Ecclesia Dei. Cattolici Apostolici Romani

I Padri Passionisti

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view post Posted on 27/2/2010, 12:35     +1   -1
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Avvocato della Gabry, della Requi, Jesus 'SnaKe SuperStar e della Walka

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Valli di Bergamo

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CHI SONO I PASSIONISTI

Sono i Religiosi di una Congregazione clericale, fondata nel 1720 da S. Paolo della Croce, con lo scopo di propagare la devozione alla Passione di nostro Signore Gesù Cristo per mezzo di Missioni popolari e di altre forme di apostolato, conformi alle esigenze dei tempi. Vestono di nero, hanno una larga cintura in pelle e sul petto uno stemma a forma di cuore su cuispiccano in bianco le parole: JESU XPI PASSIO ( Passione di Gesù Cristo ). Fanno vita comunitaria in Case che il Fondatore volle fossero chiamate "Ritiri" ed ubicate in solitudine per facilitare il raccoglimento e la meditazione.

CHI È IL FONDATORE

La Congregazione dei Passionisti è stata fondata da S. Paolo della Croce (Paolo Danei ), nato ad Ovada ( AL ) il 3 gennaio 1694. Fin fa giovane ebbe l'ispirazione di fondare un Istituto che s'impegnasse a meditare ed a predicare Cristo Crocifisso. Dopo aver superato innumerevoli difficoltà, anche da parte delle autorità costi-tuite, nel 1733 riuscì a porre la prima pietra del ritiro della Presentazione sul monte Argentario. Per l'approvazione pontificia delle Regole dovette attendere fino al 15 maggio 1741. Convinto trattarsi di un'opera voluta da Dio, si adoperò per aprire altri ritiri. Alla sua morte, avvenuta il 18 ottobre 1775, la nuova Congregazione contava già una diecina di Case-ritiro e già erano in corso le pratiche per aprirne delle altre.

I FIGLI PIU' ILLUSTRI

Paolo della Croce fu proclamato Beato dal Papa Pio IX il 1 maggio 1853 e, quattro anni dopo, nel giugno del 1867, lo stesso Papa lo dichiarò Santo. Le sue spoglie riposano nella cappella della Basilica romana dei SS. Giovanni e Paolo sul colle Celio, vicino al Colosseo. Seguendo la scia del Fondatore molti ne hanno emulato le virtù raggiungendo la perfezione cristiana, riconosciuta ufficialmente dalla Chiesa. Di essi quattro sono stati dichiarati santi: S. Vincenzo Strambi, Vescovo di Macerata e Tolentino, uno dei primi compagni del Fondatore: le sue spoglie sono conservate nella chiesa di S. Filippo a Macerata. S. Gabriele dell'Addolorata ( Francesco Possenti), morto a 24 anni, la vigilia dell'ordinazione sacerdotale: è stato dichiarato Compatrono della gioventù cattolica italiana e patrono principale d'Abbruzzo. Le sue reliquie si conservano sotto l'altare della Cappella nel suo Santuario a piedi del Gran Sasso, meta d'innumerevoli pellegrinaggi. S. Innocenzo Canoura, ucciso per la fede durante la rivoluzione spagnola degli anni trenta. S. Gemma Galgani: nata a Capannori ( Lucca ) il 12 marzo 1878 e morta l'11 aprile 1903. Per motivi di salute non poté vivere la vita di claustrale nel monastero delle Passioniste, ma spiritualmente ha vissuto in pieno il carisma di Paolo della Croce la primagrande mistica e stigmatizzata del secolo XX: dalla Passione trae la inconfondibile fisionomia di "vittima" e " sposa di un Re crocifisso".
Le sue spoglie riposano nel Santuario-Monastero delle Passioniste di Lucca. Fu dichiarata beata dal Papa Pio XI il 14 maggio 1933 ed il Papa XII il 2 maggio 1940 la esaltò agli onori degli altari proclamandola santa. A questi 4 Santi si devono aggiungere 8 Beati, dichiarati tali dopo regolare processo, ed altri 26 uccisi dai bolscevichi nella rivoluzione scoppiata in Spagna nel 1931 e protrattasi fino al 1939: anch'essi sono stati riconosciuti martiri dal Papa Giovanni Paolo II. Completa l'albo degli eroi una schiera di altri 17 Venerabili dei quali è stata riconosciuta la eroicità delle virtù: tra questi 5 sono Suore.

SPIRITUALITA'

È centrata nel mistero della Passione e morte di Gesù, quale manifestazione suprema e più leggibile dell'amore infinito di Dio per l'uomo. Paolo della Croce era cosciente che il ricordo assiduo dell'amore con cui Gesù visse la sua esperienza umana, specialmente quella dolorosa degli ultimi giorni della sua vita terrena, avrebbe fatto scaturire nell'animo del credente la gratitudine e la volontà d'imitare Cristo nell'amorosa obbedienza al Padre. Da qui nasce l'impegno della Congregazione a promuovere la "grata memoria" della Passione di Gesù e la "soda devozione" alla medesima, che provoca a vi-vere la condizione personale di vita nello stesso stato d'animo con cui Gesù ha vissuto la sua. Questo nucleo fondamentale della spiritualità passionista esprime la ragione d'essere della Congregazione e viene bene definito nel voto specifico di promuovere la "grata memoria" della Passione di Gesù, voto che illumina la pratica degli altri 3 voti religiosi, lo stile di vita e l'apostolato passionista.

CHE COSA FANNO

L'apostolato precipuo e qualificante dei Passionisti è predicare la Passione del Signore ed insegnare al popolo a meditarla assiduamente. Il Fondatore soleva affermare: " Datemi u'anima che mediti anche solo dieci minuti il giorno la Passione del Signore, ed io ve la metterò sugli altari!". Questo apostolato si attua principalmente con il ministero della Parola negli Esercizi o Missioni al popolo, o in tutte le forme di contatto personale ( conferenze, confessioni, visite agli ammalati o ai carcerati, ecc.). Si tratta, perciò, di un apostolato prevalentemente itinerante, sul modello della predicazione degli Apostoli, che vuole armonizzare la vita contemplativa con quella attiva, l'intensa esperienza di comunione con Dio con l'annuncio profetico ai fratelli. Alle forme tradizionali di apostolato si sono aggiunte man mano quella della stampa e dei mezzi di comunione sociale, Radio e Televisione comprese.

IL RAMO FEMMINILE

La prima idea di affiancare al ramo maschile anche quello femminile fu di una figlia spirituale di S. Paolla Croce: Maria Agnesi Grazi di Orbetello (GR). Si tratta di Monache contemplative di strettissima clausura che condividono in pieno e il carisma e la veste e la regola del santo Fondatore.
Quando si convinse che era volontà di Dio il Santo diede inizio alla fondazione del primo monastero a Tarquinia (Viterbo), pur sapendo di andare incontro a mille difficoltà burocratiche ed economiche. La prima Comunità era composta di 12 persone entrò nel primo monastero il 3 maggio 1971, sotto la guida di Suor Maria Costantini che, a buon diritto, è ritenuta la con fondatrice del nuovo Istituto. Per circa un secolo il Monastero di Tarquinia rimase unico. Il secondo fu fondato in Francia, a Mamers. Da qui uscirono poi le fondatrici del terzo Monastero, aperto in Belgio, a Thielt. In Italia, dopo un periodo di stasi, sono sorti parecchi monasteri: Lucca (1905), Vignanello (VT) 1915, Ovada (AL) 1922, Napoli (1928), Ripatransone (AP) 1928, Campagnano (RM) 1933, Loreto (AN) 1938, Genova-Quarto (1941), Gornate Olona (VA) 1969, Costigliole D'Asti (1975), Regnano (MS) nel 1994. Possiamo, quindi, affermare che il vero sviluppo delle Monache Passioniste cominciò all'inizio del se-colo XX. Da qui partirono pure le prime fondazioni all'estero: Pittsburgh (USA) nel 1910, Bilbao (Spagna nel 1918), S. Paolo (Brasile nel 1936), Sittard (Olanda nel 1938), quindi in Argentina, in Giappone, in Inghilterra , nelle Filippine, in Indonesia, ecc. Nel 1979 i Monasteri delle Passioniste erano 31 con oltre 500 monache.

SUORE PASSIONISTE

Oltre alle Monache di clausura, sono sorte nel tempo anche le Suore Passioniste che non sono state fondate da S. Paolo della Croce, ma s'ispirano molto da vicino al suo spirito ed al suo carisma. Attualmente sono otto gli Istituti di Suore Passioniste che sono legati alla nostra Congregazione e ne vivono lo spirito. La prima in ordine di tempo e la più estesa e conosciuta, è quella chiamata: Passioniste di S. Paolo della Croce. È una Congregazione di diritto pontificio e deve le sue prime origini alle "Ancille della Passione di N.S.G.C., fondate in Firenze nel 1815 dalla marchesa Maria Maddalena Frescobaldi Capponi, ed aveva come scopo la riabilitazione della gioventù femminile. Le religiose, oltre i tre voti semplici, emettono quello speciale di dedicare la propria vita e apostolato alla Passione di Gesù, continuando così la tradizionale affinità spirituale con i Passionisti dei quali portano sull'abito anche lo "stemma" caratteristico. La congregazione si diffuse presto in Italia, dopo la soppressione napoleonica: nel 1919 iniziò il suo cammino anche all'estero, incominciando dal Brasile e, nel 1959, in Spagna. Nel 1968 avvenne la fusione con altri piccoli Istituti similari, sorti anche fuori d'Italia. Nel 1974 raggiunsero l'Indonesia, aprendo una missione nel Borneo, e nel 1979 iniziarono una missione in Colombia. Attualmente la Congregazione, divisa in 6 province, conta circa un migliaio di professe.

Fonte Passionisticasalecchio.it
 
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bedwere
view post Posted on 27/2/2010, 22:13     +1   -1




Ho letto un loro bollettino qualche tempo fa e ho trovato la solita solfa sulla teologia della liberazione. Non stupisce che non abbiano vocazioni.
 
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Angeloflove85
view post Posted on 19/10/2011, 08:28     +1   -1




IDDIO PREPARA IL FONDATORE DEI PASSIONISTI

Si apriva l'anno 1718. Dio cominciava a rivelare a Paolo l'idea dell'opera della quale doveva essere il fondatore (3). Il Signore da all'anima una certa attrattiva per il sacrificio che le prepara. Quest'attrattiva prima vaga «ed indecisa, a poco a poco si delinea e si precisa; si direbbe una specie d'inizio operato da Dio che conduce l'anima al suo scopo con dolcezza infinita. Così noi non passiamo dalla notte profonda al meriggio, ma dal crepuscolo si passa all'aurora che prepara l'occhio allo splendore del giorno. Sono le meraviglie dell'azione provvidenziale sulle anime. Da questa attrattiva che viene da Dio, un Direttore, esperto sulla condotta misteriosa della grazia, può distinguere le vocazioni dell'alto.

Fonte: http://paolodellacroce.altervista.org/biog...tolo4.htm#bio17

CITAZIONE
La vita del Passionista è di particolare intimità con il divino Maestro.

CITAZIONE
La motivazione del color nero dell'abito: "In memoria della Passione e Morte di Gesù; per averne una continua e dolorosa rimembranza e insinuare negli altri la pia meditazione dei tormenti del nostro dolcissimo Gesù"(IV, 218-221).

CITAZIONE
Il Passionista, secondo San Paolo della Croce, dev'essere ancora una persona: "compita", educata, civile, affabile nei modi o atteggiamenti e nelle parole,"manierosi", senza, però, pose studiate e affettazione (IV, 236); attento all'igiene, alla pulizia della propria persona, degli indumenti personali (abito particolarmente), della stanza. "Poveri, ma puliti", soleva ripetere. "La povertà è buona, ma la sordidezza è cattiva" (Reg. 144).

 
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view post Posted on 19/10/2011, 18:27     +1   -1
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Avvocato della Gabry, della Requi, Jesus 'SnaKe SuperStar e della Walka

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Valli di Bergamo

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Spostato in una discussione già esistente. ;)
 
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