Ecclesia Dei. Cattolici Apostolici Romani

Intervista al Card. Noè

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TotusTuus
view post Posted on 14/5/2008, 14:21     +1   -1




La rivelazione del Cardinale Noè: “Quando Paolo VI denunciò il fumo di Satana nella Chiesa si riferiva agli abusi liturgici seguiti al Vaticano II”

di Bruno Volpe



CITTA’ DEL VATICANO - Parla con un filo di voce e a volte l’affanno è talmente pesante che deve fermarsi. Ma la mente è lucida e il cuore buono. L’intervista con il Cardinale Virgilio Noè (nella foto), 86 anni, Maestro delle Cerimonie Liturgiche sotto i Pontificati di Paolo VI, Giovanni Paolo I e Giovanni Paolo II, già Arciprete della Basilica di San Pietro e Vicario del Papa per la Città del Vaticano, si rivela commovente e, al tempo stesso, avvincente. Il porporato, che ha abbandonato da molto la vita pubblica a causa degli acciacchi propri dell’età, ci aiuta, portandoci per mano, a conoscere meglio un Pontefice - a torto - dimenticato in fretta dalla storia: Giovan Battista Montini. E rivela per la prima volta a cosa si riferiva precisamente Paolo VI quando, nel 1972, denunciò la presenza del fumo di Satana nella Chiesa.

Eminenza, chi era Papa Paolo VI?

“Un galantuomo, un Santo. Ricordo ancora come viveva il Mistero dell’Eucaristia, con passione e partecipazione. Quando penso a lui piango, ma non alla maniera degli ipocriti. Mi commuovo sinceramente. Gli devo tanto, mi ha insegnato molto, ha vissuto e si è speso sempre per la Chiesa”.

Lei ha avuto il privilegio di essere Maestro delle Cerimonie Liturgiche proprio grazie alla nomina ricevuta da Papa Montini ai tempi della riforma post-conciliare. Come ricorda quei tempi?

“Splendidamente. Una volta, il Santo Padre mi ha detto,personalmente, e con modi affettuosissimi, come il Cerimoniere dovesse attuare quel compito in quel determinato periodo storico. Avvenne in sacrestia. Mi si avvicinò e mi disse: il cerimoniere deve prevedere tutto e farsi carico di tutto, ha il compito di rendere la strada più facile al Papa”.

Aggiunse dell’altro?

“Sì. Affermò che l’animo di un cerimoniere non deve essere turbato mai da nulla, grandi o piccoli che siano i suoi problemi personali. Un cerimoniere, sottolineò, deve restare sempre padrone di se stesso e fare da scudo al Papa, perchè la Santa Messa deve essere celebrata degnamente, per la gloria di Dio e del suo popolo”.

Il Santo Padre come accettò la riforma liturgica voluta dal Vaticano II?

“Di buon grado”.

Si racconta che Paolo VI fosse un uomo molto triste: verità o leggenda?

“Una menzogna. Era un padre buono e mite, un galantuomo e un Santo. Al tempo stesso, era addolorato dal fatto di essere stato lasciato solo dalla Curia romana. Ma di questo preferisco non parlare”.

Nel complesso, smentendo gli storici, Lei che è stato uno dei suoi più stretti e fidati collaboratori, descrive Papa Montini come una persona serena.

“Lo era. E sa perché? Perchè affermava sempre che chi serve il Signore non può essere mai triste. E lui lo serviva specialmente nel sacrificio della Santa Messa”.

Resta immemorabile la denuncia di Paolo VI sulla presenza del fumo di Satana nella Chiesa. Ancora oggi, quel discorso sembra di un’attualità incredibile. Ma, con esattezza, cosa voleva dire il Papa?

“Voi di ‘Petrus’ avete fatto un bel colpo, perché sono in grado di rivelare, per la prima volta, cosa intendesse denunciare Paolo VI con quella affermazione. Ecco, Papa Montini per Satana intendeva classificare tutti quei sacerdoti o vescovi e Cardinali che non rendevano culto al Signore mal celebrando la Santa Messaa causa di una errata interpretazione e applicazione del Concilio Vaticano II. Parlò di fumo di Satana perchè sosteneva che quei preti che della Santa Messa facevano paglia in nome della creatività, in realtà erano posseduti dalla vanagloria e dalla superbia del Maligno. Dunque, il fumo di Satana altro non era che la mentalità che voleva stravolgere i canoni tradizionali e liturgici della cerimonia Eucaristica”.

E pensare che Paolo VI viene additato quasi come la causa di tutti i mali della liturgia post-conciliare. Ma stando a quello che rivela Lei, Eminenza, Montini paragonò il caos liturgico, sia pure velatamente, addirittura a qualcosa di infernale.

“Lui condannava le smanie di protagonismo e il delirio di onnipotenza che seguirono a livello liturgico il Concilio. La Messa è una cerimonia sacra, ripeteva spesso, tutto deve essere preparato e studiato adeguatamente rispettando i canoni, nessuno è ‘dominus’ della Messa.

Spiacevolmente, in molti dopo il Vaticano II non lo hanno capito e Paolo VI ne soffrì ritenendo il fenomeno un attacco del demonio”.

Eminenza, in conclusione: cos’è la vera liturgia?

“E’ il rendere gloria a Dio. La liturgia va eseguita sempre e comunque con decoro: anche un segno della Croce mal fatto è sinonimo di disprezzo e sciatteria. Purtroppo, lo ripeto, dopo il Vaticano II si è creduto che tutto o quasi fosse permesso. Ora bisogna recuperare, e in fretta, il senso del sacro nell’ars celebrandi, prima che il fumo di Satana pervada completamente tutta la Chiesa. Grazie a Dio, abbiamo Papa Benedetto XVI: la sua Messa e il suo stile liturgico sono un esempio di correttezza e dignità”.

Fonte: Petrus
 
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PRAECENTOR
view post Posted on 14/5/2008, 21:05     +1   -1




Incredibile.
E pensare che chi parla è proprio chi fu canzonato da progressisti e tradizionalisti al tempo stesso. Vi ricordate l'adagio: quae non fecerunt barbari fecerunt Barberini, et quae non fecerunt Barberini, fecerunt Noè et Bugnini!!!
 
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Raimundus
view post Posted on 14/5/2008, 22:16     +1   -1




Di fronte a certe interviste non si sa che pensare...
 
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bedwere
view post Posted on 14/5/2008, 22:30     +1   -1




Si chiama saltare sul carro dei vincitori. Quanti partigiani c'erano in Italia dopo il 25 aprile?
 
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TotusTuus
view post Posted on 14/5/2008, 22:51     +1   -1




Che si tratti di un pentimento?
 
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bedwere
view post Posted on 14/5/2008, 23:45     +1   -1




Tutto e` possibile. Non noto pero` la minima traccia di autocritica, segno di un pentimento sincero. Questo e` evidente invece nella splendida invervista a Claudia Koll che, dal mio punto di vista, ha fatto cose molto meno gravi.
 
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bedwere
view post Posted on 15/5/2008, 01:30     +1   -1




Questo articolo di Rorate Caeli mostra lo scempio perpetrato. Anche se non sapete l'inglese, basta guardare le figure.
 
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Mortino
view post Posted on 15/5/2008, 01:57     +1   -1




Cioè... Hanno RIMOSSO l'altare?

Qualcuno dovrebbe oliare la ruota dei criceti che hanno nella testa al posto del cervello, perchè deve aver fatto la ruggine in più punti.
 
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bedwere
view post Posted on 15/5/2008, 05:11     +1   -1




QUOTE (Mortino @ 14/5/2008, 17:57)
Cioè... Hanno RIMOSSO l'altare?

Qualcuno dovrebbe oliare la ruota dei criceti che hanno nella testa al posto del cervello, perchè deve aver fatto la ruggine in più punti.

Speriamo che sia solo demenza, caro Mortino!
 
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TotusTuus
view post Posted on 15/5/2008, 07:59     +1   -1




Purtroppo non è il solo Altare che è stato rimosso dalla furia iconoclasta! :sick:
 
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PRAECENTOR
view post Posted on 15/5/2008, 14:44     +1   -1




CITAZIONE (TotusTuus @ 14/5/2008, 23:51)
Che si tratti di un pentimento?

essendo cattolici dobbiamo essere disposti a pensarlo e anche a perdonare. In ogni caso, è evidente anche dalle memorie di Bugnini che la "ricezione" andò molto al di là delle intenzioni.
 
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TotusTuus
view post Posted on 20/5/2008, 09:30     +1   -1




Gli anni del Post-Concilio sono stati dominati, a mio avviso, da quel principio distruttivo che amo battezzare "complesso di Giuda": svuotare la Chiesa, la fede, per costruire un utopico "paradiso in terra". Insomma, seguire l'anti-messianismo di stampo marxista. Piccolo particolare: Cristo è Re.....ma il suo regno non è di questo mondo! :D
 
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11 replies since 14/5/2008, 14:21   462 views
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