccio e cammina ».

E il paralitico cosí fece, con grande scandalo dei Giudei.

Vi offro questo episodio per molte considerazioni.

Nel paralitico vedete raffigurati tanti e tanti infermi per sofferenza fisica o spirituale. Sono anni che soffrono, sono anni che attendono che mani pietose si posino su di loro per guarirli. Sono anni che Pastori e Ministri di Dio passano vicino a loro, senza accorgersi della loro infermità spirituale e spesso anche fisica. Naturalmente, non accorgendosi di nulla, nulla fanno per aiutarli.

Per essere più preciso dirò, pur sapendo che l'affermazione farà torcere il naso a qualcuno, che fra di essi moltissimi sono quelli che soffrono per colpa del Demonio, e non solo soffrono spiritualmente ma anche fisicamente.

Ancora una volta sarà bene ricordare che Satana ha superiorità sulla natura umana; per la singolare e grandissima potenza di cui dispone, molto può su questa povera natura.

Dovreste qui ricordare i numerosi casi di ossessi liberati da Me, dovreste ancora ricordare le numerosissime guarigioni operate da Me in persona e per mezzo dei miei Apostoli a cui avevo conferito il potere di guarire e di liberare le persone tormentate dai demoni.

L'esorcizzato

Leggete il Vangelo e leggetelo bene! Si meditino i passi che trattano questa delicata materia. Del mio Vangelo non pochi scartano ciò che fa loro comodo non credere.

I Sacerdoti non dovrebbero ignorare che con un ordine particolare, cosiddetto minore, ebbero il potere di esorcizzare e di benedire.

Si scandalizzarono i Sacerdoti ebrei per la guarigione operata da Gesú in giorno di sabato; ma molti dei miei sacerdoti oggi si scandalizzano anche solo nel sentir parlare di esorcismi. Dicono che è cosa di altri tempi, oggidì semmai riservata ai Vescovi. Certo, per compierli in pubblico e con solennità, il Sacerdote esorcizzante deve essere autorizzato dal suo Vescovo. Ma, in privato, chi gli può proibire di avvalersi di un potere che gli è stato regolarmente conferito?

Satana, rabbiosamente attivo, usa il suo malefico influsso per far soffrire anime e corpi senza trovare la minima resistenza. Manca dunque la visione giusta di un problema di primaria importanza.

E' esercizio della vera paternità pastorale e sacerdotale il benedire ed esorcizzare chi ne ha bisogno. E' primario dovere del Sacerdote contenere e contrastare la nefasta azione del demonio, in qualsiasi modo e con tutti i svezzi di cui può disporre.

Ma lo sanno i miei Sacerdoti di quali grandi poteri sono stati investiti? Sanno chi sono? Sanno che gli Angeli, superiori ad essi per natura, sono inferiori ai Sacerdoti per potenza?

Ma che vale la vostra potenza, se non la usate per la finalità per cui vi è stata data?

Qualsiasi macchina, qualsiasi motore, pur avendo potenzialmente la capacità di sprigionare una grande energia, a nulla serve se non lo si mette in moto.

Voi sacerdoti siete motori fermi, non sprigionate nessuna energia, lasciate libero il Nemico di fare i comodi suoi. Nella vigna del Signore non vi curate che in minima parte di frenare la sua maledetta azione. Basta per ora, figlio mio. Ti benedico e voglimi bene.


29 maggio 1976
 
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TotusTuus
view post Posted on 7/7/2006, 07:40     +1   -1




PROFESSIONISMO SACERDOTALE



Sempre salve le debite eccezioni, l'attuale impostazione della azione pastorale non è quella voluta da Me.

L'attuale pastorale è terribilmente contagiata da gravi mali, di cui uno è il professionismo. Essa viene considerata alla stregua di qualsiasi altra professione.

Non potrebbe essere altrimenti, perchè è carente la Fede, che dà l'impronta all'azione. La Fede sta all'azione come il motore dell'automobile sta alla carrozzeria. Ci sono motori di diversa potenza e carrozzerie di diversa portata. Se il motore è inefficiente, la carrozzeria è inutile e rimane ferma.

Guardateli i Sacerdoti di questa generazione, guardateli nei loro atteggiamenti! Che differenza notate tra la loro foggia di vestire, tra il modo di comportarsi e di parlare e il comune modo di vivere del popolo?

Quanti motori spenti, soprannaturalmente parlando! Potremmo dirli motori inutili, anzi nocivi per il Corpo Mistico di cui sono parte così importante.

Vi è una differenza tra il professionismo del Sacerdote non santo e il comune professionismo dei laici: quello del Sacerdote si ammanta d'ipocrisia, cosa che generalmente non avviene nel professionismo dei laici. Fede, speranza e amore, le tre virtù infuse, nei sacerdoti dovrebbero brillare di fulgore tutto particolare, essendo così intimamente unite da formare un tutt'uno, quello che si chiama vita di Grazia. Invece...

Di conseguenza, se il Sacerdote manca di fede, manca anche di speranza, cioè della molla essenziale per far superare le innumerevoli difficoltà che la vita pastorale comporta, per cui ecco cadute, scandali e miserie, depressione morale e spirituale fino alla apostasia.

Quanti hanno apostatato! Quanti che, pur non avendo apostatato, sventuratamente sono rimasti come rami secchi nel Corpo Mistico, tumori contagiosi per tante anime, causa non di salvezza ma di perdizione!

Quali terribili catene tengono legati questi sventurati sacerdoti al nemico del Sacerdozio!

Senza amore

Professionismo freddo, infecondo e ipocrita quello del sacerdote senza fede, senza speranza e senza amore. Dinnanzi alle sofferenze di quelle anime, di cui è padre, non ha che parole vuote di convenienza e prive di qualsiasi efficacia, parole senza anima.

Le parole uscenti dal sacerdote in comunione con l'Eterno Sacerdote, sono parole di vita. Permeate di quella unzione ed efficacia che hanno le parole del Sacerdote santo, divengono balsamo capace di lenire le sofferenze di tante persone.

Il Sacerdote professionista non è in grado di fare una diagnosi delle anime sofferenti per colpa del Maligno, a cui fra l'altro non crede.

Il suo animo è arido, e l'aridità è impotente per i mali dello spirito, quando questa è colpevole, come in molti sacerdoti di questa generazione incredula.

Quale è l'atteggiamento da tenersi con questi sacerdoti?

Sono i piú sventurati fra gli uomini e, nonostante tutte le apparenze contrarie, meritano di essere aiutati sia con la preghiera e con l'offerta a Dio delle proprie sofferenze, sia con linguaggio rispettoso e prudente, sincero e realistico.

Bisogna far sentire, far giungere al loro cuore sentimenti di vera amicizia e fraternità.

Non sanno più, forse non l'hanno mai saputo, di essere creature umane e divine insieme, fatti partecipi della Vita, del Sacerdozio, del potere mio, Cristo Gesù.

Non sanno di essere l'Uomo di Dio, da Dio prescelto per la salvezza eterna delle anime che ha redente con il sacrificio dell'Unigenito Figlio.

Non sanno di essere l'Uomo di cui han bisogno le anime per essere lavate, purificate, santificate nel Mio Sangue.

Non sanno di essere l'oggetto conteso da infinito Amore e da sconfinato odio.

Prega figlio, ripara e benedici, per aiutarli a spezzare le catene che li tengono legati nella piú orribile schiavitù. Ti benedico; voglimi bene.


4 giugno 1976
 
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TotusTuus
view post Posted on 8/7/2006, 08:46     +1   -1




NON HANNO CORAGGIO



Scrivi, figlio mio.

Non aver timore: sono Io, Gesú, che ti parlo, sono Io che ti ho scelto per essere la mia penna. Non temere: ti avevo preavvertito chiaramente come saresti stato giudicato.

Questo, figlio, per te deve essere motivo di conforto, pur nella sofferenza. Questo dovrebbe essere motivo di riflessione per i tuoi giudici. Ma essi non sanno distinguere, perchè non vedono secondo Dio ciò che è giusto e ciò che è ingiusto.

Vedi: essi tacciono, e chi tace spesse volte conferma. Tacciono, o poco o nulla osano dire ai preti marxisti ed eretici, che non sono pochi. Per essi hanno sorrisi e blandizie. Eppure dovrebbero sapere quale enorme male sia spargere zizzania in mezzo al buon grano. Quanti seminatori di zizzania vi sono oggi nella Chiesa, e proprio tra coloro che dovrebbero coltivare e portare a maturazione con la loro diligente fatica, la messe! Invece si mettono in pieno contrasto con le direttive di Pietro, continuano a spargere zizzania, cioè confusione e disorientamento nelle anime.

Che fanno coloro a cui è stata affidata la vigna? Nulla, o quasi, come se nulla fosse. Non si ha il coraggio di richiamare gli eretici, non si ha il coraggio di mettere al bando i prodotti dell'eresia: riviste, giornali, libri...

Quanti Vescovi hanno avuto il coraggio di condannare esplicitamente riviste e giornali pseudocattolici che diffondono errori contro le direttive di Pietro? Non molti, figlio mio.

Pseudo-prudenza

Si è avuto però il coraggio di relegare un povero prete in una sperduta parrocchia di montagna perchè credeva nell'esistenza del demonio, fonte di sofferenza spirituale e fisica, e nell'efficacia delle benedizioni con cui sollevava questi sofferenti, sempre più numerosi nella Chiesa del vostro tempo.

Quanti esempi potrei citare, figlio mio! Non si procede contro il diffondersi dell'errore adducendo il motivo della prudenza. La prudenza, grande virtù, rischia di essere tramutata in colpa gravissima.

Gli eretici, i seminatori di zizzania vanno smascherati e le loro dottrine vanno additate ai fedeli come un pericolo per le loro anime. Ma non si osa farlo sotto lo pseudo pretesto della prudenza. Ma i Pastori ben sanno che la vera ragione è un'altra: è una ragione di comodo!

Ti accorgerai invece che la prudenza, cosí spesso chiamata in causa, si tramuta in zelo quando si tratta di colpire scritti o parole che nulla hanno di pericoloso in sè, ma che al contrario hanno come unico scopo l'affermazione della verità.

La verità spesso brucia e le bruciature fanno male. Così è, figlio mio: si fa la voce grossa dove meglio si addirebbe il silenzio, e si tace dove meglio sarebbe innalzare il tono della voce come segno di allarme.

Leale paternità

Molti Vescovi dovranno pur convincersi che la loro pastorale non è sempre quella del Vangelo. Apriranno gli occhi quando sarà troppo tardi.

Necessita pregare e far pregare perchè 1'inimicus hominis è dentro la vigna e indisturbato, anzi da parecchi coadiuvato, compie la sua opera nefasta.

Basta con lo strumentalizzare anche il nome delle virtù per le proprie personali comodità.

E' tempo di riflessione, è tempo di meditazione! E' tempo di risalire il cammino dei secoli per arrivare alle sorgenti e fare un confronto con il mio linguaggio sincero, aperto, leale, il solo, che si addice ad una leale paternità.

E' tempo di uscire dall'equivoco. La politica dell'astuzia non ha niente a che fare con la semplicità della colomba e con la furbizia del serpente. Furbizia non vuol dire doppiezza o menzogna. Ho detto tante volte che le mie vie non sono le vie del mondo. I Pastori di anime, i miei sacerdoti, debbono conoscere le mie vie e per esse devono camminare, non per quelle del mondo.

Figlio, non temere, prega e ripara. E' quanto di meglio tu possa fare. Ti benedico.


5 giugno 1976
 
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TotusTuus
view post Posted on 9/7/2006, 08:15     +1   -1




LA GIUSTIZIA



Scrivi, figlio mio:

Sulla terra, nella società umana sussistono vizi e passioni, difficoltà ed imperfezioni di ogni genere. Si riscontrano omissioni di ogni specie.

Sussistono anche le virtú, che vengono praticate con diversi gradi di intensità. Tra queste vi è la giustizia.

La giustizia è una virtú di cui tutti parlano, di cui tutti si fanno propugnatori, che tutti affermano di patrocinare. La realtà, figlio, è un'altra, ben diversa da quella clamorosamente proclamata.

Io te lo dico, figlio mio: se vi è una virtù che sia bistrattata e conculcata è proprio la virtù della giustizia. Questo avviene anche nella mia Chiesa e non da parte solo dei fedeli, ma spesso da parte dei miei sacerdoti e non di rado da parte dei Pastori.

Strano fatto: il mondo ha una sua particolare stima di questa virtù, però la infrange e la calpesta in ogni istante. Ma questo fosse solo del mondo, di cui è principe il Maligno: purtroppo anche nella Chiesa, mio Corpo mistico, questa virtú viene offesa.

Come mai? Perchè, per praticarla, spesso si ha bisogno essenziale di altre virtú: umiltà e amore. Senza queste due virtù non può sussistere nell'animo umano la giustizia. Quando, e questo succede con frequenza, vedi la giustizia gravemente ferita e l'ingiustizia trionfare, puoi ritenere che la causa prima è la mancanza di umiltà e di amore.

Costume di vita

In « Tu sai che Io ti amo » ho detto che nella Chiesa, mio Corpo mistico, la virtù della giustizia è ferita, a volte gravemente, non solo alla base ma anche al vertice.

Quante sono le anime che soffrono per questo malanno della mia Chiesa! Citazioni di fatti, di casi particolari? No, figlio, perchè sono cosí frequenti che si potrebbe ragionevolmente dire: l'infrazione della giustizia è diventata costume di vita.

Ma vi è una ingiustizia che grida vendetta al cospetto di Dio: è il tradimento perpetuato in continuazione dalla incoerenza di coloro che hanno responsabilità fondamentali e personali nella Chiesa. Non potranno però sottrarsi al particolare e personale giudizio di Dio. Non varrà a giustificare il proprio operato il dire di avere seguito i più. In questo secolo hanno tramutato in costume di vita ambizioni, presunzioni ed errori di ogni genere. Non si sono accorti di essere su di una falsa strada.

Nel primo volume « Tu sai che Io ti amo » è chiaramente detto che da un confronto tra la mia vita e la loro risulterebbe un contrasto inconfondibile.

Questo confronto dai piú non si osa farlo. Si ha paura? Ma se non si fa adesso, di vostra iniziativa, questo raffronto sarà fatto nel giudizio quando non sarà concessa nessuna possibilità di ricupero!...

Sotto terra

Io, Gesú, ho detto che mi sono noti i capelli che avete in testa; ho detto che premierò anche un solo bicchiere di acqua dato ad un povero per amore mio, ma ho detto pure che chiederò ragione anche di una sola parola oziosa.

A Me tutto è noto, a Me nulla sfugge. Non sarei Misericordia infinita e Giustizia infinita se così non fosse.

Ma chi pensa, figlio mio, a questo?

I santi, solo i santi! Chi non è santo non ha tempo di pensare alle cose fondamentali della vita. Chi non tende alla santità è come colui che costruisce la propria casa sulla sabbia.

Colui che cerca la santità si premura invece di costruire l'edificio della propria santificazione sulla solida roccia.

Figlio, non ho dunque ragione di insistere perchè preghiate e ripariate? Quanti motivi di preghiera e di riparazione non vi sono nella mia Chiesa!

Ti benedico. Conosco l'amarezza di cui è ripieno il tuo animo; un giorno questa amarezza sarà tramutata in gioia; tu ora devi stare sotto terra a marcire. Non sei capito, figliolo? Lo fui forse Io, il tuo Gesù? Ti benedico.


6 giugno 1976
 
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TotusTuus
view post Posted on 10/7/2006, 10:17     +1   -1




RISPETTO UMANO



Scrivi, figlio mio.

Non ti preoccupare se ancora non hai la minima idea di quello che sto per dirti: ciò dimostra che non sei tu che pensi e mediti, ma che sono Io che ti parlo.

In precedenti messaggi ti ho parlato diffusamente delle contraddizioni della pastorale moderna. Queste contraddizioni sono cosí evidenti da non sfuggire a nessuno, anche alle anime meno sensibili ai problemi di vita cristiana.

Ma nessun pastore ha il coraggio di infrangere questa barriera di paura, di rispetto umano? Paura, rispetto umano, timori vani uniti insieme formano una parete quasi insuperabile.

Per poter scalare questa parete bisognerebbe, in unità di spirito ed in ardore di fede, meditare il Vangelo, assimilarne il contenuto ed efficacemente desiderarne l'applicazione prima di tutto nella vostra interiorità personale. Ne deriverebbe di conseguenza la spontanea volontà di una applicazione esteriore al Corpo mistico. Non verificandosi l'assimilazione interiore non può, di conseguenza, verificarsi quella esteriore.

Per analogia avverrebbe nell'anima ciò che normalmente avviene nel corpo: per un reale e pur sempre misterioso processo della digestione, il cibo ingerito viene prima trasformato ed assimilato, poi queste sostanze vengono distribuite a tutte le altre membra del corpo.

Contro la giustizia

Peccano contro la giustizia tutti coloro che hanno lasciato contagiare di errori e di eresie il loro gregge, che non hanno avuto il coraggio di prendere ferma posizione contro i lupi che nell'ovile hanno fatto scempio di anime, specialmente nei seminari e nelle scuole.

Peccano contro la giustizia, Pastori e Sacerdoti che permettono il dilagare del materialismo negli ambienti nati per allietare l'animo, in un clima di serena allegria, trasformati invece talvolta in luoghi di contagio spirituale.

Peccano contro la giustizia quei Pastori e quei Sacerdoti che, per avere la mente oscurata dalla presunzione, non sono quasi mai oggettivi nei loro giudizi. Di fronte a terzi, prendono posizioni sbagliate: non indagano direttamente e a fondo, credendo di possedere in esclusiva l'assistenza dello Spirito Santo. Con una sbalorditiva sicurezza, commettono errori le cui conseguenze sono lacrime e sofferenze per chi ne è la vittima.

Un padre non vuole la sofferenza del figlio, ne vuole la correzione e perciò sa unire la correzione, se essa occorre, all'amore e non lega mai il suo operato al giudizio esteriore degli altri.

Pastorale contradditoria

A te, figlio mio, sembra duro affermare questa verità, perchè tu non vedi ciò che Io vedo. Io scruto i cuori umani nelle loro profondità, insondabili per voi, ma non per Dio che li ha creati.

Come spiegare il comportamento di alcuni Pastori, Superiori religiosi e Ministri miei rigidi e inflessibili verso sacerdoti animati da buono spirito e per buone iniziative?

Al contrario li vedrai sorridere a coloro che osano ribellarsi e far chiasso, anche se sanno che fan tanto male al gregge loro affidato.

Una pastorale contradditoria non potrà mai essere feconda. Non si accorgono che stanno seminando in un deserto sassoso, dove il seme muore appena gettato e neppure fa in tempo a germogliare. Il non volere approfondire la ricerca dei mali di cui soffre la Chiesa oggi, è pure una contraddizione. Ci si scuserà dicendo che questo non è vero, perchè di studi se ne sono fatti tanti. Sì, fin troppi, ma sempre in superficie, mai in profondità. La causa prima è sempre rimasta nel fondo di un mare tremendamente agitato, preannunciante tempesta.

La causa prima, il grande male che affligge la Chiesa oggi, è l'ambizione e la superbia, in alto ed in basso. L'oscurità si supera solo con l'umiltà. Ritorniamo così al confronto che alcuni Pastori e Sacerdoti ricusano di fare tra la loro e la mia vita, il cui tracciato è sempre contrassegnato dall'umiltà, dalla povertà e dall'obbedienza.

Chi non ha il coraggio di rifare il cammino della propria vita sacerdotale da Betlemme al Calvario si rende corresponsabile di ciò per cui oggi la Chiesa soffre e, più ancora, corresponsabile di quella bufera che si avvicina paurosamente e che travolgerà assieme agnelli, pecore e pastori, non solo nel sangue ma, molti, anche nella perdizione eterna.

Io non sono morto sulla croce per capriccio: sono morto sulla croce per ristrappare le anime a Satana ed alle sue schiere. Non posso tollerare che le anime si perdano per l'inefficienza di coloro che, sul mio esempio, dovrebbero con Me quotidianamente risalire il Calvario nell'umiltà, nella povertà e nell'ubbidienza.

Figlio, non credono, non vogliono credere. Per questo insisti nell'offerta e nella preghiera. Ti benedico.


7 giugno 1976
 
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TotusTuus
view post Posted on 11/7/2006, 10:27     +1   -1




SOGGETTO E CORNICE



Scrivi figlio mio.

Leggendo i Messaggi che avete raccolto nel primo e nel secondo volume, può darsi che qualcuno si stupisca che gli argomenti trattati siano, più o meno, quasi sempre gli stessi.

Non si parla delle strutture della vita pastorale o, se se ne parla a volte, è per mettere in risalto difetti e lacune.

La vita pastorale, come è venuta delineandosi attraverso i secoli, è complessa, quindi complesso dovrebbe essere il discorso che la riguarda.

La vita pastorale è ora complessa perchè tale l'avete resa voi, ma in realtà al centro della pastorale rimane il Mistero dell'Incarnazione, della Passione e Morte mia, Verbo di Dio fatto carne. Questo è il vero fatto con cui Dio ha operato la liberazione d'al giogo di Satana.

Collaborazione

Il punto focale è questo. Io, Gesú, ho liberato sì l'uomo dal giogo di Satana e, con la sovrabbondante grazia della Redenzione, ho dato all'uomo tutti i mezzi per mantenersi libero dagli assalti del Maligno; non ho però esentato l'uomo dal dovere di dare il suo apporto alla sua liberazione, con il credere e lo sperare, con l'amare, il soffrire e l'offrire.

In altre parole, Io non salvo l'uomo senza la collaborazione dell'uomo, per cui il problema centrale è: Dio salva l'uomo, ma vuole la sua collaborazione nella lotta contro le forze del male. Esse esistono in voi per il peccato originale, causato dal demonio, il quale si accanisce contro ogni uomo e contro il cristiano in misura particolare.

Satana, in questa lotta contro l'umanità, ha pure per alleato il mondo che a lui appartiene.

Il quadro della Pastorale è questo; tutto il resto è cornice. Ora il male di oggi è di dare risalto alla cornice e poco risalto al quadro dalla stessa incorniciato.

Ritorno quindi a invitarvi a ricominciare di nuovo (e questo lo farà la Chiesa purificata) a instillare nell'animo dei bambini una adeguata catechesi a riguardo di Me che salvo e redimo, ma non senza la collaborazione di ogni battezzato nella lotta contro le forze del male.

Tutto il resto verrà adattato a questa realtà dalla quale dipende la salvezza. Quindi stampa, cinema e tutti i mezzi della pedagogia dovranno centrare questa idea, che è il pilastro dottrinale della Bibbia.

Pilastro fondamentale

Oggi i cattolici sono infarciti di materialismo. Il fallimento dei cattolici di oggi è per avere creato strutture di una pastorale staccata dal pilastro centrale.

Per esempio: a che serve un cinema parrocchiale ove si proiettano films anticristiani?

A che servono scuole e ritrovi dove, per timore di urtare la sensibilità antireligiosa, si impartisce una educazione religiosa all'acqua di rose?

A che servono mille altre iniziative, se non hanno un solido aggancio al pilastro centrale della pastorale: Cristo Redentore, Liberatore e Salvatore, che condiziona però la Sua azione divina alla collaborazione dell'uomo, attuata tramite la Chiesa?

Ma Satana oggi è nella Chiesa e opera intensamente fino a spingere le strutture di Essa lontano dal pilastro fondamentale.

Se oggi alcuni Vescovi e Sacerdoti non riescono a percepire questa situazione, è un altro terribile segno del come vanno le cose.

Questo ben lo vede invece il mio Vicario! Encicliche e richiami, segnalazioni ed allarmi non sono mai mancati, ma troppe volte sono rimasti lettera morta ed il male si è ingigantito.

Ecco, figlio, perchè verrà l'ora della purificazione, che dai ciechi sarà deplorata come l'ora della Giustizia divina. Non sapranno vedere in essa anzitutto la Misericordia, mai disgiunta dalla Giustizia, perchè Dio vuole la salvezza delle anime e non la loro perdizione.


7 giugno 1976
 
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TotusTuus
view post Posted on 12/7/2006, 10:26     +1   -1




BISOGNA CAMMINARE



Scrivi figlio mio: è Padre Pio che ti vuol parlare. Te lo avevo detto che mi avresti risentito, ed eccomi fedele. Figliolo, non devi avvilirti nè arrestare il ritmo della tua vita interiore. Vi è chi fa di tutto per paralizzare la tua volontà, ma ricordati che c'è una virtú importante: la perseveranza nel bene.

Guai porre mano all'aratro e poi voltarsi indietro! Bisogna camminare, anche se il camminare a volte si fa pesante e porta stanchezza. Questa di scoraggiare è l'arte di colui che è sempre in agguato per scoprire il momento opportuno per la sua azione demolitrice.

Io, Padre Pio, ho perseverato per tutta la vita e non ho mai ceduto nè alle blandizie, nè alle insidie, nè alle sue minacce. E non furono solo minacce, ma vere sofferenze che il Maligno mi ha procurato negli anni della mia vita e che sono diventate arma fori midabile per catturare anime, per strappargli anime e ridarle a Cristo.

Il direttore spirituale

Figlio mio, rileggi attentamente i messaggi che ti ho dato. Il dogma della comunione dei Santi è una realtà! Ti è stato detto più volte di vivere e di far vivere questo meraviglioso dogma alle anime del tuo mondo.

Fatti paladino di questa meravigliosa realtà spirituale che tante volte è stata dimenticata: sono pochi quelli che vi credono e che la vivono.

Senti, figlio, un'altra cosa di estrema importanza. Nei messaggi, che ti sono stati dati da me e da altri, troverai comunicazioni che ti riguardano direttamente: queste comunicazioni sono tutte valide.

Qui, in Paradiso, viviamo della Vita divina in un modo perfetto, diverso dal modo con cui voi vivete la vita della Grazia, che pure è già Vita divina. Non si possono quindi dire bugie, non si possono dire cose non rispondenti al vero, per nessuna ragione al mondo. Perciò tutto quello che ti è stato detto risponde a verità.

È giusto però che tu ti attenga, in tutto e per tutto, alle direttive del Direttore spirituale.

« Padre, come faccio io a distinguere se ciò che mi viene detto è da voi, oppure da quello del Fuoco, oppure è frutto della mia fantasia? »

Prove, figlio mio, non ti sono mancate, segni ne hai avuti e altri ne avrai. Ma per te deve bastare il verdetto del Direttore Spirituale.

Ci sentiremo ancora e ti confermo che anche ci rivedremo: abbi fiducia e guarda con più attenzione i Messaggi precedenti. Ti benedico: sono Padre Pio.


8 giugno 1976
 
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44 replies since 29/6/2006, 08:42   1120 views
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