Ecclesia Dei. Cattolici Apostolici Romani

I NEOCATECUMENALI

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Raimundus
view post Posted on 26/5/2008, 21:58     +1   -1




‘Ecco perché non si può essere Neocatecumenali’: l’elenco degli errori teologi del Cammino stilato dal compianto Padre Zoffoli

Da una lettera inviata a Padre Livio Fanzaga di ‘Radio Maria’, estrapoliamo e pubblichiamo ciò che il compianto Padre Enrico Zoffoli (nella foto) dichiarò contro la teologia del Cammino Neocatecumenale contenuta negli Statuti e nelle catechesi di Kiko Arguello e Carmen Hernandez. Facciamo ciò non con intento persecutorio ma solo ed esclusivamente per amore della Chiesa e della Verità.



1° E’ falso che l’uomo, pur subendo le conseguenze del peccato originale, non sia più capace di resistere al male e di fare il bene: la sua libertà e responsabilità morale è indiscutibile, contro il pessimismo luterano.

2° E’ falso che il demonio, per quanto malvagio e insidioso, possa dominare la volontà umana al punto da costringerla al peccato, per cui la colpa non ricadrebbe principalmente sull’uomo.

3° E’ falso che l’uomo, col soccorso della grazia, non possa ne debba lottare contro le proprie passioni, ossia sforzarsi di correggersi e tendere positivamente alla santità del suo stato.

4° E’ falso che una vera conversione comporti solo il riconoscimento e l’accusa dei propri peccati con la speranza del perdono di Dio; e non esiga quindi anche la contrizione e il fermo proposito di non peccare più.

5° E’ falso che il ricupero della grazia non implichi quella «giustificazione» che, insieme, è espiazione del peccato, riconciliazione con Dio e reale rigenerazione dell’anima, che torna a godere la sua amicizia e meritare la vita eterna.

6° E’ falso che l’uomo, peccando, non offenda veramente Dio e non sia perciò tenuto ad espiare la sua colpa, soddisfacendo un grave dovere di giustizia.

7° E’ falso che Dio, esigendo tale soddisfazione mediante il sacrificio, sia «crudele»: Egli non intende ricuperare qualcosa che l’uomo, peccando, Gli ha sottratto; e l’uomo può solo danneggiare se stesso, rifiutando il suo unico Bene. La «soddisfazione» a cui è obbligato consiste nel ri-affermare l’assoluto primato di Dio e la radicale dipendenza della creatura da Lui. Soltanto così essa dà a Dio quel che è di Dio, e a sé quel che è suo. Il dovere della giustizia coincide con quello del rispetto dovuto alla verità ontologica di Dio e dell’uomo.

8° E’ falso che la «religiosità», fondata sulla natura e la ragione, non sia un vero e degno culto dovuto a Dio quale Creatore e Provvidenza; e non sia perciò la legittima e doverosa tappa da raggiungere, necessaria perché l’uomo arrivi ad adorare il «Dio vivente» della Rivelazione ebraico-cristiana.

9° E’ falso che, nella Chiesa Cattolica, il sacrificio sia un residuo della mentalità pagana. Lo sarebbe soltanto se Dio, a cui si offre, fosse un idolo qual era concepito dalla mitologia classica: geloso e vendicativo... La legge mosaica prescriveva un «sacrificio di espiazione» ed altri, per celebrare i quali istituì il «sacerdozio». Perché la Chiesa non dovrebbe averlo come supremo atto di culto?

10° E’ falso e blasfemo affermare che Gesù, Verbo Incarnato, non abbia redento l’umanità peccatrice, espiando le sue colpe col Sacrificio della Croce.

11° E’ falso e offensivo negare che Egli si sia presentato come unico e supremo Modello di vita, e che la salvezza sia possibile soltanto a coloro che si sforzano di imitare il suo esempio.

12° E’ falso insegnare che Gesù, per continuare sulla terra la sua mediazione salvifica e applicare alle future generazioni i meriti del suo Sacrificio di espiazione e redenzione, non abbia istituito la Chiesa come società anche gerarchica, ossia visibile e giuridicamente organizzata.

13° E’ falso ritenere che i poteri da Lui conferiti alla Chiesa non siano fondati unicamente sul sacramento dell’Ordine Sacro, ossia sul sacerdozio ministeriale, essenzialmente distinto da quello comune a tutti i battezzati.

14° E’ falso soprattutto pensare che il più sublime e caratteristico atto del culto cattolico non sia la celebrazione del sacrificio eucaristico quale ri-presentazione incruenta dell’unico, perfetto e irripetibile Sacrificio della Croce. Soltanto morendo Cristo ha redento il mondo, non risorgendo, come soltanto per la partecipazione alla sua morte l’uomo può meritare la vita dell’anima (= la grazia) oggi, e domani la risurrezione della carne.

15° E’ falso che la Messa non sia «il» sacrificio per eccellenza, ma solo un «convito fraterno»; è innegabile invece che questo — ossia la Comunione eucaristica — deriva il proprio significato e l’efficacia santificante dalla partecipazione dei fedeli al Sacrificio di Cristo, ripresentata nella distinta consacrazione del pane e del vino, fatta all’altare dal sacerdote-ministro, non dalla comunità, la cui eventuale assenza non rende invalida la celebrazione eucaristica.

16° E’ falso che la consacrazione del pane e del vino si limiti a conferire a questi elementi un nuovo significato, lasciandoli essenzialmente immutati; essa infatti fa diventare l’uno e l’altro il Corpo e il Sangue di Cristo in virtù del prodigio assolutamente unico della transustanziazione.

17° E’ falso che, in seguito alla consacrazione, sull’altare abbiamo soltanto dei segni del Corpo e del Sangue di Cristo, e non l’uno e l’altro veramente, realmente e sostanzialmente presenti, ossia la stessa Umanità integrale assunta dal Verbo. Non adoriamo «il segno», ma il Significato; non «il simbolo» di Cristo, ma la sua stessa Persona divina.

18° E’ falso che la Comunione eucaristica non esiga la Confessione sacramentale dei peccati mortali o che, al più, sia sufficiente un atto di contrizione perfetta per riceverla degnamente...; ed è altrettanto falso che non il sacerdote-confessore, ma la comunità riconcili il peccatore con Dio.

19° E’ falso che Dio perdoni e salvi tutti: perdona soltanto chi si pente di averlo offeso; e si salva unicamente chi, corrispondendo alla sua grazia, muore in pace con Lui. L’inferno è realissimo come e quanto è possibile l’ostinazione del peccatore che muore nello stato d’impenitenza finale.

20° E’ falso che non siamo tenuti ad imitare le virtù di Cristo e tendere alla santità, possibile mediante l’esercizio di un’ascesi ch’è volontaria pratica dei consigli evangelici. La purificazione interiore che ne segue è indispensabile per evitare il purgatorio.


http://www.papanews.it/news.asp?IdNews=7836#a
 
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paul romo
view post Posted on 26/5/2008, 23:05     +1   -1




Perchè continui a divulgare falsità?
 
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Raimundus
view post Posted on 26/5/2008, 23:07     +1   -1




Quali sarebbero, di grazia?
 
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paul romo
view post Posted on 26/5/2008, 23:17     +1   -1




Quei punti espressi da Padre Zoffoli, tanto più che Padre Livio non ha mai cambiato idea sul Cammino Neocatecumenale e su altri movimenti.
 
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Raimundus
view post Posted on 27/5/2008, 00:03     +1   -1




Sinceramente me ne frego di quello che pensa padre Livio. Zoffoli era filosofo e teologo, uno dei massimi del XX secolo. Quelle accuse si basano sulla consultazione del Direttorio catechetico neocatecumenale. Zoffoli ha riprodotto i passi esatti di tale Direttorio. Se pensi che siano bugie, confutale.
 
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paul romo
view post Posted on 27/5/2008, 08:44     +1   -1




CITAZIONE (Raimundus @ 27/5/2008, 01:03)
Sinceramente me ne frego di quello che pensa padre Livio. Zoffoli era filosofo e teologo, uno dei massimi del XX secolo. Quelle accuse si basano sulla consultazione del Direttorio catechetico neocatecumenale. Zoffoli ha riprodotto i passi esatti di tale Direttorio. Se pensi che siano bugie, confutale.

Non spetta a me confutare nulla, mi pare ci stiano pensando la Congregazione per la Dottrina della Fede e Benedetto XVI. Ho anche ricordo di una risposta del Cardinale Ruini a Padre Zoffoli:
CITAZIONE
Per parte mia devo invitarLa fermamente a non sostituirsi agli Organi competenti e a non emettere, sia pure con buone intenzioni, giudizi personali e prematuri su temi che riguardano l'ortodossia di realtà ecclesiali, o addirittura del Santo Padre.

Trai le tue conclusioni, continua pure a fomentare inesattezze. Personalmente attendo il giudizio del Papa sugli Statuti e sono pronto a obbedire alle correzioni, se e quante saranno.
 
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Raimundus
view post Posted on 27/5/2008, 12:59     +1   -1




Che metodo scorretto. Anziché decontestualizzare una frase che, in questa sede, non c'entra nulla, se hai da ridire qualcosa sulle affermazioni dello Zoffoli fallo, altrimenti è più dignitoso tacere.
 
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paul romo
view post Posted on 27/5/2008, 13:45     +1   -1




CITAZIONE (Raimundus @ 27/5/2008, 13:59)
Che metodo scorretto. Anziché decontestualizzare una frase che, in questa sede, non c'entra nulla, se hai da ridire qualcosa sulle affermazioni dello Zoffoli fallo, altrimenti è più dignitoso tacere.

Avevo già confutato alcune tesi di Zoffoli in un altro Thread.. inutilmente, prendendomi anche di eretico e battutine varie. La mia risposta è molto chiara, se vuoi far finta di non averla capita e ti limiti unicamente a fare un analisi sulla sintassi delle discussioni fai pure. Ho parlato chiaro: ho scritto che gli Statuti e le catechesi del Cammino Neocatecumenali sono state prese in esame dalla Congregazione e da Benedetto XVI che in materia di Fede e ortodossie forse è più ferrato (senza nulla togliere) di Padre Zoffoli. Ti ho riportato anche una risposta di Ruini ad una lettera (con le suddette affermazioni dello Zoffoli) che mi pare poco decontestualizzante, forse è scomoda, ma non decontestualizzante.
 
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Raimundus
view post Posted on 27/5/2008, 13:50     +1   -1




Non hai confutato proprio niente. Purtroppo le critiche dello Zoffoli hanno fondamento, e per questo motivo la Chiesa sta facendo un lavoro immane di revisione di quelle dottrine eterodosse per conciliarle col catechismo ufficiale.
 
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paul romo
view post Posted on 12/6/2008, 20:18     +1   -1




QUOTE
Da parte del Pontificio Consiglio per i Laici
Approvato lo statuto
dei neocatecumenali

Roma, 12. Il decreto di approvazione definitiva dello statuto del cammino neocatecumenale viene consegnato ai responsabili del movimento venerdì mattina, 13 giugno, nella sede del Pontificio Consiglio per i Laici.
"L'approvazione definitiva dello statuto - si legge in un comunicato diffuso alla vigilia dal Pontificio consiglio - costituisce, senz'altro, un'importante tappa nella vita di questa realtà ecclesiale, sorta in Spagna nel 1964. Questo atto ha richiesto varie consultazioni a diversi livelli. Durante il periodo di approvazione ad experimentum dello statuto, il Pontificio consiglio ha avuto modo di constatare i numerosi frutti che il cammino neocatecumenale apporta alla Chiesa in vista della nuova evangelizzazione, mediante una prassi catechetico-liturgica accolta e valorizzata nei suoi ormai quarant'anni di vita. Pertanto in seguito a un'attenta revisione del testo statutario e all'inserimento di alcune modifiche che si sono ritenute necessarie, il Pontificio Consiglio per i Laici è giunto a concedere l'approvazione definitiva dello statuto".
Nell'udienza accordata ai membri del cammino neocatecumenale il 12 gennaio 2006, il Papa ebbe a dire: "La vostra azione apostolica intende collocarsi nel cuore della Chiesa, in totale sintonia con le sue direttive e in comunione con le Chiese particolari in cui andrete ad operare, valorizzando appieno la ricchezza dei carismi che il Signore ha suscitato attraverso gli iniziatori del Cammino".
Più recentemente, il 17 maggio scorso, in occasione di un seminario di studio per vescovi, organizzato dal Pontificio Consiglio per i Laici, il Papa ha affermato che: "I movimenti ecclesiali e le nuove comunità sono una delle novità più importanti suscitate dallo Spirito Santo nella Chiesa per l'attuazione del Concilio Vaticano ii", e volle ricordare come i servi di Dio Paolo vi e Giovanni Paolo ii "seppero accogliere e discernere, incoraggiare e promuovere l'imprevista irruzione delle nuove realtà laicali che, in forme varie e sorprendenti, ridonavano vitalità, fede e speranza tutta la Chiesa".
In questa prospettiva, "è da auspicare - conclude il comunicato del Pontificio Consiglio per i Laici - che lo statuto del cammino neocatecumenale, approvato adesso in forma definitiva, possa essere un valido strumento al servizio di questa realtà ecclesiale, affinché essa continui a contribuire al bene di tutta la Chiesa".



(©L'Osservatore Romano - 13 giugno 2008)

http://www.vatican.va/news_services/or/or_quo/text.html#15
 
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Raimundus
view post Posted on 12/6/2008, 20:24     +1   -1




E' finita l'odissea di questo gruppo. Attendiamo di leggere i nuovi Statuti e la documentazione allegata.
 
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Kajetan
view post Posted on 12/6/2008, 20:52     +1   -1




Confidiamo nella buona accoglienza degli Statuti da parte dei membri dei NC!
 
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Raimundus
view post Posted on 12/6/2008, 20:57     +1   -1




Soprattutto che la si pianti con certi abusi liturgici che sono un'offesa a NSGC
 
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Raimundus
view post Posted on 13/6/2008, 21:27     +1   -1




Kiko Arguello ha rivelato durante, la conferenza stampa odierna, che in questo momento la Santa Sede sta studiando i testi delle catechesi del Cammino perché possano essere resi pubblici e distribuiti nelle Diocesi del mondo. Per conseguenza l'approvazione riguarda esclusivamente lo Statuto e non il direttorio catechetico.
 
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83 replies since 9/3/2006, 15:33   21711 views
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