Ecclesia Dei. Cattolici Apostolici Romani

La riflessione proietta ad una direzione: sprazzi di luce quotidiana

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Angeloflove85
icon12  view post Posted on 27/4/2013, 11:03     +1   -1




Mi accingo con voi a riflettere su brevi concetti o frasi tratte dalla Scrittura per illuminare il cuore e la mente, affinché l'interiorità così cristallizzata possa riflettersi nell'esteriorità della nostra vita quotidiana.

Dio, Misericordia, che apprezzi anche le nostre piccole intenzioni, assistici nella preghiera di queste giaculatorie e rendile propizie ai Tuoi occhi. Tu, che sei Dio e Verità.

"Ricordati, Signore, del tuo amore, volgiti a me e abbi misericordia". Amen!

(Salmo 25)

 
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Angeloflove85
icon12  view post Posted on 28/4/2013, 10:16     +1   -1





"Tu, Signore, sei luce alla mia lampada". Amen!

(Salmo 18)




Post scriptum: ciascuno può trarre dalla Scrittura una frase e ripeterla come giaculatoria durante l'arco della giornata. Alcuni santi, come sant'Antonio abate, solevano impararle a memoria per recitarle quotidianamente.
 
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Angeloflove85
icon12  view post Posted on 30/4/2013, 11:28     +1   -1




Pregare significa sperimentare i sentimenti di Dio. Coloro che si accostano a questo mistero avranno, senza dubbio, vissuto nel loro cuore l'immenso amore e lo stato di grazia che l'anima percepisce durante la preghiera, la conoscenza della Misericordia: Dio perdona e giustifica. Difatti in questa conoscenza è la pace e la quiete, la "lode cosmica", che avvolgono i sensi, reprimendo lo spazio della condanna e del giudizio. "Quanto profondi per me i tuoi pensieri, o Dio" (salmo 138).


"Quanto è preziosa la tua grazia, o Dio!". Amen!

(Salmo 36)

 
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Angeloflove85
icon12  view post Posted on 1/5/2013, 10:37     +1   -1




In questo giorno inizia il percorso di preghiera con Maria, nella recita del santo rosario: quale dòno floreale siglato dal cuore e dalle nostre più intime intenzioni da offrire ogni giorno alla Madre di Dio, la Vergine.



Edited by Angeloflove85 - 2/5/2013, 15:12
 
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Angeloflove85
icon12  view post Posted on 2/5/2013, 14:04     +1   -1




Cristo regna. Alleluia.



Invocate il nome di Maria, nel suo mese. Il quinto dell'anno. Chiamatela per nome: Lei che è la Madre di Dio e degli uomini. Nel suo ventre si è compiuta l'appartenenza dell'Umanità alla Divinità.

Vergine Immacolata dònaci la capacità di discernere il bene e il male nella nostra vita, e nella vita degli altri. Dònaci la comprensione e il rispetto per l'altrui scelte, consapevoli che la vera evangelizzazione s'innesta a partire dall'ascolto e dall'apertura. Dònaci la capacità di apprezzare il bene che riposa in ciascuno, anche in coloro che sono distanti da noi. Tu, che sei modello di vera pietà, insegnaci la compassione autentica, che partecipa degli affanni degli altri. Allontana da noi la menzogna e il giudizio, e facci portatori di verità rivestiti del cuore di Cristo, Salvatore dell'Uomo.
 
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Angeloflove85
icon12  view post Posted on 3/5/2013, 14:06     +1   -1




"Il Signore è il mio pastore".




Nel terzo giorno, in compagnia di Maria, chiediamo al Signore Gesù, per intercessione della Vergine santissima, il dòno dello Spirito Santo per i suoi apostoli: affinché i sacerdoti ispirati dalla Vergine, consolatrice degli afflitti e rifugio dei peccatori, sappiano accogliere nella misericordia ogni uomo. Dio di potenza e di verità illumina i tuoi ministri e fanne testimoni della tua grazia secondo il tuo Vangelo.
 
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Angeloflove85
icon12  view post Posted on 5/5/2013, 14:49     +1   -1




Vergine Maria, in questo percorso di preghiera unito al tuo cuore santissimo, dòna calore e comprensione alle famiglie, capacità di ascolto e di dialogo tra i coniugi e tra i genitori nel loro rapporto con i figli. Dònaci l'apertura umile del cuore per accogliere Cristo, tuo Figlio: Signore e Redentore delle nostre anime e dei nostri corpi. Tu, Regina della famiglia, prendi posto nelle nostre case e sii presente nelle nostre relazioni famigliari. Tu, Madre del buon consiglio, intercedi presso la santa Trinità per i bisogni materiali e spirituali delle famiglie, e imprimi in noi la disposizione interiore per accogliere i tuoi suggerimenti materni.
 
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Angeloflove85
icon12  view post Posted on 8/5/2013, 11:43     +1   -1




Nel giorno della Festa della Mamma, lodiamo la Vergine, la Madre del Creatore e del Salvatore. Quest'oggi voglio riflettere con voi su tre concetti illuminati dall'orazione di preghiera: la fede, la speranza e la carità (Prima lettera ai Corinzi - 13). Tentiamo di calarli nella nostra vita quotidiana, cercando di comprendere il senso e lo scopo delle parole di san Paolo. La fede è una dimensione impenetrabile, per sua stessa natura è quanto di più vicino all'ineffabilità di Dio: è la fiamma, la luce, che riscalda e illumina la coscienza dell'uomo. Dalla fede procede la domanda su Dio. La fede per sua natura, come una candela accesa, va alimentata, curata, animata. E' fonte di vita ma per conseguire la sua funzione deve restare viva e feconda. Le modalità secondo le quali i cristiani alimentano la loro fede passa attraverso il culto reso a Dio, mediante la ritualità: la santa Messa della Domenica e la preghiera personale. La fede è tale, però, nell'orazione; ovvero anche durante la Messa, nonostante sia comunitaria, occorre cercare il proprio angolo intimo, la stanza, in cui rinchiudersi con il Signore. La fede apre all'amore, alla relazione con Dio. La speranza è un atto del pensiero: bisogna, ogni giorno, ricostruire il principio della speranza, cercare il lato positivo nella propria vita e il buono nella vita degli altri. La speranza alimenta la comprensione. E' un lavoro quotidiano sulla psiche che investe la vita interiore e, di conseguenza, esteriore dell'uomo. La carità, la più importante di tutte le virtù evangeliche, ha radice e consistenza nell'azione. Ma la carità di cui parla san Paolo ha una sua specifica identità: "Tutto scusa, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta". La carità che perdona e giustifica è una carità di cui si fa esperienza nelle relazioni con gli altri. Mentre la fede e la speranza sono momenti personali dell'uomo, non necessariamente condivisibili, la carità impone, per essere autentica, l'incontro, il rischio del mettersi in relazione con l'altro; ovvero chi è a fianco a noi in questo preciso momento. La carità non va ricercata, ma è la carità che cerca l'uomo per metterlo alla prova. La sua ratio si sostanzia nella fede (tutto crede) e nella speranza (tutto spera), ma nel suo riflesso estensivo "tutto sopporta" e "tutto scusa", in riferimento a se stessi e agli altri; perché solo chi è in grado di perdonarsi può perdonare e solo chi conosce il valore escatologico della misericordia ed è cosciente della fragilità dell'esistenza può domandarla per se e per gli altri. Il lavoro su di Sé è un lavoro di apertura, ovvero di accoglienza del senso della fede, della speranza e della carità che già lo abitano, ma che va curato e manifestato.
 
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Angeloflove85
icon12  view post Posted on 10/5/2013, 13:59     +1   -1




Nel Siracide si legge che "l'amore del Signore è sapienza che dà gloria" (L'origine della sapienza - 1,10). Nella preghiera alla Vergine Maria ripercorriamo l'evento dell'incontro divino, tramite le parole dell'arcangelo Gavriʼel: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te»; difatti nelle litanie alla Madonna invochiamo la certezza di questo saluto: Sede della Sapienza e Dimora dello Spirito Santo. L'amore del Signore, il suo essere Misericordia (Adonai), si sostanzia nel dono dello Spirito divino. Invocazione incessantemente sostenuta nella Scrittura: Lo stesso Gesù ci invita a chiedere lo Spirito Santo, perché nella sua visita c'è la gioia; ed ecco che Maria diviene Causa della nostra letizia. Nella sua istruzione c'è la comprensione degli eventi, e soprattutto delle dinamiche profonde che ci interpellano. Nella sua compagnia c'è l'appagamento. Essere cristiani, dunque, significa vivere di questo stato lieto; responsabile ma giocoso. Essere vaso colmo d'amore dello Spirito significa lavorare sul proprio vuoto, affinché sia riempito, e per essere sgombri di ciò che appesantisce occorre rivolgersi alla Preghiera. La Preghiera che è lo stesso Spirito di preghiera: E' l'atto della devozione, ma è anche riconoscimento di Colui che la sorregge e la innalza fino al suo trono. Perchè, allora, è necessario pregare? La preghiera permette questo incontro con Dio, il solo che può lavorare il vaso d'argilla (come dice l'Autore biblico) e in questo lavoro l'uomo si comprende: si rende conto che la preghiera è autentica solo quando il suo sacrificio, il suo sforzo, la sua insoddisfazione, ect... vengono deposti ai piedi di un Altro. Liberarsi del peso significa condurre una esistenza quieta, della tranquillità di Dio, in apertura... Fare di se stessi un vaso vuol dire guardare anche gli altri nella prospettiva di essere colmi di Dio... Un cammino a due a due, solo con Dio: Il Signore è con te.

Edited by Angeloflove85 - 11/5/2013, 11:21
 
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Angeloflove85
icon12  view post Posted on 11/5/2013, 13:37     +1   -1




La Ruah è il respiro di cui abbiamo bisogno...



Oggi voglio dedicare la riflessione di alcuni passi a tutti gli amministratori del forum. Gesù, nel Discorso della montagna, prende la parola e così ammaestra i suoi discepoli: "Beati gli operatori di pace". Nel Siracide leggiamo: "ai miti Dio rivela i suoi segreti". Vergine santissima, tu che hai concepito il Verbo divino, mostraci il cammino che conduce a tuo Figlio. Che il Signore Gesù, ripaghi i nostri sforzi, sempre minimi, della sua bontà infinita e del suo amore oltre misura. "Le cose che ti sono comandate, queste considera" (Siracide 3,22).
 
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Angeloflove85
icon12  view post Posted on 14/5/2013, 13:22     +1   -1





Vergine degna d'onore e Madre della Provvidenza, prega per noi.



Nella preghiera odierna la meditazione della Scrittura mi ha condotta su un brano tratto dai Proverbi (3,5), immagine della Provvidenza divina che tutto conosce e orienta: "Confida nel Signore (Kyrios) con tutto il tuo cuore e non affidarti alla tua intelligenza; riconoscilo in tutti i tuoi passi ed egli appianerà i tuoi sentieri". Signore Gesù (Masiah), Sacerdote sommo ed eterno, per la tua bontà porta a compimento il disegno provvidenziale, del Padre tuo e Padre nostro, nelle nostre vite. Tu, che sei Dio. Alleluia!


Pace!

 
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Angeloflove85
icon12  view post Posted on 18/6/2013, 12:44     +1   -1




Con queste parole eterne e ricche di verità, di quella verità così evidente che come un paradosso, a volte, ci sfugge di mano, siamo invitati ad un momento di preghiera: "Non uscire fuori di te, rientra in te stesso; la verità sta nell'intimo dell'anima umana" (Sant'Agostino di Ippona).
 
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Angeloflove85
icon12  view post Posted on 26/9/2013, 16:22     +1   -1




Partendo dalla riflessione su un passo del Talmud ebraico, voglio, quest'oggi, condividere un pensiero sul paragrafo evangelico della moltiplicazione dei pani e dei pesci. La sostanza di questa moltiplicazione è nella congiunzione "e": dei pani "e" dei pesci. Cristo si dòna come alimento che è un vero e proprio pasto, il quale si distanzia e si differenzia dal minimo vitale, ad es. solo il pane. C'è di più e questo "di più" è nell'essere un nutrimento completo dello spirito, un alimento che soddisfa e sazia. Un alimento che ha in sé il principio della pienezza.

Pace a voi!

 
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12 replies since 27/4/2013, 11:03   148 views
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