Ecclesia Dei. Cattolici Apostolici Romani

confessione

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UOMOITALIANO
view post Posted on 21/11/2010, 20:52     +1   -1




In quali casi una confessione è invalida?
E in caso di invalidita' deve essere ripetuta enumerando di nuovo tutti i peccati?
Dico questo perchè ho il dubbio che il sacerdote non mi abbia assolto perchè non l'ho sentito dire la formula abituale
'' Dio, Padre di misericordia, che ha riconciliato a sé il mondo nella morte e risurrezione del suo Figlio, e ha effuso lo Spirito Santo per la remissione dei peccati, ti conceda, mediante il ministero della Chiesa, il perdono e la pace. E io ti assolvo dai tuoi peccati nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo ».'' Forse mi ha assolto ma se lo ha fatto lo ha fatto con una formula brevissima e non convenzionale,mi pare abbia detto ''ti assolvo dai tuoi peccati'' e basta ma mi è venuto il dubbio perchè ero un po' distratto....poi non mi aveva fatto dire l'atto di dolore e subito prima di andare via mi ha detto di recitare qualche preghiera.....boh!
Secondo voi che debbo fare?

Nel caso mi avesse assolto e mi riconfessassi dicendo gli stessi peccati commetterei una violazione?
 
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TotusTuus
view post Posted on 21/11/2010, 21:40     +1   -1




I sacramenti non sono beni personali così che si possano manipolare a piacimento. I sacerdoti, come ammoniva san Paolo, ne devono essere soltanto i custodi. Vediamo ora quale sia la materia e la forma della confessione:

Materia: i peccati che il penitente confessa.

Forma:è l'assoluzione del confessore: “Io ti assolto dai tuoi peccati, nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo”.

Quando la confessione è invalida? Consideriamo alcuni casi concreti:

a. se il sacerdote manca del potere di giurisdizione (come nel caso di scomunica).

b. quando vi sia mancanza di pentimento. Pechè la confessione sia valida è sufficiente il dolore imperfetto.

c. qualora si taccia volontariamente un peccato mortale.

d. qualora non venga proferita la formula di assoluzione: "Io ti assolvo dai tuoi peccati...".

e. Dal CIC: "Can. 977 - L'assoluzione del complice nel peccato contro il sesto comandamento del Decalogo è invalida, eccetto che in pericolo di morte".

Pertanto se il sacerdote ha pronunciato la formula di assoluzione, richiesta ad validitatem, la confessione si deve ritenere valida. Una confessione invalida va invece ripetuta.

CITAZIONE
Nel caso mi avesse assolto e mi riconfessassi dicendo gli stessi peccati commetterei una violazione?

No, non la commetteresti.
 
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1 replies since 21/11/2010, 20:35   344 views
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