Ecclesia Dei. Cattolici Apostolici Romani

Edizioni differenti del Breviarium Romanum

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Die Sire
view post Posted on 23/7/2008, 15:39     +1   -1




Buongiorno a tutti!
Sono nuovo di questo forum, e mi sono iscritto, oltre che per il piacere di leggervi, anche per porre un paio di domande.
Premetto che posseggo l'edizione del Breviarium Romanum "totum", in un unico volume, credo sia del 1960, con la versione dei salmi aggornata da Pio XII (vado a memoria, perchè in questo momento non l'ho qui con me e non la potrò rivedere se non al termine delle mie vacanze, dopo il 2 agosto :P ).
Qui dove mi trovo, frugando nella sacrestia della chiesa (siamo sperduti tra i monti) ho trovato i due volumi del Beviarium Romanum, ma noto, così di primo acchito, alcune differenze non solo testuali ma proprio rituali. L'edizione che ho trovato (abbandonata in mezzo alle cartacce, per cui probabilmente la "salverò" dalla distruzione e la farò rilegare...) è la seguente:
BREVIARIUM ROMANUM
ex decreto Sacrosancti Concilii Tridentini
restitutum
S. Pii V Pontificis Maximi
Jussu editum
Aliorumque Pontificum
cura recognitum
PII PAPAE X
Auctoritate reformatum
Editio Tertia Taurinensis juxta Typicam
Atque novissima S. RR. C. normas et decreta
Pars Aestiva/Verna
TAURINI (Italia)
Ex Officina PETRI MARIETTI a. 1820 condita
[etc.]
MCMXXIII

Ora domando:
1. Quali sono le differenze più significative tra queste due edizioni?
2. Quali accorgimenti suggerite di usare per utilizzare questa edizione più antica? Tra l'altro il formato è piccolo, circa cm 15x10, stampa in un solo colore e caratteri piccini, ma è un piacere sfogliarla! :D
Grazie della vostra pazienza, se mi avete letto sin qui. Se non rispondo subito, è perchè la connessione internet con il telefonino ogni tanto risulta impossibile.
Saluti montani!
Fabio

 
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Raimundus
view post Posted on 23/7/2008, 16:04     +1   -1




Se sei un fedele laico, puoi utilizzare tranquillamente qualsiasi edizione del Breviario. Il volume totum coi salmi di Pio XII ce l'ho anche io ed ha le rubriche roncalliane, potresti usare lo schema di quello ma con i salmi della Vulgata di San Girolamo.
 
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TotusTuus
view post Posted on 23/7/2008, 16:22     +1   -1




L'Ufficio Divino è la preghiera pubblica della Chiesa. Non è una devozione privata, o un atto privato, sebbene la sua recita (o meglio il canto) avviene individualmente. Quindi, per coerenza, sia un consacrato che un laico dovrebbe utilizzare sempre e solo le edizioni approvate dalla S. Sede.
Per quanto riguarda il Rito Romano straordinario, è cosa lodevole che un fedele laico (sebbene non sia "obbligato" -in linea di principio- a recitare l'Ufficio Divino), reciti almeno qualche Ora seguendo ovviamente i testi liturgici in vigore nel 1962.

Edited by TotusTuus - 23/7/2008, 18:51
 
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Die Sire
view post Posted on 23/7/2008, 17:32     +1   -1




Grazie delle vostre risposte, ma... non mi avete risposto :-)
Ciò che vorrei sapere, al di là della liceità dell'uso di questa edizione o del valore teologico della Liturgia delle Ore, è più banalmente: che differenza c'è tra l'edizione 1923 e quella 1960, a parte la diversa classificazione delle feste? Noto, ad esempio, che nell'ed. 1923 prima di ogni ora è prevista la recita di Pater, Ave e Simbolo apostolico: ma è l'unica differenza o ce ne sono altre che non ho notato?
 
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Raimundus
view post Posted on 23/7/2008, 17:40     +1   -1




Figliolo, non ci son le rubriche sul Breviario? :D
 
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Die Sire
view post Posted on 23/7/2008, 18:05     +1   -1




No, Padre :rolleyes: C'è una specie di prefazione del Card. Richelmy, una "Summa Bullarum Summorum Pontificum pro editione hujus breviarii" (1 pagina), una pagina senza titolo in cui si parla della Divino Afflatu, un "De anno et ejus partibus" (1 pag e mezza), la "Tabula Paschalis antiqua reformata", idem "nova reformata", "tabella temporaria festorum mobilium", "kalendarium", "duae tabellae ex rubricis generalibus breviarii et ex rubricis juxta constitutionem Divino Afflatu reformatis excerptae", le tabelle delle occorrenze e concorrenze, e segue l'"Ordinarium divini Officii". Nell'altro breviario ci sono (me lo ricordo bene) le sue belle rubriche scritte in rosso, qua niente... la mia curiosità nasce dal fatto che l'altro breviario è a centocinquanta chilometri di distanza, e non posso confrontare, così ho pensato di rompervi le .... ehm, di darvi occasione di dimostrare la vostra competenza :P
Sottomano ho solo il sito che ho segnalato altrove, e ho notato che la traduzione dei salmi è la stessa. Comunque non state a perdere il sonno, ho con me anche la Liturgia delle Ore "ordinaria" in italiano, e visto che sono in vacanza, nulla vieta che io assolva l'obbligo in italiano e mi ristori lo spirito in latino :lol:
 
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TotusTuus
view post Posted on 23/7/2008, 18:34     +1   -1




Il Breviarium del 1961 (giusto per la celebrazione secondo il MP) recepisce le disposizioni del Decreto "Cum nostra aetate" di Pio XII (abolizione delle feste semidoppie, soppressione di molte ottave e vigilie) e una semplificazione rubricale. Tra l'altro le modifiche prevedono l'abolizione delle preci feriali e di alcune preghiere extraliturgiche (Credo, Pater, Ave). Le antifone si recitano interamente. Altre lievi modifiche riguardano il Mattutino.
La lettura delle rubriche potrà comunque soddisfare ogni tua curiosità. :)

Secondo il sito internet da te segnalato domani si dovrebbe celebrare la Feria quinta in Hebdomadam X post Octavam Pentecostem Feria. Commemoratio: Vigilia S. Jacobi Apostoli

Invece, secondo l'esatto calendario:

24. Vir. Feria V post Dom. X post Pent., De ea, IV cl. – Off. feriale per annum. – Ad MAT. non dicitur Te Deum. – Ad LAUDES or. dom. praec., comm. S. Christinae Virg. M. – Ad Primam cap. Regi.
MISSA dom. praec., sine Gloria, comm. S. Christinae, sine Credo, praef. comm., Ite, missa est. – Vel Missa S. Christinae (rub.) Me expectaverunt, Gloria, praef. comm.
VESPERAE de feria, or. dom. praec., sine comm.
 
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Die Sire
view post Posted on 23/7/2008, 21:01     +1   -1




Se però prendi come pagina iniziale divinumofficium.com ti ritrovi nella pagina principale, dove puoi scegliere tra diverse opzioni, in basso, tra cui "Tridentinum", "Divino Afflatu" e "Rubrics 1960" che riporta, per domani, l'indicazione corretta (che corrisponde alla tua), con la forma corretta dell'ufficiatura (senza i pater, ave e credo prima dell'inizio ecc.). Credo che il sito sia strutturato in modo da offrire le tre varianti, a richiesta. Ma sono solo un neofita, in questo campo: tu saprai verificare con accuratezza. Se è come penso, è una bella risorsa per chi non riesce a rintracciare un breviario idoneo! :)
Al di là di tutto, pur gustando i miei primi passi nel campo della liturgia "vetus ordo", ci sono due cose della liturgia "novus ordo" che ritengo apprezzabili: la semplificazione del calendario (non per la riduzione delle feste, ma perchè ci sono solo quattro gradi di celebrazione) e la lettura patristica all'Ufficio delle Letture. ...non lapidatemi :)

Edited by Die Sire - 23/7/2008, 22:14
 
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TotusTuus
view post Posted on 23/7/2008, 21:12     +1   -1




Grazie per la precisazione, non l'avevo notata. Bisogna tuttavia verificare se il calendario inserito è quello corretto...e da una rapida lettuura non mi pare. :D
Il Breviario idoneo lo si trova comprandolo o su siti anglosassoni oppure all'asta.
I gradi nel calendario roncalliano sono estressi in "classi" ovvero: I classe, II classe, III classe, IV classe, commemorazione.
Nel calendario paolino invece: Solennità, Festa, memoria obbligatoria, memoria facoltativa.

Ovvero:

I classe ----> Solennità

II classe ----> Festa

III classe ----> Memoria obbligatoria

Edited by TotusTuus - 23/7/2008, 22:31
 
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Raimundus
view post Posted on 26/7/2008, 00:51     +1   -1




E' possibile scaricare il Breviarium Romanum del 1961 sul sito: http://www.lulu.com/items/volume_62/204100.../Breviarium.pdf (cliccare col tasto destro e scegliere "salva oggetto con nome").
 
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dino zuccherini
view post Posted on 3/4/2013, 22:00     +1   -1




Ho il breviario, che ho salvato molti anni fa dalla distruzione, edito nel 1901 regnante Leone XIII è conforme in tutto a quello tridentino?
 
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bedwere
view post Posted on 3/4/2013, 23:35     +1   -1




Non sono un esperto, ma gli inni sono stati cambiati rispetto al tridentino al tempo di Urbano VIII per renderli in un latino più classico e gradito agli umanisti. :rolleyes:
 
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TotusTuus
view post Posted on 4/4/2013, 20:32     +1   -1




Nel motu proprio Summorum Pontificum di Papa Benedetto XVI si parla espressamente dell'utilizzo dei libri liturgici in vigore nel 1962. Quindi chi deve soddisfare all'obbligo deve avvalersi di testi conformi al documento papale. Il buon senso vuole che anche quei laici che intendono volontariamente recitare il Breviario senza tuttavia esserne obbligati utilizzino i testi che la Chiesa indica, visto che si tratta pur sempre della preghiera pubblica della Chiesa. Il Breviario del 1901 ha alcune differenze rispetto al Breviario promulgato da S. Pio V, perchè ovviamente i papi successivi hanno apportato alcune modifiche di lieve entità. Il testo del 1901 non contiene ovviamente neppure la riforma introdotta da S. Pio X.
 
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view post Posted on 4/11/2021, 10:10     +1   -1
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Amico Del GGC

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salve, mi chiamo Benedetto e vivo a Matera. Una cortesia, utilizzo la versione tridentina del 1910 del Breviario tratta dal sito Divinum Officum. Sarebbe bello avere una copia cartacea, ma non so come fare..qualcuno potrebbe aiutarmi? grazie
 
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15 replies since 23/7/2008, 15:39   3078 views
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