Ecclesia Dei. Cattolici Apostolici Romani

Il Santo Rosario

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TotusTuus
view post Posted on 25/10/2009, 22:16     +1   -1




"La Santissima Vergine in questi ultimi tempi in cui noi viviamo ha dato una nuova efficacia alla recita del Rosario tale che non c'è nessun problema, non importa quanto difficile possa essere, o temporale o soprattutto spirituale, nella vita personale di ciascuno di noi, delle nostre famiglie...che non possa essere risolto col Rosario. Non c'è nessun problema, vi dico, non importa quanto può essere difficile, che noi non possiamo risolvere con la preghiera del Rosario."

(Suor Lucia)



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Il Rosario ('Corona di rose') è la preghiera più bella, la più gradita alla Madonna e ai suoi devoti. Il Santo Rosario è una preghiera completa perché riporta in sintesi tutta la storia della nostra salvezza. Con esso infatti meditiamo i “misteri” della gioia, del dolore e della gloria di Gesù e Maria. E’ una preghiera semplice, umile così come Maria: è la strada del Paradiso! E' una preghiera eminentemente contemplativa. I Sommi Pontefici ci ricordano che la recita meccanica senza l'abbandono del cuore, senza meditazione, è come un corpo senz'anima. S. Luigi Maria Grignion de Montfort ci esorta con queste parole: "Fa pietà vedere come i più recitano il Rosario. Lo dicono con una precipitazione incredibile, perfino ne mangiano le parole. Non si vorrebbe fare un complimento in questo modo ridicolo all'ultimo degli uomini e si crede che Gesù e Maria ne saranno onorati!... E allora, perché meravigliarsi se le più sante preghiere della religione cristiana restano quasi senza frutto e se, dopo aver recitato mille o diecimila Rosari, non si è più santi?
Frena, caro confratello, la tua precipitazione naturale nel dire il Rosario. Fai qualche pausa a metà del Padre nostro e dell'Ave Maria e una più breve dopo le parole che qui contrassegno con una crocetta:
Padre nostro, che se nei cieli + sia santificato il tuo nome + venga il tuo regno + sia fatta la tua volontà + come in cielo così in terra +. Dacci oggi + il nostro pane quotidiano + e rimetti a noi i nostri debiti + come noi li rimettiamo ai nostri debitori + e non ci indurre in tentazione + ma liberaci dal male. Amen +.
Ave Maria, piena di grazia + il Signore è con te + tu sei benedetta fra le donne + e benedetto è il frutto del tuo seno, Gesù. + Santa Maria, Madre di Dio, + prega per noi peccatori, adesso + e nell'ora della nostra morte. Amen +.
A causa della cattiva abitudine di pregare in fretta, da principio proverai difficoltà a seguire queste pause, ma una decina recitata così con calma, ti sarà più meritoria di migliaia di Rosari detti in fretta senza riflessione e senza pause”
(Il Segreto meraviglioso del Santo Rosario, 127).
Come recitare il Rosario? Questa preghiera è adatta sia per la recita individuale che per quella in comune. Leggiamo ancora S. Luigi Maria: "Fra tanti metodi di recitare il Rosario il più glorioso per Dio, il più salutare per l'anima ed il più temuto dal demonio è quello di salmodiarlo, ossia di recitarlo in pubblico a due cori. (...) La preghiera in comune è più salutare per l'anima:
1) perché d'ordinario la mente è più attenta nella preghiera pubblica che in quella privata;
2) perché quando sono in comune le preghiere dei singoli diventano preghiera collettiva dell'intera assemblea, cioè formano tutte insieme una medesima preghiera. Perciò se uno non prega abbastanza bene, un altro della comunità che prega meglio, supplisce alla sua manchevolezza. Il forte sostiene il debole, il fervoroso infiamma il tiepido, il ricco dona al povero, il cattivo rientra fra i buoni. Come si vende una misura di loglio? Basta mescolarlo con quattro o cinque staia di buon grano e tutto è venduto!;
3) chi recita il Rosario da solo ha il merito di un Rosario, ma se lo dice con trenta persone, avrà il merito di trenta rosari. tali sono le leggi della preghiera in comune. Grande vantaggio! e che guadagno!;
4) Urbano VIII, soddisfatto della devozione del Rosario recitato a due cori in molti luoghi di Roma, specialmente nel Convento della Minerva accordò cento giorni di indulgenza ogni volta che si dice il Rosario in coro, toties quoties (Breve Ad perpetuam rei memoriam del 1626);
5) la preghiera pubblica è più efficace di quella individuale per placare la collera di Dio e attirare la sua misericordia; la Chiesa, guidata dallo Spirito Santo, l'ha sempre promossa nei tempi di calamità e di generale disagio. Papa Gregorio XIII in una Bolla dichiara doversi piamente ritenere che le preghiere pubbliche e le processioni dei confratelli del Rosario contribuirono assai ad ottenere da Dio la grande vittoria riportata dai cristiani nel golfo di Lepanto sulla flotta turca, la prima domenica di ottobre 1571."
(Il Segreto meraviglioso del Santo Rosario, 131-132).
Riassumiamo a scanso di equivoci: non è essenziale recitare il Rosario in comune, sebbe, per le ragioni esposte sia raccomandabile e preferibile. Chi fosse impossibilitato a recitarlo in comune farebbe cosa cattiva ad astenersi dalla preghiera o ad abbandonarlo!
Il Rosario è formato da 150 Ave, suddivise in decine (o 'poste'), raggruppate in 3 'Corone' di 5 'Misteri' ciascuna. Ogni corona del S. Rosario è formata da 5 decine. Le 150 Ave richiamano i 150 Salmi del Salterio; per questo motivo è detto anche "Salterio Angelico" o "Salterio della Beata Vergine Maria". Evidente è pure il riferimento cristologico e trinitario. "La prima cosa da notare" - scrive Giovanni Paolo II - "è come la corona converga verso il Crocifisso, che apre così e chiude il cammino stesso dell'orazione. In Cristo è centrata la vita e la preghiera dei credenti. Tutto parte da Lui, tutto tende a Lui,tutto, mediante Lui, nello Spirito Santo, giunge al Padre. (...) Il beato Bartolo Longo la vedeva anche come una 'catena' che ci lega a Dio. Catena, sì, ma catena dolce; tale sempre si rivela il rapporto con un Dio che è Padre. Catena 'filiale', che ci pone in sintonia con Maria, la 'serva del Signore' (Lc 1, 38), e, in definitiva, con Cristo stesso, che, pur essendo Dio, si fece 'servo' per amore nostro (Fil 2, 7). (Lett. Ap. Rosarium Virginis Mariae).
Le decine possono essere separate, purchè la Corona sia completata nello stesso giorno.
Quando non si dice il Rosario intero (3 Corone) si può recitare una sola Corona con un gruppo di 5 misteri.
Ogni mistero si compone di: Enunciazione del Mistero, un Pater, dieci Ave, un Gloria. Dopo l'enunciazione si può leggere un brano biblico, esprimere l'intenzione di preghiera o fare una pausa di meditazione. Dopo ogni Mistero si può aggiungere la Preghiera di Fatima o altre giaculatorie. Dopo il quinto Mistero si recita la Salve Regina e le Litanie. Alla fine del Santo Rosario si può aggiungere l'Orazione a San Giuseppe A te, o Beato Giuseppe (la cui recita è richiesta specialmente nel mese di ottobre dall'Enciclica Quamquam pluries di Leone XIII) o altre preghiere (A S. Michele Arcangelo, Al Cuore Immacolato di Maria, ecc.). Si può anche recitare un Pater, Ave, Gloria per le intenzioni del Santo Padre. Se il Rosario è recitato per un defunto o per le Anime Purganti si sostituisce il Gloria con la recita del Requiem (L'Eterno riposo). Si termina con il segno della croce.
Il Santo Padre Giovanni Paolo II con la Lettera Apostolica Rosarium Virginis Mariae del 16/10/2002 ha introdotto facoltativamente 5 nuovi Misteri chiamati "Misteri Luminosi":

"(...) Ritengo tuttavia che, per potenziare lo spessore cristologico del Rosario, sia opportuna un'integrazione che, pur lasciata alla libera valorizzazione dei singoli e delle comunità, gli consenta di abbracciare anche i misteri della vita pubblica di Cristo tra il Battesimo e la Passione. (...) Affinché il Rosario possa dirsi in modo più pieno 'compendio del Vangelo', è perciò conveniente che, dopo aver ricordato l'incarnazione e la vita nascosta di Cristo (misteri della gioia), e prima di soffermarsi sulle sofferenze della passione (misteri del dolore), e sul trionfo della risurrezione (misteri della gloria), la meditazione si porti anche su alcuni momenti particolarmente significativi della vita pubblica (misteri della luce). Questa integrazione di nuovi misteri, senza pregiudicare nessun aspetto essenziale dell'assetto tradizionale di questa preghiera, è destinata a farla vivere con rinnovato interesse nella spiritualità cristiana, quale vera introduzione alla profondità del Cuore di Cristo, abisso di gioia e di luce, di dolore e di gloria". (Lett. Ap. Rosarium Virginis Mariae).

Tra i molti modi di recitare il Rosario, ne indichiamo quello più semplice:

Segno della Croce

V. Deus, in adiutorium meum intende:
R. Domine, ad adiuvandum me festina.
Gloria..

Oppure, in lingua italiana:

V. O Dio, vieni a salvarmi:
R. Signore, vieni presto in mio aiuto.
Gloria...

"O Gesù mio, perdona le nostre colpe, preservaci dal fuoco dell'inferno, porta in cielo tutte le anime, specialmente le più bisognose della tua misericordia". (Preghiera di Fatima)

Lunedì e Giovedì (e nel giorno del SS. Natale. dell'Annunciazione, Visitazione e Purificazione della Beata Vergine): MISTERI GAUDIOSI



Nel primo Mistero gaudioso si contempla come alla Vergine Immacolata fu annunziato dall'Arcangelo Gabriele che, restando sempre Vergine, doveva diventar Madre di Nostro Signor Gesù Cristo.

un Pater, dieci Ave, poi il Gloria. Quindi la Preghiera di Fatima ed eventualmente altre giaculatorie, ad es.:

V. Lodato sempre sia il Santissimo Nome di Gesú, di Giuseppe e di Maria.
R. E sempre sia lodato il Santissimo Nome di Gesú Verbo incarnato.

Nel secondo Mistero gaudioso si contempla come la Vergine Immacolata andò a visitare Santa Elisabetta e stette in casa sua tre mesi servendola quale umile ancella.

Nel terzo Mistero gaudioso si contempla come il nostro divin Redentore nacque nella città di Betlemme, in una stalla, e fu posto nel presepio.

Nel quarto Mistero gaudioso si contempla come la Vergine Santa presentò Gesù Cristo Nostro Signore al tempio, nelle braccia del santo vecchio Simeone.

Nel quinto Mistero gaudioso si contempla come la Vergine Immacolata, dopo avere smarrito il suo divin Figlio, passati tre giorni la ritrovò nel tempio in mezzo ai Dottori, essendo egli in età di dodici anni.

Martedì e Venerdì (e nel mercoledì e giovedì della Settimana Santa):MISTERI DOLOROSI



Nel primo Mistero doloroso si contempla come Nostro Signor Gesù Cristo, facendo orazione nell'orto di Getsèmani, per l'orror della vicina Passione sudò sangue.

Nel secondo Mistero doloroso si contempla come Gesù Cristo, per i nostri peccati, fu sottoposto in casa di Pilato a crudelissima flagellazione.

Nel terzo Mistero doloroso si contempla come Gesù Cristo fu coronato di pungentissime spine.

Nel quarto Mistero doloroso si contempla come Gesù Cristo, condannato a morte, per sua maggior ignominia e dolore fu obbligato a portare sopra le spalle il pesante legno della croce sino al monte Calvario.

Nel quinto Mistero doloroso si contempla come Gesù Cristo, giunto sul monte Calvario, fu spogliato e confitto in croce con durissimi chiodi, e dopo tre ore di penosissima agonia, in presenza dell'afflittissima sua Madre, morì per chiuderci l'inferno e per acquistarci la vita eterna.

Domenica, Mercoledì e Sabato (nel lunedì e martedì di pasqua e di Pentecoste, e nel giorno dell'Ascensione del Signore): MISTERI GLORIOSI



Nel primo Mistero glorioso si contempla come Nostro Signor Gesù Cristo, il terzo giorno dopo la sua Passione e morte, risuscitò glorioso e trionfante per non mai più morire.

Nel secondo Mistero glorioso si contempla come Gesù Cristo, 40 giorni dopo la sua risurrezione, ascese al Cielo con mirabile festa e trionfo, vedendolo la sua Madre Santissima è tutti i suoi discepoli.

Nel terzo Mistero glorioso si contempla come Gesù Cristo, sedendo alla destra del Padre, mandò lo Spirito Santo nel cenacolo, dove erano gli Apostoli con Maria Vergine congregati in orazione.

Nel quarto Mistero glorioso si contempla come la Vergine Immacolata, circa dodici anni dopo la Risurrezione di Nostro Signore, fu assunta al Cielo.

Nel quinto Mistero glorioso si contempla come la Vergine Santa fu coronata dal suo divin Figliuolo Regina del Cielo e della terra; e si contempla anche la gloria di tutti i Santi.

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I 5 Misteri Luminosi (facoltativi)



Primo Mistero Luminoso. Il Battesimo di Gesù.

Secondo Mistero Luminoso. Le Nozze di Cana.

Terzo Mistero Luminoso. L'Annuncio del Regno di Dio.

Quarto Mistero Luminoso. La Trasfigurazione.

Quinto Mistero Luminoso. L'Istituzione dell'Eucaristia.

Chi recita anche questi Misteri deve tener presente la variazione nella scansione temporale, secondo il suggerimento del Papa:

"Il Rosario può essere recitato integralmente ogni giorno, e non manca chi lodevolmente lo fa. Esso viene così a riempire di orazione le giornate di tanti contemplativi, o a tener compagnia ad ammalati ed anziani che dispongono di tempo abbondante. Ma è ovvio – e ciò vale a maggior ragione, se si aggiunge il nuovo ciclo dei mysteria lucis – che molti non potranno recitarne cheuna parte, secondo un certo ordine settimanale. Questa distribuzione settimanale finisce per dare alle varie giornate della settimana un certo 'colore' spirituale, analogamente a quanto la Liturgia fa con le varie fasi dell'anno liturgico.
Secondo la prassi corrente, il lunedì e il giovedì sono dedicati ai « misteri della gioia », il martedì e il venerdì ai « misteri del dolore », il mercoledì, il sabato e la domenica ai « misteri della gloria ». Dove inserire i « misteri della luce »? Considerando che i misteri gloriosi sono riproposti di seguito il sabato e la domenica e che il sabato è tradizionalmente un giorno a forte carattere mariano, sembra consigliabile spostare al sabato la seconda meditazione settimanale dei misteri gaudiosi, nei quali la presenza di Maria è più pronunciata. Il giovedì resta così libero proprio per la meditazione dei misteri della luce".
Questa indicazione non intende tuttavia limitare una conveniente libertà nella meditazione personale e comunitaria, a seconda delle esigenze spirituali e pastorali e soprattutto delle coincidenze liturgiche che possono suggerire opportuni adattamenti. Ciò che è veramente importante è che il Rosario sia sempre più concepito e sperimentato come itinerario contemplativo. Attraverso di esso, in modo complementare a quanto si compie nella Liturgia, la settimana del cristiano, incardinata sulla domenica, giorno della risurrezione, diventa un cammino attraverso i misteri della vita di Cristo, e questi si afferma, nella vita dei suoi discepoli, come Signore del tempo e della storia". (Lett. Ap. Rosarium Virginis Mariae).


Pertanto:

Lunedì - Sabato: Misteri Gaudiosi.
Giovedì: Misteri Luminosi.
Martedì - Venerdì: Misteri Dolorosi.
Mercoledì - Domenica: Misteri Gloriosi.

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Litanie della Beata Vergine Maria (Lauretane)



Kyrie, eléison.
Kyrie, eléison.

Christe, eléison.
Christe, eléison.

Kyrie, eléison.
Kyrie, eléison.

Christe audi nos.
Christe audi nos.

Christe exaudi nos.
Christe exáudi nos.

Pater de coelis, Deus, miserére nobis.

Fili, Redémptor mundi, Deus, miserére nobis.

Spiritus Sancte Deus, miserére nobis.

Sancta Trinitas, unus Deus, miserére nobis.

Sancta Maria, ora pro nobis.

Sancta Dei Génetrix, ora pro nobis.

Sancta Virgo Virginum, ora pro nobis.

Mater Christi, ora pro nobis.

Mater Ecclésiae, ora pro nobis.

Mater divinae gratiae, ora pro nobis.

Mater purissima, ora pro nobis.

Mater castissima, ora pro nobis.

Mater invioláta, ora pro nobis.

Mater intemeráta, ora pro nobis.

Mater amábilis, ora pro nobis.

Mater admirábilis, ora pro nobis.

Mater boni consilii, ora pro nobis.

Mater Creatoris, ora pro nobis.

Mater Salvatoris, ora pro nobis.

Virgo prudentissima, ora pro nobis.

Virgo veneránda, ora pro nobis.

Virgo praedicánda, ora pro nobis.

Virgo potens, ora pro nobis.

Virgo clemens, ora pro nobis.

Vfrgo fidélis, ora pro nobis.

Spéculum iustitiae, ora pro nobis.

Sedes sapiéntiae, ora pro nobis.

Causa nostrae laetitiae, ora pro nobis.

Vas spirituale, ora pro nobis.

Vas honorabile, ora pro nobis.

Vas insigne devotionis, ora pro nobis.

Rosa mystica, ora pro nobis.

Turris Davidica, ora pro nobis.

Turris eburnea, ora pro nobis.

Domus aurea, ora pro nobis.

Foéderis arca, ora pro nobis.

Ianua caeli, ora pro nobis.

Stella matutina, ora pro nobis.

Salus infirmorum, ora pro nobis.

Refugium peccatorum, ora pro nobis.

Consolátrix afflictorum, ora pro nobis.

Auxilium Christianorum, ora pro nobis.

Regina Angelorum, ora pro nobis.

Regina Patriarchárum, ora pro nobis.

Regina Prophetárum, ora pro nobis.

Regina Apostolorum, ora pro nobis.

Regina Mártyrum, ora pro nobis.

Regina Confessorum, ora pro nobis.

Regina Virginum, ora pro nobis.

Regina Sanctorum omnium, ora pro nobis.

Regina sine labe originali concépta, ora pro nobis.

Regina in Coelum assumpta, ora pro nobis.

Regina sacratissimi Rosárii, ora pro nobis.

Regina familiae, ora pro nobis.

Regina pacis, ora pro nobis.

Agnus Dei, qui tollis peccata mundi,
parce nobis, Domine.

Agnus Dei, qui tollis peccata mundi,
exaudi nos, Domine.

Agnus Dei, qui tollis peccata mundi,
miserére nobis.

Sub tuum praesidium confugimus, Sancta Dei Génitrix: nostras deprecationes ne despicias in necessitatibus, sed a periculis cunctis libera nos semper, Virgo gloriosa et benedicta.

V. Ora pro nobis, sancta Dei Génitrix.

R. Ut digni efficiámur promissionibus Christi.

Oremus.

Concéde nos famulos tuos, quaésumus, Domine Deus, perpétua mentis et corporis sanitate gaudére: et, gloriosa Beatae Mariae semper Virginis intercessione, a praesénti liberári tristitia et aetérna pérfrui laetitia. Per Christum Dominum nostrum. Amen.

***

Esempio pratico


Santo Rosario in latino guidato da Giovanni Paolo II



Misteri gaudiosi:

http://www.totustuus.org/ttpodcast/jpii/s_...della_gioia.mp3

Misteri dolorosi:

http://www.totustuus.org/ttpodcast/jpii/s_..._del_dolore.mp3

Misteri gloriosi:

http://www.totustuus.org/ttpodcast/jpii/s_...ella_gloria.mp3

Le 15 promesse di Maria SS. ai devoti del Rosario



1. A tutti coloro che reciteranno il mio Rosario prometto la mia specialissima protezione.
2. Chi persevererà nella recita del mio Rosario, riceverà grazie potentissime.
3. Il Rosario sarà un'arma potentissima contro l'inferno, distruggerà i vizi, dissiperà il peccato e abbatterà le eresie.
4. Il Rosario farà rifiorire le virtù, le buone opere e otterrà alle anime le più abbondanti misericordie di Dio.
5. Chi confiderà in me, col Rosario, non sarà oppresso dalle avversità.
6. Chiunque reciterà devotamente il S. Rosario, con la meditazione dei Misteri, si convertirà se peccatore, crescerà in grazia se giusto e sarà fatto degno della vita eterna.
7. I devoti del mio Rosario nell'ora della morte, non moriranno senza Sacramenti.
8. Coloro che recitano il mio Rosario troveranno, durante la loro vita e nell'ora della morte, la luce di Dio e la pienezza delle sue grazie e parteciperanno ai meriti dei beati in Paradiso.
9. Io libero ogni giorno dal Purgatorio le anime devote del mio Rosario.
10. I veri figli del mio Rosario godranno di una grande gioia in cielo.
11. Ciò che chiederai col Rosario, l'otterrai.
12. Coloro che propagano il mio Rosario saranno da me soccorsi in ogni loro necessità.
13. Io ho ottenuto da mio Figlio che tutti i devoti del Rosario abbiano per fratelli nella vita e nell'ora della morte i Santi del Cielo.
14. Coloro che reciteranno il mio Rosario fedelmente sono tutti figli miei amatissimi, fratelli e sorelle di Gesù.
15. La devozione del Santo Rosario è un grande segno di predestinazione.

Le Benedizioni del Rosario



P. I peccatori ottengono il perdono.

S. Le anime assetate sono saziate.

A. Coloro che sono legati vedono infrante le loro catene.

L. Coloro che piangono trovano gioia.

T. Coloro che sono tentati trovano pace.

E. I bisognosi ricevono aiuto.

R. I religiosi sono riformati.

I. Gli ignoranti sono istruiti.

V. I vivi vincono il declino spirituale.

M. I morti hanno le loro pene alleviate per via dei suffragi.

Le Indulgenze



A conferma dell'importanza della preghiera del Santo Rosario nella Chiesa Cattolica, quale Corpo mistico e orante di Nostro Signore Gesù,sono riconosciute indulgenze per i fedeli, che nelle condizione descritte qui di seguito recitino devotamente il Santo Rosario della Beata Vergine Maria.

Si concede l'indulgenza plenaria al fedele che:

recita devotamente il Rosario mariano in chiesa od oratorio, oppure in famiglia, in una Comunità religiosa, in una associazione di fedeli e in modo generale quando più fedeli si riuniscono per un fine onesto;
si unisce devotamente alla recita di questa preghiera, mentre viene fatta dal Sommo Pontefice, e trasmessa per mezzo della televisione o della radio.
Nelle altre circostanze invece l'indulgenza è parziale.

Per l'indulgenza plenaria annessa alla recita del Rosario mariano si stabiliscono queste norme:

1) è sufficiente la recita di cinque decadi; ma devono recitarsi senza interruzione;
2) alla preghiera vocale si deve aggiungere la pia meditazione dei misteri;
3) nella recita pubblica i misteri devono essere enunziati secondo l'approvata consuetudine vigente nel luogo; invece in quella privata è sufficiente che il fedele aggiunga alla preghiera vocale la meditazione dei misteri.

Condizioni generali per l'ottenimento delle indulgenze

1. Per ottenere l'indulgenza plenaria, oltre l'esclusione di qualsiasi affetto al peccato anche veniale, è necessario eseguire l'opera indulgenziata e adempiere le tre condizioni: confessione sacramentale, comunione eucaristica e preghiera secondo le intenzioni del Sommo Pontefice.
2. Con una sola confessione sacramentale si possono acquistare più indulgenze plenarie; invece, con una sola comunione eucaristica e una sola preghiera secondo le intenzioni del Sommo Pontefice si può acquistare una sola indulgenza plenaria.
3. Le tre condizioni possono essere adempiute parecchi giorni prima o dopo di aver compiuto l'opera prescritta; tuttavia è conveniente che la comunione e la preghiera secondo le intenzioni del Sommo Pontefice siano fatte nello stesso giorno, in cui si compie l'opera.
4. Se manca la piena disposizione o non viene eseguita totalmente l'opera richiesta e non sono poste le tre condizioni, l'indulgenza sarà solamente parziale, salvo quanto è prescritto per coloro che sono "impediti".
5. Si adempie pienamente la condizione della preghiera secondo le intenzioni del Sommo Pontefice, recitando secondo le sue intenzioni un Padre nostro ed un'Ave, Maria; è lasciata tuttavia libertà ai singoli fedeli di recitare qualsiasi altra preghiera secondo la pietà e la devozione di ciascuno.
 
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TotusTuus
view post Posted on 18/11/2009, 09:07     +1   -1




Il S. Rosario di Pompei

Preghiere per ogni decina del Beato Bartolo Longo



MISTERI GAUDIOSI

1. O Maria, giglio immacolato, per quel gaudio che provasti, quando all'annunzio dell'Angelo divenisti la Madre di Dio, ottienimi la virtù della purezza e dell'umiltà, affinché io diventi degno tuo figlio e fratello di Gesù Cristo.

2. O Maria, Madre di grazia e di carità, per quel gaudio che provasti quando, nel visitare Elisabetta, portasti la gioia nella casa di Zaccaria e il Battista fu santificato al suono della tua voce, visita l'anima mia; falle sentire la tua voce di Madre, e riempila dell'amore di Dio e dell'amore del prossimo.

3. O Maria, specchio di umiltà e di povertà, per quel gaudio che provasti quando, respinta dagli abitanti di Betlemme, costretta a rifugiarti nel freddo e nell'oscurità di una stalla, desti alla luce il divin Redentore, fa' che io, accettando i disprezzi e la povertà, mi mantenga fedele alla grazia, e meriti, con le buone opere, di conseguire l'eterna salvezza.

4. O Maria, modello perfetto di obbedienza e di sacrificio, tu che offristi per noi Gesù all'eterno Padre, poni sul mio cuore il tuo Bambino, affinché, insieme con te, gli faccia il sacrificio delle mie passioni e di tutto me stesso.

5. O Maria, esempio luminoso di pazienza, per quel gaudio che provasti quando, dopo tre giorni di affannosa ricerca, ritrovasti Gesù nel Tempio, fa' che anch'io, a tua imitazione, cercando con amore Gesù in tutti gli istanti della mia vita, lo ritrovi finalmente tra le tue braccia nel momento della mia morte per non perderlo mai più.

MISTERI DOLOROSI

6. O Vergine Addolorata, per l'angoscia di quella tristissima notte in cui Gesù agonizzante nell'orto sparse vivo sudore di sangue alla vista delle mie ingratitudini, e, tradito, fu legato come reo, ottienimi il dolore perfetto dei miei peccati e la perseveranza nella preghiera, affinché mai più tradisca il suo amabilissimo Cuore.

7. O Madre afflittissima, per quella pena che soffristi nel sapere il Figlio tuo, innocente e santo, pubblicamente denudato e lacerato a sangue dai flagelli, impetrami lo spirito della vera penitenza e la virtù della castità e della mortificazione dei sensi.

8. O Madre dei dolori, per quell'atroce tormento che ti trafisse il cuore quando vedesti Gesù, il Re della gloria, divenuto Re di dolore, coronato di spine e di ignominie, con una canna fra le mani, esposto ai ludibri del popolo, circonda di quelle spine il mio intelletto e il mio cuore, affinché più non l'offenda con pensieri e affetti malvagi; e ottienimi purezza nella mente e retta intenzione nell'operare.

9. O Madre desolata, per il martirio del tuo cuore, quando incontrasti il tuo Figlio schiacciato sotto il peso della croce, che segnava del suo sangue la via del Calvario, fa' che io, abbracciato alla croce di Gesù, lo segua portando ogni giorno la croce dei miei affanni con mansuetudine e con perfetta uniformità al volere di Dio.

10. O Regina dei Martiri, per lo spasimo estremo del tuo cuore, quando vedesti Gesù morire sulla croce tra mille dolori, abbandonato e senza conforto, fa' che io muoia a me stesso, al mondo e al peccato e viva solo nel cuore di Gesù, abbandonato nelle sue santissime braccia.

MISTERI GLORIOSI

11. O Santissima Madre di Dio, per la gioia che provasti nel vedere Gesù risorto dalla morte, circondato di gloria, ottienimi che risorga anch'io dalla morte del peccato alla vita della grazia e della fede e in essa perseveri sino all'ultimo respiro della mia vita.

12. O Regina dei Cieli, per quel giubilo che provasti nel vedere Gesù trionfante salire al Cielo come Re dell'Universo e nostro Avvocato presso il Padre, ottieni anche a me la sua benedizione, che mi muti da peccatore in santo, e, staccandomi da ogni affetto terreno, con la virtù della speranza, accenda in me il desiderio del Paradiso.

13. O Regina dell'Universo, per quel giubilo che provasti allorché discese su di te e sugli Apostoli lo Spirito Santo, fa' che Egli venga nell'anima mia e la riempia dei suoi santi doni e dei frutti celesti della carità, della gioia, della pazienza e della pace del cuore.

14. O Regina, Signora degli Angeli, per quel giubilo che provasti allorché fosti assunta in anima e corpo in cielo, vieni con Gesù ad assistermi nel momento della mia morte, e conducimi con te all'eterna felicità.

15. O Sovrana di tutti i Santi, onore e letizia del genere umano, per quel giubilo che provasti quando dalla SS. Trinità fosti coronata Regina del Cielo e della Terra, accendimi dell'amor tuo e dell'amor di Dio, affinché ti ami e ti serva in terra, e ti glorifichi, Regina del mio cuore, in cielo.
 
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TotusTuus
view post Posted on 24/2/2010, 13:09     +1   -1




 
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TotusTuus
view post Posted on 7/4/2010, 12:32     +1   -1




Si avvicina il mese di maggio tradizionalmente dedicato alla Mamma celeste, la Beata Vergine Maria. Mi sembra opportuno pertanto allegare un brevissimo opuscolo dedicato a: "La bellezza della devozione alla Madonna e del Santo Rosario".

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TotusTuus
view post Posted on 10/7/2010, 07:49     +1   -1




 
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TotusTuus
view post Posted on 4/10/2012, 13:35     +1   -1




"Il Rosario non è una preghiera monotona perché vi si ripete sempre l'Ave Maria. Ogni Ave Maria recitata contemplando i misteri, è detta sempre con sentimento diverso, e l'insistenza della preghiera non è noiosa, ma è insistenza di amore.
Il bimbo non chiama ripetutamente la mamma? Il suo grido 'Mamma!', è diverso secondo il sentimento che la ispira e lo anima. Perciò recitate il Rosario come figlio di Maria che invoca la Mamma sua celeste ed implora il suo aiuto.
Non vi scoraggiate nelle pene giornaliere, benedite il Signore".

Don Dolindo Ruotolo
(A Giovanni Ciociano, 8 ottobre 1951)

--> Scaricabile gratuitamente in allegato: Don Dolindo Ruotolo, Riflessioni sul Santo Rosario

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riflessioni_sul_santo_rosario.pdf ( Number of downloads: 371 )

 
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madamemiriam
view post Posted on 30/12/2012, 13:49     +1   -1




condivido totus, io lo dico sempre il rosario, preghiera stupenda.
 
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TotusTuus
view post Posted on 3/1/2013, 21:33     +1   -1




ARTICOLI DA MEDITARE NEL SALTERIO



PER LA PRIMA CINQUANTINA

PRIMA DECADE.



Ave Maria, piena di Grazia, il Signore è con te, Benedetta Tu fra le donne, e Benedetto il frutto del seno tuo, Gesù Cristo.

1. Amabilissimo: Colui che è stato generato fin dall'eternità da Dio, suo Padre, e che è stato predestinato per noi come uomo, che con il Padre, e con lo Spirito Santo è un solo Dio, Signore pari nella gloria e in uguale essenza. Amen.
2. Amabilissimo, che in principio creò il Cielo e gli Angeli che assai sapientemente separò in Nove Ordini, e li fece essere partecipi della sua eterna Beatitudine e Gloria. Amen.
3. Amabilissimo, che cacciò via dal Cielo Lucifero con i suoi Angeli, perché volle essere simile al suo Creatore, e consolidò i buoni dopo Dio nella loro Carità, perché da allora per sempre rimarranno, come egli li ha creati. Amen.
4. Amabilissimo, che con potenza creò il mondo e produsse con la sua onnipotenza tutti quanti gli elementi, il sole, le stelle e la luna, ponendo in ognuno il proprio ordine e dovere. Amen.
5. Amabilissimo che fondò la terra al di sopra dei mari, e creò in essi mirabili e diverse creature, le quali governa assai sapientemente, e colloca assai prudentemente, e che potentemente conserva nell’esistenza. Amen.
6. Amabilissimo, che piantò in Oriente il Paradiso del diletto, in mezzo ad esso sistemò l’albero della Vita e della scienza del bene e del male; in esso pose il primo uomo, che cacciò via di lì dopo la prevaricazione del comando. Amen.
7. Amabilissimo, che elesse i Santi Patriarchi, dal cui seme stabilì di diventare uomo, ai quali rivelò la conoscenza di sé, e il timore e molte cose di quelle future. Amen.
8. Amabilissimo, che annunziò per mezzo dei Profeti al mondo la sua Incarnazione da te, la Passione, la Resurrezione e L'Ascensione al Cielo; li aveva prestabiliti a questo la Divina Provvidenza. Amen.
9. Amabilissimo, che prescelse dall’eternità nella Madre sua degnissima, sia la Sposa, sia la tua Concezione, e preannunziò ai genitori tuoi, per mezzo dell’Angelo, la Santa Natività e il seguito della vita. Amen.
10. Amabilissimo, che riempisti di ogni grazia, Colei che ti presentò al Tempio, la degnissima Vergine, e Colei che ti adornò bellissimamente di ogni virtù, poiché, così mirabilmente, ti consacrò nel suo degnissimo Tempio.

DECADE SECONDA. Pater noster. Ave Maria



1. Benignissimo, che salutò te molto rispettosamente insieme al suo Angelo Gabriele, che ti annunziò la sua venuta in te, dicendo con voce serena, Ave, piena di grazia. Amen.
2. Benignissimo, il cui Angelo animò te, che eri turbata, e indicò il modo di concepire e la potenza dell’Altissimo allora ti adombrò, ed Ella fu favorevole ad acconsentire. Amen.
3. Benignissimo, a cui offristi il consenso, mentre dicesti: Ecco la serva del Signore, che subito rimanendo Vergine concepisti, e centocinquanta gaudi allora tu avesti. Amen.
4. Benignissimo, che concepito subito, sentì nell’anima una pena e una tristezza infinita, che era anche così grande, da superare tutti i tormenti dell’Inferno. Amen.
5. Benignissimo, che esistendo lui nel tuo seno, Ella visitò Giovanni Battista, santificando il non ancora nato, restituì la parola al suo genitore e diede lo Spirito ad Elisabetta. Amen.
6. Benignissimo, al quale l’Angelo apparve in sogno a Giuseppe e lo avvertì di non ripudiare te, che hai nutrito anche per nove mesi nel talamo verginale, e che non sentisti alcun peso nel portarlo. Amen.
7. Benignissimo, col quale sei andata a Betlem e scegliesti per ricovero una vilissima stalla, dove rimanendo Vergine, hai partorito il Figlio di Dio, e allora, per la seconda volta avesti centocinquanta gaudi. Amen.
8. Benignissimo, che avvolgesti di panni e umilmente appoggiasti nella mangiatoia; e con le ginocchia piegate, adorasti con molta riverenza, poiché sapevi che egli è il Figlio di Dio. Amen.
9. Benignissimo, la cui Nascita gli Angeli annunziarono ai pastori, che sollecitamente i pastori cercarono, e trovatolo (lo) adorarono, e riferirono le cose viste e udite da parte degli Angeli. Amen.
10. Benignissimo, verso cui piegasti molto spesso il tuo capo Virgineo e guardasti frequentemente con occhi castissimi, sentisti nelle narici il profumo del suo corpo e frequentemente sulle labbra imprimevi baci. Amen.

DECADE TERZA: Pater noster. Ave Maria.



1. Clementissimo, che molto spesso allattasti con i tuoi Virginei seni e amasti sempre d’amore ardentissimo, umilmente con mani purissime toccasti, vestisti e nutristi. Amen.
2. Clementissimo, circonciso per noi nella carne, e soggetto in ogni cosa ai Comandamenti della Legge, insieme a lui che piangeva e che soffriva, tu soffristi e devotamente piangesti, secondo il costume delle Madri. Amen.
3. Clementissimo, la cui nascita la stella indicò ai Magi, e li spinse coraggiosamente a cercarlo, la quale seguivano mentre li precedeva fino a Gerusalemme, e chiedevano dove fosse nato il Re dei Giudei. Amen.
4. Clementissimo, che con te trovarono in una povera stalla, e prostrati a terra, con reverenza adorarono, devotamente offrirono anche mistici doni, infatti offrirono oro, incenso e mirra al Signore. Amen.
5. Clementissimo, che presentasti al Tempio, dove in modo supplichevole adorasti Dio Padre, e gli offristi il suo (Figlio) unigenito, e allora fosti riempita di un immenso gaudio. Amen.
6. Clementissimo, che il vecchio Simeone per mezzo dello Spirito Santo seppe che era il Figlio (di Dio), per il riscatto del quale offristi una coppia di tortore, e così umilmente sei ritornata alla tua Città. Amen.
7. Clementissimo, che Erode voleva uccidere, ma egli dispose in modo diverso, un Angelo santo apparve in sogno a Giuseppe, e lo avvertì di fuggire con te in Egitto. Amen.
8. Clementissimo, col quale durante la notte fuggisti con somma ansia, soffrendo fame, sete nel viaggio e incorrendo nella debolezza del corpo, a cagione della tenera età . Amen.
9. Clementissimo, col quale abitasti in Egitto per sette anni tra i Pagani, in maniera molto casta, umile, laboriosa, povera, veneranda e santa. Amen.
10. Clementissimo, che riconducesti alla tua terra dopo l’avvertimento dell’Angelo, dove insieme con lui dolcemente sei vissuta, in somma santità e riservatezza di costumi. Amen.

DECADE QUARTA: Pater noster. Ave Maria.



1. Dolcissimo, che con te ogni anno salì a Gerusalemme, dove con te supplicò per la Redenzione del mondo, e così ottenne dal Padre la salvezza di numerosissimi. Amen.
2. Dolcissimo, che una volta perdesti per tre giorni in Gerusalemme, e in lacrime cercasti tra i conoscenti e i parenti, e in quei giorni non riuscisti né a bere, né a mangiare, né a dormire; ma ogni giorno inconsolabilmente piangesti. Amen.
3. Dolcissimo, che trovasti dopo tre giorni, mentre sedeva nel Tempio in mezzo ai Dottori, li ascoltava ed interrogava, ed esponeva loro la Sacra Scrittura. Amen.
4. Dolcissimo, che ti fu sempre obbediente tra tutti, e si alzò dal centro ritornando con te, che per la gioia abbracciasti in lacrime e con un bacio virgineo. Amen.
5. Dolcissimo, che era sempre ossequosissimo e familiarissimo a te e a Giuseppe, sia parlando ogni giorno con te delle cose celesti, sia manifestando a te moltissimi divini segreti. Amen.
6. Dolcissimo, che nel dodicesimo anno della sua età, rivelò a te con la bocca sua divina la grandissima pena della sua anima, che sopportò fin dalla sua concezione, e che ebbe continuamente a soffrire fino alla morte. Amen.
7. Dolcissimo, che mirabilmente rivelò anche a te tutto il numero di quelli che mai furono, sono, e saranno dall’inizio del mondo, da salvare, e di quelli da condannare, i quali riunirà e separerà nel giudizio finale. Amen.
8. Dolcissimo, che Giovanni battezzò nel Giordano, dove ebbe inizio il Sacramento del Battesimo, sul quale allora lo Spirito Santo venne dal Cielo, e a cui il Padre diede vera testimonianza. Amen.
9. Dolcissimo, che digiunò per quaranta giorni, e senza cibo materiale rimase nel deserto, dove indicò il modo di digiunare, e continuamente invocò il Padre suo per i peccatori. Amen.
10. Dolcissimo, che il Diavolo per tre volte tentò, ma egli con sapienza lo vinse, prima nel deserto, poi sul pinnacolo del Tempio, e la terza volta su un monte altissimo. Amen.

DECADE QUINTA: Pater noster. Ave Maria



1. Eccellentissimo, al quale Giovanni rese testimonianza e indicò col suo dito, dicendo Ecco l’Agnello del sommo Dio, che toglie i peccati dal mondo. Amen
2. Eccellentissimo, che scelse per sé dodici Apostoli, Pietro e Andrea, e altri dieci, che devotamente tutte quante le cose che avevano, per amore di Gesù lasciavano prontamente. Amen.
3. Eccellentissimo, che fu invitato alle Nozze in Galilea, dove con la sua presenza convalidò il Matrimonio, ed ivi compì il primo segno, mutando l’acqua in ottimo vino. Amen.
4. Eccellentissimo, che dal Tempio, con potenza, cacciò coloro che compravano e coloro che vendevano con un flagello che aveva fatto, e rovesciò i banchi di quelli che vendevano colombe e con audacia sparse il denaro dei scambiatori di monete. Amen.
5. Elegantissimo, che scese per sé anche altri settantadue discepoli, che mandò a due a due davanti alla sua persona, dando loro la potestà, di cacciare via i demoni e di guarire tutte quante le infermità nel suo nome. Amen.
6. Eccellentissimo, i cui piedi Maddalena bagnò di lacrime, e con i capelli del suo capo devotamente li asciugò, la quale ricevette dal Signore perdono di tutti i suoi peccati, per il vero pentimento. Amen.
7. Eccellentissimo, che per tre anni insieme ai discepoli predicò a Giudei assai irriconoscenti, ai quali mostrò numerosi e diversi miracoli, che non ne furono mai uditi. Amen.
8. Eccellentissimo, che mondò molti lebbrosi, ristabilì la vista ai ciechi, l’andatura agli zoppi, restituì la vita ai morti, la salute ai malati, la piena liberazione dei Demoni agli ossessi. Amen.
9. Eccellentissimo, che sopportò nel corpo molte fatiche, col digiunare, col vegliare fin dalla sua giovinezza, col predicare, col lavorare e col pregare, e sopportare frequentemente le insidie dei Giudei. Amen.
10. Eccellentissimo, a cui andavano incontro il giorno delle Palme, spandendo sulla via i mantelli, e i rami di ulivi, decantandolo e lodandolo, introdussero in Gerusalemme, ma che poco dopo, con immenso disprezzo, cacciarono via. Amen.

SECONDA CINQUANTINA.

Cinquantina sulla Dolorosa Passione di Cristo,
dalla Cena fino al Sepolcro.

DECADE PRIMA. Pater noster, Ave Maria.



1. Familiarissimo, che consumò la sua Ultima Cena con i discepoli, che prima scelse per sé dal mondo, e subito dopo la Cena depose le sue vesti, e cingendosi con un panno, mise dell’acqua in un catino. Amen.
2. Familiarissimo, che piegò molto umilmente le ginocchia, lavò, asciugò e baciava con le lacrime agli occhi i piedi dei Discepoli, e dopo, rivelò il suo tradimento ai discepoli, i quali preavvisò affinché rimanessero nella fede. Amen.
3. Familiarissimo, che allora consacrò il pane e il vino, nel vero suo Corpo e Sangue, e diede quello a tutti i discepoli, che allora ordinò come Sacerdoti e Pontefici. Amen.
4. Familiarissimo, che dopo Cena fece ai suoi discepoli un bellissimo discorso, lungo e profondo; che poi uscì da Gerusalemme, con tantissima angoscia, verso un orto dove spessissimo soleva pregare. Amen.
5. Familiarissimo, che nell'orto, tre volte con lacrime, si rivolse al Padre, pregò il Padre supplichevolmente di allontanare da lui il calice, ma che tuttavia si facesse la volontà del Padre, non la sua, terminò la preghiera con angoscia e tantissima tristezza. Amen.
6. Familiarissimo, che nella terza Orazione agonizzò fino alla morte, e allora gocce di sangue sudò abbondantemente, allora un Angelo Santo lo confortò e animò a redimere il mondo con la sua Passione. Amen.
7. Familiarissimo, che si alzò dall’Orazione e si diresse per la seconda volta verso i discepoli che dormivano, i quali avvertì di vigilare e di pregare, per non entrare nella tentazione del diavolo ingannatore. Amen.
8. Familiarissimo, che domandò chi cercassero i Giudei, i quali, egli allora, per virtù divina, per tre volte fece cadere a terra, e ivi mostrò altri segni mirabili, con la fortissima potestà divina. Amen.
9. Familiarissimo, che dai suoi discepoli in modo penoso fu abbandonato, e fu preso dagli empi Giudei con immenso strepito, e fu legato con catene al collo, e alle braccia e con funi sul corpo crudelmente. Amen.
10. Familiarissimo, che in modo molto penoso fu così trascinato in Città, fu condotto confusamente per strade e piazze, e fu presentato per prima cosa al Pontefice Anna, da cui fu interrogato sulla sua dottrina. Amen.

DECADE SECONDA. Pater noster. Ave Maria.



1. Graditissimo, che Anna interrogò su molte cose, al quale rispose con mansuetudine alle cose domandate, dove da un servo in modo molto severo fu schiaffeggiato, deriso, schernito e ingiuriato oltraggiosamente. Amen.
2. Graditississimo, che guardò umilmente Pietro che lo rinnegava, e lo spinse in modo molto forte ad un lacrimevole pentimento, che poi conducevano legato dalla casa di Anna, con terribili grida fino alla casa di Caifa. Amen.
3. Graditissimo, che Caifa con inganno esaminò e sentenziò, rispondendo che il Signore (era) degno di morte, dove per la seconda volta dai Giudei sopportò molti insulti, derisioni, scherni e dolorosissime percosse. Amen.
4. Graditissimo, che Caifa nella prima ora mandò a Pilato, legato in maniera penosissima per le sue santissime mani, dove nuovamente dai Giudei malignamente fu accusato: ma da Pilato in nulla si riconobbe colpevole. Amen.
5. Graditissimo, che Pilato mandò ad Erode, che allora era presente in Gerusalemme, dal quale fu interrogato nuovamente su molte cose, ma Gesù non diede a lui affatto alcuna risposta. Amen.
6. Graditissimo, che allora Erode con i suoi copriva di sputi, scherniva e derideva, a lui faceva indossare una veste bianca, e assai sfigurato, rimandava a Pilato. Amen.
7. Graditissimo, che nel ritornare a Pilato, abbastanza spesso cadde a terra nelle strade, a causa della lunga veste, che Pilato ancora una volta esaminava e pensava di liberare dalla morte. Amen.
8. Graditissimo, il cui corpo divino, fu denudato in modo sconvolgente dai Servi, e stringendolo al collo, alle braccia e alle gambe, fu legato crudelmente ad una colonna. Amen.
9. Graditissimo, che con verghe guarnite di piombo e con verghe nodose, fino al limite della morte fu flagellato, a tal punto che i Servi lo lasciarono, perché non erano capaci di flagellare di più per la stanchezza. Amen.
10. Graditissimo, il cui Corpo Santissimo era pieno di ferite dalla cima del capo fino alle piante dei piedi, dalle quali il Sangue Santissimo uscì abbondantemente, e grondò a gocce fino a terra. Amen.

DECADE TERZA. Pater noster. Ave Maria.



1. Umilissimo, che dalla colonna allora sciolsero, e su una tribuna in modo ignominioso posero, lo rivestirono di una veste scarlatta e di porpora, e con le ginocchia piegate davanti a lui, schernirono come ad un insensato. Amen.
2. Umilissimo, che coronavano penosamente con una corona di spine, le cui punte pungenti penetravano fino al cervello, e gli diedero una canna per scettro, con la quale ripetutamente colpirono il suo capo ricoperto di spine. Amen.
3. Umilissimo, che Pilato dopo averlo così castigato condusse fuori: Ecce Homo (Ecco l’Uomo) disse ai malvagi Giudei. Ma i terribili Giudei, non contenti di ciò, Crucifige, Crucifige (Crocifiggi, Crocifiggi), gridavano a gran voce. Amen.
4. Umilissimo, che con grande strepito trascinavano alla sede del giudizio e sistemavano davanti a Pilato insieme ad empi ladroni, allora con terribile clamore, furiosamente gridarono: Il suo sangue su di noi, e suoi nostri figli, dissero empiamente. Amen.
5. Umilissimo, che ingiustamente da Pilato fu condannato a morte, egli che era veramente Re e Signore dei signori, il Creatore di tutte le cose e l’autore della legge e il Figlio di Dio Onnipotente. Amen.
6. Umilissimo, che faticosamente portò la croce per le piazze, e molto spesso cadde a terra sotto la croce, e infine sotto la croce del tutto fu spossato, allora Simone il Cireneo unì le mani alla croce. Amen.
7. Umilissimo, che con indicibile pena e fatica, con i ladroni giunse al monte Calvario, ivi toglievano le sue vesti, attraverso il capo ricoperto di spine, e dolorosamente rinnovarono tutte le ferite del suo corpo. Amen.
8. Umilissimo, quando lo vedevi così denudato, subito prendevi il velo dal tuo capo, ti sei avvicinata con dolore immenso, e in lacrime, e con questo cingesti i suoi virginei lombi. Amen.
9. Umilissimo, che sulla Croce allora compassionevolmente fu posto, e con funi sulle membra crudelmente fu allungato, le cui mani benedettissime furono fissate con chiodi alla Croce da essere storditi. Amen.
10. Umilissimo, i cui piedi santissimi, con un chiodo grossissimo furono trafitti, e così le sue membra virginee poterono essere tutte contate. Amen.

DECADE QUARTA. Pater noster. Ave Maria.



1. Innocentissimo, che con la Croce, sollevavano in alto, e così dolorosamente dilatavano le sue ferite, che nuovamente spargevano Sangue, che sul tuo velo e sulla faccia abbondantemente gocciolava. Amen.
2. Innocentissimo, davanti al quale tu, Madre lacrimosa, stavi dolorante, guardavi il Figlio pendente sulla Croce con sommo dolore, e, fino alla morte allora soffristi, perché in così grandi pene non gli poté portare alcun aiuto. Amen.
3. Innocentissimo, che ti vedeva stare sotto la croce, e, con immensa compassione, (ti ) affidava al discepolo, dove al posto del Figlio del Sommo Dio ti veniva dato Giovanni figlio di Zebedeo. Amen.
4. Innocentissimo, che fu molte volte deriso sulla Croce dagli Scribi e dagli Anziani, dai Sommi Sacerdoti, e dai servi, ma egli fu pazientissimo con tutti, con tutte le forze anche pregò per i suoi crocifissori. Amen.
4. Innocentissimo, che ad un ladrone sulla croce prometteva il paradiso, e lì stesso rimetteva tutti i suoi peccati, affinché nessuno disperasse per i suoi peccati, vedendo che il Regno dei Cieli fu dato gratuitamente ad un ladrone. Amen.
6. Innocentissimo, che disse sulla Croce: Eli, Eli, Lamà Sabactani? (Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?), e queste parole lacrimose volgono al pianto anche i cuori di pietra. Amen.
7. Innocentissimo, che anche in Croce, fino alla morte ebbe sete, e: Sitio (Ho sete), gridò con voce flebile, al quale gli empi porgevano aceto amaro, su una spugna, con una verga fatta di canne. Amen.
8. Innocentissimo, che di nuovo sulla Croce parlò in somma pena dicendo: Consummatum est (E’ compiuto). E infine gridò così forte, che tutte le cose, insieme alla terra, allora cominciarono a tremare. Amen.
9. Innocentissimo, che sulla Croce al Padre affidava il suo Spirito, quando così altamente e lamentosamente gridava. E, chinato il capo, con angustia indicibile, rese il suo Spirito. Amen.
10. Innocentissimo, che permise che Satana sedesse sotto la Croce, il quale osservava se poteva trovare in lui qualcosa, perché rapisse l’anima di lui e la conducesse fino all’Inferno. Amen.

DECADE QUINTA. Pater noster. Ave Maria.



1. Carissimo, nella cui morte dolorosissima, soffrivano tutti quanti gli elementi. La terra orribilmente tremava, gli alberi, e le altre cose in essa si muovevano. Amen,
2. Carissimo, nella cui morte anche i sassi si spaccarono, e i sepolcri dei defunti manifestamente si aprirono. E il prezioso velo del Tempio fu diviso dall’alto in basso. Amen.
3. Carissimo, a causa del quale il Sole fu oscurato, quando in alto, con la Croce, Dio fu sollevato, e molti altri segni avvennero allora, che dagli Evangelisti non sono stati tutti indicati. Amen.
4. Carissimo, il cui fianco Longino aprì sulla croce, dal quale uscì largamente Sangue, e Acqua. Quando, o piissima madre vedesti questo, per la compassione grandemente soffristi. Amen.
5. Carissimo, che Giuseppe Nicodemo, con alcuni altri presenti deposero dalla Croce. E sopra le tue ginocchia lo appoggiarono, e insieme a te allora, con lacrime abbondantissime piansero. Amen.
6. Carissimo, che con tristezza indicibile lo tenevi sul grembo, il cui volto e il petto bagnavi di lacrime. O Madre dolorosissima, quanti lamenti e gemiti allora davi, quando guardavi così il tuo dolcissimo Figlio morto. Amen.
7. Carissimo, il cui Corpo Santissimo pieno di Sangue, lavavano con acqua. E toglievano dal capo la Corona di spine, Nicodemo lo ungeva di unguento prezioso, e San Giuseppe lo avvolgeva in una Sindone pulita. Amen.
8. Carissimo, che tutti quelli che erano presenti, portavano al Sepolcro con infinite lacrime, ed inestimabile dolore: tu lo seguivi allora con infinita tristezza, e adorasti con somma riverenza quando fu posto nel Sepolcro. Amen
9. Carissimo, al cui Sepolcro accostarono una pietra, che poi i Giudei sigillarono con le guardie. Poi con te alla città tutti ritornavano, e sulla via continuamente piangevano abbondantemente. Amen.
10. Carissimo, nella cui Passione, o Vergine e Madre dolentissima, hai sofferto centocinquanta dolori mortali, cinquanta prima della sua morte, e cento dopo il tuo ritorno a Gerusalemme. Amen.

TERZA CINQUANTINA

I Misteri sulla Resurrezione, Ascensione e Gloria di Cristo,
e sulla Gloriosa Assunzione di Maria Vergine, ecc.

DECADE PRIMA. Pater noster. Ave Maria.



1. Lodevolissimo, la cui anima discese all’Inferno, e potentemente spezzò le porte di esso, e legò Lucifero nell'abisso, e condannò severamente gli altri dannati. Amen.
2. Lodevolissimo, che poi giunse dai Padri trattenuti nel Limbo, e, col suo splendore, allontanò le loro tenebre. E ai suoi piedi tutti si prostrarono, e con gioia mista a lacrime, con riverenza lo adorarono. Amen.
3. Lodevolissimo, che con Padri nel Limbo tanto a lungo rimase, fino a quando al terzo giorno risuscitò dai morti. Questi Padri, il terzo giorno trasse fuori dal Limbo, e risuscitò dalla morte il suo Corpo Glorioso. Amen.
4. Lodevolissimo, che con luminosità ineffabile e gloria indicibile, con una schiera di Angeli e con una falange di Padri Santi, per prima cosa apparve a te, e dolcemente salutandoti, ti liberò da ogni tristezza. Amen.
5. Lodevolissimo, che in un secondo momento si manifestò a Maria Maddalena, in terzo luogo a Maria di Salome e a Cleofa, in un quarto momento a Pietro Apostolo, poi ai Discepoli che si dirigevano ad Emmaus mirabilmente si rivelò. Amen.
6. Lodevolissimo, che in un sesto momento apparve agli undici Discepoli, chiusi nel Cenacolo sul monte Sion, e in un settimo momento apparve a Giacomo il Minore, che digiunava dalla Cena del Signore fino ad allora. Amen.
7. Lodevolissimo, che in un ottavo momento apparve a Giuseppe di Arimatea, in un nono momento a Tommaso, che oscillava nella fede, in un decimo momento ai discepoli che pescavano, in un undicesimo momento a quelli riuniti sul monte Tabor. Amen.
8. Lodevolissimo, che mangiava con i discepoli nello stesso giorno in cui saliva al cielo, apparve in ultimo sul monte Oliveto, davanti a tutti i discepoli che aveva scelto. Amen.
9. Lodevolissimo, che elevate le sue mani benedisse i discepoli, e ordinò ad essi di annunciare il nome suo al mondo. E dopo si avvicinò a te, sua Madre dolcissima, con un abbraccio divino e un bacio: Vale (Addio) disse. Amen.
10. Lodevolissimo, che con lacrime di gioia e con cuore virgineo, umilmente tu adorasti, chiedendo che egli non rimandasse a lungo di prenderti vicino a sé. Amen.

DECADE SECONDA. Pater noster. Ave Maria.



1. Misericordiosissimo, che salì al cielo con le anime Sante, e con tutti quanti gli Angeli designati alla custodia degli uomini, con gloria inestimabile e gaudio indicibile. Amen.
2. Misericordiosissimo, a cui tutta la Corte Celeste del Paradiso andava incontro con dignitosa riverenza, con strumenti musicali e cetre, salmodiando con gioia infinita. Amen.
3. Misericordiosissimo, che i Cori angelici conducevano con tripudio, con i quali Egli giungeva fino al Trono della Somma Trinità, con quanto gaudio e tripudio avveniva questo, nessuno potrà spiegare con parole. Amen.
4. Misericordiosissimo, che l’eterna Trinità, con gloria infinita intronizzava, dando a lui la Corona della Maestà e della Potestà su tutte le cose, che sono state create in Cielo e in terra. Amen.
5. Misericordiosissimo, che nella sua immensa Potestà regna su tutte le cose con Somma Maestà. Egli stesso infatti è la Beatitudine eterna, di tutti i Santi e degli Angeli, che sono in Cielo. Amen.
6. Misericordiosissimo, la cui luminosità desiderano guardare, senza fine, tutti quelli che con lui regnano. E’ infatti immensa e infinita, illuminando ciascuno secondo i propri meriti. Amen.
7. Misericordiosissimo, dalla cui dolcezza infinita sono inondati tutti quanti mai sono assunti al Cielo. E il suo aroma infinito riempie tutto il Cielo, durando per tutti quanti i secoli fino all’eternità. Amen.
8. Misericordiosissimo, che è il sommo ed eterno gaudio di tutti quanti i cittadini celesti. Tremanti lo onorano, e lo adorano, e, dicendo senza fine Santo, Santo, Santo lo onorano. Amen.
9. Misericordiosissimo, la cui Carità è immensa, la lode continua ed eterna. la cui Maestà è terribile, massima, infinita, e inestimabile la sua gloria. Amen.
10. Misericordiosissimo, il cui nome è tanto grande, virtuoso, fecondo e degno, che ogni ginocchio si piega, quando Gesù è nominato. Amen.

DECADE TERZA. Pater noster. Ave Maria.



1. Nobilissimo, la cui bellezza è mirabile, la sapienza ineffabile, il cui volto risplende nel Cielo, e illumina in modo dolcissimo tutti quanti i Beati. Amen.
2. Nobilissimo, il cui corpo glorioso è il tempio della Divinità, che regna nel Sommo Trono, il cui Regno non conosce fine. Amen.
3. Nobilissimo, che innalzò la natura umana in Cielo al disopra di tutte le cose che mai creò, e che chiese al Padre di dare ai discepoli lo Spirito Santo, che aveva promesso. Amen.
4. Nobilissimo, che nel cinquantesimo giorno mandò lo Spirito Santo, promesso ai discepoli in terra, che apparve su ciascuno sotto forma di fuoco e di lingue, come egli stesso aveva desiderato. Amen.
5. Nobilissimo, che mandò per tutto il mondo i suoi discepoli, che fervidamente infiammò per mezzo dello Spirito Santo, i quali predicavano dovunque, e nel nome di Gesù operavano immensi miracoli. Amen.
6. Nobilissimo, che dopo la sua Ascensione al Cielo, ti lasciò in terra a consolazione dei discepoli, il cui amore ti premeva, ed incitava a vederlo nella sua Gloria. Amen.
7. Nobilissimo, che esaudì le tue preghiere, e mandò a te un suo Angelo, per annunciarti il suo arrivo e che voleva glorificarti in Cristo. Amen.
8. Nobilissimo, che riunì i suoi Apostoli sparsi per il mondo, (li) esortò perché fossero presenti alle tue esequie, e convocò tutti quanti gli Angeli, che deputò a custodia degli uomini. Amen.
9. Nobilissimo, che discese allora dal Cielo, con l’infinito numero dei Santi e degli Angeli, con somma maestà, e immensa gloria, e, apparendo a te, salutò te con voce dolcissima. Amen.
10. Nobilissimo, che tu vedesti allora nella sua Gloria, e rendendo a lui il tuo Spirito trapassasti per amore, prendendolo e stringendolo frequentemente lo baciava, e come uno Sposo soavissimo a lei si univa. Amen.

DECADE QUARTA. Pater noster. Ave Maria.



1. Onnipotentissimo, che in corpo e anima, ti portò con sé, e ascese in su alle porte del Paradiso celeste, ivi introducendoti con Gloria indicibile e gaudio immenso. Amen.
2. Onnipotentissimo, che ordinò che tutti quanti i suoi Angeli si adunassero, veramente con degno onore ti volle onorare, perché tu fossi introdotta con i Canti Angelici, e godessi sempre della gloria eterna. Amen.
3. Onnipotentissimo, i cui santi Angeli salutavano te devotamente, e con le loro ginocchia piegate con reverenza adoravano (te), con timpani e cori magnificamente lodavano te, e con altissime voci lietamente (ti) glorificavano. Amen.
4. Onnipotentissimo, che con Gloria infinita e tutta quanta la Corte del Cielo condusse te alla santa Trinità che tu umilissimamente adorasti, e offristi tutta te stessa devotamente a lei. Amen.
5. Onnipotentissimo, che con il Padre suo, e con lo Spirito Santo gloriosamente intronizzava te. E con la Corona della Gloria incoronava te Santissima. E te allora pose a Regina del Cielo e della terra, e innalzò te potentemente al di sopra di ogni creatura. Amen.
6. Onnipotentissimo, che onora te, Madre sua degnissima, nulla negando (a te). Ma qualsiasi cosa tu chiedessi, molto prontamente a te dona, e con la sua eterna Sapienza ti illumina, e, davanti a tutti, dà a te splendore con la sua eterna luminosità. Amen.
7. Onnipotentissimo, che di ogni beatitudine e dolcezza, riempì te, e te insieme a lui fece regnare, e a te tutte le cose create sottomise. Amen.
8. Onnipotentissimo, che riempì te di ogni gloria e gaudio, e di ogni onore e grazia, e a te affidò ogni tesoro del Regno Celeste, perché tu prendessi di lì quanto ti piaceva, e perché tu potessi con esso arricchire noi. Amen.
9. Onnipotentissimo, del quale tu sei la Madre e la Figlia, e pure la Sorella e la Sposa, il Tempio e la Dimora, e il Triclinio degnissimo della Trinità tutta. Amen.
10. Onnipotentissimo, che stabilì di non salvare nessuno, se non a te devoto, o (se non) volesse essere tuo amico, perché noi ricorressimo ad una così grande Regina, e devotamente chiedessimo l’intervento di lei. Amen.

DECADE QUINTA. Pater noster. Ave Maria.



1. Piacevolissimo, che i suoi Apostoli, scelti da lui in terra, per la palma del Martirio, assunse alla Corte della sua Gloria. Amen.
2. Piacevolissimo, che confortò i suoi Martiri nella fede, e li rinvigorì nei tormenti, e così con la vittoria del mondo, entrarono negli eterni Regni dei Cieli. Amen.
3. Piacevolissimo, che illuminò i Santi Confessori con la sua Sapienza, e li adornò di ogni virtù, e così essi non consideravano per nulla tutte le cose temporali, e meritarono degnamente i Regni Celesti. Amen.
4. Piacevolissimo, che scelse le castissime Vergini del mondo, e le fece partecipi della sua eterna Gloria (e) con lui nei Cieli regnano anche infiniti Santi, dell’uno e dell’altro sesso. Amen.
5. Piacevolissimo, che giudicherà rigorosamente tutte quante le cose nel Giudizio Finale, dove riunendo tutti i figli di Adamo, separerà i cattivi dai buoni, salverà gli eletti, e condannerà i malvagi per l’eternità. Amen.
6. Piacevolissimo, che è il Verbo del Padre, il Figlio della Vergine, l’Agnello di Dio, la Salvezza del mondo, l’Ostia Santa, la Carne Viva. Amen.
7. Piacevolissimo che è la Lode degli Angeli, la Gloria dei Santi, la Visione della Pace, il Fiore, e il Frutto della Vergine Madre. Amen.
8. Piacevolissimo che è lo splendore del Padre, il Principe della pace, il Pane vivo, la Bevanda beata e il Tempio della divinità. Amen.
9. Piacevolissimo che è la Luce del Cielo, il Valore del mondo, il Gaudio nostro, il Pane degli Angeli, il Giubilo del cuore, la Speranza di salvezza, il Re e lo Sposo della verginità. Amen.
10. Piacevolissimo, che è il nostro Premio, e il Gaudio eterno, la Fonte dell’amore, la Dolcezza della pace, il vero Riposo della Vita perenne. Amen.

Estratto da: Beato Alano della Rupe, Il Salterio di Gesù e di Maria. Genesi, storia e rivelazioni del Santissimo Rosario, Editrice Ancilla.
 
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madamemiriam
view post Posted on 4/1/2013, 12:54     +1   -1




Recitate il rosario ogni giorno per la pace nel mondo, disse Maria, il rosario è una preghiera stupenda e importantissima
 
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8 replies since 25/10/2009, 22:16   10405 views
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