Ecclesia Dei. Cattolici Apostolici Romani

I NEOCATECUMENALI

« Older   Newer »
  Share  
Frederick N.
view post Posted on 25/3/2009, 22:10     +1   -1




io non sono cattolico. i miei genitori fanno parte del cammino armai da 9 anni...sinceramente di tutto quello di cui voi parlate non ho mai saputo/notato/sentito/conosciuto e VISTO nulla, pur conoscendo e frequntando molte persone del cammino neocatecumenale, e vi sembrerà strano che mi frequentino!
Ora io nn voglio essere arrogante ma sinceramente, cn un punto di vista esterno, mi sembra che voi vi siate innalzati un pò troppo a ruolo di giudici. Nel senso chenn comprendo cm fate a provare tanto ribrezzo per un movimento del genere, abbassandovi a offese personali nei confronti dei fondatori. Cmq nn mi cruccio per i vostri dubbi ma mi rallegro per la felicità dei miei genitori; che rispettano la mia scelta "Nietzschana". Sperando di accendere in voi un senso critico più a 360 gradi vi dico di nn giudicare così pesantemente aspetti così poco comprensibili dell'esistenza umana se nn siete pronti a giudicare oggettivamente voi stessi.(mai)
buona vita
 
Top
Kajetan
view post Posted on 25/3/2009, 23:37     +1   -1




Caro amico, innanzitutto benvenuto nel forum, anche se l'inizio polemico non è proprio quanto di meglio potessimo sperare :D
Devo purtroppo restituire al mittente molte delle accuse che ci lanci: le nostre critiche al CN sono MOTIVATE e PROVATE non solo da persone che hanno potuto assistere di persona (come il sottoscritto), ma anche da dichiarazioni SCRITTE che vanno contro la Dottrina di Roma. I FATTI non possono essere modificati solo perché ci farebbe piacere non fossero veri... non trovi che sarebbe sbagliato, da parte nostra, non avvisare chi non è accorto di alcuni problemi - anche gravi, purtroppo - presenti nel cammino?
Ci accusi di non essere critici e di esserci resi "giudici", ma non trovi che questa accusa stia meglio sulle TUE spalle?
Già, nessuna meraviglia: da ormai più di un anno siamo qui a discuterne, a parlarne, con tranquillità più o meno palese... ma, SEMPRE, mai accusando senza prove. Ora arrivi tu, fresco fresco, e SENZA PORTARE UNO STRACCIO DI SMENTITA o alcunché che ci dimostri di avere torto, ti fiondi ad accusarci...
Se i tuoi genitori stanno bene nel cammino, credo che NESSUNO qui possa dolersene; purtroppo, però, non possiamo tacere di fronte alle EVIDENTI problematiche che il cammino deve ancora superare per vincere le nostre "ritrosie".
Ovviamente, ti prego fortemente di rimanere qui a discutere, se ti va; però ti prego anche di ARGOMENTARE e PROVARE ciò che dici, altrimenti l'accusa di essersi "innalzato un po' troppo a giudice" avrà un nuovo destinatario ;)
 
Top
+Paladin0+
view post Posted on 26/3/2009, 08:15     +1   -1




aapprovo kajetan, ha una sua saggezza ciò che dice, anche se io come diceva Rhett Butler, francamente me ne infischio del CN.
 
Top
paul romo
view post Posted on 26/3/2009, 16:31     +1   -1




QUOTE (Kajetan @ 25/3/2009, 23:37)
non trovi che sarebbe sbagliato, da parte nostra, non avvisare chi non è accorto di alcuni problemi - anche gravi, purtroppo - presenti nel cammino?

A chi si riferisce questo: "chi"?

P.S. Ma che fine ha fatto Raimundus? E' un po' che non lo leggo su questo forum.
 
Top
Kajetan
view post Posted on 27/3/2009, 11:06     +1   -1




Il "chi" si riferisce, chiaramente, a coloro che non hanno approfondito le questioni problematiche presenti negli scritti e nelle catechesi del cammino...

Raimundus è meno attivo di prima (ma non assente!), in quanto chiamato dal Signore a ricoprire il ruolo di Pastore... preghiamo tutti per la sua vocazione e i suoi studi! :)
 
Top
Placeat
view post Posted on 4/4/2009, 11:48     +1   -1




ERRATI PRESUPPOSTI DOTTRINALI

Abbiamo potuto individuarli nei testi dattiloscritti suddetti riservati ai Catechisti e tenuti segreti non solo al pubblico, ma anche ai fedeli impegnati nel cammino.

Si tratta di idee che possono non essere condivise da molti Neocatecumenali e sembrano del tutto ignorate specialmente da coloro che, digiuni di teologia, non sono in grado di giudicarne l'ortodossia con la necessaria competenza.

L'accusa di eresia colpisce le posizioni dottrinali, non le persone, che riteniamo sempre degne di rispetto, potendo essere animate dalle migliori intenzioni.

* * *

1 - Il peccato: l'uomo non può non commetterlo, come non può compiere il bene né acquistarsi dei meriti;

— la conversione è possibile soltanto come riconoscimento, da parte di ciascuno, della propria miseria morale, non come decisa volontà di emendarsi che tenda a realizzare la santità;

— il peccato non può offendere DIO, e l'uomo non contrae il dovere di espiarlo soddisfacendo le esigenze della sua giustizia.

2 - La Redenzione: Gesù non l'ha operata riscattando l'uomo dalle sue colpe e riconciliandolo con DIO;

— la passione e morte di Cristo non è stata un vero sacrificio offerto al Padre per riparare il peccato e redimere l'uomo;

— Gesù ha salvato il mondo in virtù della sua Risurrezione: per godere i frutti della sua opera basta riconoscersi peccatori e credere nella potenza del Cristo risorto.

3 - La Chiesa non è stata fondata da Cristo come suo unico Ovile: anche seguendo altre religioni è possibile salvarsi;

— la Chiesa non è una società giuridica e gerarchica, ma spirituale, carismatica;

— in essa non si dà un sacerdozio derivato dal sacramento dell'Ordine, bastando il Battesimo che, incorporando tutti i fedeli nel Cristo, li rende partecipi della sua dignità sacerdotale.

4 - La Messa non è un "sacrificio": la Chiesa, all'altare, non offre a DIO alcuna Vittima;

— in luogo dell'altare, non c'è che la mensa, che nell'Eucaristia consente di celebrare un convito di festa fra fratelli uniti dalla medesima fede nella Risurrezione;

— il pane e il vino consacrati sono soltanto il simbolo della presenza del Cristo risorto che unisce i commensali comunicando loro il proprio spirito, sì da renderli partecipi del suo trionfo sulla morte;

— la Messa, così concepita, non è celebrata dal sacerdote, ma dall'Assemblea, da cui "sgorga l'Eucaristia".

5 - Il culto eucaristico non ha senso, negata la vera, reale e sostanziale presenza di Cristo sotto le specie sacramentali. Non si giustificano quindi atti di fede come: genuflessioni davanti al Tabernacolo, Comunioni frequenti, ore di adorazione, benedizioni, processioni, congressi, ecc.

6 - La Penitenza si riduce al sacramento del Battesimo: la loro distinzione non risale alla Chiesa primitiva:

— La Chiesa "gesta e conduce alla conversione". "L'importante non è l'assoluzione" del sacerdote, perché il valore della penitenza è essenzialmente comunitario ed ecclesiale;

— nei "passaggi" e negli "scrutini" l'accusa delle colpe anche gravi è pubblica, come può esserlo pure durante la "redditio".

7 - La vita cristiana, come volontario sforzo di autodisciplina, e quindi esercizio e progresso nella virtù, è un'illusione;

— ciascuno resta intrinsecamente peccatore, incapace di conseguire la vera giustizia come perfezione dell'amore di DIO e del prossimo;

— d'altra parte, Gesù non si è presentato a nessuno come "modello" da imitarsi;

— Egli ha comandato di odiare realmente genitori, fratelli, parenti, ecc., non solo, se necessario, di essere disposti a preferirlo ai medesimi;

— per seguire Cristo, bisogna vendere i propri beni; ma, una volta compiuta tale rinunzia, è lecito acquistarne altri e godersi tutte le soddisfazioni della vita. La "povertà" - compresa quella di S. Francesco - è ispirata alla " religione naturale", e fu praticata anche dai pagani: non è una virtù cristiana;

— Gesù, avendo sofferto per noi, ha reso superflue le nostre sofferenze, quindi non giustificabili le austerità degli asceti, il lento martirio dei Santi e la stessa vita religiosa implicante la pratica effettiva dei consigli evangelici;

— la salvezza eterna è a tutti offerta gratuitamente dalla misericordia di DIO, che perdona tutto. L'inferno non dovrebbe esistere, né si parla di Purgatorio, di suffragi e d'indulgenze per i defunti.

8 - La storia della vera Chiesa fondata da Cristo si chiude con la Pace costantiniana e riprende il suo corso non prima del secolo XX col Concilio Vaticano II, restando bloccata per la durata di circa 1600 anni...,

— in questo lungo intervallo, l'esercizio del triplice potere della Chiesa gerarchica (magistero, santificazione, governo) sarebbe stato abusivo, illegittimo...; e specialmente il Concilio di Trento sarebbe responsabile della paralisi della Chiesa, ostinata nel fissare formule di fede, riti liturgici, norme disciplinari...;

— l'interpretazione della Parola di DIO non è riservata alla Gerarchia, essendo possibile a tutti i fedeli: "la Bibbia s’interpreta da se stessa". Questa libertà di esame nell'esegesi prescinde dal Magistero ecclesiastico, dalla tradizione dei Padri, dalla dottrina dei teologi .

di Padre Zoffoli
 
Top
Giorgio1122
view post Posted on 5/11/2009, 07:47     +1   -1




CITAZIONE (Kajetan @ 25/3/2009, 23:37)
Devo purtroppo restituire al mittente molte delle accuse che ci lanci: le nostre critiche al CN sono MOTIVATE e PROVATE non solo da persone che hanno potuto assistere di persona (come il sottoscritto), ma anche da dichiarazioni SCRITTE che vanno contro la Dottrina di Roma. I FATTI non possono essere modificati solo perché ci farebbe piacere non fossero veri... non trovi che sarebbe sbagliato, da parte nostra, non avvisare chi non è accorto di alcuni problemi - anche gravi, purtroppo - presenti nel cammino?
Ci accusi di non essere critici e di esserci resi "giudici", ma non trovi che questa accusa stia meglio sulle TUE spalle?

Le accuse sono tanto motivate e tanto provate che la Chiesa di Cristo ha approvato lo statuto del Cammino Neocatecumenale.
Chiedere scusa dopo tanta diffamazione non è possibile, VERO !!!!!
 
Top
Giorgio1122
view post Posted on 5/11/2009, 08:38     +1   -1




CITAZIONE (TotusTuus @ 15/3/2006, 20:48)
ERESIE DEL MOVIMENTO NEOCATECUMENALE di Padre ENRICO ZOFFOLI Ed. SEGNO

Dopo tante chiacchere vediamo cosa ne pensa il Successore di Pietro Benedetto XVI

Cari fratelli e sorelle!

Con grande gioia vi accolgo quest’oggi così numerosi, in occasione del 40° anniversario dell’inizio del Cammino Neocatecumenale a Roma, che conta attualmente ben 500 comunità. A voi tutti il mio cordiale saluto. In special modo saluto il Cardinale Vicario, Agostino Vallini, come anche il Cardinale Stanisław Ryłko, Presidente del Pontificio Consiglio per i Laici, che con dedizione vi ha seguiti nell’iter di approvazione dei vostri Statuti. Saluto i responsabili del Cammino Neocatecumenale: il Signor Kiko Argüello, che ringrazio cordialmente per le parole entusiaste ed entusiasmanti con cui si è fatto interprete dei sentimenti di tutti voi. Saluto la Signora Carmen Hernández e Padre Mario Pezzi. Saluto le comunità che partono in missione verso le periferie più bisognose di Roma, quelle che vanno in "missio ad gentes" nei cinque continenti, le 200 nuove famiglie itineranti, e i 700 catechisti itineranti responsabili del Cammino Neocatecumenale nelle varie Nazioni. Grazie a voi tutti. Il Signore vi accompagni.

DISCORSO DEL SANTO PADRE BENEDETTO XVI
IN OCCASIONE DELL'INCONTRO CON I MEMBRI DEL
CAMMINO NEOCATECUMENALE DELLA DIOCESI DI ROMA

Basilica Vaticana
Sabato, 10 gennaio 2009
http://www.vatican.va/holy_father/benedict...umenali_it.html
 
Top
Simona72
view post Posted on 25/2/2010, 20:40     +1   -1




mettiamolo il resto del discorso che può suonare diverso!


DISCORSO DEL SANTO PADRE BENEDETTO XVI
IN OCCASIONE DELL'INCONTRO CON I MEMBRI DEL
CAMMINO NEOCATECUMENALE DELLA DIOCESI DI ROMA

Basilica Vaticana
Sabato, 10 gennaio 2009



Cari fratelli e sorelle!

Con grande gioia vi accolgo quest’oggi così numerosi, in occasione del 40° anniversario dell’inizio del Cammino Neocatecumenale a Roma, che conta attualmente ben 500 comunità. A voi tutti il mio cordiale saluto. In special modo saluto il Cardinale Vicario, Agostino Vallini, come anche il Cardinale Stanisław Ryłko, Presidente del Pontificio Consiglio per i Laici, che con dedizione vi ha seguiti nell’iter di approvazione dei vostri Statuti. Saluto i responsabili del Cammino Neocatecumenale: il Signor Kiko Argüello, che ringrazio cordialmente per le parole entusiaste ed entusiasmanti con cui si è fatto interprete dei sentimenti di tutti voi. Saluto la Signora Carmen Hernández e Padre Mario Pezzi. Saluto le comunità che partono in missione verso le periferie più bisognose di Roma, quelle che vanno in "missio ad gentes" nei cinque continenti, le 200 nuove famiglie itineranti, e i 700 catechisti itineranti responsabili del Cammino Neocatecumenale nelle varie Nazioni. Grazie a voi tutti. Il Signore vi accompagni.

Questo nostro incontro si svolge significativamente nella Basilica Vaticana costruita sul sepolcro dell’Apostolo Pietro. Fu proprio lui, il Principe degli Apostoli che, rispondendo alla domanda con cui Gesù interpellava i Dodici sulla sua identità, confessò con slancio: "Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente" (Mt 16,16). Voi oggi siete qui riuniti per rinnovare questa stessa professione di fede. La vostra presenza, così folta ed animata, sta a testimoniare i prodigi operati dal Signore nei trascorsi 4 decenni; essa indica anche l’impegno con cui intendete proseguire il cammino iniziato, un cammino di fedele sequela di Cristo e di coraggiosa testimonianza del suo Vangelo, non solo qui a Roma ma dovunque la Provvidenza vi conduca; un cammino di docile adesione alle direttive dei Pastori e di comunione con tutte le altre componenti del Popolo di Dio. Voi questo intendete fare, ben consapevoli che aiutare gli uomini di questo nostro tempo ad incontrare Gesù Cristo, Redentore dell’uomo, costituisce la missione della Chiesa e di ogni battezzato. Il "Cammino neocatecumenale" si inserisce in questa missione ecclesiale come una delle tante vie suscitate dallo Spirito Santo con il Concilio Vaticano II per la nuova evangelizzazione.

Tutto ebbe inizio qui a Roma, quarant’anni or sono, quando nella Parrocchia dei Santi Martiri Canadesi si costituirono le prime comunità del Cammino neocatecumenale. Come non benedire il Signore per i frutti spirituali che, attraverso il metodo di evangelizzazione da voi attuato, si sono potuti raccogliere in questi anni? Quante fresche energie apostoliche sono state suscitate sia tra i sacerdoti che tra i laici! Quanti uomini e donne, e quante famiglie, che si erano allontanate dalla comunità ecclesiale o avevano abbandonato la pratica della vita cristiana, attraverso l’annuncio del kerygma e l’itinerario di riscoperta del Battesimo, sono state aiutate a ritrovare la gioia della fede e l’entusiasmo della testimonianza evangelica! La recente approvazione degli Statuti del "Cammino" da parte del Pontificio Consiglio per i Laici è venuta a suggellare la stima e la benevolenza con cui la Santa Sede segue l’opera che il Signore ha suscitato attraverso i vostri Iniziatori. Il Papa, Vescovo di Roma, vi ringrazia per il generoso servizio che rendete all’evangelizzazione di questa Città e per la dedizione con cui vi prodigate per recare l’annuncio cristiano in ogni suo ambiente. Grazie a tutti voi.

La vostra già tanto benemerita azione apostolica sarà ancor più efficace nella misura in cui vi sforzerete di coltivare costantemente quell’anelito verso l’unità che Gesù ha comunicato ai Dodici durante l’Ultima Cena. Abbiamo sentito il canto: prima della Passione, infatti, il nostro Redentore pregò intensamente perché i suoi discepoli fossero una cosa sola in modo che il mondo fosse spinto a credere in Lui (cfr Gv 17,21), perché tale unità può venire solo dalla forza di Dio. E’ questa unità, dono dello Spirito Santo e incessante ricerca dei credenti, a fare di ogni comunità un’articolazione viva e ben inserita nel Corpo mistico di Cristo. L’unità dei discepoli del Signore appartiene all’essenza della Chiesa ed è condizione indispensabile perché la sua azione evangelizzatrice risulti feconda e credibile. So con quanto zelo stiano operando le comunità del Cammino Neocatecumenale in ben 103 parrocchie di Roma. Mentre vi incoraggio a proseguire in questo impegno, vi esorto ad intensificare la vostra adesione a tutte le direttive del Cardinale Vicario, mio diretto collaboratore nel governo pastorale della Diocesi. Grazie per il vostro «sì» che viene ovviamente dal cuore. L’inserimento organico del "Cammino" nella pastorale diocesana e la sua unità con le altre realtà ecclesiali torneranno a beneficio dell’intero popolo cristiano, e renderanno più proficuo lo sforzo della Diocesi teso a un rinnovato annuncio del Vangelo in questa nostra Città. In effetti, c’è bisogno oggi di una vasta azione missionaria che coinvolga le diverse realtà ecclesiali, le quali, pur conservando ciascuna l’originalità del proprio carisma, operino concordemente cercando di realizzare quella "pastorale integrata" che ha già permesso di conseguire significativi risultati. E voi, ponendovi con piena disponibilità al servizio del Vescovo, come ricordano i vostri Statuti, potrete essere di esempio per tante Chiese locali, che guardano giustamente a quella di Roma come al modello a cui fare riferimento.

C’è un altro frutto spirituale maturato in questi quarant’anni, per il quale vorrei ringraziare insieme con voi la Provvidenza divina: è il grande numero di sacerdoti e di persone consacrate che il Signore - Kiko ce ne ha parlato - ha suscitato nelle vostre comunità. Tanti sacerdoti sono impegnati nelle parrocchie e in altri campi di apostolato diocesano, tanti sono missionari itineranti in varie Nazioni: essi rendono un generoso servizio alla Chiesa di Roma, e la Chiesa di Roma offre un prezioso servizio all’evangelizzazione nel mondo. E’ una vera "primavera di speranza" per la comunità diocesana di Roma e per la Chiesa universale! Ringrazio il Rettore e i suoi collaboratori del Seminario Redemptoris Mater di Roma per l’opera educativa che essi svolgono. Sappiamo tutti che il loro compito non è facile, ma molto importante per il futuro della Chiesa. Li incoraggio pertanto a proseguire in questa missione, adottando gli indirizzi formativi proposti tanto dalla Santa Sede quanto dalla Diocesi. L’obiettivo a cui occorre mirare da parte di tutti i formatori è quello di preparare presbiteri ben inseriti nel presbiterio diocesano e nella pastorale sia parrocchiale che diocesana.

Cari fratelli e sorelle, la pagina evangelica che è stata proclamata, ci ha richiamato le esigenze e le condizioni della missione apostolica. Le parole di Gesù, riferiteci dall’evangelista san Matteo, risuonano come un invito a non scoraggiarci dinanzi alle difficoltà, a non ricercare umani successi, a non temere incomprensioni e persino persecuzioni. Incoraggiano piuttosto a porre la fiducia unicamente nella potenza di Cristo, a prendere la "propria croce" e a seguire le orme del nostro Redentore che, in questo tempo natalizio ormai al termine, ci è apparso nell’umiltà e nella povertà di Betlemme. La Vergine Santa, modello di ogni discepolo di Cristo e "casa di benedizione" come avete cantato, vi aiuti a realizzare con gioia e fedeltà il mandato che la Chiesa con fiducia vi affida. Mentre vi ringrazio per il servizio che rendete nella Chiesa di Roma, vi assicuro la mia preghiera e di cuore benedico voi qui presenti e tutte le comunità del Cammino Neocatecumenale sparse in tutto il mondo.

 
Top
83 replies since 9/3/2006, 15:33   21711 views
  Share