ARTICOLI DA MEDITARE NEL SALTERIO
PER LA PRIMA CINQUANTINA
PRIMA DECADE.
Ave Maria, piena di Grazia, il Signore è con te, Benedetta Tu fra le donne, e Benedetto il frutto del seno tuo, Gesù Cristo.
1. Amabilissimo: Colui che è stato generato fin dall'eternità da Dio, suo Padre, e che è stato predestinato per noi come uomo, che con il Padre, e con lo Spirito Santo è un solo Dio, Signore pari nella gloria e in uguale essenza. Amen.
2. Amabilissimo, che in principio creò il Cielo e gli Angeli che assai sapientemente separò in Nove Ordini, e li fece essere partecipi della sua eterna Beatitudine e Gloria. Amen.
3. Amabilissimo, che cacciò via dal Cielo Lucifero con i suoi Angeli, perché volle essere simile al suo Creatore, e consolidò i buoni dopo Dio nella loro Carità, perché da allora per sempre rimarranno, come egli li ha creati. Amen.
4. Amabilissimo, che con potenza creò il mondo e produsse con la sua onnipotenza tutti quanti gli elementi, il sole, le stelle e la luna, ponendo in ognuno il proprio ordine e dovere. Amen.
5. Amabilissimo che fondò la terra al di sopra dei mari, e creò in essi mirabili e diverse creature, le quali governa assai sapientemente, e colloca assai prudentemente, e che potentemente conserva nell’esistenza. Amen.
6. Amabilissimo, che piantò in Oriente il Paradiso del diletto, in mezzo ad esso sistemò l’albero della Vita e della scienza del bene e del male; in esso pose il primo uomo, che cacciò via di lì dopo la prevaricazione del comando. Amen.
7. Amabilissimo, che elesse i Santi Patriarchi, dal cui seme stabilì di diventare uomo, ai quali rivelò la conoscenza di sé, e il timore e molte cose di quelle future. Amen.
8. Amabilissimo, che annunziò per mezzo dei Profeti al mondo la sua Incarnazione da te, la Passione, la Resurrezione e L'Ascensione al Cielo; li aveva prestabiliti a questo la Divina Provvidenza. Amen.
9. Amabilissimo, che prescelse dall’eternità nella Madre sua degnissima, sia la Sposa, sia la tua Concezione, e preannunziò ai genitori tuoi, per mezzo dell’Angelo, la Santa Natività e il seguito della vita. Amen.
10. Amabilissimo, che riempisti di ogni grazia, Colei che ti presentò al Tempio, la degnissima Vergine, e Colei che ti adornò bellissimamente di ogni virtù, poiché, così mirabilmente, ti consacrò nel suo degnissimo Tempio.
DECADE SECONDA. Pater noster. Ave Maria
1. Benignissimo, che salutò te molto rispettosamente insieme al suo Angelo Gabriele, che ti annunziò la sua venuta in te, dicendo con voce serena, Ave, piena di grazia. Amen.
2. Benignissimo, il cui Angelo animò te, che eri turbata, e indicò il modo di concepire e la potenza dell’Altissimo allora ti adombrò, ed Ella fu favorevole ad acconsentire. Amen.
3. Benignissimo, a cui offristi il consenso, mentre dicesti: Ecco la serva del Signore, che subito rimanendo Vergine concepisti, e centocinquanta gaudi allora tu avesti. Amen.
4. Benignissimo, che concepito subito, sentì nell’anima una pena e una tristezza infinita, che era anche così grande, da superare tutti i tormenti dell’Inferno. Amen.
5. Benignissimo, che esistendo lui nel tuo seno, Ella visitò Giovanni Battista, santificando il non ancora nato, restituì la parola al suo genitore e diede lo Spirito ad Elisabetta. Amen.
6. Benignissimo, al quale l’Angelo apparve in sogno a Giuseppe e lo avvertì di non ripudiare te, che hai nutrito anche per nove mesi nel talamo verginale, e che non sentisti alcun peso nel portarlo. Amen.
7. Benignissimo, col quale sei andata a Betlem e scegliesti per ricovero una vilissima stalla, dove rimanendo Vergine, hai partorito il Figlio di Dio, e allora, per la seconda volta avesti centocinquanta gaudi. Amen.
8. Benignissimo, che avvolgesti di panni e umilmente appoggiasti nella mangiatoia; e con le ginocchia piegate, adorasti con molta riverenza, poiché sapevi che egli è il Figlio di Dio. Amen.
9. Benignissimo, la cui Nascita gli Angeli annunziarono ai pastori, che sollecitamente i pastori cercarono, e trovatolo (lo) adorarono, e riferirono le cose viste e udite da parte degli Angeli. Amen.
10. Benignissimo, verso cui piegasti molto spesso il tuo capo Virgineo e guardasti frequentemente con occhi castissimi, sentisti nelle narici il profumo del suo corpo e frequentemente sulle labbra imprimevi baci. Amen.
DECADE TERZA: Pater noster. Ave Maria.
1. Clementissimo, che molto spesso allattasti con i tuoi Virginei seni e amasti sempre d’amore ardentissimo, umilmente con mani purissime toccasti, vestisti e nutristi. Amen.
2. Clementissimo, circonciso per noi nella carne, e soggetto in ogni cosa ai Comandamenti della Legge, insieme a lui che piangeva e che soffriva, tu soffristi e devotamente piangesti, secondo il costume delle Madri. Amen.
3. Clementissimo, la cui nascita la stella indicò ai Magi, e li spinse coraggiosamente a cercarlo, la quale seguivano mentre li precedeva fino a Gerusalemme, e chiedevano dove fosse nato il Re dei Giudei. Amen.
4. Clementissimo, che con te trovarono in una povera stalla, e prostrati a terra, con reverenza adorarono, devotamente offrirono anche mistici doni, infatti offrirono oro, incenso e mirra al Signore. Amen.
5. Clementissimo, che presentasti al Tempio, dove in modo supplichevole adorasti Dio Padre, e gli offristi il suo (Figlio) unigenito, e allora fosti riempita di un immenso gaudio. Amen.
6. Clementissimo, che il vecchio Simeone per mezzo dello Spirito Santo seppe che era il Figlio (di Dio), per il riscatto del quale offristi una coppia di tortore, e così umilmente sei ritornata alla tua Città. Amen.
7. Clementissimo, che Erode voleva uccidere, ma egli dispose in modo diverso, un Angelo santo apparve in sogno a Giuseppe, e lo avvertì di fuggire con te in Egitto. Amen.
8. Clementissimo, col quale durante la notte fuggisti con somma ansia, soffrendo fame, sete nel viaggio e incorrendo nella debolezza del corpo, a cagione della tenera età . Amen.
9. Clementissimo, col quale abitasti in Egitto per sette anni tra i Pagani, in maniera molto casta, umile, laboriosa, povera, veneranda e santa. Amen.
10. Clementissimo, che riconducesti alla tua terra dopo l’avvertimento dell’Angelo, dove insieme con lui dolcemente sei vissuta, in somma santità e riservatezza di costumi. Amen.
DECADE QUARTA: Pater noster. Ave Maria.
1. Dolcissimo, che con te ogni anno salì a Gerusalemme, dove con te supplicò per la Redenzione del mondo, e così ottenne dal Padre la salvezza di numerosissimi. Amen.
2. Dolcissimo, che una volta perdesti per tre giorni in Gerusalemme, e in lacrime cercasti tra i conoscenti e i parenti, e in quei giorni non riuscisti né a bere, né a mangiare, né a dormire; ma ogni giorno inconsolabilmente piangesti. Amen.
3. Dolcissimo, che trovasti dopo tre giorni, mentre sedeva nel Tempio in mezzo ai Dottori, li ascoltava ed interrogava, ed esponeva loro la Sacra Scrittura. Amen.
4. Dolcissimo, che ti fu sempre obbediente tra tutti, e si alzò dal centro ritornando con te, che per la gioia abbracciasti in lacrime e con un bacio virgineo. Amen.
5. Dolcissimo, che era sempre ossequosissimo e familiarissimo a te e a Giuseppe, sia parlando ogni giorno con te delle cose celesti, sia manifestando a te moltissimi divini segreti. Amen.
6. Dolcissimo, che nel dodicesimo anno della sua età, rivelò a te con la bocca sua divina la grandissima pena della sua anima, che sopportò fin dalla sua concezione, e che ebbe continuamente a soffrire fino alla morte. Amen.
7. Dolcissimo, che mirabilmente rivelò anche a te tutto il numero di quelli che mai furono, sono, e saranno dall’inizio del mondo, da salvare, e di quelli da condannare, i quali riunirà e separerà nel giudizio finale. Amen.
8. Dolcissimo, che Giovanni battezzò nel Giordano, dove ebbe inizio il Sacramento del Battesimo, sul quale allora lo Spirito Santo venne dal Cielo, e a cui il Padre diede vera testimonianza. Amen.
9. Dolcissimo, che digiunò per quaranta giorni, e senza cibo materiale rimase nel deserto, dove indicò il modo di digiunare, e continuamente invocò il Padre suo per i peccatori. Amen.
10. Dolcissimo, che il Diavolo per tre volte tentò, ma egli con sapienza lo vinse, prima nel deserto, poi sul pinnacolo del Tempio, e la terza volta su un monte altissimo. Amen.
DECADE QUINTA: Pater noster. Ave Maria
1. Eccellentissimo, al quale Giovanni rese testimonianza e indicò col suo dito, dicendo Ecco l’Agnello del sommo Dio, che toglie i peccati dal mondo. Amen
2. Eccellentissimo, che scelse per sé dodici Apostoli, Pietro e Andrea, e altri dieci, che devotamente tutte quante le cose che avevano, per amore di Gesù lasciavano prontamente. Amen.
3. Eccellentissimo, che fu invitato alle Nozze in Galilea, dove con la sua presenza convalidò il Matrimonio, ed ivi compì il primo segno, mutando l’acqua in ottimo vino. Amen.
4. Eccellentissimo, che dal Tempio, con potenza, cacciò coloro che compravano e coloro che vendevano con un flagello che aveva fatto, e rovesciò i banchi di quelli che vendevano colombe e con audacia sparse il denaro dei scambiatori di monete. Amen.
5. Elegantissimo, che scese per sé anche altri settantadue discepoli, che mandò a due a due davanti alla sua persona, dando loro la potestà, di cacciare via i demoni e di guarire tutte quante le infermità nel suo nome. Amen.
6. Eccellentissimo, i cui piedi Maddalena bagnò di lacrime, e con i capelli del suo capo devotamente li asciugò, la quale ricevette dal Signore perdono di tutti i suoi peccati, per il vero pentimento. Amen.
7. Eccellentissimo, che per tre anni insieme ai discepoli predicò a Giudei assai irriconoscenti, ai quali mostrò numerosi e diversi miracoli, che non ne furono mai uditi. Amen.
8. Eccellentissimo, che mondò molti lebbrosi, ristabilì la vista ai ciechi, l’andatura agli zoppi, restituì la vita ai morti, la salute ai malati, la piena liberazione dei Demoni agli ossessi. Amen.
9. Eccellentissimo, che sopportò nel corpo molte fatiche, col digiunare, col vegliare fin dalla sua giovinezza, col predicare, col lavorare e col pregare, e sopportare frequentemente le insidie dei Giudei. Amen.
10. Eccellentissimo, a cui andavano incontro il giorno delle Palme, spandendo sulla via i mantelli, e i rami di ulivi, decantandolo e lodandolo, introdussero in Gerusalemme, ma che poco dopo, con immenso disprezzo, cacciarono via. Amen.
SECONDA CINQUANTINA.
Cinquantina sulla Dolorosa Passione di Cristo,
dalla Cena fino al Sepolcro.
DECADE PRIMA. Pater noster, Ave Maria.
1. Familiarissimo, che consumò la sua Ultima Cena con i discepoli, che prima scelse per sé dal mondo, e subito dopo la Cena depose le sue vesti, e cingendosi con un panno, mise dell’acqua in un catino. Amen.
2. Familiarissimo, che piegò molto umilmente le ginocchia, lavò, asciugò e baciava con le lacrime agli occhi i piedi dei Discepoli, e dopo, rivelò il suo tradimento ai discepoli, i quali preavvisò affinché rimanessero nella fede. Amen.
3. Familiarissimo, che allora consacrò il pane e il vino, nel vero suo Corpo e Sangue, e diede quello a tutti i discepoli, che allora ordinò come Sacerdoti e Pontefici. Amen.
4. Familiarissimo, che dopo Cena fece ai suoi discepoli un bellissimo discorso, lungo e profondo; che poi uscì da Gerusalemme, con tantissima angoscia, verso un orto dove spessissimo soleva pregare. Amen.
5. Familiarissimo, che nell'orto, tre volte con lacrime, si rivolse al Padre, pregò il Padre supplichevolmente di allontanare da lui il calice, ma che tuttavia si facesse la volontà del Padre, non la sua, terminò la preghiera con angoscia e tantissima tristezza. Amen.
6. Familiarissimo, che nella terza Orazione agonizzò fino alla morte, e allora gocce di sangue sudò abbondantemente, allora un Angelo Santo lo confortò e animò a redimere il mondo con la sua Passione. Amen.
7. Familiarissimo, che si alzò dall’Orazione e si diresse per la seconda volta verso i discepoli che dormivano, i quali avvertì di vigilare e di pregare, per non entrare nella tentazione del diavolo ingannatore. Amen.
8. Familiarissimo, che domandò chi cercassero i Giudei, i quali, egli allora, per virtù divina, per tre volte fece cadere a terra, e ivi mostrò altri segni mirabili, con la fortissima potestà divina. Amen.
9. Familiarissimo, che dai suoi discepoli in modo penoso fu abbandonato, e fu preso dagli empi Giudei con immenso strepito, e fu legato con catene al collo, e alle braccia e con funi sul corpo crudelmente. Amen.
10. Familiarissimo, che in modo molto penoso fu così trascinato in Città, fu condotto confusamente per strade e piazze, e fu presentato per prima cosa al Pontefice Anna, da cui fu interrogato sulla sua dottrina. Amen.
DECADE SECONDA. Pater noster. Ave Maria.
1. Graditissimo, che Anna interrogò su molte cose, al quale rispose con mansuetudine alle cose domandate, dove da un servo in modo molto severo fu schiaffeggiato, deriso, schernito e ingiuriato oltraggiosamente. Amen.
2. Graditississimo, che guardò umilmente Pietro che lo rinnegava, e lo spinse in modo molto forte ad un lacrimevole pentimento, che poi conducevano legato dalla casa di Anna, con terribili grida fino alla casa di Caifa. Amen.
3. Graditissimo, che Caifa con inganno esaminò e sentenziò, rispondendo che il Signore (era) degno di morte, dove per la seconda volta dai Giudei sopportò molti insulti, derisioni, scherni e dolorosissime percosse. Amen.
4. Graditissimo, che Caifa nella prima ora mandò a Pilato, legato in maniera penosissima per le sue santissime mani, dove nuovamente dai Giudei malignamente fu accusato: ma da Pilato in nulla si riconobbe colpevole. Amen.
5. Graditissimo, che Pilato mandò ad Erode, che allora era presente in Gerusalemme, dal quale fu interrogato nuovamente su molte cose, ma Gesù non diede a lui affatto alcuna risposta. Amen.
6. Graditissimo, che allora Erode con i suoi copriva di sputi, scherniva e derideva, a lui faceva indossare una veste bianca, e assai sfigurato, rimandava a Pilato. Amen.
7. Graditissimo, che nel ritornare a Pilato, abbastanza spesso cadde a terra nelle strade, a causa della lunga veste, che Pilato ancora una volta esaminava e pensava di liberare dalla morte. Amen.
8. Graditissimo, il cui corpo divino, fu denudato in modo sconvolgente dai Servi, e stringendolo al collo, alle braccia e alle gambe, fu legato crudelmente ad una colonna. Amen.
9. Graditissimo, che con verghe guarnite di piombo e con verghe nodose, fino al limite della morte fu flagellato, a tal punto che i Servi lo lasciarono, perché non erano capaci di flagellare di più per la stanchezza. Amen.
10. Graditissimo, il cui Corpo Santissimo era pieno di ferite dalla cima del capo fino alle piante dei piedi, dalle quali il Sangue Santissimo uscì abbondantemente, e grondò a gocce fino a terra. Amen.
DECADE TERZA. Pater noster. Ave Maria.
1. Umilissimo, che dalla colonna allora sciolsero, e su una tribuna in modo ignominioso posero, lo rivestirono di una veste scarlatta e di porpora, e con le ginocchia piegate davanti a lui, schernirono come ad un insensato. Amen.
2. Umilissimo, che coronavano penosamente con una corona di spine, le cui punte pungenti penetravano fino al cervello, e gli diedero una canna per scettro, con la quale ripetutamente colpirono il suo capo ricoperto di spine. Amen.
3. Umilissimo, che Pilato dopo averlo così castigato condusse fuori: Ecce Homo (Ecco l’Uomo) disse ai malvagi Giudei. Ma i terribili Giudei, non contenti di ciò, Crucifige, Crucifige (Crocifiggi, Crocifiggi), gridavano a gran voce. Amen.
4. Umilissimo, che con grande strepito trascinavano alla sede del giudizio e sistemavano davanti a Pilato insieme ad empi ladroni, allora con terribile clamore, furiosamente gridarono: Il suo sangue su di noi, e suoi nostri figli, dissero empiamente. Amen.
5. Umilissimo, che ingiustamente da Pilato fu condannato a morte, egli che era veramente Re e Signore dei signori, il Creatore di tutte le cose e l’autore della legge e il Figlio di Dio Onnipotente. Amen.
6. Umilissimo, che faticosamente portò la croce per le piazze, e molto spesso cadde a terra sotto la croce, e infine sotto la croce del tutto fu spossato, allora Simone il Cireneo unì le mani alla croce. Amen.
7. Umilissimo, che con indicibile pena e fatica, con i ladroni giunse al monte Calvario, ivi toglievano le sue vesti, attraverso il capo ricoperto di spine, e dolorosamente rinnovarono tutte le ferite del suo corpo. Amen.
8. Umilissimo, quando lo vedevi così denudato, subito prendevi il velo dal tuo capo, ti sei avvicinata con dolore immenso, e in lacrime, e con questo cingesti i suoi virginei lombi. Amen.
9. Umilissimo, che sulla Croce allora compassionevolmente fu posto, e con funi sulle membra crudelmente fu allungato, le cui mani benedettissime furono fissate con chiodi alla Croce da essere storditi. Amen.
10. Umilissimo, i cui piedi santissimi, con un chiodo grossissimo furono trafitti, e così le sue membra virginee poterono essere tutte contate. Amen.
DECADE QUARTA. Pater noster. Ave Maria.
1. Innocentissimo, che con la Croce, sollevavano in alto, e così dolorosamente dilatavano le sue ferite, che nuovamente spargevano Sangue, che sul tuo velo e sulla faccia abbondantemente gocciolava. Amen.
2. Innocentissimo, davanti al quale tu, Madre lacrimosa, stavi dolorante, guardavi il Figlio pendente sulla Croce con sommo dolore, e, fino alla morte allora soffristi, perché in così grandi pene non gli poté portare alcun aiuto. Amen.
3. Innocentissimo, che ti vedeva stare sotto la croce, e, con immensa compassione, (ti ) affidava al discepolo, dove al posto del Figlio del Sommo Dio ti veniva dato Giovanni figlio di Zebedeo. Amen.
4. Innocentissimo, che fu molte volte deriso sulla Croce dagli Scribi e dagli Anziani, dai Sommi Sacerdoti, e dai servi, ma egli fu pazientissimo con tutti, con tutte le forze anche pregò per i suoi crocifissori. Amen.
4. Innocentissimo, che ad un ladrone sulla croce prometteva il paradiso, e lì stesso rimetteva tutti i suoi peccati, affinché nessuno disperasse per i suoi peccati, vedendo che il Regno dei Cieli fu dato gratuitamente ad un ladrone. Amen.
6. Innocentissimo, che disse sulla Croce: Eli, Eli, Lamà Sabactani? (Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?), e queste parole lacrimose volgono al pianto anche i cuori di pietra. Amen.
7. Innocentissimo, che anche in Croce, fino alla morte ebbe sete, e: Sitio (Ho sete), gridò con voce flebile, al quale gli empi porgevano aceto amaro, su una spugna, con una verga fatta di canne. Amen.
8. Innocentissimo, che di nuovo sulla Croce parlò in somma pena dicendo: Consummatum est (E’ compiuto). E infine gridò così forte, che tutte le cose, insieme alla terra, allora cominciarono a tremare. Amen.
9. Innocentissimo, che sulla Croce al Padre affidava il suo Spirito, quando così altamente e lamentosamente gridava. E, chinato il capo, con angustia indicibile, rese il suo Spirito. Amen.
10. Innocentissimo, che permise che Satana sedesse sotto la Croce, il quale osservava se poteva trovare in lui qualcosa, perché rapisse l’anima di lui e la conducesse fino all’Inferno. Amen.
DECADE QUINTA. Pater noster. Ave Maria.
1. Carissimo, nella cui morte dolorosissima, soffrivano tutti quanti gli elementi. La terra orribilmente tremava, gli alberi, e le altre cose in essa si muovevano. Amen,
2. Carissimo, nella cui morte anche i sassi si spaccarono, e i sepolcri dei defunti manifestamente si aprirono. E il prezioso velo del Tempio fu diviso dall’alto in basso. Amen.
3. Carissimo, a causa del quale il Sole fu oscurato, quando in alto, con la Croce, Dio fu sollevato, e molti altri segni avvennero allora, che dagli Evangelisti non sono stati tutti indicati. Amen.
4. Carissimo, il cui fianco Longino aprì sulla croce, dal quale uscì largamente Sangue, e Acqua. Quando, o piissima madre vedesti questo, per la compassione grandemente soffristi. Amen.
5. Carissimo, che Giuseppe Nicodemo, con alcuni altri presenti deposero dalla Croce. E sopra le tue ginocchia lo appoggiarono, e insieme a te allora, con lacrime abbondantissime piansero. Amen.
6. Carissimo, che con tristezza indicibile lo tenevi sul grembo, il cui volto e il petto bagnavi di lacrime. O Madre dolorosissima, quanti lamenti e gemiti allora davi, quando guardavi così il tuo dolcissimo Figlio morto. Amen.
7. Carissimo, il cui Corpo Santissimo pieno di Sangue, lavavano con acqua. E toglievano dal capo la Corona di spine, Nicodemo lo ungeva di unguento prezioso, e San Giuseppe lo avvolgeva in una Sindone pulita. Amen.
8. Carissimo, che tutti quelli che erano presenti, portavano al Sepolcro con infinite lacrime, ed inestimabile dolore: tu lo seguivi allora con infinita tristezza, e adorasti con somma riverenza quando fu posto nel Sepolcro. Amen
9. Carissimo, al cui Sepolcro accostarono una pietra, che poi i Giudei sigillarono con le guardie. Poi con te alla città tutti ritornavano, e sulla via continuamente piangevano abbondantemente. Amen.
10. Carissimo, nella cui Passione, o Vergine e Madre dolentissima, hai sofferto centocinquanta dolori mortali, cinquanta prima della sua morte, e cento dopo il tuo ritorno a Gerusalemme. Amen.
TERZA CINQUANTINA
I Misteri sulla Resurrezione, Ascensione e Gloria di Cristo,
e sulla Gloriosa Assunzione di Maria Vergine, ecc.
DECADE PRIMA. Pater noster. Ave Maria.
1. Lodevolissimo, la cui anima discese all’Inferno, e potentemente spezzò le porte di esso, e legò Lucifero nell'abisso, e condannò severamente gli altri dannati. Amen.
2. Lodevolissimo, che poi giunse dai Padri trattenuti nel Limbo, e, col suo splendore, allontanò le loro tenebre. E ai suoi piedi tutti si prostrarono, e con gioia mista a lacrime, con riverenza lo adorarono. Amen.
3. Lodevolissimo, che con Padri nel Limbo tanto a lungo rimase, fino a quando al terzo giorno risuscitò dai morti. Questi Padri, il terzo giorno trasse fuori dal Limbo, e risuscitò dalla morte il suo Corpo Glorioso. Amen.
4. Lodevolissimo, che con luminosità ineffabile e gloria indicibile, con una schiera di Angeli e con una falange di Padri Santi, per prima cosa apparve a te, e dolcemente salutandoti, ti liberò da ogni tristezza. Amen.
5. Lodevolissimo, che in un secondo momento si manifestò a Maria Maddalena, in terzo luogo a Maria di Salome e a Cleofa, in un quarto momento a Pietro Apostolo, poi ai Discepoli che si dirigevano ad Emmaus mirabilmente si rivelò. Amen.
6. Lodevolissimo, che in un sesto momento apparve agli undici Discepoli, chiusi nel Cenacolo sul monte Sion, e in un settimo momento apparve a Giacomo il Minore, che digiunava dalla Cena del Signore fino ad allora. Amen.
7. Lodevolissimo, che in un ottavo momento apparve a Giuseppe di Arimatea, in un nono momento a Tommaso, che oscillava nella fede, in un decimo momento ai discepoli che pescavano, in un undicesimo momento a quelli riuniti sul monte Tabor. Amen.
8. Lodevolissimo, che mangiava con i discepoli nello stesso giorno in cui saliva al cielo, apparve in ultimo sul monte Oliveto, davanti a tutti i discepoli che aveva scelto. Amen.
9. Lodevolissimo, che elevate le sue mani benedisse i discepoli, e ordinò ad essi di annunciare il nome suo al mondo. E dopo si avvicinò a te, sua Madre dolcissima, con un abbraccio divino e un bacio: Vale (Addio) disse. Amen.
10. Lodevolissimo, che con lacrime di gioia e con cuore virgineo, umilmente tu adorasti, chiedendo che egli non rimandasse a lungo di prenderti vicino a sé. Amen.
DECADE SECONDA. Pater noster. Ave Maria.
1. Misericordiosissimo, che salì al cielo con le anime Sante, e con tutti quanti gli Angeli designati alla custodia degli uomini, con gloria inestimabile e gaudio indicibile. Amen.
2. Misericordiosissimo, a cui tutta la Corte Celeste del Paradiso andava incontro con dignitosa riverenza, con strumenti musicali e cetre, salmodiando con gioia infinita. Amen.
3. Misericordiosissimo, che i Cori angelici conducevano con tripudio, con i quali Egli giungeva fino al Trono della Somma Trinità, con quanto gaudio e tripudio avveniva questo, nessuno potrà spiegare con parole. Amen.
4. Misericordiosissimo, che l’eterna Trinità, con gloria infinita intronizzava, dando a lui la Corona della Maestà e della Potestà su tutte le cose, che sono state create in Cielo e in terra. Amen.
5. Misericordiosissimo, che nella sua immensa Potestà regna su tutte le cose con Somma Maestà. Egli stesso infatti è la Beatitudine eterna, di tutti i Santi e degli Angeli, che sono in Cielo. Amen.
6. Misericordiosissimo, la cui luminosità desiderano guardare, senza fine, tutti quelli che con lui regnano. E’ infatti immensa e infinita, illuminando ciascuno secondo i propri meriti. Amen.
7. Misericordiosissimo, dalla cui dolcezza infinita sono inondati tutti quanti mai sono assunti al Cielo. E il suo aroma infinito riempie tutto il Cielo, durando per tutti quanti i secoli fino all’eternità. Amen.
8. Misericordiosissimo, che è il sommo ed eterno gaudio di tutti quanti i cittadini celesti. Tremanti lo onorano, e lo adorano, e, dicendo senza fine Santo, Santo, Santo lo onorano. Amen.
9. Misericordiosissimo, la cui Carità è immensa, la lode continua ed eterna. la cui Maestà è terribile, massima, infinita, e inestimabile la sua gloria. Amen.
10. Misericordiosissimo, il cui nome è tanto grande, virtuoso, fecondo e degno, che ogni ginocchio si piega, quando Gesù è nominato. Amen.
DECADE TERZA. Pater noster. Ave Maria.
1. Nobilissimo, la cui bellezza è mirabile, la sapienza ineffabile, il cui volto risplende nel Cielo, e illumina in modo dolcissimo tutti quanti i Beati. Amen.
2. Nobilissimo, il cui corpo glorioso è il tempio della Divinità, che regna nel Sommo Trono, il cui Regno non conosce fine. Amen.
3. Nobilissimo, che innalzò la natura umana in Cielo al disopra di tutte le cose che mai creò, e che chiese al Padre di dare ai discepoli lo Spirito Santo, che aveva promesso. Amen.
4. Nobilissimo, che nel cinquantesimo giorno mandò lo Spirito Santo, promesso ai discepoli in terra, che apparve su ciascuno sotto forma di fuoco e di lingue, come egli stesso aveva desiderato. Amen.
5. Nobilissimo, che mandò per tutto il mondo i suoi discepoli, che fervidamente infiammò per mezzo dello Spirito Santo, i quali predicavano dovunque, e nel nome di Gesù operavano immensi miracoli. Amen.
6. Nobilissimo, che dopo la sua Ascensione al Cielo, ti lasciò in terra a consolazione dei discepoli, il cui amore ti premeva, ed incitava a vederlo nella sua Gloria. Amen.
7. Nobilissimo, che esaudì le tue preghiere, e mandò a te un suo Angelo, per annunciarti il suo arrivo e che voleva glorificarti in Cristo. Amen.
8. Nobilissimo, che riunì i suoi Apostoli sparsi per il mondo, (li) esortò perché fossero presenti alle tue esequie, e convocò tutti quanti gli Angeli, che deputò a custodia degli uomini. Amen.
9. Nobilissimo, che discese allora dal Cielo, con l’infinito numero dei Santi e degli Angeli, con somma maestà, e immensa gloria, e, apparendo a te, salutò te con voce dolcissima. Amen.
10. Nobilissimo, che tu vedesti allora nella sua Gloria, e rendendo a lui il tuo Spirito trapassasti per amore, prendendolo e stringendolo frequentemente lo baciava, e come uno Sposo soavissimo a lei si univa. Amen.
DECADE QUARTA. Pater noster. Ave Maria.
1. Onnipotentissimo, che in corpo e anima, ti portò con sé, e ascese in su alle porte del Paradiso celeste, ivi introducendoti con Gloria indicibile e gaudio immenso. Amen.
2. Onnipotentissimo, che ordinò che tutti quanti i suoi Angeli si adunassero, veramente con degno onore ti volle onorare, perché tu fossi introdotta con i Canti Angelici, e godessi sempre della gloria eterna. Amen.
3. Onnipotentissimo, i cui santi Angeli salutavano te devotamente, e con le loro ginocchia piegate con reverenza adoravano (te), con timpani e cori magnificamente lodavano te, e con altissime voci lietamente (ti) glorificavano. Amen.
4. Onnipotentissimo, che con Gloria infinita e tutta quanta la Corte del Cielo condusse te alla santa Trinità che tu umilissimamente adorasti, e offristi tutta te stessa devotamente a lei. Amen.
5. Onnipotentissimo, che con il Padre suo, e con lo Spirito Santo gloriosamente intronizzava te. E con la Corona della Gloria incoronava te Santissima. E te allora pose a Regina del Cielo e della terra, e innalzò te potentemente al di sopra di ogni creatura. Amen.
6. Onnipotentissimo, che onora te, Madre sua degnissima, nulla negando (a te). Ma qualsiasi cosa tu chiedessi, molto prontamente a te dona, e con la sua eterna Sapienza ti illumina, e, davanti a tutti, dà a te splendore con la sua eterna luminosità. Amen.
7. Onnipotentissimo, che di ogni beatitudine e dolcezza, riempì te, e te insieme a lui fece regnare, e a te tutte le cose create sottomise. Amen.
8. Onnipotentissimo, che riempì te di ogni gloria e gaudio, e di ogni onore e grazia, e a te affidò ogni tesoro del Regno Celeste, perché tu prendessi di lì quanto ti piaceva, e perché tu potessi con esso arricchire noi. Amen.
9. Onnipotentissimo, del quale tu sei la Madre e la Figlia, e pure la Sorella e la Sposa, il Tempio e la Dimora, e il Triclinio degnissimo della Trinità tutta. Amen.
10. Onnipotentissimo, che stabilì di non salvare nessuno, se non a te devoto, o (se non) volesse essere tuo amico, perché noi ricorressimo ad una così grande Regina, e devotamente chiedessimo l’intervento di lei. Amen.
DECADE QUINTA. Pater noster. Ave Maria.
1. Piacevolissimo, che i suoi Apostoli, scelti da lui in terra, per la palma del Martirio, assunse alla Corte della sua Gloria. Amen.
2. Piacevolissimo, che confortò i suoi Martiri nella fede, e li rinvigorì nei tormenti, e così con la vittoria del mondo, entrarono negli eterni Regni dei Cieli. Amen.
3. Piacevolissimo, che illuminò i Santi Confessori con la sua Sapienza, e li adornò di ogni virtù, e così essi non consideravano per nulla tutte le cose temporali, e meritarono degnamente i Regni Celesti. Amen.
4. Piacevolissimo, che scelse le castissime Vergini del mondo, e le fece partecipi della sua eterna Gloria (e) con lui nei Cieli regnano anche infiniti Santi, dell’uno e dell’altro sesso. Amen.
5. Piacevolissimo, che giudicherà rigorosamente tutte quante le cose nel Giudizio Finale, dove riunendo tutti i figli di Adamo, separerà i cattivi dai buoni, salverà gli eletti, e condannerà i malvagi per l’eternità. Amen.
6. Piacevolissimo, che è il Verbo del Padre, il Figlio della Vergine, l’Agnello di Dio, la Salvezza del mondo, l’Ostia Santa, la Carne Viva. Amen.
7. Piacevolissimo che è la Lode degli Angeli, la Gloria dei Santi, la Visione della Pace, il Fiore, e il Frutto della Vergine Madre. Amen.
8. Piacevolissimo che è lo splendore del Padre, il Principe della pace, il Pane vivo, la Bevanda beata e il Tempio della divinità. Amen.
9. Piacevolissimo che è la Luce del Cielo, il Valore del mondo, il Gaudio nostro, il Pane degli Angeli, il Giubilo del cuore, la Speranza di salvezza, il Re e lo Sposo della verginità. Amen.
10. Piacevolissimo, che è il nostro Premio, e il Gaudio eterno, la Fonte dell’amore, la Dolcezza della pace, il vero Riposo della Vita perenne. Amen.
Estratto da: Beato Alano della Rupe,
Il Salterio di Gesù e di Maria. Genesi, storia e rivelazioni del Santissimo Rosario, Editrice Ancilla.