Sant'Antonio Maria Gianelli
BIOGRAFIASant’ Antonio Gianelli nasce il 12 aprile del 1789 a Cerreta, in provincia di La Spezia. Una chiesetta posta sulla cima di una montagna, quattro metri di piazzale, due o tre casolari attorno; ecco Cerreta del XVIII secolo. Lì vicino alla chiesetta, sulla destra, una casa affumicata di poveri contadini; è l'abitazione del custode Giacomo Antonio Gianelli.
La sua è una famiglia contadina che lo forma ad una vita semplice, essenziale, austera, che lo aiuta ad aprirsi ai valori autentici, ad una vita genuina. Impara ad amare il lavoro che procura il pane, ma anche a condividerlo con chi ha bisogno.
Da piccolo, in famiglia impara che tutti siamo chiamati ad essere santi, che tutti possiamo diventarlo se lo vogliamo, e che il cammino verso la santità si percorre nel quotidiano. Questo stile di vita più tardi chiederà alle sue
“Figlie spirituali”.Inizia i suoi studi sotto la guida del parroco (5km da casa). Fino ai 18 anni la sua vita trascorre tra studi, preghiera, catechismo, lavoro e opere di carità. Con l’aiuto di una ricca signora di Genova, proprietaria dei terreni coltivati dai suoi genitori, entra nel seminario di Genova.
Nel maggio del 1812 è ordinato sacerdote. Insegnante di lettere e retorica, trascorre i suoi primi anni di sacerdozio in un lavoro intenso e appassionato specialmente per la buona formazione dei giovani sacerdoti. Ebbe tra i suoi alunni dei giovani destinati a brillare nel firmamento cristiano, come il venerabile Frassinetti. Per accogliere il nuovo vescovo, mons. Lambruschini, il professor Gianelli organizzò a Genova una recita intitolata
"La riforma del seminario" che ebbe una notevole eco. Erano gli anni della Restaurazione, dopo la fiammata napoleonica.
Dal 1826 al 1838 fu arciprete a Chiavari (Ge). Questo periodo, che egli definirà
"della cattiva coltivazione", è contrassegnato da una somma di innovazioni pastorali nella sua parrocchia e dalla creazione di varie istituzioni, come un proprio seminario e la riscoperta della
Summa di S. Tommaso nella preparazione teologica e filosofica dei candidati al sacerdozio. A Chiavari, Egli è un prete per tutti, attento alle necessità degli ultimi: sia dei loro bisogni materiali che di quelli spirituali. In questi anni di servizio la carità lo porta a pensare in grande.
Il bisogno di provvedere è forte, non può non compromettersi, o stare a guardare. A tutto e a tutti vorrebbe dare una risposta.
Per questo cerca collaboratori: a dove non arriva lui possono arrivare altri e così, da quest’urgenza interiore, da questo zelo pastorale per il suo gregge,sono nate nel 1829 le
Figlie di Maria Santissima dell’Orto; nome che è stato dato perché nate all’ombra del Santuario-Cattedrale di Chiavari, dedicato appunto alla Madonna dell'Orto. Le Figlie di Maria sono conosciute tuttora col nome di suore Gianelline, destinate a una rapida espansione e ad un proficuo apostolato nell'America Latina.
Due anni prima aveva creato una piccola congregazione missionaria, posta sotto il patrocinio di S. Alfonso M. de' Liguori, per la predicazione di particolari missioni al popolo e l'organizzazione del clero.
Viene nominato Vescovo di Bobbio il 6 maggio 1838, ma neanche questo difficile ministero appaga in lui il grande fuoco missionario; accresce infatti, con zelo instancabile, il suo coinvolgimento nelle missioni popolari. Coadiuvato dai Liguoriani, la sua giovane congregazione, che egli ricostituì col nome di Oblati di S. Alfonso, ricucì le molte smagliature del tessuto ecclesiastico della sua diocesi, rimuovendo parroci poco zelanti ed espellendone gli indegni. Tra i suoi Liguoriani ci fu anche un apostata, don Cristoforo Bonavino, una mente vivissima, meglio noto con lo pseudonimo di Ausonio Franchi; nazionalista e ateo, che ritornò poi alla genuina fede cristiana, sconfessando le sue opere precedenti con Ultima critica e rendendo una pubblica testimonianza di devozione a mons. Gianelli che gli era stato vicino nei momenti più acuti della sua crisi spirituale.
Il "santo delle suore", come viene chiamato nell'America Latina, dove tuttora fioriscono le sue istituzioni femminili, chiuse prematuramente la sua vita terrena, all'età di 57 anni, il 7 giugno 1846 così povero da non lasciare nemmeno soldi per la sepoltura. Dichiarato beato nel 1925, venne canonizzato da Pio XII il 21 ottobre 1951. Pio XII nel proclamarlo Santo afferma:
“Un Vescovo che lo zelo pastorale divora”. In data 04 Giugno 2000 è stato proclamato patrono della Val di Vara.
IL MIRACOLO DELLE RONDINI25 Agosto 1835. Chiavari è decimata dalla peste. L'Arciprete Antonio Maria Gianelli, durante la grande processione di penitenza portando il Ss.mo Crocifisso Nero (conservato nella Chiesa di S. Giovanni Battista) per invocare la grazia divina per la città, a piedi nudi, con una corda al collo e una corona di spine sul capo parlò brevemente e si offerse vittima di espiazione a Dio a salvezza del suo popolo celebrando la SS. Messa su un palchetto eretto all'ombra di un platano, tra centinaia di persone già colpite dal male. D’improvviso
"uno stormo di rondini si librò nell’aria e, strillando e volteggiando in sempre piu' vasti giri sull’augusto Simulacro" del Crocifisso, levò alto il volo e disparve. L’uomo di Dio allora si voltò al suo popolo, disse:
"La Grazia e' fatta!". Da quell'istante il morbo cessa di mietere vittime, e
"L'albero del miracolo delle rondini" resta nel cuore dei chiavaresi come testimonianza di fede e di amore: sacro come una cattedrale.
A questo prodigioso evento don Giovanni Battista Campodonico, per tanti anni organista della cattedrale, dedicò un ispirato oratorio,
"Le rondini della Madonna".
Approfondimento:BIOGRAFIEP. Agostino Dasso: Elogio funebre di Mons. Antonio Gianelli.
Stamperia Casamara, Genova 1846
Nicoló Barabino: Vita di Mons. Antonio Gianelli.
Manoscritto inedito, 1847.
Antonio Pellicani: Della vita di Mons. Antonio Gianelli.
Letture Cattoliche, Genova 1878
Fedele Luxardo: Istoria della vita di Mons. Antonio Gianelli.
Tipografia Cristoforo Colombo, Genova 1882
Luigi Rodino: Vita del venerabile Servo di Dio Antonio Gianelli.
Tipografia della Gioventù, Genova1896.
Luigi Sanguineti: Il beato Antonio Maria Gianelli, Vescovo di Bobbio.
Marietti, Torino 1925
Giuseppe Frediani: Il santo di ferro.
Orbis Catholicus, Roma 1951
Salvatore Garofalo: Un grande Vescovo per una piccola Diocesi.
Edizione Paoline: Milano 1989
BIOGRAFIE DIVULGATIVELuigi Sanguinetti: Compendio della vita del beato Antonio M. Gianelli.
Pisani, Isola del Liri 1924
G. Ingolotti: Il Beato Antonio Maria Gianelli.
Rapallo, 1925
Anonimo: Sant'Antonio Maria Gianelli, Vescovo e Fondatore.
Roma, 1951
Anonimo: E tutte le parole umane parlano di te.
Genova, 1979
Lucia Moscatelli: Antonio Gianelli, Santo nella Chiesa.
Pro-manuscrito.
AA.VV. Antonio Maria Gianelli (Biografia e riflessioni)
Pro-manuscrito. Genova, 1988
T. Lasconi, A. Sardiello: Un uomo che sapeva amare (Biografia e fumetto)
Edizioni Gianelliane. Genova, 1988
Diego Coletti: Una vita per il Vangelo. Lo slancio evangelizzatore di Sant'Antonio Maria Gianelli e la sua attualità.
Edizioni Gianelliane. Genova 1997
Suor Maria de la Nativitá Tarquini: La chiesa Proclama la Santitá di Antonio Maria Gianelli (numero unico).
Edizioni Gianelliane. Roma, 2001
Suor Rosa Pensiero: Noi lo abbiamo conosciuto. Sant'Antonio M. Gianelli Vescovo e Fondatore.
Edizioni Gianelliane. Roma, 2001
José Félix Mendía Braco: Gianelli.
Edizioni Newbook. Spagna, 2001
STUDIAA.VV. Antonio Maria Gianelli: un santo fra due rivoluzioni (Atti del Convegno Chiavari, maggio 1989)
Erredi Grafiche Editoriali. Genova 1995
P. Mario Lessi Ariosto, S.J. ed Equipe per lo studio del Carisma: I Quindici Articoli di Antonio Gianelli, nostra sorgente di vita.
Edizioni Gianelliane. Roma, 2003