Ecclesia Dei. Cattolici Apostolici Romani

LIBERACI DAL MALIGNO, Confidenze di Gesù a un Sacerdote

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TotusTuus
view post Posted on 13/7/2006, 08:57     +1   -1




IL DOPPIO GIOCO



Scrivi, figlio mio:

Vi sono strutture non essenziali, vi è dispersione di ricchezze rubate ai poveri. Ciò causa la paralisi che immobilizza un colossale insieme di opere che non servono più, almeno cosí come oggi sono strutturate.

Figlio, non avere timore. Ti ho sempre detto che la verità fa parte essenziale della carità e non è per il gusto di mettere in evidenza miserie di ogni genere che ti dico la ragione del fallimento delle strutture della pastorale odierna.

In tutto questo non si sa vedere il doppio gioco di Satana, che opera incontrastato dall'esterno e dall'interno della Chiesa.

- Dall'esterno: chi non vede i suoi strumenti è cieco: Il comunismo, incarnazione di Satana, ed il capitalismo massonico. Infatti anche la borghesia è spaventosamente incrinata dal radicalismo massonico, forte per i suoi legami internazionali. Sono armi con cui Satana senza sosta cerca di sgretolare la Chiesa, e non si può negare che, attraverso tale apparato, in parte ci sia riuscito.

- Dall'interno: Satana sta provocando una tremenda e mai così universalizzata crisi di fede nel clero. Le conseguenze sono evidentissime. Si serve del progresso, della tecnologia moderna, tutta o quasi al servizio di Satana, del mondo suo alleato e delle vostre passioni. La concupiscenza dello spirito, cioè la superbia, gravissimo peccato della Chiesa del vostro tempo, e la concupiscenza della carne hanno avulso dal Corpo di Cristo molte membra destinate al servizio del bene comune, Sacerdoti e anime consacrate.

Queste manovre sono degne di chi fu il piú bello ed il piú potente di tutti, dopo Dio, e che potente è ancora. Lo dimostra la mole gigantesca di male che opera in seno alla Chiesa e all'intera comunità umana.

Peccato di accidia

Di fronte a questo formidabile nemico Io, il vostro Dio, per liberarvi da lui, con umiltà infinita mi sono fatto uomo immolando Me stesso sulla Croce.

Ora però condiziono la vostra salvezza alla vostra adesione e cooperazione al Mistero della Redenzione.

Io voglio una libera e attiva partecipazione da parte di tutti i battezzati, non un passivo consenso, come invece oggi erroneamente è concepito il Cristianesimo da parte di tanti cristiani. Qui vi è un vuoto spaventoso, dato dall'abulía anemica di tanti cristiani, così gravemente ammalati da far temere della loro guarigione.

Questa inappetenza delle cose divine, questa atrofia della vita soprannaturale è peccato di accidia. I Cristiani, che dovrebbero essere vibranti di vita, assetati di luce e di verità, si sono ridotti in tale stato da assomigliare a rantolanti esseri smarriti. Sono senza forza e senza energia sia per colpa loro, sia per colpa di altri.

Il principe delle tenebre, mentre ha intossicato la Chiesa, spogliandola in molti suoi membri della vitalità soprannaturale, mantiene ben vive le forze sue, provviste di odio tale che, quando esploderà, si vedranno cose mai conosciute per l'umanità per gravità e per estensione.

Sciupano tempo

A chi va imputato tale stato di cose? A coloro che hanno spalancato le porte al nemico, a coloro che al nemico neppure credono, a coloro che gli hanno permesso un'infiltrazione logorante: va imputato a coloro che ancora oggi sciupano tempo ed energie proprie ed altrui che non potranno mai migliorare una situazione che bisogna avere il coraggio di denunciare come gravissima.

Questa situazione va imputata infine a coloro che, nonostante l'apparato burocratico e tutte le bardature, ancora non trovano la via giusta, la sola via per ridare ossigeno alla mia Chiesa che agonizza. Sí, figlio mio, ammettere questa agonia indurrebbe a fare una retromarcia così energica da impressionare salutarmente chiunque.

Ecco come hanno permesso alle forze del male di ridurre il mio Corpo Mistico!

La Chiesa non perirà

La mia Chiesa dovrebbe essere formata da un immenso esercito di valorosi figli di Dio, da arditi e coraggiosi miei soldati, vigilanti e attivi. Tutti carichi di entusiasmo, tutti e non solo una piccola élite, armati spiritualmente e corazzati sarebbero invincibili, perchè Io, affinchè siano tali, ho dato loro tutto il necessario.

La mia Chiesa non perirà! Io la rigenererò nel dolore, come nel dolore, nell'umiliazione e nel sangue lo ho operato il Mistero della salvezza.

Il mio Corpo Mistico spargerà il suo sangue; Io, Capo di esso, ho sparso il mio, e la Chiesa, dopo il duemila, rigenerata e fatta nuova, risalirà il cammino, Madre e non matrigna dei popoli.

Prega, figlio mio, e non curarti del giudizio negativo che scaturirà dalla presunzione. Tale giudizio durerà quanto una bolla di sapone. Ti benedico, figlio.


8 giugno 1976
 
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TotusTuus
view post Posted on 14/7/2006, 12:29     +1   -1




FIUME LIMACCIOSO



Scrivi, figlio.

E' mia intenzione affrontare la problematica della pastorale presente mettendone prima in evidenza le lacune.

A chi obbietta che non è positivo fare questo, rispondi che non è sapiente non ricercare le cause che danno luogo alle malattie del corpo; una attenta diagnosi rimane sempre il primo compito di un medico cosciente.

È sapienza, per analogia, che pastori e sacerdoti, giacchè a loro è affidata la cura della mia Chiesa, facciano una diagnosi obbiettiva e coraggiosa dei mali da cui è afflitto il mio Corpo Mistico. Se non vale questa ragione a convincerli, null'altra vale. Perchè tanti mali si sono accumulati nella mia Chiesa?

Le ragioni sono parecchie, e ne vedremo altre in seguito, ma rimane la ragione di centro, la mancata presa di posizione contro Satana, come già ho detto in altri messaggi. Lui è la causa prima del male, è il fiume limaccioso di tutta la corruzione che, dalla caduta dell'uomo, si riversa sull'umanità.

Questa martellante affermazione voglio che tu la ripeta ancora perché i sordi finalmente capiscano se lo vorranno capire. Quindi non è ripetizione casuale, ma ripetizione voluta.

Nel mio Vangelo è detto che i figli delle tenebre sono molto più avveduti dei figli della luce. Tutto il Vangelo è verità.

Guarda come i figli delle tenebre si immedesimano coi loro tenebrosi problemi! Li vivono giorno e notte. I loro propositi di male li tengono occupati senza interruzione di tempo; per questi problemi vivono, operano, in questi sperano.

Vedi con che coraggio agiscono: non hanno paura o vergogna di nulla: affrontano anche disagi e sacrifici, insomma non soffrono di quella anemia da cui sono afflitti troppi cristiani.

Essi sono una cosa sola coi loro programmi, tesi certo non alla conquista del vero, della libertà e della giustizia, anche se vi è fra loro chi in buona fede lo crede.

Conseguenze illogiche

La differenza con coloro che si ritengono cristiani è grandissima. Questi ultimi assai spesso scindono la loro vita dai problemi religiosi e anche sociali che l'esistenza umana comporta. Io vedo i miei cristiani che, impostata la loro vita su errate convinzioni (non sempre per colpa loro, sovente per difetto di formazione sia familiare che ecclesiale) si avviano alle più illogiche e gravi conseguenze.

« La religione è una cosa, gli affari un'altra ». In base a questo errato principio, il furto e la frode diventano costume di vita, per cui non ci si fa scrupolo di rubare in continuazione, di ingannare e di sfruttare il prossimo in tutti i modi. Gli illeciti guadagni non sono neppure confessati, perchè tale concezione è arrivata ad offuscare anche le anime di sacerdoti che non si pongono simili « scrupoli ».

Tu non sai, figlio mio, quanti consacrati dovranno pagare oltre la vita terrena, o con l'Inferno o con un tempo tremendamente lungo di Purgatorio, i peccati di indebita appropriazione per mancata o ingiusta retribuzione a dipendenti, per frode vera e propria, e per altre cose frequenti più di quel che si creda nella mia Chiesa.

Scindere i problemi e i doveri religiosi e sociali dagli altri doveri personali è semplicemente assurdo. Così è assurdo il detto « si vive una volta sola », inteso in modo da rendere all'occasione lecito l'illecito.

I figli delle tenebre non sono così illogici: i figli della luce sì.

Fare la scelta

Così le anime sono avulse da Dio, si incalliscono in una morale amorale, diventano come dei crostacei, difficili a convertirsi.

Come si può (ecco l'errore!) pretendere di formare dei collaboratori con dei cadaveri, o con degli anemici cronici, talmente gravi da non potersi muovere in nessun modo?

Si deve far capire ai battezzati fin dalla prima infanzia che non vi sono altre alternative, come ho chiaramente detto nel mio Vangelo. Non si può servire contemporaneamente a due padroni che abbiano interessi e obbiettivi opposti.

O Dio, o Satana! L'animo umano, non dico ogni giorno, ma ogni momento, è nella condizione di fare la sua scelta. O si pensa ad una cosa buona, oppure si pensa ad una cattiva. O si compie un'azione buona, oppure si compie un'azione cattiva.

Il problema della pastorale è problema di fondo, prima che di struttura: o Dio o Satana, o il bene o il male. Ti benedico, figlio mio.


9 giugno 1976
 
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TotusTuus
view post Posted on 15/7/2006, 11:46     +1   -1




IL CORPO MISTICO



Figlio, Io considero pastorale l'azione della mia Chiesa tesa verso gli uomini tutti, perchè tutti possano aderire spontaneamente e saldamente ai principi cristiani.

Promuovere e guidare questa azione è proprio della Gerarchia, pur non escludendo la collaborazione giusta e doverosa di buoni laici, « votati ad hoc ».

Io ho dato le indicazioni per l'efficacia dell'azione pastorale, perciò ho detto: sarete la luce del mondo, sarete il sale della terra. Ho detto pure: risplendano le vostre opere buone e glorifichino il Padre che sta nei cieli. Ho detto: sarete il lievito che fermenta la pasta.

Un sacerdote, se non risplende di luce soprannaturale, se la luce della grazia non rende trasparente la sua anima in modo che tutti possano chiaramente vederci dentro, (e questo importa lealtà, semplicità e non doppiezza) si accorgerà che la sua azione è infeconda.

Io, il Cristo, potenzialmente ho vinto il mondo. A Me tutto è stato dato, per me tutto è stato fatto; però la mia vittoria totale si realizzerà alla consumazione dei tempi, con il finale giudizio. Io, il Cristo, manifesterò dinnanzi a tutti, dinnanzi al Cielo e alla terra, la mia completa vittoria. Io, Dio fatto uomo, ho realizzato e realizzerò il mio Corpo Mistico, ossia la mia Chiesa, con la quale Io sono una cosa sola.

Questa è la vera ragione del ritardato totale mio trionfo: ho voluto partecipe di questo trionfo il mio Corpo Mistico. Capo e corpo sono un tutt'uno. Coloro che si meravigliano perchè il mio trionfo totale non si è verificato con la mia Risurrezione e Ascensione al Cielo poco hanno compreso del Mistero dell'Incarnazione.

Sul Calvario

Io, Gesú, mi sono intimamente unito alla natura umana per la cui liberazione e vittoria mi sono immolato. Ho associato la natura umana a tutte le vicende divine e umane della mia vita temporale ed eterna, perciò la Chiesa, mio vero Corpo, se pur mistico, dovrà seguire Me sul Calvario per poi seguirmi nella gloria.

« Chi vuol venire dietro di Me, prenda la sua croce e mi segua! » Dove, con la croce, se non sul Calvario?

La grande battaglia, che Io ho aperto col Mistero della mia Incarnazione, Passione e Morte, continua e continuerà fino alla fine dei tempi con intensità e gradazioni diverse. Ci saranno momenti di tale inaudita violenza da non credere, come avverrà nella prossima offensiva nemica, del resto già avviata.

E' stata data ai battezzati questa realistica visione di una Chiesa in perenne lotta contro i suoi agguerriti nemici: Satana, il mondo e le passioni?

La Pastorale deve portare le anime ad aderire ai principi cristiani, ad accettare spontaneamente Dio, la sua legge, la sua verità, i suoi misteri.

La Pastorale fatta con le sole strutture non serve a nulla, se mancano i presupposti fondamentali. I fatti lo stanno dimostrando.

Lotta e pellegrinaggio

I vostri oratori sono deserti, le vostre sale cinematografiche sono strumenti di veleno, nei vostri ritrovi non di rado si bestemmia e si parla un linguaggio che non è cristiano.

Molte istituzioni sono crollate; la cosidetta pastorale istituzionale è in uno stato fallimentare. E' inutile volersi illudere, le concezioni materialistiche della vita non possono che mettere solide radici in cristiani profondamente malati di anemia spirituale.

Gruppi promiscui di giovani e di ragazze, che per libertà eccessiva, per la moda indecente e per le influenze deleterie di letture e di films erotici non possono reggere, di cristianesimo hanno solo l'etichetta, ma sostanzialmente sono pagani.

Questi sono vizi di una pastorale istituzionale che non può reggere perchè carente della visione fondamentale della vita.

La vita cristiana deve essere concepita come milizia, cioè come lotta incessante contro Satana e i suoi alleati; deve essere concepita come pellegrinaggio.

Le istituzioni per una Pastorale efficiente erano valide quando i cristiani erano buoni, ma oggi che essi sono pagani, le istituzioni tradizionali sovente sono occasione di male.

Ti benedico, figlio mio.


10 giugno 1976
 
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TotusTuus
view post Posted on 16/7/2006, 06:47     +1   -1




CHI E' SATANA



Scrivi, figlio, e non temere di nulla. Un giorno capirai perchè ora voglio da te questa dura esperienza, e ancora ti dico non preoccuparti dell'incredulità di chi, piú di te e come te, dovrebbe credere, ma non crede. Quando vorranno credere non ne avranno il tempo. Dure parole queste; ma le mie parole tu sai che sono vere e che non mutano.

Ora voglio ancor di più approfondire quanto in precedenti Messaggi ti ho già esposto.

Chi è Satana, a cui molti non credono e altri confusamente o vagamente credono?

Dopo Dio era la creatura più bella, la più ricca di doni e di potenza.

E' persona spirituale, viva, reale e potente, tramutata da Angelo nel mostro più orribile per bruttezza e per perfidia, per la sua sete inestinguibile di male e di odio. E' il Male, perchè con il male si identifica. Ha rifiutato Dio per superbia, per essere il dominatore e signore del Regno delle tenebre.

Satana è colui che ha determinato, con un atto della sua volontà, la perdizione eterna sua personale e delle schiere che hanno in lui creduto e lui hanno seguito. Egli determinò pure con l'astuzia e la menzogna la perdizione dell'umanità, insidiando i progenitori, inducendoli con l'inganno alla ribellione a Dio, a ripetere il suo peccato.

Nel suo peccato è confermato, perciò sa che non vi può essere nè ora, nè mai possibilità di cambiare la sua sorte di disperato odio.

Satana è il Male in continuo movimento, senza sosta neppure per un istante; Satana è menzogna, è oscurità; Satana, per quanto lo può essere una piccola creatura a confronto con l'Infinito, è l'opposto di Dio.

Dio è Luce, Amore, Giustizia e Verità; Satana è l'opposto di tutto questo. Satana è il giurato nemico di Dio, in particolare del Verbo fatto Carne e della Sua Chiesa, dell'Uno e dell'Altra vuole la distruzione. E' congelato in questo folle e malvagio proposito, per cui non desiste un solo istante dal perseguirlo con le sue forze.

Questa conoscenza del Maligno, figlio, è presupposto sostanziale di qualsiasi pastorale.

Non è assolutamente concepibile una efficace pastorale senza una visione viva e precisa di questa realtà di base.

Implacabile nemico

Satana è pure il Nemico per eccellenza della Vergine Santissima.

Che pastorale possono fare i tanti Sacerdoti che non hanno una forte e illuminata devozione alla Madre mia e loro, o che queste realtà non credono, eppure le credono in modo confuso?

Ogni azione pastorale di qualsiasi natura è infeconda se non poggia sulle solide fondamenta della Fede in Dio, Creatore, Salvatore e Redentore, e nell'esistenza dell'implacabile e irriducibile nemico del bene, Satana. A questa fede va unita la ferma convinzione che con Cristo necessita salire il Calvario: « Chi vuol venire dietro di Me, prenda la sua croce ».

Le disquisizioni teologiche sono inutili se non hanno come base questa realtà. Attualmente si costruisce sull'arena.

La crisi di Fede ha dirottato l'azione pastorale in tanti rivoli tortuosi che non portano le anime a Dio. Anche qui, figlio, Io debbo lamentare perdita di tempo in troppi convegni. Di per sè sarebbero molto utili, se in questi incontri si riscontrasse il coraggio di andare alle radici, cioè di affrontare il problema nel suo punto cruciale. Ciò è conseguenza della crisi di Fede che Satana con perseverante tenacia è riuscito a portare nella Chiesa e nel mondo.

Seria meditazione

Oh! figlio mio, quanto ci si è allontanati dalla via maestra, diritta e sicura! Se si leggesse il Vangelo, o meglio ancora se il Vangelo fosse oggetto di seria meditazione e imitazione, vi si troverebbe la luce necessaria per riportare i miei Vescovi, i miei Sacerdoti sulla Via in cui non ci si perde. Parabole, fatti e insegnamenti su questo punto tanto importante sono cosí numerosi per cui il dubbio non dovrebbe sfiorare l'animo di nessuno; invece lo vedi tu stesso come vanno le cose.

Figlio, prega e ripara. Non vergognarti di elemosinare da buone anime preghiere e riparazioni. Lasciali dire; non vedono, non capiscono! L'amore che mi porti sia talmente grande per cui ogni altra cosa o giudizio nei tuoi riguardi deve dissolversi nel nulla.

Vedi i giudizi umani come bolle di sapone. Che ti può fare una bolla di sapone? e che ti possono fare i giudizi di coloro che non credono? Ti benedico, figlio.


11 giugno 1976
 
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TotusTuus
view post Posted on 17/7/2006, 10:14     +1   -1




SCHIACCIATE I DEMONI



Scrivi, figlio, senza nessun timore.

Dillo che Gesú non è contento! Non posso essere contento dinnanzi alla grossolana cecità dei Pastori e dei Sacerdoti per ciò che riguarda il problema sostanziale della Pastorale.

Ti ho già detto qualcosa di Satana e delle sue schiere; non ti ho detto tutto di lui, solo quel tanto di cui devi avere conoscenza. Egli può sulla natura umana molto più di quello che l'uomo può sulla natura animale, e tu vedi quanto l'uomo possa sulla natura animale.

Egli sa indurvi ad un radicale cambiamento del modo di vivere.

L'uomo può dominare un animale, ma Satana può dominare un uomo molto di più, molto di più. Ti ho parlato poc'anzi di grossolana cecità. Sì, figlio, ed ecco le conseguenze della colpevole inattività di molti Pastori e Sacerdoti di fronte alla febbrile, incessante azione demolitrice del Nemico.

Io Gesú, durante la mia vita pubblica, non mi sono limitato ad annunciare la verità; ho guarito infermi, ho liberato ossessi e ritenevo anche questo una parte essenziale della mia pastorale. Oggi non si fa (perchè i pastori non vogliono impegnarsi personalmente, e solo qualche rara volta la delegano ad altri) questa parte della pastorale.

Io l'ho delegata ai miei Apostoli perchè gli Apostoli e i loro successori la compissero. Se l'ho fatto io, Gesú, anche i Pastori di oggi dovrebbero benedire ed esorcizzare.

Non sono meno oggi coloro che soffrono per colpa di Satana, anzi sono più che un tempo.

Immobilismo interiore

L'atteggiamento tenuto oggi dai Vescovi, salvo sempre le debite eccezioni, non è certamente quello da Me desiderato, non è quello che Io vorrei.

Che il padre non sia presente, potendolo, ove sono i figli che soffrono è veramente contro la natura delle cose. Eppure questo è ciò che avviene abitualmente. Che un padre deleghi un altro a rappresentarlo presso il figlio sofferente, non è meno amaro di quanto detto sopra.

Che poi un padre non creda neanche alle sofferenze di tanti suoi figli, che pure evidentemente soffrono, si direbbe impossibile. Eppure è ciò che abitualmente avviene.

Ma vi è di più, figlio mio; non temere e scrivi: che poi un padre arrivi ad ostacolare coloro che per un sentimento di doverosa pietà (ho detto pietà e non giustizia) si prendono cura dei suoi figliuoli sofferenti, questo è addirittura fuori di ogni logica e contro ogni sentimento di amore paterno.

Figlio, dillo forte, questo in continuazione si verifica nella mia Chiesa. Si muovono questi Pastori alla periferia del loro animo e del loro cuore, ma sono immobili al centro.

Che voglio dire con queste parole? Esternamente sono attivissimi, a volte fin troppo; restano immobili, o quasi, interiormente. Molti di essi sono vittime della frenesia dell'azione. Molto meglio se fossero vittime mie! Le mie vittime, al contrario; sono quasi immobili esternamente, mobilissime e attivissime interiormente. Sono esse che salvano le anime! Sono le vittime volontarie che hanno finora frenato la giustizia divina. Sono le mie vittime il vero lievito, il fermento della Chiesa. Ad esse Io nulla posso negare, non all'attivismo esteriore di tanti Pastori.

La Chiesa langue

Data la necessità che Vescovi e Sacerdoti prendano in esame il problema di tante anime sofferenti,

Nessuna ragione trattenga Pastori di anime evoquivocabile.

Si formi in ogni diocesi, almeno inizialmente, un comitato di ferventi sacerdoti e laici che diano luogo ad una catena di anime disposte ad offrire quotidianamente, con le loro sofferenze, almeno un'ora o una mezz'ora di preghiere per coloro che soffrono per colpa degli Spiriti maligni e che possano benedire i sofferenti in determinati giorni, in una determinata Chiesa.

Nessuna ragione trattenga Pastori di anime e volonterosi Sacerdoti dal compiere questo dovere: è un problema di attualità.

Non vi siete accorti di nulla? Non vi siete accorti che la Chiesa langue e agonizza per colpa del Maligno? Non vi accorgete che qualche cosa di tremendo sta maturando? Che fanno, che pensano certuni? Si spoglino di quella presunzione che toglie loro la grazia ed il conforto della luce. Ti benedico. Voglimi bene.


12 giugno 1976
 
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TotusTuus
view post Posted on 18/7/2006, 07:05     +1   -1




IL FUMO DELL'INFERNO



Scrivi figlio:

Richiamo ancora una volta le parole del mio Vicario in terra: « Il fumo dell'inferno è entrato nella Chiesa ». Nessuno o quasi ha dato la dovuta importanza a questa espressione del Papa.

Pochi hanno saputo dare a queste parole un senso pratico. Il fumo, abbiamo detto, tinge e oscura. Satana ha oscurato la mente di molti che erano a capo delle strutture che dovrebbero servire ad una pastorale di salvezza.

Congregazioni, ordini religiosi, seminari, conventi, collegi, scuole, canoniche, chiese... il fumo dell'Inferno è entrato dovunque! Del resto il fumo è come l'acqua: lo vedi arrivare e magari non sai da dove. Si insinua, penetra, tinge, senza dartene l'impressione. Questa è stata e questa è l'azione di Satana.

Infezione diffusa

Già ti ho parlato di grossolana cecità: ora ti confermo che questa espressione risponde ad una dolorosa realtà.

Figlio, non scendo ai particolari perchè i particolari non esistono piú. Si tratta di un male sociale nella Chiesa, paurosamente diffuso.

Seminari infetti? quanti! Ordini religiosi infetti? quanti! E' il fumo dell'Inferno che si è insinuato dappertutto, non risparmiando neppure il Vaticano.

E parrocchie infette? quante! Succedono oggi nella mia Chiesa cose che non si possono umanamente spiegare, senza un intervento personale del Demonio.

Particolari incresciosi ve ne sono sempre stati. Incominciarono nel Collegio Apostolico col tradimento di Giuda e con la fuga degli Apostoli. Poi le eresie e gli scandali si sono susseguiti nei secoli. Ove è l'uomo ivi è pure il suo acerrimo nemico, Satana, che nulla risparmia per indurre l'uomo al male.

Per questo Io vi ho insegnato di chiedere quotidianamente la liberazione dal Maligno.

Il Santo Padre che cosa ha voluto dire con le parole: « Succedono oggi nella Chiesa cose che si possono spiegare solo con l'intervento personale del Demonio »?

Il mio Vicario, prima di tutto, ha voluto riaffermare una verità di fede perchè essa risulta chiaramente e ripetutamente dalla Rivelazione. Secondariamente ha voluto riaffermare che Satana è persona viva e reale, paurosamente attiva e ferocemente malvagia, in perenne movimento per diffondere veleno spirituale ben piú pericoloso del più potente veleno materiale.

Sono le cose che esso compie a danno della Chiesa, a cui allude il Papa quando accenna al suo personale intervento nella Chiesa oggi.

La sua azione è universale e i fatti criminosi, che nell'ombra di congreghe e di sette egli ordisce, sono innumerevoli.

Il mio Vicario, per la posizione preminente che egli occupa nella Chiesa e nel mondo e per la grazia del suo stato, ben conosce i mali che Satana compie nella Chiesa.

Il mio Vicario conosce i mali che Satana compie nella Chiesa valendosi di traditori, di corrotti di ogni risma, di sacerdoti apostati e rinnegati di cui dovete volere e chiedere la salvezza.

Preghiera e digiuno

Ma qui devo ricordare le mie parole dette agli apostoli: che vi sono demoni che non tutti possono scacciare. Per cacciarli occorrono molta preghiera e molta penitenza.

Si vedrà a quali tremendi eccessi arriverà l'azione del Maligno; molti di coloro che oggi non vedono, o vedono confusamente, si ricrederanno se ne avranno il tempo.

Nella mia Chiesa rinata sarà questo il grande tema su cui si impernierà la catechesi: formare i cristiani quali veri e coscienti combattenti contro le forze del male. Se il Nemico non desiste dai suoi attacchi, neppure debbono stancarsi i combattenti nella difesa. Figlio, ti benedico e con te benedico coloro che vorranno veramente adoperarsi, in tutti i modi e con tutti i mezzi, per la difesa delle anime dalle forze del Male.


13 giugno 1976
 
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TotusTuus
view post Posted on 19/7/2006, 08:00     +1   -1




LA GRANDE SFIDA



Scrivi, figlio mio.

Ora ti dico ciò che i demoni possono fare con innumerevoli mezzi. Ma, anzitutto, perchè possono fare tanto?

E' perchè Io li ho creati liberi e non ho tolto a loro i doni naturali. Operano senza sosta, dalla caduta dell'uomo, inducendolo con l'inganno a disubbidire a Me, inculcando nell'uomo lo stesso loro tremendo vizio: la superbia. Operando contro l'uomo, la loro falsità e malvagità si fondono insieme in una miscela spirituale che brucia ed esplode.

Nessun mezzo viene trascurato: lusinghe, seduzioni, sensualità, moda immodesta, pornografia, frode, furto, violenza, terrore e quant'altro la sua acutissima intelligenza gli permette di inventare.

Il suo grande e folle sogno è di emulare Dio; come Dio vuole possedere un regno! Con l'insidia tesa ai progenitori, vi riesce in certo qual modo. Con la caduta di Adamo ed Eva, l'umanità gli appartiene; sarebbe sua nel tempo e nell'eternità se Io non fossi intervenuto.

È nato così il fiume con le acque impure di tutti i mali; è nata la sofferenza, è nata la vergogna, è nata la concupiscenza, sono sbocciate tutte le passioni. Per quel peccato è entrata la morte nel mondo, è entrato il lavoro sudato: è il male che è nato da Satana e che si riversa sull'umanità.

Non giudicate

La sfida è stata lanciata, ma la sfida lanciata a Dio gli costerà cara, nel tempo e nell'eternità. Gli uomini che non hanno accettato la sovranità di questo tiranno terribile, quelli che veramente credono in Dio, si domandano sbigottiti: Ma Perchè ancora può tanto? Perchè Dio, che è infinitamente più grande e più potente, non gli impedisce di agire? Perchè non lo rinchiude nel suo Inferno?

A questa domanda è già stato risposto: non spetta a voi giudicare l'operato di Dio. Chi siete voi per presumere di poterlo fare?

Comunque Io stesso vi ho illuminati, e voi sapete le ragioni almeno principali. Dio non priva mai le sue creature dei doni gratuitamente dati. Sono le creature che possono perderli, come il dono della Grazia, distrutto sia negli angeli sia negli uomini, non da parte di Dio, ma per libera scelta degli angeli e degli uomini.

I doni naturali restano anche col peccato. Dio però, per un misterioso disegno della sua Provvidenza, piega il male al bene. Anche Satana un giorno dovrà riconoscere di avere sempre servito Dio.

Le tentazioni che il Demonio esercita sull'uomo servono spesso a rendere l'uomo piú prudente, più assiduo alla preghiera, servono cioè a spingerlo verso Dio.

La tentazione non respinta, ma accolta e consumata nel peccato, serve però ad umiliare l'uomo e a punirlo per la sua presunzione. E' difficile per voi penetrare nei misteriosi disegni di Dio, tutti di amore, di misericordia e di giustizia.

Su quest'ultima parola voglio fermarvi ancora l'attenzione. Dio dà a tutti la grazia sufficiente per salvarsi. Chi la rifiuta commette una ingiustizia nei rapporti con Dio. La giustizia divina ristabilisce l'equilibrio rotto per colpa della creatura ingrata e ribelle ai doni di Dio.

Perfetta giustizia

Per voi cristiani basterebbe sapere che Dio è amore infinito. Perciò questo dovrebbe bastare per affidarvi a Lui ciecamente senza la presunzione di voler sindacare il suo operato.

Comunque Satana, il genio malefico del male, incapace di bene, nel giorno del finale giudizio, con disperata vergogna, dovrà ammettere di aver dato un grandissimo contributo alla santificazione e quindi glorificazione di una moltitudine di santi, di martiri, di vergini, di beati comprensori del Paradiso.

Disegno meraviglioso, misericordioso, disegno misterioso della onniscienza e onnipotenza divina! Confusione grande quel giorno di pianto e di amarezza, ma anche giorno di perfetta giustizia.

Io, il Verbo di Dio fatto carne, al cospetto del Cielo e della terra, di tutti i viventi del mondo invisibile e visibile, nel fulgore della mia gloria e maestà divina, mostrerò l'infinita mia potenza.

Io, la Risurrezione e la Vita, pronuncerò la sentenza senza appello su chi la Vita divina e umana ha soffocato nella morte. Coloro che avranno creduto in Me vivranno in eterno. Coloro che in Me non avranno creduto avranno morte eterna, in quel luogo di tormento senza fine e senza speranza.

Figlio mio, bisogna proprio essere insensati e ciechi per non vedere!

Prega e ripara. Non stancarti, offrimi le tue sofferenze. Esse mi sono di gioia perchè con esse puoi portarmi anime. Ti benedico.


13 giugno 1976
 
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TotusTuus
view post Posted on 20/7/2006, 06:22     +1   -1




VERITA' DI FEDE



Ribadisci, o figlio, questa verità: da tutta la Rivelazione e specialmente dal Vangelo risulta chiaramente l'esistenza di Satana e delle sue schiere. È perciò verità di Fede.

Il negare questa verità è atteggiamento eretico, il rifiutare di insegnare questa verità è parimenti eretico, Eretici quindi sono coloro che in malafede negano questa realtà.

Negare l'esistenza del Demonio significa pure negare la caduta dell'uomo; è negare il peccato originale e quindi la Redenzione e quindi la Chiesa.

Negare l'esistenza del Demonio vuol dire demolire il Cristianesimo, negandone l'origine e la finalità. Negare l'esistenza del Demonio è negare non solo una verità rivelata, ma vuol dire negare l'evidenza poichè nessuna spiegazione accettabile ci sarebbe per quelle cose successe, che succedono e che succederanno e che non si possono umanamente spiegare senza il diretto intervento di Satana.

E' concepibile che un sacerdote possa arrivare a tanta incredulità, senza la malefica influenza di Satana? Satana in questi orribili peccati di empietà non è mai estraneo.

La scimmia di Dio

Qualcuno, figlio, ti obbietterà che, con quanto è stato scritto in questi Messaggi, Satana se non glorificato è stato però innalzato nel suo prestigio di principe di questo mondo!

Certo non si può negare che Satana sia in grado, per la superiorità di natura, di poter aver la meglio, con una certa facilità, sulle vostre persone, sulle famiglie e su tutte le strutture religiose e civili, economiche e politiche.

Lui, non condizionato nè dal tempo nè dallo spazio, può agire ovunque. Lui, la scimmia di Dio, in modo opposto si sforza di agire come Dio. Questo naturalmente è folle superbia, perchè tra lui e Dio vi è una distanza infinita.

Dalla sua azione non escono che rancori, invidie e gelosie, liti e frodi, furti e bestemmie, oscenità e violenze: è la cloaca di tutti i mali.

Colossale errore della Pastorale moderna è proprio il non aver centrato il problema della Chiesa, della vita cristiana: Dio Sommo Bene - all'opposto: Satana, il Maligno. Fra i due, l'uomo è l'oggetto della lotta permanentemente in atto.

Dio, infinito Amore, immola incessantemente il Figlio suo unigenito per la salvezza dell'uomo. Dio è proteso verso l'uomo per fornirgli i mezzi necessari di difesa e protezione dall'opera di perdizione del Maligno. Lui, il Maligno, è proteso verso l'uomo per ristrapparlo dall'Amore di Cristo e dirottarlo sulla via della rovina eterna.

Al centro di questo duello, l'uomo, libero ed intelligente, può dire di sì al Suo Salvatore come può dire anche di no e protendere il suo animo verso il Seduttore, verso la sua eterna dannazione.

Drammatica alternativa

Tragica e drammatica responsabilità di questo uomo che, durante il suo pellegrinaggio terreno, si trova sempre nella alternativa di scegliere! Questa è la vostra prova!

La lotta interiore che dovete necessariamente sostenere è la ragione della vostra presenza sulla terra. Sulle origini, le cause, le finalità di questa drammatica lotta, voi Cristiani non siete stati che superficialmente formati ed istruiti. Di qui il mio disgusto ed il mio dolore.

Il Padre mio ha tanto amato gli uomini da dare Me il suo Unigenito Figlio per la loro salvezza, e gli uomini, anche per insufficiente conoscenza del solo veramente grande problema della loro vita, e per il malefico influsso di Satana, vanno oggi in gran numero perduti.

Come possono i veri padri delle anime darsi pace? Come possono dormire sonni tranquilli? Come può un mio Sacerdote non soffrire della terribile realtà di cui è parte?

Figlio, non sarebbero arrivate le cose a questo punto se piú Fede ci fosse stata. E ci sarebbe stata più Fede se questo impareggiabile dono mi fosse stato richiesto con perseveranza, se si fosse diffidato di più di se stessi e maggiormente confidato nella Misericordia e Provvidenza di Dio.

Figlio, coraggio, anche se le conseguenze saranno gravissime. La purificazione rimedierà alla colpevole responsabilità di molti nella mia Chiesa.

Ti benedico, e con te benedico coloro che si mettono a disposizione della mia Provvidenza che tende ad alleviare le tante sofferenze che vi sono per colpa del Maligno.


13 giugno 1976
 
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TotusTuus
view post Posted on 21/7/2006, 08:51     +1   -1




MANCANZA DI CAUTELA



Figlio mio, scrivi ciò che L. sta per dirti:

- Don O., aspettavo questo momento. Ricordi ciò che ti dissi nell'ultimo mio messaggio? Dissi che in Paradiso nessuna cosa può farci... arrabbiare.

La visione di Dio, la partecipazione attiva alla Sua vita è cosa talmente grande che non è esprimibile in termini umani. Qui la felicità è piena e perfetta; nulla può mutarla, per questo non vi è posto per quanto voi chiamereste arrabbiature. Ma ti ripeto, Don O., se posto ci fosse stato, i motivi per arrabbiarci non sarebbero mancati e questi motivi sono proprio forniti da voi.

Tutto ciò che vi è stato detto, prima, durante e dopo il viaggio, non sono valsi a molto.

Voi continuate a vivere il vostro tran-tran di vita, senza nessun sforzo per penetrare il contenuto dei messaggi.

Nulla sono valsi gli avvertimenti per mettervi in guardia da chi, ovunque seguendovi, deviava la vostra attenzione verso interessi ed obbiettivi diversi da quelli fissati dalla Provvidenza. È riuscito, per quella mancanza di cautela necessaria, a scoprire ciò che non avrebbe mai dovuto conoscere da parte vostra. Così gli è stato facile sviare i vostri piani, confondere le vostre idee, ingenerando dubbi ed arrestando ogni attività volta a realizzare il piano del Signore.

Solo un velo

Don O., quante cose incresciose sono successe! Ancora non avete chiara la convinzione di essere stati prescelti per essere strumenti della Volontà divina.

Non vi è stata continuità nè di fede, nè di corrispondenza ai disegni di Dio!

- L., che ne sarà ora?

- Dio è grande e infinitamente buono, spetta a voi umilmente riconoscere le lacune della vostra fede. Don O. pur essendo noi ancora tanto vicini, voi non ne siete ancora convinti. Ancora una volta vi ripeto che solo un misterioso velo ci divide. La vita nostra è tanto diversa dalla vostra, ma è tanto vicina. Voi siete nella mischia, noi siamo nella infinita pace di Dio, che nulla può turbare od alterare. Don O. vi ripeto: siate più solleciti per le cose del Cielo che non per quelle della terra. Che valgono le cose della terra? Nulla! Nulla! Nulla! Di esse neppure il ricordo resterà!

Se questa sollecitudine delle cose di Dio ci fosse stata, non si sarebbero verificate deficienze e fughe.

Spiritualmente preparati

Don O. attenzione a non frustrare i piani del Signore e il nostro ardente desiderio di aiutarvi. Abbiate fiducia in noi, che vi seguiamo passo, passo!

Come voi, noi pure conoscemmo dubbi, esitazioni, intrighi suscitati dal comune Nemico.

Don O. dirai alla madre mia che non le è mancata tutta la mia protezione ed il mio amore di figlia, amore che la morte fisica non recide ma perfeziona.

Non le mancherà neppure in futuro, quando ne avrà maggior necessità. Dirai alla madre mia che sono nel mio cuore anche la sorella P., le nipoti e gli altri che mi furono e mi sono egualmente cari.

Per tutti prego, intercedo e vigilo.

Dirai ancora alla madre mia che occorre essere spiritualmente premuniti e preparati all'oscurità che va inesorabilmente addensandosi.


14 giugno 1976
 
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TotusTuus
view post Posted on 22/7/2006, 10:05     +1   -1




LE RAGIONI DELL'ODIO



Scrivi, figlio mio:

Satana odia la natura umana in quanto tale, per questo odia tutti gli uomini, in particolare modo i cristiani.

Prima della sua ribellione, il capolavoro della Creazione era lui. Dopo Dio nulla vi era di piú grande, di piú perfetto, di più splendente.

Questa sua grandezza gli fece ritenere di essere simile a Dio,

- di qui il rifiuto di riconoscere il Signore Iddio, Alfa e Omega di tutto e di tutti

- di qui il suo grido di ribellione « Non serviam tibi »

- di qui la sfida di San Michele ché si mise a capo delle schiere fedeli al grido: « Chi è simile a Dio? »

Vi fu cosí in Cielo la più terribile battaglia che la storia della Creazione ricordi. Le schiere Angeliche si divisero e per i ribelli ci fu l'Inferno.

Satana ha una seconda ragione di odiare la natura umana. Dalla natura umana spuntò il Germoglio di Jesse.

Per la natura umana il Verbo si fece Carne, associando alla Sua natura divina quella umana, nella persona di Cristo. La natura umana mortalmente ferita, caduta sotto la tirannia di Satana, fu liberata e sublimata. Le fu restituita la primitiva dignità, brutalmente calpestata e distrutta con l'inganno: « Se mangerete di questo frutto, diverrete simili a Dio ».

Il più bel fiore

Ma Satana ha ancora un'altra ragione di odiare la natura umana, una ragione di invidia e gelosia. Dalla natura umana sarebbe sorta una creatura, il più bel fiore del Cielo e della terra, « Umile ed alta piú che creatura ». Nessun essere più La potrà eguagliare. Oggetto delle compiacenze divine, Essa non conobbe mai, neppure per un attimo solo, la schiavitú di Satana.

Satana non può guardarLa, non può pensarLa senza esserne disperatamente sconvolto, senza soffrirne come a nessuno di voi è dato di poter capire.

Satana odia MARIA, la Figlia di Dio, la Madre di Dio, la Sposa di Dio, l'oggetto delle compiacenze divine, il più bel fiore del cielo e della terra, il Capolavoro della potenza, della omniscienza, dell'onnipresenza divina.

Di questi doni divini la « piena di Grazia » vive, in una comunione perfetta col Padre suo Creatore, col Figlio suo Redentore, con lo Sposo suo Santificatore.

Dinnanzi a Lei si inchinano le schiere angeliche, tutti i Santi del Paradiso.

Maria mette in fuga le potenze tenebrose e col suo piede schiaccia, ogniqualvolta lo vuole, il capo del serpente velenoso, Satana.

Disperata illusione

Per Maria, Satana è stato detronizzato; per Lei ha perduto in partenza la sua ostinata guerra contro l'umanità.

L'oscurità gli impedisce ora di conoscere tutta la verità. Lui, di nome Lucifero, emanatore cioè di luce, ora è tenebra e genera oscurità. Non conosce, se non in modo confuso, il Mistero dell'Incarnazione del Verbo, per cui nutre e coltiva in se stesso la disperata illusione di poterlo vincere, distruggendo con Lui la Chiesa, uscita dal suo Cuore ferito.

Satana odia senza confine Cristo, la Madre Sua e la Chiesa nell'illusione di poter distruggere chi impedisce a lui il dominio sull'umanità che egli ritiene ancora sua preda.

La folle illusione è originata dal suo smisurato orgoglio, poichè la superbia è, di per se stessa, oscurità spirituale. Il superbo non potrà mai possedere limpida la verità, che è figlia dell'umiltà.

Ecco, figlio mio, in sintesi, quanto necessita sapere a chi nel mondo deve lottare per raggiungere il grande traguardo della salvezza dell'anima.

Ora, figlio, vedi di procedere con sollecitudine perchè si dia origine ad un volumetto di messaggi da far pervenire ad anime che ne hanno bisogno e che sono in attesa.

Ti benedico, figlio. Estendo la mia benedizione a tutti coloro che con te collaborano per l'attuazione del mio piano d'amore. Prega e voglimi bene.


14 giugno 1976
 
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TotusTuus
view post Posted on 23/7/2006, 07:29     +1   -1




UNA DONNA TI SCHIACCERA'



Scrivi figlio mio.

Quanti sono gli spiriti del male? Un numero grande! Sono miliardi e pullulano ovunque. Tutti sono congelati nella volontà di male. Non tutti sono egualmente colpevoli e quindi non sono egualmente puniti, ma tutti vivono nel terrore. Incutono paura, ma vivono anch'essi nella paura che non avrà mai termine. Il loro capo, che può scatenare disordini personali e sociali, familiari, nazionali e mondiali, che può suscitare mostri di tirannia e ferocia e sa incutere terrore su intere nazioni, lui pure, Satana, vive nella paura. Vive nel terrore di una Donna che ha distrutto il suo sogno di supremazia infernale sulla umanità.

Ecco perchè le anime, che veramente vivono di fede, non lo temono, anzi lo possono fugare, se lo vogliono. Dopo la caduta, Dio parlò ai progenitori, impose loro la penitenza e promise loro la redenzione. Rivolgendosi poi all'autore di tanto male, lo maledisse e gli promise la dura sconfitta: « Una Donna ti schiaccerà il capo ».

Queste parole di Dio furono per Satana, e lo saranno in eterno, la punizione più grande. L'ombra della Vergine Santissima l'insegue ovunque; è per lui disperato terrore; per lui non vi è riposo, bruciato e riarso dalla volontà di male, eppure consapevole che la vittoria finale sarà della Donna e del Figlio di Lei.

Eterna sofferenza

Sconfinata la catastrofe da lui freddamente voluta e operata, ma senza dimensioni anche la pena a lui inflitta.

L'anima umana è incapace di abbracciare, in tutta la sua drammaticità, l'immane tragedia provocata dal Maligno. I suoi seguaci sono come altrettanti principi delle tenebre e sono operatori di male, come vi ho detto sopra, in misura delle loro responsabilità. Come sarà per gli uomini, da loro travolti nella perdizione eterna ma in gradi diversi, così è l'eterna sofferenza dei demoni. Questo tenebroso e invisibile mondo, dagli uomini ed anche dai cristiani cosí poco e male conosciuto, pesa sull'umanità come una cappa di piombo.

E' incomprensibile la quasi indifferenza dei pastori di anime per questo problema che li tocca così da vicino. E' incomprensibile la indifferenza dei cristiani per questo misterioso ma reale mondo dell'Aldilà, al quale è pure legata la vostra esistenza terrena e forse la vostra felicità o infelicità eterna. Perchè voi uomini, capaci coi doni naturali di intelligenza e volontà di penetrare e capire le cose, non vi sforzate poi di usare questi doni per il problema più importante della vostra vita: la vostra salvezza eterna?

Non dorme

E' tempo di togliere i veli con cui Satana ha offuscato in voi la verità. Dovete ammetterlo: avete lasciato a lui la facoltà di ottenebrare le vostre menti e di narcotizzare le vostre volontà. Necessita risvegliarvi!

Il nemico non dorme. Esso vi segue ovunque, ma nulla potrà contro di voi, se rimanete uniti a Me, Gesú. Con la grazia divina dovete essere coscientemente convinti che potrete sempre battere Satana. Dio, che è Amore, è il vostro aiuto, la vostra salvezza. Nel nome di Dio, Davide con una fionda sconfisse il gigante Golia, voi pure, nel nome di Dio e della Madre Sua Santissima, ogni qualvolta ve ne sarà bisogno, potrete sconfiggere il Gigante del regno delle tenebre.


15 giugno 1976
 
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TotusTuus
view post Posted on 24/7/2006, 09:24     +1   -1




CHI SI PREOCCUPA?



Figlio, non è una domanda superflua, ma coerente con tutti i precedenti messaggi.

La risposta a questo interrogativo è quanto mai triste.

Non intendo livellare tutti sullo stesso piano, è doveroso anzi escludere coloro che, animati da fervida fede, operano in conformità contro le forze del male, a sollievo e conforto di tante anime sofferenti. Devo però ritenere deplorevole l'atteggiamento di non pochi Pastori e di moltissimi sacerdoti che, per una mancata conoscenza del problema, si mantengono indifferenti, come se questo non li riguardasse.

Sono estranei come se fosse un affare di altri e non loro, restano insensibili per cui neppur si domandano perchè delle anime dovrebbero soffrire per colpa di demoni. Molti non credono, o credono in un modo così confuso ed ambiguo, per cui si mantengono al di fuori di ogni concreto interessamento.

Indifferenza

L'atteggiamento d'indifferenza dei sacerdoti è antipastorale. È proprio l'atteggiamento assurdo di coloro che volontariamente prendono una strada opposta alla meta che si ripromettono di raggiungere. È un'altra impressionante contraddizione attualmente esistente nella Chiesa.

Si accetta il sacerdozio, si accetta di diventare corredentori con Gesú per la salvezza delle anime, e poi ci si rifiuta di seguire Gesù nella lotta che Egli ha compiuto e che continua a compiere per strappare le anime a Satana e all'Inferno.

Perchè mai Io mi sono fatto conoscere come Colui che si oppone a Satana? Il Mistero dell'Incarnazione è anzitutto un Mistero di infinita umiltà, come il peccato di Satana è mistero di sconfinata superbia.

Fate il parallelo. Satana, infinitamente inferiore al Suo Creatore, sogna di equipararsi a Dio. Dio invece si fa uomo, abbassando Se stesso fino a farsi Carne nel grembo di Maria.

Satana sogna un trono e vuole un regno. Io Verbo di Dio fatto Carne, nasco in una stalla, povero fra tutti i poveri.

Satana ricusa obbedienza e Io, Gesú, che sono il Dio Creatore e Signore di ogni cosa, lavo i piedi ai miei Apostoli.

Satana travolge l'umanità nella morte, nel caos, nel disordine di ogni specie. Io muoio sulla croce. Sulla croce ha inizio la mia vittoria ed il mio trionfo, « Cum exaltatus fuero ecc... ».

Io vengo al mondo, vivo, opero e muoio in antitesi a Satana.

Il sacerdote illuminato, che vive di fede, non può scegliere che la strada battuta da Me, indicata come la sola da seguirsi. Io sono la via, Io sono la vita.

Satana ha portato la morte nel mondo, lo ho portato la vita. « Ego sum resurrectio et vita ». Quanti ne ho guariti?

Ho incominciato prima a fare, poi a insegnare. Se prendete in mano il Vangelo potrete constatare come lo ho realmente fatto. Ma la mia principale occupazione e preoccupazione è stata quella di conoscere e avvicinare i sofferenti, alleviarne le pene, guarirne le infermità, perdonare loro i peccati e liberare gli ossessi dagli spiriti del male. Quanti ne ho guariti!

Che cosa fa pensare a Vescovi e Sacerdoti di non dovere imitarmi in questa importante opera di apostolato? Non è questo un mezzo per arrivare alle anime e avvicinarle a Dio? Non è, questa, buona ed efficace pastorale? Forse si dubita di non poterlo fare? Allora Io, Divino Maestro, avrei impartito ai miei apostoli un ordine ineseguibile: che Maestro sarei stato?

Perchè i Santi con tanta efficacia benedicevano e risanavano? Anche in questi anni Santi Vescovi e Cardinali, quante volte lo hanno fatto! Eppure sono stati Pastori di questo secolo, di questa generazione. La causa della inefficienza di tanti pastori, non la si deve piuttosto ricercare nella mancanza di fede e di penitenza?

Facciano i miei Vescovi un esame di coscienza su questi due punti e vedranno le ragioni per cui ci si è allontanati da una solida pastorale.

E' inutile sfuggire la questione, tacciando di pazzia chi ve la propone.

Ricordatevi, Pastori di anime, che chi vi propone questi impellenti interrogativi non è un povero Sacerdote, ma sono Io, Gesù.

Figlio, ti benedico. Voglimi bene e non preoccuparti dei giudizi umani.


15 giugno 1976
 
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TotusTuus
view post Posted on 25/7/2006, 09:13     +1   -1




L'ORA DELLA REVISIONE



Figlio scrivi:

Ora sai perchè Satana e le sue schiere odiano Me, odiano la Madre mia e vostra e odiano l'intera umanità.

Ora sai figlio mio che questo odio si concretizza in una azione incessante, senza mai un istante solo di posa.

Tutta la loro attività è terribilmente organizzata, tutta protesa alla rovina materiale e spirituale degli uomini, verso il folle disegno di poter combattere Dio da pari a pari. Di questo i Demoni sono convinti.

Dopo che San Michele è insorto al grido: « Chi è simile a Dio? », sai che Satana e le sue schiere sono rimaste congelate in questa folle convinzione, per cui non abbandonano la speranza di poter uscirne vincitori.

Per questo, figlio mio, non vorranno lasciare quello che ritengono la loro preda senza violentissime reazioni, che saranno causa di tanta sofferenza e che Io, Dio come il Padre e lo Spirito Santo, piegherò alla purificazione della mia Chiesa.

Ora conosci lo stato d'animo dei cristiani, sacerdoti, e pastori. Ora sai che la Chiesa è venuta a trovarsi in condizioni di inferiorità di fronte ai suoi irriducibili nemici, non per colpa di Dio, non perchè le manchino i mezzi di difesa, ma perchè non ha reagito agli assalti, alle insidie, alle tentazioni con cui è stata aggredita.

Ora, figlio, hai un quadro preciso di una situazione per gran parte colpevole, le cui responsabilità si riversano sui Vescovi, sui sacerdoti e sui fedeli, naturalmente in misure diverse.

A conoscenza di tutti

Questo quadro è stato dato a te, ma tu sei lo strumento prescelto per portarlo a conoscenza di tutti. Non dimenticarlo. Già vedi quanto questo disegno dispiaccia alle forze dell'Inferno, già vedi quanto esse ti abbiano fatto soffrire, ma non temere. Non lasciarti nè ingannare, nè spaventare dalle stolte aggressioni con cui ti molestano.

Tutti sappiano, pastori e sacerdoti, che l'ora della revisione è scoccata.

Debbono rivedere tutta la loro azione pastorale impostata attualmente su false righe. Se non lo faranno, saranno poi costretti a farlo.

Non si rinnova nulla, nulla si rigenera se non partendo dai presupposti che chiaramente ti ho esposto. Prendano in mano il Vangelo, meditino la mia azione pastorale. Che altro posso dire, quali altre indicazioni piú precise potrei dare?

Figlio, vedi di non perdere tempo! I molti peccati degli uomini, i molti sacrilegi dei Consacrati, la nauseante indifferenza dei cristiani, non sono piú tollerabili.

Figlio, coraggio! Ti vogliono spaventare, ma Io sono in te, Io uno col Padre e con lo Spirito Santo. Allora che ti potranno fare? Nulla, figlio mio, più di quello che Io permetto per santificarti e arricchirti. Ti benedico.


15 giugno 1976
 
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TotusTuus
view post Posted on 26/7/2006, 09:09     +1   -1




ORGANIZZARE LA DIFESA



Scrivi, figlio mio:

Ti ho detto che le schiere ribelli sono composte da un numero grandissimo di Diavoli. Sono una moltitudine sterminata; voi non potreste abbracciare con la vostra mente l'estensione di esse.

Non tutte operano con uguale perfidia; ciò vuol dire che la gravità del loro peccato si differenzia. Però tutti, non uno escluso, operano per il male. Si ribellarono a Dio e ora conoscono la più feroce tirannia del loro capo, Satana, e del suo stato maggiore. Appartengono, anche nell'Inferno, a diverse gerarchie.

Tutti odiano la Vergine Santissima, tutti odiano l'umanità, tutti coltivano, insieme all'odio, una profonda gelosia per gli eletti e una tremenda invidia per voi viandanti sulla terra, nella paura che anche voi abbiate a salvarvi.

In loro nessun sentimento di pietà: - ne sono incapaci - ma solo sadismo. Voi non conoscete e neppure le potete immaginare le atrocità con cui sfogano i loro perfidi sentimenti sulle vittime che cadono sotto i loro artigli.

Si tratta di quelle persone che hanno potuto legare a loro, che si sono fatte loro strumenti, che si sono donati anima e corpo ai Demoni. Credete che non sono pochi, e parecchi anche della vostra generazione ne fanno personale esperienza.

Che aspettano ancora?

Ora, figlio, fa bene attenzione. Immagina un esercito formidabile per numero di guerrieri, per potenza di armi e bene equipaggiato, che ha preso posizione con un piano intelligentemente preparato e predisposto anche nei più minuti particolari. Questo colossale esercito, piú potente per natura e per organizzazione, muove all'attacco contro una Chiesa e una Società umana che, pur avendo un considerevole numero di soldati, di ufficiali e di generali, non sapendo o non ricordandosi di avere un nemico agguerrito e pieno di odio, non pensa affatto a difendersi.

Si irride anzi ai pochi che ne parlano e che vorrebbero organizzare una difesa. Questi vengono tacciati di pazzia o manìa religiosa.

Intanto il nemico, con arte cercando di nascondere le proprie forze, approfittando della dabbenaggine dell'avversario, si insinua ovunque, si impadronisce dei posti chiave e mette i suoi agenti dappertutto e così viene ad impadronirsi degli avversari. Ci sono qua e là nuclei di resistenza, ma il nemico baldanzoso dei suoi successi, non se ne dà pena.

A questo punto, convinto di avere la vittoria in pugno, ad ogni serio tentativo dell'avversario, reagirà con ferocia tale da sbalordire. Figlio caro, tu ben sai, per personale esperienza, come il nemico non tolleri nessuna mossa difensiva, come cerchi anzi di prevenire ogni mossa contro di lui.

In questi frangenti, i Vescovi che aspettano ancora a scendere dai loro troni, ad uscire dai loro palazzi, a prendere in mano le redini di comando ed istruire e guidare i loro soldati, i cristiani, al contrattacco?

Sanno o non sanno che non ha importanza la superiorità solo apparente del nemico, poichè se, seguiti dai loro sacerdoti immuni dalle eresie del giorno e dall'anemia che ha indebolito e contagiato tanti, faranno questo, il successo loro è assicurato e a loro sarà data la vittoria?

Via la presunzione!

Figlio, quante volte devo dirlo, che Io ho vinto il mondo con l'umiltà, la povertà e l'ubbidienza? È con queste virtú, è con il suo sí che la Madre mia e vostra ha reso possibile la Redenzione!

Quante volte devo dirvi che l'amore è più forte dell'odio?Vescovi e sacerdoti si convincano di attuare quelle riforme che hanno proclamato con il Concilio e che, per le interferenze e l'azione dell'Inferno, sono state così malamente applicate.

Se si decideranno una buona volta ad imboccare la via giusta, e sono Io la Via sicura, allora Io sarò con loro e la Chiesa ringiovanirà e presto conoscerà uno splendore finora mai visto.

Che si aspetta ancora? Via i pregiudizi, via la presunzione!

Preghino perchè la luce illumini il cammino da percorrere e avanti!

Figlio, mi è noto il tuo stato d'animo. Perchè Io ti ho fatto vedere, tu ora soffri perchè vorresti che pure gli altri vedessero. Ti benedico. Voglimi bene.


16 giugno 1976
 
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TotusTuus
view post Posted on 27/7/2006, 07:58     +1   -1




UNA GRANDE UMILTA'



Figlio mio, scrivi.

Avete mai considerato le circostanze in cui avvennero le tentazioni mie da parte del Maligno, specialmente quelle del deserto?

Queste circostanze di tempo e di luogo vanno attentamente considerate poichè Io, Verbo Eterno di Dio, nulla ho fatto e nulla ho detto che non fosse ispirato da un fine altissimo. E se ho permesso a Satana di avvicinarsi a Me per tentarmi, l'ho fatto perchè voi, a cui Io pensavo, che Io vedevo, imparaste come si deve affrontare il Maligno e le sue perfide schiere.

La tentazione è venuta alla fine del mio soggiorno nel deserto, è venuta alla fine del mio digiuno.

Io, Uomo e Dio, ho potuto e voluto fare questo, per indicare a voi una impostazione di lotta. Ho voluto dire a voi: preghiera e penitenza, molta preghiera e molta penitenza! Solo in questo modo si può sperare di uscire dal combattimento vittoriosi. Oggi le forze dell'Inferno scorazzano per il mondo, spadroneggiano, sghignazzando per la dabbenaggine di coloro che dovrebbero, ben corazzati, procedere in prima fila contro le forze nemiche.

Incoerenza

Oggi l'inferno non teme nè Vescovi, nè Sacerdoti, se non fatte le debite eccezioni, perchè non hanno minimamente la visione, e quindi la convinzione, che il problema fondamentale della Chiesa è la salvezza delle vostre anime nella lotta da condursi contro coloro che ne vogliono la perdizione. Reagiscono anzi negativamente dinnanzi a queste realtà spirituali, dinnanzi a questi miei richiami.

Ciò significa che non le anime essi cercano, ma se stessi nella loro sottile e vellutata presunzione. Reagiscono negativamente dinnanzi a questi miei richiami e confermano in tal modo la loro inguaribile cecità, l'incoerenza in una missione che fu desiderata non per il bene delle anime, ma per interessi propri, il che vuol dire della propria superbia.

Siccome vi siete abbarbicati ad un atteggiamento antipastorale, ora occorre un atteggiamento di grande umiltà per uscirne fuori. Un atto di buona volontà vi riporterà sul piano giusto.

Ad estremi mali, dite voi, estremi rimedi! Ebbene, Io vi dico: è certamente un estremo rimedio, è certamente una cosa difficile per un Vescovo prendere la decisione di convocare i suoi sacerdoti attorno a sè per dire loro: « Figli miei, siamo stati un poco tutti ingannati, ci siamo lasciati fuorviare dalle arti dei nostri irriducibili nemici spirituali. Essi sono riusciti a distogliere le nostre cure e le nostre attenzioni da un problema vitale della pastorale, quale quello di impostare tutta la nostra azione in una visione più giusta, più realistica e piú rispondente ai bisogni e agli interessi delle anime.

Io pastore di anime, sarò piú vicino a coloro che soffrono per colpa delle forze oscure dell'inferno, e sarò più vigile nel proteggere il mio gregge dalle loro mosse, usando i mezzi che Lui, il Maestro divino, mi ha indicato con l'esempio e con le parole».

Umile coraggio

Figlio mio, so bene quale lotta dovrebbe sostenere un Pastore di anime per compiere questo gesto di umiltà, ma questo gesto di umiltà lo renderebbe grande dinnanzi a Dio e grande dinnanzi alla Chiesa.

Si rivestono a volte di grande umiltà nei loro discorsi, nelle loro omelie, ma se poi qualcuno osasse dire a loro le cose che di se stessi dicono, ne vedresti una reazione immediata e una ostilità tenace, perchè non dimenticano, come dimenticherebbero i veri padri.

Prova, figlio, a paragonare l'untuosa umiltà che emerge da certe pubbliche confessioni delle loro miserie, delle loro limitazioni con l'umiltà vera di San Francesco che diceva al suo confratello di viaggio (erano diretti ad un convento): « Fratello mio, se quando saremo arrivati, ci chiudessero la porta in faccia, se poi ancora ci insultassero e ci bastonassero, e più ancora cosí malconci ci gettassero per terra nella neve, questo sarebbe vera goia, vera letizia ».

Non è stata in Me una pseudo-umiltà, ma vera umiltà ricevere il bacio d'amore dato dall'Apostolo traditore. Non è stata arte da parte mia il dimenticare l'offesa, pur così atroce, di Pietro che mi rinnegò tre volte.

Se meditassero sul serio questi episodi della mia vita, quante cose muterebbero!

Ti benedico, figlio mio.


17 giugno 1976
 
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44 replies since 29/6/2006, 08:42   1120 views
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