I nostri defunti ci proteggono dall'aldilà?

Sono vedova. Ogni sera chiedo a mio marito di darmi un po' di pace. Ma lui mi vede, mi sente? L'aldilà esiste? Maria G. R., Vibo Valentia Marina

Non è facile parlare dell'aldilà. Il concetto stesso è vago e le parole mancano. Si rischia di essere imprecisi. Riusciamo a esprimerci solo quando inseriamo tutto nelle categorie dello spazio e del tempo. Per il resto, dobbiamo ricorrere a un discorso analogico, dove le differenze sono sempre di più delle somiglianze. Per questo parliamo del Paradiso come di un luogo, oppure del rimanere in Purgatorio per un po' di tempo. In realtà il Paradiso non è un luogo e la permanenza in Purgatorio non può essere calcolata in giorni e in anni. Chi crede, vive della certezza che il Signore gli ha preparato un posto presso il Padre. E' questa certezza della fede che fa sentire dentro di sé l'impossibilità che tutto finisca con la morte. Non sono solo i cristiani a credere nell'aldilà. L'idea della vita dopo la morte è comune a molte religioni e ha origine dal senso di infinito che è dentro ognuno di noi e che si può facilmente percepire in alcuni momenti: questo permette di dire che la morte non può essere l'ultima parola. Non si capirebbe perché esiste la percezione dell'infinito e lo spasmodico desiderio di una vita oltre la morte. Personalmente sono convinto in forza dell'amore. Quando si ama, si ama per sempre. E' questo “per sempre” che rende l'amore potente e forte a tal punto da sopravvivere alla morte stessa. Il Cantico dei Cantici è un libro della Bibbia che parla dell'amore di due giovani. Si trova scritto: “Forte come la morte è l'amore”. Vuol dire che l'amore vince la morte e sopravvive ad essa; la persona amata non può svanire nel nulla. Preferisco vivere con questa fiducia piuttosto che pensare che la mia vita e quella delle persone che amo possa finire nella voragine del nulla. E' un'illusione? No. E' l'amore che mi dà questa certezza.

Fonte: La ragione e la fede di Rino Fisichella – Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione (articolo tratto dalla rivista Oggi n.26)