Ecclesia Dei. Cattolici Apostolici Romani

Il vescovo ai preti: assolvete chi si pente dell’aborto

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TotusTuus
icon7  view post Posted on 2/4/2006, 16:45     +1   -1




Il vescovo ai preti: assolvete chi si pente dell’aborto (articolo tratto dal Corriere della Sera)

Cremona, decreto di monsignor Lafranconi valido per 15 giorni durante la Pasqua

«Gesto di grande umanità, atto di lodevole apertura del vescovo». Un coro pressoché unanime accoglie la notizia, resa pubblica dal settimanale diocesano La vita cattolica, che arriva dalla curia di Cremona: monsignor Dante Lafranconi, 65 anni, ex presidente della Commissione famiglia e vita della Cei, con un decreto firmato lo scorso 23 marzo, tende la mano, rendendo più semplice la confessione, a chi si èmacchiato del peccato di aborto volontario (non solo la donna che interrompe la gravidanza, ma anche coloro che direttamente o indirettamente l’aiutano a farlo; tra questi, il partner consenziente).

Si tratta, dunque, di una misura straordinaria, voluta dal vescovo alla guida di una diocesi che conta 223 parrocchie (dislocate in quattro province), atta a liberalizzare per un periodo —dalla domenica delle Palme alla domenica in Albis, cioè dal 9 al 23 aprile—l’assoluzione del grave peccato. Così grave da far scattare automaticamente la scomunica (certo, non pubblica) nei confronti di chi lo commette: peccato riservato, secondo il dettato del Diritto canonico.

IL POTERE—In regime ordinario, un parroco o un sacerdote non può rimetterlo di propria iniziativa al fedele che lo confessa. La legge ecclesiastica prevede, infatti, che, per concedere l’assoluzione, si debba essere autorizzati dal Vescovo, dal Vicario o dal Penitenziere; gli unici che detengono il potere in proprio. Il decreto vescovile invece dà facoltà di assoluzione (nell’arco delle due settimane indicate) a tutti i preti della diocesi di Cremona. Trascorsi i quindici giorni, tutto torna come prima.
«In occasione della Santa Pasqua — si legge nel decreto di monsignor Lafranconi — sono più frequenti i casi dei fedeli che chiedono l’assoluzione del peccato di volontaria interruzione della gravidanza o di cooperazione diretta ad essa». Da qui, lo spunto per il magnanimo gesto. «In effetti, lo si fa per agevolare l’accostamento al sacramento della Penitenza—osserva monsignor Mario Marchesi, vicario generale della Diocesi —. In passato, sono già stati presi provvedimenti analoghi». Don Enrico Maggi, portavoce del vescovo, aggiunge un elemento di riflessione: «Pochi ricordano che l’aborto volontario è associato alla scomunica. Sicché, il decreto vescovile, pur improntato alla misericordia, fa chiarezza, rammentando la verità dei fatti, cioè l’estrema gravità di questo peccato ». «Sì, è anche una scelta educativa, pastorale», concorda monsignor Vincenzo Rini, direttore de La vita cattolica. Volendo far l’avvocato del diavolo, si potrebbe perfino notare che il tema della vita e dell’aborto è politicamente caldo, di questi tempi; e che, a una settimana dalle elezioni, i pronunciamenti ecclesiastici ai livelli più alti (il Pontefice e il presidente della Cei, Ruini) fanno discutere animatamente. La mossa del Vescovo di Cremona s’inserisce in questo clima? «Assolutamente no— risponde don Maggi — L’attenzione alla vita nascente è sempre stata al centro del magistero di monsignor Lafranconi, da sei anni vescovo della nostra città».

IL DIBATTITO — A onor del vero, neppure i laici di Cremona, schierati all’estrema sinistra, intravvedono elementi extrareligiosi. «Non credo proprio che qui c’entri la politica », afferma Celestina Villa, assessore di Rifondazione comunista. E Daniela Polenghi (Comunisti italiani), assessore alle Politiche educative e ai diritti dei cittadini, dice: «È un provvedimento che va nella direzione del rispetto della donna e del suo dramma personale. La Chiesa si rende conto che l’interruzione della gravidanza ha risvolti complessi, è una scelta di dolore...». Anche don Mario Altichieri, fortemente impegnato nel sociale, fa notare: «L’aborto volontario, certo, è un atto oggettivo, mail sacerdote deve tener conto della soggettività di chi lo confessa, valutare caso per caso. Comunque, il provvedimento del vescovo è lodevole». Forse — ma questo don Altichieri non lo dice—la liberalizzazione dell’assoluzione potrebbe essere definitiva e non a tempo. Infine, il commento di Paolo Emiliani, presidente del Movimento per la vita di Cremona: «Un segno della paternità del nostro vescovo. Siamo per la cultura della vita, non vogliamo la colpevolizzazione della persona».




 
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LDCaterina63
view post Posted on 3/4/2006, 13:58     +1   -1




Amico Totus....perchè quella faccina? tongue.gif
la parabola del Figliol Prodigo non ti ricorda nulla? La Chiesa deve perdonare l'ha dove il penitente si PENTE E PAGA LA SUA RATA.....occorre pagare fino all'ultimo spicciolo dice Gesù in Matteo.....ma alla Chiesa dice "perdonate settanta volte sette"..... smile.gif

 
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Raimundus
view post Posted on 4/4/2006, 01:19     +1   -1




Resta, anche dinanzi a un sincero pentimento e senso di colpa, un gravissimo delitto che dovrebbe essere trattato con pietà cristiana ma senza dare l'impressione che vi sia un atteggiamento indulgente.
Bisogna valutare singulis pro casibus.
 
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TotusTuus
view post Posted on 4/4/2006, 13:13     +1   -1




CITAZIONE (LDCaterina63 @ 3/4/2006, 14:58)
Amico Totus....perchè quella faccina? tongue.gif
la parabola del Figliol Prodigo non ti ricorda nulla? La Chiesa deve perdonare l'ha dove il penitente si PENTE E PAGA LA SUA RATA.....occorre pagare fino all'ultimo spicciolo dice Gesù in Matteo.....ma alla Chiesa dice "perdonate settanta volte sette"..... smile.gif

Certo chi si pente di cuore e si riconcilia con Dio sacramentalmente è perdonato. Però attenzione! Questo non implica che l'uomo possa compiere qualsiasi grave azione immorale e quindi qualsiasi peccato intanto il sacerdote concede l'assoluzione. Il sacramento della penitenza non va banalizzato, ecco spiegato il perchè della faccina!

Approfondimento:

Padre Domenico Mondrone (a cura di), Mamma perchè ci hai uccisi?

Dopo sette aborti... affiora un improvviso e terribile rimorso: è la misericordia di Dio che porta a salvezza un'anima alla deriva. Grazie alla lettura di questo libro-choc, alcune mamme hanno rinunciato all'aborto già programmato.

Francesco Agnoli, Storia dell'aborto nel mondo

Gli abortisti, "macellatori di carne umana innocente", fanno di tutto per nascondere l'orrenda tragedia dell'aborto: quasi 200.000 aborti pagati dallo stato ogni anno in Italia e 50 milioni nel mondo. Per saperne di più leggi questo libro !!!

Entrambi i volumi sono acquistabili viositando il sito Libri Cattolici
 
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3 replies since 2/4/2006, 16:45   91 views
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