Perchè pregare?
Vediamo l'esempio di Papa Giovanni Paolo II presentato con le parole di Mons. Tran Ngoc Thu, che per otto anni ha condiviso con lui le sue giornate.
"Secondo me il fodamento della sua spiritualità è nella Messa. Come ha detto lui stesso, non ha mai perduto una Messa, neanche quando era malato. Le varie volte che è stato ricoverato al Gemelli, egli ha fatto installare l'altare vicino al suo letto di malattia. La Messa veniva celebrata da un sacerdote e lui, con la stola, disteso sul letto concelebrava. All'atto di consacrazione è lui che recita così come per la benedizione finale. Anche quando si è rotto il femore, ha celebrato la Messa così ogni giorno.
Giovanni Paolo II ha sempre sottolineato che la Santa Messa è l'atto quotidiano per eccellenza che costituisce il cuore dell'incontro con Dio. Nemmeno i viaggi lo hanno distolto da questa pratica quotidiana. In occasione delle sue numerosissime visite in Italia e all'estero, il Santo Padre ha sempre voluto la Messa come momento centrale dei suoi incontri.
Ogni giorno il Papa si alza alle 5,30, va nella cappella e si prepara pregando. All'appossimarsi dell'inizio della celebrazione, la gente entra nella cappella e trova Giovanni Paolo II inginocchiato a pregare.
Stargli vicino e vedere come prega e come celebra la Messa ogni giorno è un'esperienza unica...
Prega appassionatamente, ad occhi chiusi e con frequenti invocazioni come: O Signore! O mio Dio!
La sua è una vera esuberanza nella devozione.
Il Papa tiene a cuore tutti coloro che gli scrivono chiedendogli preghiere particolari. Egli riceve ogni gionro molte richieste e prega per tutti coloro che gli chiedono aiuto. Nelle sue preghiere non dimentica i bisogni delle Chiese locali, le preoccupazioni dei vescovi. Prega passando in rassegna tutte queste necessità. Chiudendo gli occhi si immerge nella preghiera. E' così intento a pregare che a volte quando apre gli occhi non sa più a che punto siamo con il Messale. Il suo abbandono nella preghiera è così totale che entra quasi in uno stato di estasi, che impressiona anche vescovi e cardinali.
Attraverso la preghiera Giovanni Paolo II porta le sofferenze degli uomini di fronte a Dio, pre questo, con fiducia, la gente gli chiede preghiere.
A chi si rivolge il Papa quando prega?
Ha una grandissima devozione per il Santissimo Sacramento: quando era arcivescovo di Cracovia, il Papa aveva un ascrivania in cappella e davanti al Santissimo scriveva le sue Lettere Pastorali. Lì, gli veniva più immediato chiedere consiglio al Signore.
Prova un sentimento particolare per la Vergine Maria: una volta erano le 8,30 del mattino di un giorno di dicembre e faceva molto freddo. In molti lo cercavano e non trovandolo andai sulla terrazza: il Santo Padre era davanti ad un piccolo altare su cui c'è un'immagine della Madonna di Fatima, inginocchiato con un mantello nero da prete sulle spalle. Lo chiamai, ma lui ha continuato a pregare senza alzarsi.
Ha questi momenti in cui sente più forte la necessità di pregare. Riponendo alcuni suoi fogli ho scoperto che quando scrive Omelie o Encicliche in un angolo di ogni pagina c'è un'invocazione alla Madonna.
Prima di ogni viaggio all'estero e al suo ritorno, inoltre, prega, in particolare, l'apostolo Pietro.
Si confessa ogni settimana, fa la Via Crucis, osserva i digiuni sul serio e recita il Rosario ogni giorno.