Ecclesia Dei. Cattolici Apostolici Romani

La Messa di Halloween

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- Carlotta -
view post Posted on 31/10/2008, 20:25     +1   -1




IL BUIO OLTRE LA FESTA

QUANDO HALLOWEEN DIVENTA LA NOTTE DEGLI ORRORI


DI PINO CIOCIOLA

Nessun dolcetto, né scherzetto. Ma droga e stupri e sangue. «Non eravamo mai stati a una festa di
Halloween: ci sembrava una cosa stupida e superficiale. Ma questa persona di mezza età, così distinta, così
educata e cortese che ci invitò con garbo ad andarci, ci convinse. Soprattutto per la curiosità, una volta, di
vedere». Nel 2005 aveva ventuno anni Carmen (nome di fantasia, ndr) e il suo fidanzato due di più. Lo
incontravano da tempo, quel signore distinto di mezza età, quasi ogni mattina nel bar dove facevano
colazione, al centro di questa cittadina del Nord Italia. Spesso avevano scambiato quattro chiacchiere a
modo: non che fossero diventati amici, ma lui abilmente, senza fretta, aveva saputo conquistarsi la fiducia
dei due ragazzi. E alla fine diede loro l’indirizzo dove ci sarebbe stata quella festa di Halloween alla quale li
aveva così amabilmente invitati. Arrivarono, la sera del 31 ottobre di tre anni fa, in un casolare di campagna,
isolato, deserto tutt’intorno. «Appena entrammo ci sembrò una cosa un po’ ridicola, perché erano tutti in
maschera, sebbene con abiti molto lugubri e tetri: streghe, vampiri, streghe, zombie». Una cinquantina di
persone, forse poco di più, donne e uomini. Due grandi sale e nessuna luce elettrica: soltanto candele,
dappertutto. Musica, neppure troppo alta, in uno dei due stanzoni. «Quasi subito ci sentimmo imbarazzati: io
e il mio ragazzo eravamo gli unici a non essere mascherati, a non avere il volto coperto». Il distinto signore
non aveva detto loro che la 'festa' sarebbe stata in maschera. «Mangiammo. Bevemmo cocktail alla frutta,
ricordo che alcuni sapevano di fragola e altri di lampone». Non tutti i bicchieri li presero dal buffet, alcuni li
porse loro sempre quel signore di mezza età e non ci fecero caso, poiché era assai gentile come al solito e
com’era stato anche ogni mattina al bar. Verso la fine della cena accadde qualcosa che «ci colpì molto»,
continua a raccontare Carmen con la voce che le si fa un filo: «Nella sala più grande entrò un uomo vestito
completamente di nero, con un grande mantello ed un cappuccio sul volto. E tutti, nessuno escluso, tranne
noi due, si misero in ginocchio ». S’avvicinò ad ognuno, lentamente, e a ciascuno impose le sue mani,
mentre «tutti s’erano messi a parlare una lingua incomprensibile ». Ne furono assai «impressionati» entrambi.
Pensarono tuttavia «fosse una specie di gioco che facesse parte delle feste di Halloween». Non conoscevano
il mondo dell’occulto: «Credevamo che certe cose che si leggono o si sentono fossero solamente
fantasie e invenzioni». Perché però a quel punto non andarsene via e tornare a casa? Carmen e il fidanzato
ci provarono. «Avevo mal di testa, nausea, mi girava la testa, volevo uscire – ricorda lei – andai verso la
porta, ma era chiusa a chiave. Chiesi aiuto al mio ragazzo, ma neanche lui si sentiva bene e neanche lui
riuscì ad aprire la porta, non ci riuscimmo nemmeno provando insieme». E qui finiscono i suoi, i loro, ricordi:
barcollano sfumando nei giramenti di testa sempre più forti e infine in un buio vuoto. Si risvegliò per primo lui
verso le quattro del mattino. Scosse subito lei che dormiva ancora. Era nuda, completamente, aveva molti
tagli sulle braccia e sul corpo, graffi, lividi e altri segni di abuso. Erano da soli: nel casolare non c’era più nessuno.
La loro auto era ancora parcheggiata lì fuori, lui la portò al pronto soccorso dell’ospedale più vicino.
Furono sottoposti a molti esami ed analisi. Lei aveva subìto violenze sessuali ed entrambi nel sangue
avevano della Ketamina (una droga anestetica, utilizzata soprattutto in veterinaria, che deprime il sistema
nervoso centrale, riduce la frequenza cardiaca e respiratoria e abbassa la pressione). Qualche giorno, più
tardi lui, il fidanzato di Carmen – che oggi è suo marito – tornò in quel casolare. E ci trovò il proprietario:
«Dovete far finta che non sia mai accaduto nulla», disse l’uomo al ragazzo. «Cerchiamo di capirci subito:
non dovete approfondire, ma lasciar perdere. Se non volete avere dei 'problemi' quella sera per voi non c’è
mai stata ». Carmen era terrorizzata. Le arrivavano telefonate anonime. Non riuscì più ad uscire di casa per
tantissimo tempo. Venne seguita da uno psicoterapeuta. Dovette spostarsi e, per un anno, andare a vivere
col suo fidanzato a qualche centinaio di chilometri dalla loro cittadina, nella quale però non incontrarono mai
più quel signore «di mezza età, così distinto, educato e cortese». È stato terribile per lei dover rivivere,
raccontandolo al cronista, quella notte. Non voleva farlo. Ci ha pensato a lungo. Alla fine ha solamente
chiesto l’anonimato più assoluto, perché ha deciso di «far sapere, soprattutto ai giovanissimi che pensano a
questa festa come a un appuntamento molto bello e molto ' cult', che proprio la notte di Halloween si fanno
cose orrende». Perché «i ragazzi vanno messi in guardia, tanto, chiaramente, senza timori di andare
controcorrente, soprattutto le ragazze». Socchiude gli occhi, fa un respiro lento e profondo: «Oggi, quando
penso ad Halloween, capisco che la mia vita è stata rovinata – dice prima di salutarci –. E che di questa rovina
porto i segni sulla mia anima e sulla mia pelle».
 
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*Diana
view post Posted on 3/11/2008, 13:50     +1   -1




Vediamo...perchè io sono andata ad un festa di Halloween e non m'è successo niente del genere? Ah, sì, perchè io non ho accettato l'invito di uno sconosciuto per quanto gentile!
E' come dire: "Non mangiare caramelle!" al posto di "Non accettare caramelle dagli sconosciuti!"
Io non sono stata drogata e violentata perchè non vado in posti che non conosco, con gente che non conosco e non bevo da un bicchiere che qualcuno mi ha ficcato in mano! Ciò non diminuisce la gravità di quello che è successo, ma non certo perchè era Halloween!
 
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funkyzzo
view post Posted on 3/11/2008, 14:41     +1   -1




...purtroppo coloro che hanno vissuto questa esperienza non erano più sprovveduti di te!
 
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*Diana
view post Posted on 4/11/2008, 18:05     +1   -1




Scusami...ma tu ci saresti andato? E avresti bevuto tutto quello che ti mettevano davanti? Personalmente non ho mai fatto una cosa del genere...Ciò non toglie che poteva benissimo accadere a chiunque, ma non solo ad halloween! Questo si spera che chiunque lo possa capire (per fare un esempio, la storia delle droghe nei bicchieri in discoteca c'è da un po'...e può succedere tutti i fine settimana!)
Quello che è successo è giusto? Ovviamente no.
Poteva essere evitato? Forse.
Poteva accadere solo in quella serata? No, decisamente no (ah, magari le altre sere non c'erano le maschere.)
 
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funkyzzo
view post Posted on 5/11/2008, 16:00     +1   -1




Prima di dire che Halloween è una festa innocua, basta andare su quei siti di satanisti e compagnia briscola... guarda come considerano questa "festa". Diciamo che il rischio di incontrare gente malintenzionata in quei contesti è maggiore... è chiaro che se vai ad una festa dove ci sono solo bambini difficilmente potrà succederti qualcosa di spiacevole. Comunque a volte pecchiamo di eccessiva sicurezza... anche io pensavo che a causa della mia mole nessuno avrebbe mai provato a derubarmi. Poi sono stato vittima di uno scippo... ed ho cambiato idea. Non basta la forza fisica per evitare certi inconvenienti... e non illudiamoci mai di controllare pienamente l'ambiente che ci circonda!
 
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*Diana
view post Posted on 6/11/2008, 16:51     +1   -1




Mi fa piacere vedere che non hai detto se tu ad una festa del genere ci saresti andato... :rolleyes:
Ho provato a chiedere ad una persona (più giovane di quanto non fossero le persone in questione) se sarebbe andata ad una festa del genere (senza prima spiegarle la storia, o il perchè lo chiedevo):

1- Se un uomo di mezz'età, che incontri tutte le mattine al bar, chiedesse a te e al tuo ragazzo di andare ad una festa di Halloween ci andresti? No
2- Se scopri che la festa è in un posto isolato e che non conosci, ci andresti? No
3- Se vedi che le persone all'interno sono tutte mascherate, cosa pensi? Che è strano, per quanto ne so io la gente si vergogna ed è praticamente impossibile che non ci sia neanche una persona non travestita, anche se è Halloween.
4- Berresti da un bicchiere che qualcuno ti mette in mano, senza sapere di cosa si tratta? No

Io non ho mai detto che si può controllare l'ambiente che ci circonda, ma che ci sono determinati comportamenti preventivi che ci vengono insegnati da quando siamo bambini!

Personalmente vado a feste dove di bambini non ce n'è neanche uno, ma non è mai successo niente. Perchè? Probabilmente perchè non vado in luoghi che hanno qualcosa di ricollegabile a sette sataniche e comunque evito i tirarmi la classica zappa sui piedi. Per continuare con il tuo esempio: chiunque può essere derubato, ma se vado in centro, di sera, con una collana di diamanti al collo e magari solo un paio di amici...bisogna ammettere che le probabilità aumentano.

Halloween è considerata in un determinato modo da determinate persone? Probabilissimo, ma ripeto che cose simili (sempre eliminando le maschere) succedono anche il sabato sera in discoteca e senza che ci siano feste particolare. Inoltre, dire che il rischio è più alto sulla base di quello che si è letto su alcuni siti e di un articolo (che, per quanto drammatico, parla di un solo episodio) non mi sembra molto serio (uhm...forse serio non è la parola giusta, ma l'altra che mi viene in mente rischia di essere fraintesa).
 
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bedwere
view post Posted on 7/11/2008, 01:34     +1   -1




Mi domando: cosa significa festa oggi? Che senso ha festeggiare? Chi si festeggia?

A me pare che un tempo, e non parlo solo del cristianesimo, la festa era un occasione per celebrare una qualche divinita`. L'evento era legato alle stagioni dell'anno, al raccolto, ad un evento storico o leggendario. O forse ad un miscuglio di tutto cio`. L'uomo riconosceva che c'era qualcosa o un qualcuno a cui rendere grazie o chiedere favori. Un dio o dea con cui si voleva comunicare.
Al giorno d'oggi quel che e` rimasto e` un guscio vuoto assolutamente privo di significato. O forse celebriamo noi stessi, facciamo di noi stessi degli dei, a cui rendere culto. Dei senza un Olimpo, ma strattonati dalla societa` dei consumi che impone l'omegeinizzazione e le nostre passioni che assecondiamo per tentare di guadagnare un'effimera individualita`.
 
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*Diana
view post Posted on 7/11/2008, 19:24     +1   -1




Carnevale esiste da un po' di...facciamo secoli? Le feste che non hanno a che fare con il divino esistono da un po' di tempo, non da pochi anni.
Inoltre, se vediamo come negative le feste che celebrano la singola persona e non il divino, il compleanno risulta un cosa tremenda...oh, ma in questo forum avete una sezione per gli auguri di buon compleanno, vero? La si chiama festa nel linguaggio comune, ma certamente non celebra il divino (magari mi sbaglio)...
 
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bedwere
view post Posted on 7/11/2008, 23:01     +1   -1




Non ho voluto certo criminalizzare nessuno, tanto meno chi festeggia i compleanni, che sono tutto sommato privati. Non sono d'accordo su quel che dici del Carnevale, che ha una forte relazione con la religione. Nel periodo precedente la Quaresima, che una volta era presa sul serio e durante la quale si digiunava e ci si asteneva da certi cibi, era naturale che si consumassero le uova e le carni che non si potevano conservare ed il cui consumo era vietato. E questo valeva anche per balli e divertimenti. Vedi anche questo articolo della Catholic Encyclopedia: Shrovetide.
Anche nell'oriente bizantino nelle domeniche precedenti il Grande Digiuno consumano prima le carni e poi i formaggi.
Per tornare ad Halloween, a me sembra un classico esempio di guscio vuoto, almeno per la maggior parte di chi lo celebra in Italia, visto che non si appoggia su alcuna tradizione locale. Comunque io sono per la liberta` delle persone, fin tanto che non danneggiano i terzi, le persone possono celebrare quel che vogliono. :rolleyes:
 
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38 replies since 9/11/2006, 08:58   654 views
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