Ecclesia Dei. Cattolici Apostolici Romani

LIBERACI DAL MALIGNO, Confidenze di Gesù a un Sacerdote

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TotusTuus
view post Posted on 28/7/2006, 11:43     +1   -1




UNA CATENA DI AMORE



Figlio mio, scrivi.

Ti sono già state date comunicazioni sulle contraddizioni della pastorale moderna. Ti ho fatto conoscere la radice di tutte le contraddizioni che nella Chiesa puoi riscontrare. Te ne ho parlato in messaggi che farai pervenire a Vescovi e a Sacerdoti: fanno parte dell'ultimo mio appello, prima che la valanga vi travolga.

Che dovranno fare Vescovi e Sacerdoti contro il Nemico numericamente e intellettualmente superiore e superiore per natura?

Un nemico ben organizzato, che non ha altri obbiettivi al di fuori di quello di battere l'avversario, va affrontato con l'animo di volerlo battere. Devono usare tutte le indicazioni e i mezzi che Io con la parola, con l'esempio e con la mia redenzione vi ho indicato.

Precedere i fedeli Con la parola: Le parole rivolte ai miei Apostoli erano pure per voi: « per cacciare certi demoni ci vogliono molta preghiera e molta penitenza »... È un grande programma da attuare.

Un santo pastore di anime deve prendere in considerazione queste parole, le deve meditare e tradurre nella realtà concreta della sua vita quotidiana. Deve precedere i fedeli, essendo lui il primo della sua Chiesa, maestro e guida, il padre della sua Chiesa.

Un Pastore che vive di fede, permeato di umiltà e di amore per le anime, non può non avvertire l'impellente dovere di essere il primo fra tutti i combattenti della sua Chiesa.

Perciò egli comincia con una azione di difesa personale. È ben noto che ogni buon comandante è preda agognata dei suoi avversari. Deve immunizzare e corazzare se stesso con la preghiera, in particolare la Santa Messa e il Rosario, disinfettare spiritualmente gli ambienti in cui vive, facendo uso dell'acqua santa. Asperga anche la stanza in cui dimora e benedica se stesso e gli altri familiari!

Quante incomprensioni, quanti guai, quante parole causa di sofferenze per sè e per gli altri, sono suscitate dallo Spirito della discordia!

Se si facesse questo semplice esorcismo in tutti gli ambienti dove Vescovi e sacerdoti vivono, quanto male sarebbe evitato, quante energie spirituali potrebbero essere poste al servizio del bene, mentre vedete alti porporati che poco si diversificano dai comuni funzionari o dirigenti di Prefetture e di Questure!...

Un momento di preghiera

I Vescovi, veri comandanti degli ufficiali, i sacerdoti, e dei soldati, i comuni fedeli, hanno il sacrosanto obbligo di preoccuparsi della sicurezza spirituale dei loro sudditi, dei loro figli, se si sentono veramente padri.

Devono combinare una azione comune, una catena d'amore, arma formidabile capace di fugare il nemico anche se piú numeroso e potenzialmente più forte, se non fosse altro per natura.

Come organizzare questa Catena d'Amore? Formando gruppi di preghiera, rivolgendosi ai gruppi esistenti, impegnandoli, quando è possibile, in un'ora al giorno di preghiera e di offerta delle proprie sofferenze a sostegno dei sacerdoti chiamati dal Vescovo all'incarico di benedire. Con l'esperienza questi sacerdoti dovranno organizzare un'azione sapiente e prudente contro l'opera di Satana. Azione prudente non vuol dire inesistente, ma solo intelligentemente operante.

Se i Pastori di anime non capissero l'urgenza di agire su questa direttiva, significherebbe che non sono Pastori di anime, ma burocrati che nulla hanno da invidiare ai tanti che si trovano nei ministeri e negli uffici civici, la cui caratteristica è spesso quella di non lasciar mai trapelare quel che sono e quel che fanno.

Non si affronta un nemico, quali sono le forze oscure dell'Inferno, da parte di chi ha responsabilità sociali, isolatamente ma solo collettivamente.

Figlio mio caro, ora ti benedico e, con te, quelli che animati da fede ti saranno al fianco per contribuire, in qualsiasi modo, alla diffusione di quanto ti ho esposto.

Voglimi bene e ripara.


7 luglio 1976
 
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TotusTuus
view post Posted on 29/7/2006, 07:33     +1   -1




GUARDARE LA REALTA'



Scrivi figlio:

sono la L., che non ritorna a te dopo un lungo silenzio, ma sono la L. che ti segue sempre. Come la mamma veglia il figlio bisognoso, così io ti sono vicina e veglio sudi te.

Figlio, dal nostro ultimo colloquio sono intervenute tante cose per te, anche tanta sofferenza. Questa sofferenza però, come fresca rugiada, rende piú vigorosa la tua vita spirituale e la rende feconda di quel bene che tu desideri.

So quello che pensi, ma coraggio, figlio! Le anime bisognose sono tante, le anime in pericolo sono tantissime. Guai se mancassero anime generose, pronte a tendere loro le braccia per trattenerle dal precipizio!

Figlio, non temere! Ti è stato detto di mettere al bando scrupoli ingiustificati, dubbi e timori. Ti sarà dato quel senso di sicurezza che finora non avevi e ti sarà concesso una maggior energia contro le forze del Male. Vedi come esse sono arrabbiate nei tuoi riguardi e ciò è buon segno.

Hai sofferto molto per il piano di X.

Sta tranquillo! Hai merito per aver ubbidito al tuo Direttore Spirituale.

Non ti preoccupare di ciò che a C. si pensa e si dice di te: parole al vento. Eri già stato da Lui preavvisato. Ricorda le parole di Gesù: « Beati coloro che soffriranno per amore della giustizia e della verità ».

Andate diritti

Figlio, il terzo libro è di grande importanza. Ogni cosa che riguarda Dio e le anime è di grande importanza, ma questo terzo libro vuol riportare alla ribalta il problema fondamentale della Chiesa: orientare le anime verso Dio, avviandole e guidandole all'amore di Dio e contemporaneamente all'avversione a Satana, che si identifica con il male perchè è il Maligno e vuol portarvi al peccato.

Che altro ha fatto Gesù, con le parole e con l'esempio, se non questo?

Ancora una volta sia detto ai sacerdoti che non vi è tempo da perdere, che urge una revisione per non continuare a sciupare tempo e soprannaturale in attività inutili.

È tempo di mettere al bando il formalismo divenuto sterile. Occorre scendere con i piedi a terra, guardare in faccia la realtà per cui Gesú è venuto al mondo mandato dall'Amore Infinito del Padre. Gesù è venuto per ristrappare le anime a Satana con un prezzo infinito di sofferenze e di umiliazioni, vincendo così il suo malvagio nemico.

Ma Cristo è il Capo della Chiesa e voi della Chiesa siete le membra. Come tali avete questa medesima vocazione perché Dio chiama tutti e vuole che tutti, in se stessi, completino l'opera e l'azione del Capo.

Via i fronzoli, via i cimeli inutili!

Andate diritti allo scopo della Redenzione: amore a Dio e odio al peccato.

Perchè, figlio, si è arrivati a questo punto?

Le cause sono tante e le responsabilità non sono tutte di questa generazione.

Avanti, figlio mio! Non sei solo.

Anche noi, che pur siamo nella gloria, non siamo nè estranei, nè indifferenti alla lotta per ridare alla Chiesa il ruolo che le spetta nel mondo.

La battaglia sarà dura e aspra, ma piú splendida sarà la vittoria che registrerà la Regina delle vittorie sul Maligno e le sue perfide schiere. Gesù, Luce del mondo, brillerà di un fulgore mai visto! Per te e per voi prego e intercedo. Vi benedico. La L.


12 luglio 1976
 
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TotusTuus
view post Posted on 30/7/2006, 07:47     +1   -1




IO SONO FELICE



Don O., sono la sorella di M.


Poco ci siamo conosciuti in terra, ci siamo appena intravisti. Ma ciò non ha importanza, poichè siamo figli dello stesso Padre, apparteniamo alla stessa famiglia dei figli di Dio, siano essi nella Gloria, come io sono, siano ancora sulla terra, come ora voi siete.

La realtà divina della Comunione dei Santi, ci unisce nell'amore di Cristo.

Don O. la mia vita sulla terra fu umile e nascosta. Mai ho sognato ciò che tante anime abbagliate desiderano: piaceri, onori e ricchezze, salute e cose del genere. Povere anime illuse! Se non vi sarà chi, con la preghiera e con la sofferenza, aprirà loro gli occhi, andranno perdute per tutta l'eternità.

Occorre meditare

Io sono felice, nuoto nel gaudio, nella luce, nell'amore di Dio. Mai rimpiangerò la mia vita terrena, sorgente della mia felicità eterna.

Don O., fa pervenire questo messaggio ai miei cari sulla terra; sappiano anch'essi che la morte non recide la vita.

La vita, purificata dalla polvere della terra, è perfezionata e integrata nella Beatitudine divina, perchè in Paradiso si vive in Dio e di Dio, ma in modo diverso dalle anime in Grazia, che ancora sono in cammino verso il Cielo.

Don O. non posso fare a meno di deplorare la stoltezza di tutti coloro che, non riflettendo, con tanta facilità si lasciano ingannare dal Maligno.

Lui è il lupo travestito da agnello.

Lui odia senza tregua tutti gli uomini che, nella sua folle disperazione, vuol travolgere nel male e poi portare all'Inferno.

Se gli uomini cessassero, per un tantino di tempo, le loro attività, solo per meditare su di queste due parole: « Inferno e Eternità » il mondo rapidamente cambierebbe. Ma Lui, il Maligno, fa di tutto perchè questo non avvenga. Ti benedico. Sono la sorella di M.


12 luglio 1976
 
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TotusTuus
view post Posted on 31/7/2006, 08:12     +1   -1




MENO DI UN ISTANTE



Figlio mio, scrivi, sono la tua mamma.

Tu capisci quanto sia sensibile il cuore di una madre per tutto ciò che riguarda la vita dei suoi figli.

Ora, e con ragione, ti è stato più volte detto che la vita non viene interrotta dalla morte. Intendo parlare dell'anima, ragione e causa della vita del corpo.

L'anima di una madre è purificata e perfezionata, nella sua esistenza ultraterrena, anche nella sua sensibilità verso coloro che in vita essa generò.

Figlio mio, tu puoi comprendere che vivendo noi di Dio, nella sua luce infinita vediamo voi e le vostre quotidiane esperienze, sofferenze e difficoltà, ma di tutto questo non possiamo soffrire.

La nostra fiducia senza confini in Lui e l'Amore che Dio ha per voi ci rende felici.

Figlio, coraggio! Tu credi nella Comunione dei Santi, e sai che questa non è verità astratta: è una sublime realtà per cui Dio ci unisce. Poichè viviamo nell'amore di Lui, necessariamente siamo pure uniti nell'amore con voi.

Ti ripeto: coraggio!

La vita nel tempo è meno di un istante, e la povera terra è meno di un invisibile punto nello spazio. La mamma tua.


13 luglio 1976
 
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TotusTuus
view post Posted on 1/8/2006, 10:06     +1   -1




LA REDENZIONE



Scrivi, figlio mio.

Ripetutamente ne ho parlato, ora desidero ricapitolare i vari accenni fatti, a conclusione del terzo libro destinato a riportare alla ribalta della mia Chiesa il solo veramente importante problema della Pastorale.

Tutti gli altri problemi devono inserirsi in questo fondamentale scopo di ogni attività pastorale. Molti, figlio mio, nella mia Chiesa non hanno le idee chiare sulla ragione prima della loro vocazione. Questo è veramente paradossale.

Io, Gesù, voglio che Vescovi, sacerdoti e fedeli siano miei corredentori. In misura diversa, ma tutti li voglio corredentori, debbono cioè con Me continuare il Mistero della Redenzione. Ma che vuol dire redimere se non liberare le anime dalla sopraffazione di Satana, la piú orribile e la piú nociva?

Chi è Satana? Chi sono le schiere a Lui sottomesse?

Satana è creatura di Dio, a Dio ribellatasi.

Satana, dopo Dio, nel Mondo invisibile e visibile era la creatura più potente, più grande, meravigliosa nella sua bontà e santità.

Fu questa sua sconfinata potenza e bellezza che lo perse, perchè ne fu così tremendamente orgoglioso da reputarsi simile a Dio.

Da qui il suo rifiuto di sottomettersi a Dio, da qui la sua perdizione eterna, da qui il suo implacabile odio verso Dio, verso la Vergine che di fatto è subentrata a lui, al primo posto nella creazione. La Vergine è non solo la ragione della sua sconfitta, avendo Essa resa possibile per la sua umiltà la Redenzione, ma ora è Lei la prima, dopo Dio, del Mondo invisibile e visibile e nessuna creatura potrà mai eguagliarla.

Tremenda realtà

Satana è persona vera, viva e reale, potente e malvagia, corrotta, capace solo di male, anzi di tutto il male entrato nel mondo per colpa di lui.

Satana è una tremenda realtà con la quale volenti o nolenti dobbiamo fare i conti.

Satana è il sadico per eccellenza: non condizionato dal tempo e dallo spazio può operare contemporaneamente in diversi luoghi.

Dalla sua ribellione a Dio non ha mai cessato per un istante di ordire congiure, crimini, nefandezze di ogni specie.

Satana è sempre in agguato, pronto a tendere lacci alle anime incaute ed imprudenti per farle sue vittime.

Vi sono sulla terra non migliaia, ma milioni di persone che soffrono fisicamente, moralmente e spiritualmente per colpa di Lui. Vi sono alcune persone nei manicomi non per vera malattia ma per colpa di lui, che ha saputo camuffare la sua presenza in modo da portare all'avvilimento e alla disperazione.

Tiene il mondo sotto la sua odiosa tirannia e il mondo stupidamente non gli crede.

Quello che si è detto di Satana, lo si dica per le innumerevoli schiere dei suoi seguaci: un numero impressionante.

Lotta al peccato

Redimere vuol dire ricomprare dalla schiavitù, cioè liberare le anime da questa odiosa e perversa tirannia.

Io, Gesú, mi sono fatto Carne per questo, per questo rinnovo il Mistero della Croce nel Mistero della santa Messa; perpetuo la mia presenza nel mondo, nei Santi Tabernacoli, mistero d'infinita umiltà.

Satana è sconfinata superbia. Io, Gesú, sono infinita umiltà.

Ora che Vescovi, sacerdoti e fedeli non capiscano che lo scopo fondamentale della loro vocazione è liberare le anime dagli assalti delle potenze dell'Inferno, ossia dei demoni, è veramente paradossale. Che abbiano camuffato la loro pastorale di mille attività e iniziative che però non approdano allo scopo, è talmente evidente che il non ammetterlo è cecità completa. Ma Vescovi e sacerdoti vedono o non vedono il loro fallimento? Non sentono il bisogno di ricercare le cause della loro fallimentare pastorale?

Non emerge chiarissimo dalla Rivelazione lo scopo della Redenzione, che è lotta a Satana e al peccato?

Ma non vedono Vescovi e sacerdoti che ogni attività, se non è inserita in questa lotta, è sterile come inutili diventano i rami che non sono più inseriti nel tronco?

Guardare a Gesù

Ho detto già chiaramente le sorti di un esercito i cui capi, ufficiali e gregari non credono al nemico, alla sua potenza, alla sua astuzia. Questa è la situazione della Chiesa oggi.

Non si arriverà mai a vedere, ad ammettere la tragica situazione della Chiesa se non si guarderà a Me, Figlio di Dio e alla Madre mia santissima.

Con l'umiltà, con la povertà e con la preghiera noi abbiamo affrontato il Nemico.

Adesso è l'ora del mio Corpo Mistico: o si imbocca la sola strada giusta - e lo sono la Via! - o la valanga vi disperderà!

Ti benedico, figlio, e non temere. La verità di nulla deve temere.


16 luglio 1976
 
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TotusTuus
view post Posted on 2/8/2006, 08:19     +1   -1




INTENZIONI UNIVERSALI



Sono Padre Pio.

Figlio, mi è noto il tuo desiderio di una comunione più viva e più intensa con tutto il Corpo Mistico.

Vi arriverai mettendo in pratica il tuo proposito di rinunciare all'elemosina della Santa Messa. Così potrai compiere il Santo Sacrificio immune da qualsfasi interesse materiale. Sarai libero di applicare non costretto dalle richieste degli altri, che non di rado legano al Santo Sacrificio intenzioni ben povere e ben lontane dalle ragioni per cui Gesú continua ad immolarsi.

Tu applicherai la Santa Messa per la conversione dei peccatori, per le anime del Purgatorio, o per altre intenzioni similari che siano sempre un atto d'amore verso Dio e verso il prossimo.

Non ti preoccupare per nulla della questione materiale.

Lui ti ripagherà abbondantemente nel modo che Lui vorrà.

Fermento spirituale

Figlio, anche con questo mezzo approfondirai la comunione con Lui, Gesú e

- con la Chiesa Purgante (e la ragione è evidente),

- con la Chiesa Trionfante, che vedrà in te un amore più puro, una generosità e una fede più vicina a quella perfezione a lei cara.

- Avrai una comunione più intima e piú intensa con tutta la Chiesa Militante.

In particolare, sarai piú unito con le anime vittime. Esse rinunciano nella vita terrena a molto, molto di più che all'equivalente di un'elemosina per una Santa Messa, e si immolano per quei peccatori per i quali certi sacerdoti non pregano se non dietro compenso.

Figlio, il tuo proposito, se attuato con pronta fermezza, sarà ragione di un fermento spirituale in tutto il Corpo Mistico. Avrai grande aiuto dai Santi del Paradiso. Non ti dico ciò che faranno per te le anime del Purgatorio. Sarai in una comunione più perfetta con le anime vittime. Il Santo Sacrificio, immune da parte tua da ogni umano interesse, salirà al Padre più gradito. La Santa Messa sarà inoltre vincolo di una tua maggior unione con Gesú nell'offerta di Sè e anche di te al Padre.

Coraggio, figlio! Sarà per te un balzo in avanti.

Corrispondenza coraggiosa

Figlio, non ti nascondo poi, come in precedenza ti dissi, che, nel tuo viaggio a... e dopo, non sono mancate le ombre e le incorrispondenze da parte di tutti.

Nella vita spirituale ha grande importanza una particolare sensibilità per captare gli impulsi della Grazia, che non bisogna mai lasciar cadere nel vuoto pena un regresso pericoloso. Una caduta anche leggera può avere serie conseguenze per il corpo non meno che per l'anima.

Continua a chiedere a Dio, con opportuna e anche inopportuna insistenza, il dono di una corrispondenza sensibile, immediata, generosa, coraggiosa.

Avanti nell'eroica ascesa verso la cima! Se la croce è pesante, guarda a Gesù che ti precede.

Guardalo bene, figlio...

Vedilo incoronato di spine, lacerato, dissanguato, esausto.

Cade una, due, tre volte; il sudore intriso di sangue e di polvere gli copre il volto in una espressione di infinita sofferenza. Non dimenticare le sue parole, da molti conosciute ma non comprese: « Se vuoi venire dietro di Me, prendi la tua croce e seguimi ».


16 luglio 1976, Festa della Madonna del Carmine
 
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TotusTuus
view post Posted on 3/8/2006, 08:45     +1   -1




IL MIO VANGELO



Molti sono i cristiani e i sacerdoti che, anzichè attingere direttamente dal mio Vangelo e dissetarsi alle acque pure e limpide della mia Parola - la mia è Parola di vita, è Parola eterna come eterno sono Io, è Parola che non muta perchè vera e la verità è immutabile come immutabile Io sono - preferiscono attingere a rivoli inquinati. Così facendo, danno luogo nell'intimo del loro animo ad una erosione che li porta lontani dalla fede, verso lo sfacelo interiore del loro cuore.

I fedeli sono responsabili, ma i consacrati lo sono non solo personalmente, ma anche per tutte quelle anime da loro contagiate e che, nel piano della Provvidenza, essi dovevano guidare verso la perfezione cristiana.

Questi vocati non hanno voluto convincersi che un tesoro di inestimabile valore spirituale era a loro disposizione, un tesoro inequiparabile di potenza divina: il mio Vangelo!

Perchè questo?

Hanno ceduto alla tentazione del Maligno, ai ripetuti assalti dell'antico Serpente, e si sono lasciati prendere al laccio da cui raramente poi riescono a svincolarsi.

Si tratta di anime

È uno dei tanti aspetti negativi della Pastorale moderna: l'infestazione di libri, giornali, riviste spiranti veleno dalle loro pagine. Molti sacerdoti ne hanno assorbito l'alimento inquinato che ora ammanniscono alle anime.

La responsabilità è gravissima. Il male sta diventando cronico ed è già molto avanzato; è una lebbra diffusa e contagiosa.

Questi cristiani, questi miei ministri ignorano che le forze dell'inferno, come onde di un mare sempre in tempesta, non si scoraggiano mai; vanno e ritornano come le onde che si infrangono contro le scogliere?

Questi miei sacerdoti ignorano la nobiltà della loro vocazione, pegno di amore e di -predilezione? Ignorano la responsabilità connessa con la loro vocazione?

Si tratta di anime! E' in gioco o la loro salvezza eterna o la loro perdizione irreparabile.

Questione di giustizia

Tu pensi, figlio mio, che essi mi riterranno intransigente.

Dillo ai miei sacerdoti che non è così.

Non si tratta di intransigenza mia bensì di anarchia esistente nella mia Chiesa. Ciò che a voi ordinariamente sarebbe doveroso compiere con amore, in tempi di crisi interiore viene considerato peso intollerabile.

Del resto, figlio mio, se i miei ministri meditassero il Vangelo, avrebbero imparato una parabola importante, quella dei talenti.

Chi ne riceve cinque, deve rispondere restituendone dieci; chi ne riceve due, deve rispondere restituendone quattro. Guai a coloro che non fanno fruttare i talenti ricevuti!

Ma quale sarà la sorte di coloro che si sono serviti dei talenti avuti non per coltivare la vigna, ma per devastarla con danni ingenti, molto superiori al capitale ricevuto?

Non intransigenza quindi, ma questione di giustizia. Ed Io, Dio, sono giusto, sono la Giustizia perfetta.

Non pensano molti miei sacerdoti al male non valutabile recato alle anime nella pessima amministrazione dei miei Sacramenti, negli insegnamenti velenosi impartiti nelle scuole, nei cattivi esempi dati ad ogni piè sospinto?

È terribile! Non riflettono, non meditano la mia Parola, che è Parola di Vita.

Figlio mio, quale aberrante oscurità, e quale colpevolezza!

Ti benedico, figlio. Prega e ripara.


17 luglio 1976
 
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TotusTuus
view post Posted on 19/8/2006, 06:25     +1   -1




LODEVOLE RINUNCIA



Fratello, sono l'Arcangelo Gabriele.

Già tu sei a conoscenza di quello che io sono per te per Volontà divina, ma anche per libera volontà mia, perchè non vi è nè vi potrà essere mai contrasto nella Patria Celeste.

Sono contento, fratello, che tu mi abbia desiderato e chiamato.

Sono contento per questo nostro incontro che attendevo.

Voi, militanti sulla terra, avete consacrato questo mese di Luglio al culto del preziosissimo Sangue, effuso dal Verbo fatto Carne per la remissione dei vostri peccati, per la vostra riconciliazione con Dio e tra di voi.

Ma il Maligno ha avvolto l'umanità di grandi tenebre per cui non si vede più.

Fratello, per squarciare le tenebre cosa ottima è il tuo proposito di rinunciare ad ogni remunerazione per la celebrazione della Santa Messa e di non celebrare la Santa Messa se non per le ragioni per cui Gesù, il Redentore, ha effuso il Suo Sangue!

In questo modo ti uniformerai meglio alle intenzioni di Gesú nella offerta che fa di Se stesso al Padre.

Aprirà gli occhi

Capisci, fratello, che vuol dire questo?

Vuol dire testimoniare a Gesù di aver capito il perchè della effusione continua del Suo preziosissimo Sangue. Vuol dire aggiungere un motivo, certamente non secondario, per rendere più stretta, più profonda, piú efficace l'unione con Lui. Sarà uno di quei motivi che dall'unione ti porteranno alla vera Comunione con la Vittima Immacolata e Santa.

Vedrai, fratello, quanto fecondo di bene sarà questo tuo proposito! Libererai la Santa Messa da uno di quei fili che trattiene l'anima dal librarsi, spoglia di umani interessi, verso il Creatore, il Redentore e Santificatore.

La strada che stai per intraprendere sarà ricchissima di frutti. Non cedere a nessuna seduzione: Dio è infinitamente ricco!

Tra le tue quotidiane vicissitudini, un raggio d'oro è sceso sopra di te; non permettere che si dissolva nel nulla.

Io, Gabriele, ti sono vicino. Per te intercedo, su di te vigilo, con te prego. Sì, fratello, ti sarà di conforto e di aiuto il sapere che Gabriele, l'Arcangelo che fu incaricato di compiere la Grande Ambasciata, prega Dio Uno e Trino e la Madre per te. Ricordalo, fratello, le nostre preghiere saranno più unite e quindi maggiormente gradite.

Fratello, tutto ciò che, nel presente messaggio, ti ho confidato ha scatenato la rabbia del regno delle tenebre. Non poteva essere altrimenti; perchè esso dovrà segnare non poche sconfitte.

Convinciti che il tuo proposito è cosa grande. Se poi il tuo Direttore Spirituale vorrà inserire nel terzo libro questo mio messaggio, allora sarà l'inizio di una lenta ma importante riforma che aprirà tanti occhi, ora chiusi, alla luce.

A risentirci presto, fratello. Sono l'Arcangelo Gabriele.


19 luglio 1976
 
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TotusTuus
view post Posted on 20/8/2006, 07:32     +1   -1




L'UNICO DESIDERIO



Siamo anime della Chiesa purgante, in attesa del nostro incontro con l'eterno divin Giudice. Siamo anime che non hanno altri interessi, al di fuori del solo grande interesse: vedere Lui, Uno e Trino.

Siamo anime che attendiamo il conforto dell'aiuto fraterno che affretti la nostra liberazione. Riteniamo superfluo tentare di farvi comprendere la nostra pena.

Se una immagine può servire a darvene una idea, allora vi diciamo: provate ad immaginare un uomo che arde tra le fiamme ed il desiderio che ha di uscire per immergersi in acque fresche e limpide.

È una scialba idea che può farvi capire il desiderio ardente di por fine alla tormentata attesa che ci impedisce di unirci al solo, unico Bene per cui siamo state create.

Sulla terra, distratti come siete di continuo da mille interessi, influenzati dai sensi e distolti da tante esigenze della vita materiale, voi non potete capire noi, anime purganti. Siamo bruciate dalla sola necessità, dalla sola aspirazione, dall'unico e immutabile desiderio: ricongiungerci con Colui che è Causa e Fine della nostra esistenza. Non potete capire noi, perchè vediamo in modo diverso da voi.

Fratello sacerdote, Don O., tu sai che nulla possiamo fare per noi stesse; sai bene però che possiamo per voi, ancora militanti sulla terra, pregare e ottenere.

Questo avviene per un ammirabile disegno della Provvidenza che ha voluto circolante in tutta la Chiesa, quale Corpo Mistico, l'amore intercorrente tra Gesú e le membra fra di loro.

Fiamma vivissima

Ora considera, che se tu ti impegnerai a celebrare il Santo Sacrificio per il solo fine per cui Lui, il Verbo fatto Carne, lo ha compiuto sul Calvario e lo continua, per mezzo vostro, sugli altari e cioè per la remissione dei peccati e delle pene dovute per i peccati, fratello nostro, tu puoi capire quali fermenti di riconoscenza e gratitudine solleverai in noi.

Noi ci sentiremo obbligate nei tuoi riguardi, intercederemo senza posa; offriremo di continuo la nostra sofferenza (potremmo dirlo martirio) per te e per le tue necessità spirituali, per esserti a fianco nella dura lotta contro le forze dell'Inferno.

Sarà, fratello, come se la fiammella che attualmente arde in voi e in noi improvvisamente si tramutasse in grande e vivissima fiamma.

Sarà un aumento di calore, di dolore e di amore che ci unirà a Lui e tra di noi. « Caritas Christi urget nos ».

Fratello sacerdote e ministro di Dio, perché mai non rendiamo operanti questi misteri di grazia e di amore, latenti in noi e in voi? Perché non facciamo scattare la molla da entrambe le parti per abbreviare in noi la pena dovuta alle nostre colpe e in voi far scaturire una fonte di tante grazie insospettate ma reali?

Fratello Don O., noi ti aspettiamo con ansia che, esauriti i tuoi impegni, il tuo proposito diventi realtà concreta per tutto il Corpo Mistico.

Ti ringraziamo per il ricordo quotidiano in attesa che rapporti più efficaci tra noi e te abbiano a rendere più fecondo il Dogma della Comunione dei Santi.

Fratello, l'esperienza ti confermerà la verità di questo messaggio e vorremmo che molti sacerdoti ne venissero a conoscenza. Siamo Anime purganti.


20 luglio 1976
 
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TotusTuus
view post Posted on 1/9/2006, 17:43     +1   -1




SE POTESTE VEDERE



Don O., sono Z.

Quante cose vorrei dire! Dopo il nostro ultimo incontro dinnanzi a Lui, nella Parrocchiale di C., pochi giorni di degenza all'ospedale, poi subito il Paradiso.

Non ho conosciuto la terribile attesa del Purgatorio. Ora sono felice per sempre; sono eternamente grata a Dio per il dono della vita, per quelle tribolazioni che accompagnarono la mia esistenza, misura del mio amore per Lui.

Don O., sono fra quelle anime che qui pregano per lei, e sono tante.

Coraggio!

Per lei ancora militante sulla terra, quando la sofferenza incalza, il tempo sembra lento, tanto lento come se si fosse fermato. Qui invece, fuori del tempo, vediamo come il tempo corra veloce, mettendo rapidamente fine ad ogni cosa.

Se voi poteste vedere ciò che noi vediamo, certo di atei non ne esisterebbero più, ma in questo caso cesserebbe la prova della fede, rendendo sterili tutte le vostre azioni.

Dio, infinitamente Sapiente, ha fatto bene tutte le cose e tutte le dispone e dirige al proprio fine.

Bisogna dare

Don O., lei che fu mio confessore occupa un posto particolare nel mio animo. Conosco i doni di grazia di cui Gesù l'ha arricchito.

Mi permetto di dire però che bisogna essere sensibilissimi nell'intuire che i suddetti doni sono prima di tutto ad majorem Dei gloriam; secondariamente che, come il sacerdote non appartiene a se stesso ma alla Chiesa, così anche i doni da Lui elargiti non sono ad personam ma propter comunitatem.

Quindi, Don O., quando l'uso di questi doni viene richiesto per la gloria di Dio ed il bene delle anime, bisogna dare, dare fino all'annientamento.

Il Padre ha dato il Cristo, Suo Unigenito Figlio, per l'umanità e Gesù consumerà se stesso in olocausto per la gloria del Padre e la salvezza delle anime.

Don O., tutto ciò che lei ha avuto come uomo e come sacerdote lo deve offrire, sull'esempio luminoso del divino Maestro, in olocausto per la gloria di Dio e per la salvezza di tante anime.

Lei, Don O., quotidianamente chiede anime. Viene da Gesú questa sete ardente ed inestinguibile. È da Lui il modo, veramente prodigioso, per salvare anime.

Per lei che cosa resta?

Una cosa resta: la corrispondenza a tutto ciò che le vien chiesto. È la chiave della santificazione e dell'arricchimento del suo animo. Avanti, e a risentirci ancora presto. Z.


21 luglio 1976
 
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TotusTuus
view post Posted on 9/9/2006, 09:03     +1   -1




INESTIMABILE TESORO



Sono Padre R.

Una sola volta ci siamo incontrati nella vita. La morte che portò fine alla vita terrena ha dischiuso alla mia anima la vera vita di cui Lui, Uno e Trino, ci fa partecipi nella misura con cui in terra lo abbiamo creduto, sperato, amato e servito. Don O., so che altri ti hanno detto l'impossibilità per voi di capire ciò che è il Paradiso: è la verità, perciò io non tenterò l'impossibile.

Vi basti il sapere che anche la più fertile immaginazione non potrà mai raffigurarsi anche in modo approssimativo la realtà che supera ogni vostra capacità di intendere.

Piuttosto, Don O., ritorno su di un argomento più accessibile in teoria, più difficile da vivere in pratica: il Dogma della Comunione dei Santi.

La Sapienza Increata ha provveduto a ricordarci, inserendolo nel Credo, questo grande Dogma cosí incompreso con grande danno dei militanti sulla lerra e dei sofferenti in Purgatorio.

Questo Dogma non basta infatti accettarlo teoricamente. Solo se è tradotto nella pratica quotidiana della vostra vita, ha possibilità di incrementare non solo la vostra vita personale, ma tutta la vita comunitaria della Chiesa.

Pensate che il vostro contributo di quotidiano suffragio si tramuta in una pioggia di grazie e stringe rapporti di amore, quindi di maggior unione, tra voi e le anime del Purgatorio.

Pensate a ciò che possiamo noi che viviamo in Dio e di Dio, se voi ricorrerete a noi, mettendoci nella condizione di potervi aiutare.

Il Dogma della Comunione dei Santi è paragonabile ad un grande inestimabile tesoro a cui solo pochissimi attingono. I piú non vanno oltre ad un comune e scialbo atto di fede.

Fecondo apostolato

Don O., sono convinto che il propagandare la necessità di conoscere e vivere più profondamente il Dogma della Comunione dei Santi equivalga ad un ottimo e fecondo apostolato. Solo se i figli di Dio, delle tre Chiese trionfante, militante e purgante vivono in una comune volontà di conoscersi, amarsi e aiutarsi, possono rendere più forte la compagine del Corpo Mistico, in particolare contro le forze del male.

Don O., il male dilaga, l'anemia spirituale si acuisce.

Satana ha trovato amici e collaboratori nell'ordire congiure, nel preparare il suo disperato assalto contro la Chiesa. Ora sta minando con la dinamite dell'odio l'Italia e l'Europa.

Pregare, riparare, fare penitenza, sono le sole cose che veramente servono a scoraggiare il Nemico. Se gli inviti della Vergine Santissima, a più riprese fatti per rendervi edotti del grave pericolo incombente sulla umanità e sulla Chiesa, fossero stati fedelmente accolti, tutto sarebbe stato evitato. Non temere e non curarti dei giudizi altrui: parla chiaramente, richiama le anime alla realtà perduta di vista.

Gli uomini hanno perduto il senno. Se non ti ascolteranno, sarà peggio per loro.

È vero ciò che dice Gesù, che verrà un giorno che gli abitanti di Ninive si alzeranno in giudizio per accusare questa generazione, incredula, pagana e purtroppo empia ».

Ti benedico, Don O. Padre R.


23 luglio 1976
 
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TotusTuus
view post Posted on 13/9/2006, 10:50     +1   -1




NON SONO PASSIVO



Scrivi, figlio mio.

La Fede deve essere tradotta nella vita quotidiana. Vi sono molti che credono astrattamente, ma non operano in conformità della loro vita quotidiana. La Fede deve permeare la vostra azione, tutte le vostre azioni: allora diventa pratica.

La Fede senza le opere è vana e le opere senza la Fede non valgono.

Senza la Fede non valgono non solo le opere, ma anche le parole che in continuazione pronunciate. Figlio, vuoi essere uno strumento valido nelle mie mani?

Io voglio che tu sia uno strumento nelle mie mani, perciò tale ti devi sentire e come tale devi operare e parlare.

Devi credere che sono in te; sono in te non passivo ma molto attivo.

La Fede diventa limpida e cristallina, se sei coerente sempre.

- Gesù, ma non vi è pericolo che io sbagli?

- No, se tu fermàmente crederai che sono Io in te a vivere e pensare, a parlare e operare, ad amare e sperare... Ti benedico, figlio mio.


3 settembre 1976
 
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TotusTuus
view post Posted on 19/9/2006, 10:54     +1   -1




VITA POVERA



Don O., sono Don A.,

sono il sacerdote, che pur potendo vivere agiatamente, senza problemi economici per i beni di cui la mia famiglia disponeva, preferii la vita semplice e povera sulla imitazione del divino Maestro. Ho seguito le sue parole di vita, i suoi esempi luminosi di povertà, di umiltà, di obbedienza.

Amai « toto corde » il Sommo Sacerdote e amai il Sacerdozio. Pregai e soffrii per le vocazioni sacerdotali, zelai la salvezza delle anime, fondai l'Opera R. che per la terra fu un fallimento, per il Cielo fu un trionfo. Questo ti dica, Don O., come il giudizio degli uomini raramente combacia con il giudizio di Dio.

Rispondono con fede?

Don O., quanti sono i sacerdoti che, animati di santo ardore e coerenti alla vocazione ricevuta, rispondono con fede ai richiami forti del divino Maestro e della Madre comune, della Madre della Chiesa?

Don O., quale visione hanno la maggioranza dei sacerdoti, di Cristo Figlio di Dio, presente nel Mistero dell'Amore e della Fede in un prodigio infinito di umiltà?

Don O., non si accorgono che camminano sull'orlo di uno spaventoso precipizio, con a fianco il Maligno che, astuto ed insidioso, li segue per perderli eternamente?

Don O., come è possibile tanta oscurità negli stessi Pastori della Chiesa, molti dei quali hanno come problema della loro pastorale la salvaguardia del loro prestigio personale?

E come è possibile che non avvertano la sterilità del loro operato, terribile conferma di un fallimento la cui evidenza non può sfuggire a nessuno?

Come è possibile persistere in un atteggiamento presuntuoso che offende Dio, offusca la Chiesa e ne storpia la fisionomia impressa in lei dal suo divino Fondatore? Può ancora il Signore Iddio permettere tanto abominio che avvilisce e deturpa la Chiesa, uscita dal suo Cuore misericordioso?

Don O., la Chiesa non ha bisogno di diplomatici astuti, la Chiesa non ha bisogno di governatori orgogliosi, la Chiesa ha bisogno di Pastori santi che alla paternità sappiano unire una saggia fermezza, onde mettere fine allo stato di anarchia che tuttora avvilisce la Chiesa.

Non devono ignorare che Satana, il Principe delle tenebre, il fomentatore di scandali, di eresie e di scismi non si arresta mai. Satana ha forti e potenti alleati nelle logge massoniche, nei partiti atei e anche non atei.

Sappiano i Pastori di anime che, mentre si trastullano con fronzoli gelosi del loro prestigio, Satana sradica, devasta e distrugge la vigna del Signore, precipita anime all'Inferno e ride della insipienza dei suoi nemici, perché nulla fanno di efficace per contrastarlo.

Un loro dovere

Il divin Maestro, Fondatore e Capo della Chiesa, guariva gli infermi, cacciava i demoni.

Che cosa è che fa ignorare ai Vescovi questo loro dovere?

Che cosa li induce ad ignorare le parole divine su questa delicata materia?

Che cosa oscura a tal punto la loro mente ed i loro occhi dal non vedere il numero stragrande non solo di anime ma anche di corpi invasi, soggiogati da Satana? Quante persone, di ogni sesso età e condizione sociale, sono da lui influenzate e tormentate nell'anima e nel corpo!

Chi autorizza i Vescovi, non solo a non esercitare questo fondamentale Ministero, ma perfino a proibirlo ai sacerdoti a cui hanno conferito l'Ordine dell'Esorcistato?

Rispondano i Vescovi a questi interrogativi! Non vedono i Vescovi le piaghe di cui soffre il Corpo Mistico del Signore?

Perchè il loro immobilismo su tanti problemi che richiedono soluzioni energiche, urgenti, improrogabili?

Non avvertono i preannunci dell'ora tremenda che si avvicina, ignorano i richiami accorati della Madre...

Don O., coraggio! La strada ti è nota.

Non ti faccia paura la sofferenza, non ti spaventino i demoni. Ti benedico. Don A.


8 settembre 1976
 
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TotusTuus
view post Posted on 19/9/2006, 22:44     +1   -1




SONO L'ADDOLORATA



Scrivi, figlio:

Sono la Madre di Gesù e la Madre vostra.

Sono l'Addolorata, non mai tanto Addolorata come in questa ora gravissima per la Chiesa, letteralmente presa d'assalto dai suoi nemici invisibili, i demoni e dai loro alleati fatti numerosissimi.

Nell'ombra si congiura contro il mio Figlio e contro il suo Vicario in terra, il Papa.

I nemici del Figlio mio e della sua Chiesa si sono bene divisi i compiti. Con astuta strategia operano in luoghi diversi e nei tempi stabiliti, per sferrare quello che essi stimano l'ultimo attacco decisivo secondo i loro perfidi piani e le loro speranze. Ho parlato di ora gravissima per la Chiesa e per l'umanità e tale è.

Figlio, ho detto che sono l'Addolorata e come potrei non esserlo?

I miei interventi per sventare i piani delle potenze dell'inferno sono stati moltissimi. Molte le apparizioni mie ad anime prescelte in ogni nazione cristiana, molti i miei messaggi trasmessi ai popoli mediante anime preparate a questa mansione.

La rispondenza a questi materni richiami non è stata quella desiderata. Purtroppo gli uomini hanno indurito il loro cuore alle cose di Dio, all'amore di Dio e così molte anime si perdono.

Figlio, la Madre di Gesù e Madre Vostra non può rimanere insensibile alla desolazione della Chiesa; non sarei Madre se fossi insensibile.

Figlio, a te è stato concesso di intravvedere la cecità di non pochi Pastori e sacerdoti. Sai così quanto sia tremendo, per chi vede, constatare la cecità di chi non vede. Non vedono perchè incautamente si sono lasciati avvincere dalle astuzie ed oscure trame dell'inferno.

Figlio, ti è stato detto che la frana è in atto.

Una ora bellissima

E' realtà triste e terribile che molti si rifiutano di credere. Ciò non toglie che l'azione di questa frana, che inesorabilmente continua la sua erosione, avvicini paurosamente l'ora della purificazione. In quell'ora nessuno potrà dire che la Madre non abbia fatto tutto quello che a Lei, Regina del Cielo e della terra, è stato dato di fare.

L'ora voluta da Satana e dagli uomini di cattiva volontà sarà terribile, figlio. Ma la Misericordia infinita del Figlio mio ne farà anche un'ora bellissima perchè segnerà l'avvento del regno di Dio sulla terra. La sconfitta di Satana e delle sue legioni segnerà la fine delle follie dell'orgoglio umano. L'ateismo, arma formidabile di Satana, sarà cancellato dalla faccia della terra. Se moltissimi periranno materialmente e spiritualmente, sarà solo perchè lo avranno voluto.

Figlio: Rosario, Rosario, Rosario!

Io, Regina delle Vittorie, proteggerò tutti coloro che, sensibili ai miei richiami, mi avranno invocata con la preghiera a Me cara nella intimità del focolare domestico, e che avranno in qualsiasi modo divulgata la devozione, l'amore al Rosario. Proteggerò anche coloro che non si vergogneranno di recitarlo in pubblico, impartendo ai tiepidi e ai deboli un esempio di coraggiosa pietà cristiana.

Io vigilerò, nel momento della prova, sulle famiglie e sulle persone che mi sono rimaste fedeli.

Figlio, propagandare il Rosario vuol dire zelare ardentemente la Gloria di Dio e la salvezza delle anime.

Vedrete un giorno la potenza e l'efficacia di questa preghiera, ne vedrete i frutti meravigliosi nella Casa del Padre.

Figlio, ti benedico e questa benedizione la voglio estesa a tutti i miei devoti e a tutti coloro che zelano il santo Rosario.


9 settembre 1976
 
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TotusTuus
view post Posted on 20/9/2006, 08:04     +1   -1




UNA GRANDE MISSIONE



Scrivi:

Sono Don S.,

Anch'io sono desideroso di unirmi al coro dei tuoi amici in Cielo che già ti hanno parlato e di altri che ti parleranno.

Voi, pellegrini sulla terra, state vivendo un'ora grave e siete alla vigilia di non meno gravi avvenimenti determinanti il futuro dell'umanità. Ma, come tu stesso puoi constatare, sono pochissimi che si rendono ragione della grave crisi di cui soffre l'umanità di questo secolo miscredente.

Questo ateismo, questa concezione materialistica della vita ha incrinato i rapporti tra Cielo e terra. L'umanità intera è soggiogata e tormentata dal suo peggiore Nemico: da Satana e dalle sue schiere.

Quello che aggrava tremendamente la situazione è che l'umanità, chiudendo gli occhi alla luce delle Verità Eterne, rifiutando Dio e la Sua Legge, si sia decisamente schierata dalla parte dei nemici di Dio e dei nemici suoi. Questo è il colmo della stoltezza e della insipienza umana!

L'umanità dovrebbe combattere i nemici suoi sotto l'egida della Chiesa e dei Pastori delle anime; ma gli stessi Pastori non hanno in genere coscienza della situazione che li attanaglia e li paralizza, per cui non reagiscono energicamente e con la prontezza dovuta.

Don O., non lasciarti intimorire, ascolta la Voce di Lui; Gesú ti ha scelto per una grande missione. Ringrazialo!

Il Nemico fa di tutto per avvilirti, per stancarti e per abbatterti.

Non cedere!

Il suo ruggito può farti sussultare, ma tu usa abbondantemente e bene i mezzi che Gesù ti ha posto nelle mani. Dovrai patire sì, ma la tua sofferenza è lievito per te, per tante anime e per tanti consacrati.

Mistero di amore

Lasciati docilmente condurre; al momento giusto saprà Lui provvedere.

Don O., ove è Gesù, il Nemico di Lui e tuo non può starci. E in te è Gesú. La sua azione di disturbo perciò, è chiaro, ti viene solo dall'esterno.

Gesù non impedisce questa azione, perchè la sa trasformare in fermenti di vita.

Ti serva ancora l'analogia fra quanto avviene nel mondo della materia e in quello dello spirito.

Da un corpo in putrefazione possono uscire germi di vita per una provvidenziale legge di natura. Dall'azione di Satana e dei suoi satelliti, creature in perenne putrefazione spirituale, escono germi meravigliosi di vita, in virtù della Sapienza e Potenza Divina.

Questo continuo miracolo la Provvidenza Divina lo opera quando trova anime ben disposte a collaborare per la salvezza propria e altrui.

Don O., cerca di approfondire questo mistero di amore di Dio, Uno e Trino, per i suoi figli, per i suoi redenti, per i coerenti alla loro dignità sacerdotale, che operano realmente per l'attuazione della Volontà Divina.

Don O., l'insistenza con cui noi, amici vostri, veniamo a voi per diradare la nebbia che vi circonda, per aiutarvi in virtù della Comunione dei Santi, deve essere bene intesa. È l'amore nostro che ci sprona a farvi meglio comprendere il grande Mistero d'Amore che è Dio.

Nulla è comprensibile senza di Lui somma ed eterna Verità.

In un recente messaggio ti è stato detto di non aver paura di dover soffrire per amore della giustizia e della verità.

Quando poi per volere Divino ti è stato comunicato come la luce viene fatta affluire a tante anime tramite te « piccola penna spuntata », strumento nelle mani di Dio di salvezza e di corredenzione di anime, devi trarne motivo non solo di gioia ma anche di gratitudine: « Beati coloro che soffriranno per amore ». (...)

Ti benedico, e per te continuerò a intercedere presso Colei che tutto può.

Don S.
 
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44 replies since 29/6/2006, 08:42   1120 views
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