Ecclesia Dei. Cattolici Apostolici Romani

Ordine della Madonna della Mercede, Mercedari

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 6/5/2010, 11:42     +1   -1
Avatar

Avvocato della Gabry, della Requi, Jesus 'SnaKe SuperStar e della Walka

Group:
Admin
Posts:
51,987
Reputation:
+1
Location:
Valli di Bergamo

Status:


Membri di un'ordine mendicante il cui vero titolo è Ordine della Madonna della Mercede per il riscatto dei prigionieri o per la redenzione degli schiavi. Fu fondato a Barcellona nel 1218 da san Pietro Nolasco con il favore di Giacomo I, re d'Aragona (1208-1276), come "ordine sacro, reale e militare", con lo scopo di liberare i cristiani caduti nelle mani dei mori. Fu confermato da Gregorio IX nel 1325, vive tutt'ora e conta nella sua storia parecchi santi.

Fonte Enciclopedia Motta


Dopo quindici anni passati nel realizzare questa ammirevole opera di misericordia, Pietro Nolasco e i suoi amici vedevano con preoccupazione che gli schiavi, di giorno in giorno, invece di diminuire aumentavano.

Animato da una sincera confidenza in Dio e da un cuore misericordioso cercò, nella sua fervorosa orazione, l'ispirazione divina per poter continuare l'opera intrapresa.
Nella notte del 1 agosto 1218 Maria Santissima intervenne nella sua vita: un'esperienza personale mariana illuminò la sua intelligenza e mosse la sua volontà, invitandolo a convertire il suo gruppo di laici redentori in un Ordine Religioso Redentore che, sotto la protezione e l'appoggio del Re di Aragona e l'approvazione della Chiesa, continuasse la grande opera di misericordia incominciata.

Pietro Nolasco espose al giovane monarca Giacomo I e ai suoi consiglieri - il primo dei quali era il vescovo di Barcellona Don Berenguer de Palou - il suo progetto di fondare un Ordine Religioso Redentore, sotto il patrocinio di Maria Santissima. La proposta piacque al re e ai suoi consiglieri.
Il 10 agosto 1218 fu costituito ufficialmente il nuovo Ordine Religioso Redentore, nella cattedrale di Santa Croce di Barcellona. Il vescovo Berenguer de Palou approvò, in nome della Chiesa per la sua diocesi, il nuovo Ordine e diede a Pietro Nolasco e ai suoi compagni la veste bianca che avrebbero portato come propria dell'Ordine; consegnò loro anche la Regola di S. Agostino come norma di vita comune e diede la sua autorizzazione perché sopra l'abito dell'Ordine essi potessero portare il segno della sua cattedrale, la santa Croce.

Quindi Pietro Nolasco e i suoi compagni emisero davanti al vescovo la professione religiosa. Da parte sua il re Giacomo I nell'atto stesso della fondazione consegnò ai frati l'abito che nel linguaggio degli Ordini militari è lo scudo, formato dalle quattro sbarre rosse in campo oro, emblema della monarchia di Aragona.
Questo emblema, unito alla croce della cattedrale, costituirà lo stemma proprio dell'Ordine.

In quel memorabile giorno Giacomo I donò all'Ordine l'Ospedale di S. Eulalia in Barcellona, che servì come primo convento dei religiosi dell'Ordine, come casa di accoglienza degli schiavi riscattati e luogo dove si compivano anche le opere di misericordia a favore degli infermi e dei poveri, opere ricordate in una bolla del 1255 dal Papa Alessandro IV, che definì i Mercedari nuovi Maccabei del tempo della grazia.
I frati che con Pietro Nolasco ricevettero il bianco abito molto probabilmente erano tutti laici. Pietro Nolasco, in particolare, sicuramente non fu sacerdote.

Con l'appoggio ufficiale della Chiesa e dello Stato Pietro Nolasco e i suoi frati, costituiti ora in Ordine Religioso Redentore laico, acquistarono nuovo vigore e continuarono, con rinnovato fervore, le loro peregrinazioni di carità, domandando l'elemosina per la redenzione degli schiavi cristiani esistenti nelle terre saracene.

L'Ordine redentore della Mercede nacque con carattere laicale e durante il primo secolo i suoi membri per lo più furono laici; esso veniva governato secondo le disposizione emanate dai Capitoli Generali che si radunavano ogni anno. Nel 1272 il Maestro Generale Fra Pietro Amer raccolse tutte le precedenti disposizioni, ne diede altre e le promulgò in un corpo di leggi che divennero le prime Costituzioni dell'Ordine, importanti specialmente per il prologo dove sono contenuti gli elementi essenziali sulla natura dell'Ordine e che possono essere considerati come il testamento spirituale di S. Pietro Nolasco.

Con l'aumento dei religiosi chierici nel Capitolo Generale celebrato nel 1317 in El Puig, vicino Valencia, fu eletto Maestro Generale per la prima volta un sacerdote, Fra Raimondo Albert, che emanò nuove Costituzioni nel 1327 in cui si sottolineavano gli aspetti spirituali e monastici della vita religiosa e si davano indicazioni specifiche per la redenzione degli schiavi.

Tra i Maestri Generali del primo periodo è da ricordare Natale Gaver (1452-1474) che preparò una nuova edizione delle Costituzioni Albertine pubblicata con il nome di Speculum Fratrum. In quest'opera sono riportate anche preziose notizie storiche dei primi tempi e dei primi religiosi dell'Ordine. Con questo Generale l'Ordine Mercedario ottenne l'esenzione dalla giurisdizione dell'Ordinario del luogo. Sotto il suo generalato il numero dei religiosi era arrivato a 550 sparsi nelle 62 case, la cui attività, secondo lo stesso Gaver, consisteva " nel predicare, celebrare i divini uffici, ascoltare le confessioni e lodare Dio con canti e salmi e in più nel liberare i fratelli schiavi con le elemosine dei fedeli".

Le nuove correnti di pensiero che invasero il mondo, specialmente nel secolo XIX, ebbero un influsso nefasto sulla Chiesa e quindi sulla vita interna degli istituti religiosi. Anche l'Ordine della Mercede, che allora in Europa era presente in Spagna, in Italia e in Francia, subì le conseguenze disastrose di tali movimenti culturali, che sfociarono nelle leggi soppressive delle organizzazioni religiose, arrivando quasi al totale annientamento della sua presenza nel vecchio continente e alla scomparsa totale dei Mercedari in Francia.

L'influsso delle nuove ideologie si fece sentire anche in America Latina e portò ai movimenti indipendentisti dal dominio spagnolo, i quali non furono meno funesti per la sorte dei Mercedari nel nuovo mondo, causando la soppressione di molti conventi e una diminuzione del numero dei religiosi.

Nel 1880 venne eletto Maestro Generale il cileno Fra Pietro Armengaudio Valenzuela che pose la sua sede nel collegio di S. Adriano in Roma. Il nuovo Generale trovò in Europa soltanto una trentina di religiosi a custodia di tre case e chiese dell'Ordine: S. Adriano in Roma, Nostra Signora di Bonaria in Cagliari e Nostra Signora dell'Olivar in Spagna. Tutte le altre case erano state soppresse e i religiosi morti o dispersi. In America la situazione era un po' più confortante ma anche lì il numero dei religiosi e dei conventi era molto ridotto. Complessivamente i Mercedari in quel tempo erano circa trecento, la Maggior parte anziani o malati.

Il Padre Valenzuela, religioso osservante e dotto, formato alla scuola dei valori tradizionale mercedari, cominciò il suo governo proponendosi come scopo principale la restaurazione dell'Ordine. Egli governò per trentuno anni, dedicando la sua opera in modo particolare alla formazione di nuovi religiosi e al ristabilimento dell'Ordine Mercedario non solo in Europa ma anche in America, con la formazione delle nuove vocazioni.

Dopo molti studi e riunioni, radunò nel 1893 la Congregazione Generale dei rappresentanti dell'Ordine per discutere e approvare le nuove Costituzioni dell'Ordine da lui preparate e che vennero pubblicate, con l'approvazione della Santa Sede, nel 1895. Con esse l'istituto era proiettato verso le opere di misericordia, tra cui le missioni e l'educazione della gioventù, in linea con la redenzione degli schiavi dei tempi passati.

Con il nuovo personale formato egli aprì in Italia cinque nuovi conventi, costituendo nel 1907 la Provincia Romana sulle ceneri dell'antica Provincia Italica che era stata annientata dalle soppressioni e pensò anche ad inviare religiosi nelle varie parti del mondo dove c'era maggior bisogno.

Quando lasciò il generalato nel 1911, perché nominato vescovo di Ancud (Cile), l'Ordine era in piena rinascita: tre Province e due Vice-province in Europa; cinque Province e due Viceprovince in America Latina, con un totale di circa 60 case e 450 religiosi.

Fonte Mercede.it
 
Top
0 replies since 6/5/2010, 11:42   335 views
  Share