Ecclesia Dei. Cattolici Apostolici Romani

I NEOCATECUMENALI

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andronicus
view post Posted on 19/5/2008, 02:18     +1   -1




ciao a tutti,
sono un neocatecumenale, ancora frequentante per vari e lunghi motivi,
che si trova daccordo con quanto riportato in questo forum.

Solo una cosa nn ho trovato, e che molti non scrivono o non sanno,
ovvero che tutti i figli del "cammino" sono costretti a loro volta a frequentare,
istruiti, o plagiati come ho letto in altri siti, sin dalla nascita,
e chi si ribella a questa situazione,
come nel mio caso,
subisce dei ricatti morali,
che sfociano nella vera e propria detenzione dentro casa
con l'impossibilita di vedere i miei amici, e di uscire solo per la messa del martedi e del sabato
e di uscire solo e dico solo con i frequentatori della comunita
questo dai 13 ai 17 anni della mia vita
adesso ne ho 21 e a malincuore, anche se ne ho la possibilita non cambio vita
oramai, frequento solo la comunità e ho solo amicizie al suo interno
composta da trenta e passa ragazzi che piano piano si sono fatti plagiare e convincere
Non avrei ne il modo ne le capacita di rifarmi un altra vita e trovare altre amicizie.

Comunque se volete qualche chiarimento sui neocatecumenali disponibile perché molti nn capiscono o fraintendono
perdendo di vista le vere e proprie ingiustizie,

poi se qualcosa non risultasse chiaro è perchè sto scrivendo alle tre del mattino
sono tornato da poco dal secondo secondo scrutinio (ci hanno rimandato, pratica comune nei passaggi, cosi da poter togliere le persone poco gradite a loro, in poche parole chi nn fa quello che ordinano i catechisti)

Edit by Mortino: Ho cambiato due cose qua e là per rendere più comprensibile il testo. Non ho ben capito cosa intendi nell'ultimo pezzo però.

Edited by Mortino - 19/5/2008, 03:54
 
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Kajetan
view post Posted on 19/5/2008, 08:04     +1   -1




CITAZIONE (Mortino @ 19/5/2008, 03:18)
Non ho ben capito cosa intendi nell'ultimo pezzo però.

Sta cercando di spiegarci le pratiche barbariche usate dai cosiddetti "didascali", ovvero maestri/catechisti per i bambini ;)
 
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Mortino
view post Posted on 19/5/2008, 12:27     +1   -1




Ahhhh ok, ora ho capito. :P
 
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debby83x
view post Posted on 19/5/2008, 19:01     +1   -1




Io sono stata l'altro giorno in una saletta che usano i neocatecumenali, e sembrava più una sala allestita per degli ebrei.. davvero!! avevo già sentito di implicazioni ebree, ma ci sono rimasta! (ah poi loro il crocifisso lo mettono sempre al lato naturalmente) inoltre c'erano dei quadri di Kiko, artisticamente molto discutibili, ma la cosa scioccante è che avevano delle forti simbologie esoteriche! i neocatecumenali mi lasciano sempre più perplessa... :P
 
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Mortino
view post Posted on 19/5/2008, 19:57     +1   -1




Mmm... Sembrerebbe quasi che pratichino rituali di magia cerimoniale... Se così fosse, la cosa sarebbe ancor più preoccupante di quanto
non sia di base.
 
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Kajetan
view post Posted on 20/5/2008, 06:10     +1   -1




No, dai, adesso non esageriamo! Anch'io sono contro i neocatecumenali, ma nei mesi che ho passato infiltrato tra di loro queste cose non ne ho viste...
 
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paul romo
view post Posted on 21/5/2008, 15:53     +1   -1




CITAZIONE
UDIENZA AI VESCOVI PARTECIPANTI AD UN SEMINARIO DI STUDI PROMOSSO DAL PONTIFICIO CONSIGLIO PER I LAICI

Alle ore 11 di questa mattina, nella Sala del Concistoro del Palazzo Apostolico Vaticano, il Santo Padre Benedetto XVI riceve in Udienza i Vescovi partecipanti ad un Seminario di Studi promosso dal Pontificio Consiglio per i Laici e rivolge loro il discorso che riportiamo di seguito:

# DISCORSO DEL SANTO PADRE

Signor Cardinale,

venerati Fratelli nell’Episcopato e nel Sacerdozio,

cari fratelli e sorelle!

Sono lieto di incontrarvi in occasione del Seminario di studio convocato dal Pontificio Consiglio per i Laici per riflettere sulla sollecitudine pastorale verso i movimenti ecclesiali e le nuove comunità. Ringrazio i numerosi Presuli che hanno voluto presenziare, provenienti da ogni parte del mondo: il loro interesse e la loro viva partecipazione hanno garantito la piena riuscita dei lavori, giunti ormai alla giornata conclusiva. Rivolgo a tutti i Confratelli nell’Episcopato e a tutti i presenti un cordiale saluto di comunione e di pace; in particolare saluto il Signor Cardinale Stanisław Ryłko e Mons. Josef Clemens, rispettivamente Presidente e Segretario del Dicastero, e i loro collaboratori.

Non è la prima volta che il Consiglio per i Laici organizza un Seminario per i Vescovi sui movimenti laicali. Ricordo bene quello del 1999, ideale prosecuzione pastorale dell’incontro del mio amato Predecessore Giovanni Paolo II con i movimenti e le nuove comunità, tenutosi il 30 maggio dell’anno precedente. Come Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede fui coinvolto in prima persona nel dibattito. Ebbi modo di stabilire un dialogo diretto con i Vescovi, uno scambio franco e fraterno su tante questioni importanti. L’odierno Seminario, analogamente, vuol essere una prosecuzione dell’incontro che io stesso ho avuto, il 3 giugno 2006, con una larga rappresentanza di fedeli appartenenti a più di 100 nuove aggregazioni laicali. In quella occasione indicai nell’esperienza dei movimenti ecclesiali e delle nuove comunità il "segno luminoso della bellezza di Cristo, e della Chiesa, sua Sposa" (cfr Messaggio ai partecipanti al Congresso del 22 maggio 2006). Rivolgendomi "ai cari amici dei movimenti", li esortavo a fare di essi sempre più "scuole di comunione, compagnie in cammino in cui si impara a vivere nella verità e nell’amore che Cristo ci ha rivelato e comunicato per mezzo della testimonianza degli apostoli, in seno alla grande famiglia dei suoi discepoli" (ibid.).

I movimenti ecclesiali e le nuove comunità sono una delle novità più importanti suscitate dallo Spirito Santo nella Chiesa per l’attuazione del Concilio Vaticano II. Si diffusero proprio a ridosso dell’assise conciliare, soprattutto negli anni immediatamente successivi, in un periodo carico di entusiasmanti promesse, ma segnato anche da difficili prove. Paolo VI e Giovanni Paolo II seppero accogliere e discernere, incoraggiare e promuovere l’imprevista irruzione delle nuove realtà laicali che, in forme varie e sorprendenti, ridonavano vitalità, fede e speranza a tutta la Chiesa. Già allora, infatti, rendevano testimonianza della gioia, della ragionevolezza e della bellezza di essere cristiani, mostrandosi grati di appartenere al mistero di comunione che è la Chiesa. Abbiamo assistito al risveglio di un vigoroso slancio missionario, mosso dal desiderio di comunicare a tutti la preziosa esperienza dell’incontro con Cristo, avvertita e vissuta come la sola risposta adeguata alla profonda sete di verità e di felicità del cuore umano.

Come non rendersi conto, al contempo, che una tale novità attende ancora di essere adeguatamente compresa alla luce del disegno di Dio e della missione della Chiesa negli scenari del nostro tempo? Proprio perciò si sono succeduti numerosi interventi di richiamo e di orientamento da parte dei Pontefici, che hanno avviato un dialogo e una collaborazione sempre più approfonditi a livello di tante Chiese particolari. Sono stati superati non pochi pregiudizi, resistenze e tensioni. Rimane da assolvere l’importante compito di promuovere una più matura comunione di tutte le componenti ecclesiali, perché tutti i carismi, nel rispetto della loro specificità, possano pienamente e liberamente contribuire all’edificazione dell’unico Corpo di Cristo.

Ho molto apprezzato che sia stata scelta, come traccia del Seminario, l’esortazione da me rivolta a un gruppo di Vescovi tedeschi in visita ad limina, che oggi senz’altro ripropongo a tutti voi, Pastori di tante chiese particolari: "Vi chiedo di andare incontro ai movimenti con molto amore" (18 novembre 2006). Potrei quasi dire di non aver altro da aggiungere! La carità è il segno distintivo del Buon Pastore: essa rende autorevole ed efficace l’esercizio del ministero che ci è stato affidato. Andare incontro con molto amore ai movimenti e alle nuove comunità ci spinge a conoscere adeguatamente la loro realtà, senza impressioni superficiali o giudizi riduttivi. Ci aiuta anche a comprendere che i movimenti ecclesiali e le nuove comunità non sono un problema o un rischio in più, che si assomma alle nostre già gravose incombenze. No! Sono un dono del Signore, una risorsa preziosa per arricchire con i loro carismi tutta la comunità cristiana. Perciò non deve mancare una fiduciosa accoglienza che dia loro spazi e valorizzi i loro contributi nella vita delle Chiese locali. Difficoltà o incomprensioni su questioni particolari non autorizzano alla chiusura. Il "molto amore" ispiri prudenza e pazienza. A noi Pastori è chiesto di accompagnare da vicino, con paterna sollecitudine, in modo cordiale e sapiente, i movimenti e le nuove comunità, perché possano generosamente mettere a servizio dell’utilità comune, in modo ordinato e fecondo, i tanti doni di cui sono portatori e che abbiamo imparato a conoscere e apprezzare: lo slancio missionario, gli efficaci itinerari di formazione cristiana, la testimonianza di fedeltà e obbedienza alla Chiesa, la sensibilità ai bisogni dei poveri, la ricchezza di vocazioni.

L’autenticità dei nuovi carismi è garantita dalla loro disponibilità a sottomettersi al discernimento dell’autorità ecclesiastica. Già numerosi movimenti ecclesiali e nuove comunità sono stati riconosciuti dalla Santa Sede, e pertanto vanno senza dubbio considerati un dono di Dio per tutta la Chiesa. Altri, ancora in fase nascente, richiedono l’esercizio di un accompagnamento ancor più delicato e vigilante da parte dei Pastori delle Chiese particolari. Chi è chiamato a un servizio di discernimento e di guida non pretenda di spadroneggiare sui carismi, ma piuttosto si guardi dal pericolo di soffocarli (cfr 1 Ts 5,19-21), resistendo alla tentazione di uniformare ciò che lo Spirito Santo ha voluto multiforme per concorrere all’edificazione e alla dilatazione dell’unico Corpo di Cristo, che lo stesso Spirito rende saldo nell’unità. Consacrato e assistito dallo Spirito di Dio, in Cristo, Capo della Chiesa, il Vescovo dovrà esaminare i carismi e provarli, per riconoscere e valorizzare ciò che è buono, vero e bello, ciò che contribuisce all’incremento della santità dei singoli e delle comunità. Quando saranno necessari interventi di correzione, siano anch’essi espressione di "molto amore". I movimenti e le nuove comunità si mostrano fieri della loro libertà associativa, della fedeltà al loro carisma, ma hanno anche dimostrato di sapere bene che fedeltà e libertà sono assicurate, e non certo limitate, dalla comunione ecclesiale, di cui i Vescovi, uniti al Successore di Pietro, sono ministri, custodi e guide.

Cari Fratelli nell’Episcopato, al termine di questo incontro vi esorto a ravvivare in voi il dono che avete ricevuto con la vostra consacrazione (cfr 2 Tm 1,6). Lo Spirito di Dio ci aiuti a riconoscere e custodire le meraviglie che Egli stesso suscita nella Chiesa a favore di tutti gli uomini. A Maria Santissima, Regina degli Apostoli, affido ognuna delle vostre Diocesi e vi imparto di tutto cuore un’affettuosa Benedizione Apostolica, che estendo ai sacerdoti, ai religiosi, alle religiose, ai seminaristi, ai catechisti e a tutti i fedeli laici, in particolare, oggi, ai membri dei movimenti ecclesiali e delle nuove comunità presenti nelle Chiese affidate alle vostre cure.

 
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Raimundus
view post Posted on 21/5/2008, 18:20     +1   -1




Grazie, molto bello, ma non è il caso di strumentalizzare le parole del Santo Padre, che evidentemente non sciolgono i problemi sussistenti nel vostro movimento. Visto che l'approvazione passa per la promulgazione di uno Statuto, perché il Papa non vi approva?
 
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paul romo
view post Posted on 22/5/2008, 08:36     +1   -1




CITAZIONE (Raimundus @ 21/5/2008, 19:20)
Grazie, molto bello, ma non è il caso di strumentalizzare le parole del Santo Padre, che evidentemente non sciolgono i problemi sussistenti nel vostro movimento. Visto che l'approvazione passa per la promulgazione di uno Statuto, perché il Papa non vi approva?

Non ho strumentalizzato nulla. ho riportato le parole di Benedetto XVI che parlano da sole. Ti ripeto, non so nulla degli statuti e non mi interessa che vengano approvati nel minor tempo possibile. Se si fanno attendere una ragione ci sarà , sia essa negativa o positiva sono sicuro che tutti quanti staranno nell'obbedienza a quello che verrà deciso dalla Santa Sede.
 
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Raimundus
view post Posted on 22/5/2008, 12:32     +1   -1




Le parole sono strumentalizzate nella misura in cui vengono inserite in una discussione sui neocatecumenali, anziché, come sarebbe logico, in una ad hoc.
 
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paul romo
view post Posted on 22/5/2008, 14:19     +1   -1




CITAZIONE (Raimundus @ 22/5/2008, 13:32)
Le parole sono strumentalizzate nella misura in cui vengono inserite in una discussione sui neocatecumenali, anziché, come sarebbe logico, in una ad hoc.

Visto che nel discorso il Papa parlava dei movimenti, di comunità e quindi anche del cammino neocatecumenale
CITAZIONE
gli efficaci itinerari di formazione cristiana,

(come lo aveva definito Giovanni Paolo II) non vedo cosa ci sia da scandalizzarsi e gridare alla strumentalizzazione.
 
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Raimundus
view post Posted on 25/5/2008, 13:50     +1   -1




Altri sette anni di ‘purgatorio’ per i Neocatecumenali. Il Santo Padre Benedetto XVI ha infatti deciso di approvare gli Statuti del Cammino solo ‘ad experimentum’, cioè provvisoriamente e non in via definitiva, sino al 2015: sarà allora che si deciderà se riconoscere ufficialmente uno dei movimenti più controversi e studiati nella storia del laicato cattolico.



Fonte: http://www.papanews.it/news.asp?IdNews=7822#a
 
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paul romo
view post Posted on 25/5/2008, 22:38     +1   -1




CITAZIONE
http://blog.ilgiornale.it/tornielli

Sono stato richiesto da alcuni visitatori del blog di fornire informazioni sugli statuti del movimento neocatecumenale. Sono in grado di confermare che Benedetto XVI ha dato il suo consenso per l’approvazione. Ora il Pontificio consiglio per i laici preparerà il decreto, quindi ci sarà la consegna ufficiale degli statuti approvati. Questo è lo stato della questione. Colgo anche questa occasione per prendere le distanze, come peraltro ho già fatto più di una volta, da quanti, sulle pagine di questo blog, hanno accusato i neocatecumenali di eresia. Sul Giornale, nel dicembre 2005, ho riportato i richiami che la Congregazione del culto divino - a nome di Papa Ratzinger - aveva fatto al movimento circa alcuni problemi riguardanti le liturgie neocatecumenali. Ma l’esistenza di indicazioni e anche di richiami da parte dell’autorità ecclesiastica a questo o quel movimento non significa lanciare accuse di eresia. Giovanni Paolo II e Benedetto XVI hanno pronunciato parole chiarissime sui movimenti, definendoli frutti dello Spirito Santo: sempre quando sorgono realtà nuove, nascono problemi di convivenza, tensioni, incomprensioni. Il Papa e i vescovi devono vigilare e correggere, ma sono padri e pastori. Credo che spetti al successore di Pietro e alla Congregazione per la dottrina della fede stabilire chi è eretico e chi no. Mi sembra che la decisione di Benedetto XVI (che non è inesperto di problemi dottrinali, mi sembra…) sia più che eloquente.
Sul sito Petrus è riportato un articolo secondo il quale l’approvazione degli statuti non sarebbe definitiva ma ad experimentum per sette anni e dunque rappresenterebbe una sconfitta per i neocatecumenali. A me non risulta nulla del genere. Ribadisco quanto ho scritto qui sopra. A me risulta che l’approvazione del Papa è definitiva e che nel giro di una decina di giorni sarà promulgato il decreto.

 
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Raimundus
view post Posted on 25/5/2008, 22:42     +1   -1




Sì, ribadisce quello, dopo essere stato smentito da Petrus
 
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paul romo
view post Posted on 26/5/2008, 15:27     +1   -1




http://blog.ilgiornale.it/tornielli/2008/0...nione-in-piedi/

CITAZIONE
Neocatecumenali, faranno la comunione in piedi

Nel riconfermare la notizia dell’approvazione definitiva degli statuti del Cammino Neocatecumenale sono in grado di dirvi che nei testi approvati, da quanto mi risulta, sarebbe passata una modifica relativa alle liturgie del movimento, frutto del confronto e del cammino compiuto insieme con i vari dicasteri della Curia romana: la comunione sarà ricevuta in piedi dai fedeli, attorno all’altare. Chi si comunicherà, dunque (se l’indiscrezione sarà confermata), non rimarrà più seduto, come avveniva solitamente, ma si alzerà in piedi, di fronte al celebrante che passerà con il pane e con il calice del vino. La Chiesa, che è madre, accoglie, corregge, aiuta e… riconosce.

 
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83 replies since 9/3/2006, 15:33   21711 views
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