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Alla pagina uno di questo topic si fa la domanda: ragioni per la non esistenza di dio:
giustamente per la controparte si dice che dio si è incarnato, ma scusate la sincerità come PROVA per l'esistenza di dio direi che è un po labile. Se dio si fosse incarnato, e noi avessimo la PROVA ( e non il racconto dei vangeli e poco piu) allora l'essere ateo in se andrebbe a decadere....
Di contro chi non crede, non ha di fronte a se una relatà CERTA, ma solo voci (bisogna dire che la dogmatizzazione ecclesiastica ha fatto piu male che bene in tal senso. Chiunque dotato di un istinto alla ricerca della propria verità, alla frase "dio esiste" si domanda " come lo dimostri?").
Comunque per ritornare alla base: Il cristianesimo è basato SIA sull'antico testamento che sul Nuovo, giusto? mi pare di si. Nell'antico testamento, dio è una figura piuttosto crudele e anche vendicativa (pensiamo cosa ha fatto nella genesi o con gli egizi) nel nuovo testamento invece dio è un "padre buono e gentile", tanto da sacrificare suo figlio sulla croce per espiare le colpe degli uomini. ma qui si prospettano alcuni problemi:
1- come mai, nonostante dio sia "immutato e perfetto" cambia grandemente personalità, e (sempre nella bibbia) si arrabbi? E' lui no, quello del diluvio? La torre di babele non è un 'esempio di un attimo di nervosismo?
2- come è possibile che nella sua immane potenza, bontà e resto (tutti i vari attributi) dio abbia bisogno di una vittima sacrificale per sanare gli uomini? teoricamente gli bastava pensare di farlo, e nel suo potere tutti tornavano casti e puri....
Ora a parte che con la Fede, questi punti non mi risultano spiegabili con la logica. E dato che la ragione è speculazione libera, mentre la fede no (per ovvie ragioni), dio non esiste fino a che non sia spiegabile. altrimenti è dogma, e allora o si crede o non si crede.
A proposito, l'energia è materia e quando le galassie saranno spente (ferro) l'energia farà parte di questi corpi.
l'assioma: nulla si crea, nulla si distrugge, tutto muta. è ancora valido....
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