| PECHINO - La strada è aperta verso il disarmo nucleare della Corea del Nord. Lo smantellamento di tutte le installazioni nucleari conosciute del paese verrà infatti completato entro la fine dell' anno, secondo il testo dell' accordo reso pubblico dalla Cina dopo che ha avuto l' approvazione dei governi dei sei paesi che prendono parte alle trattative: Corea del Nord, Corea del Sud, Cina, Usa, Giappone e Russia. Lo smantellamento verrà "diretto" da tecnici americani, e gli Usa provvederanno a finanziarlo.
L'annuncio del ministero degli esteri di Pechino è venuto in coincidenza con lo storico vertice, a Pyongyang, tra i leader delle due Coree, il presidente Roh Moohyun per il sud ed il "caro leader" Kim Jongil per il nord. In uno sviluppo imprevisto, Roh ha respinto garbatamente l' invito di Kim a fermarsi un giorno in più nella capitale della Corea del Nord, ma è stato annunciato un comunicato congiunto sul vertice, nella forma di una 'dichiarazione di pace' atta a prefigurare un trattato diplomatico in sostituzione dell'armistizio che nel 1953 concluse la sanguinosissima guerra di Corea. Secondo il testo diffuso da Pechino, Pyongyang si impegna anche a fornire, sempre entro il 31 dicembre 2007, una lista "completa e corretta" di tutti i suoi programmi nucleari e a "non trasferire materiale nucleare, tecnologia e know-how", un punto particolarmente rilevante dopo i sospetti sorti nelle settimane scorse su una collaborazione tra Corea del Nord e Siria in campo nucleare.
La Corea del Nord avrà in dono, come previsto dai precedenti accordi, un milione di tonnellate di petrolio per sostenere la sua disastrata economia. Stati Uniti e Giappone si impegnano a "migliorare" le proprie relazioni con Pyongyang. Washington, secondo il testo del documento, riafferma inoltre il proprio impegno a togliere la Corea del Nord dalla lista dei paesi sostenitori del terrorismo "in parallelo con le azioni della Corea del Nord basate sul consenso raggiunto" nei colloqui a sei.
E' quindi possibile, anche se non automatico, che la cancellazione avvenga prima della fine dell' anno, come richiesto da Pyongyang. Il punto più difficile - la normalizzazione della relazioni tra Corea del Nord e Giappone - verrà facilitato, oltreché dalla nuova disponibilità di Kim Jongil, anche dall' elezione del nuovo primo ministro giapponese, il moderato Yasuo Fukuda che succede ai due "falchi", Shinzo Abe e Junichiro Koizumi. Infine, il documento prefigura un incontro tra i ministri degli esteri dei sei, che verrà organizzato "al momento appropriato". Ai due leader coreani la diffusione del documento assicura il successo del vertice di Pyongyang.
La data - l' inizio di ottobre - è significativa se si ricorda che il 9 ottobre sarà il primo anniversario del primo test nucleare della Corea del Nord, che ha rischiato di rimanere totalmente isolata e ai margini della comunità internazionale. La scommessa di Kim è stata rischiosa, ma meno di 12 mesi dopo sembra avere pagato.Quanto a Roh, con il viaggio a Pyongyang ha potuto esorcizzare un forte calo di popolarità a fine mandato. A conclusione del vertice, Roh e Kim hanno assistito ad uno dei fastosi spettacoli tipici della Corea del Nord nello stadio del Primo maggio. E' il più grande stadio del mondo e può ospitare oltre 150.000 spettatori, che con cartelli multicolori partecipano alla creazione di gigantesche immagini, in una grandiosa forma di celebrazione dei temi prediletti dal regime; questa volta, lo spettacolo è centrato sulla pace e l'unificazione della penisola.
Fonte ANSA
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